Elezioni parlamentari in Grecia del maggio 2012

Elezioni parlamentari in Grecia del maggio 2012
Stato Bandiera della Grecia Grecia
Data
6 maggio
Legislatura XIV
Assemblea Parlamento ellenico
Affluenza 65,10% (Diminuzione 5,85%)
Antonis Samaras October 2014.jpg
Alexis Tsipras die 16 Ianuarii 2012.jpg
Venizelos in Vienna (2014).jpg
Leader
Liste
Voti
1.192.103
18,85%
1.061.928
16,79%
833.452
13,18%
Seggi
108 / 300
52 / 300
41 / 300
Distribuzione del voto per circoscrizione
     ND
     SYRIZA
     PASOK
     KKE
Primo ministro
Panagiōtīs Pikrammenos
2009 2012 (Giu.)

Le elezioni parlamentari in Grecia del 2012 si tennero il 6 maggio per il rinnovo del Parlamento ellenico; poiché non si riuscì a formare alcuna maggioranza, furono indette nuove elezioni per il mese successivo.

Contesto modifica

Sondaggi modifica

I sondaggi svolti dal 2009 fino al giorno delle elezioni (6 maggio) mostrano il netto declino dei due partiti maggiori, Nuova Democrazia e PASOK. Da segnalare la grande crescita di SYRIZA e, in generale, dei partiti anti-austerity, che osteggiano le riforme dell'Unione europea.

Tutti i sondaggi, comunque, danno per vincitore il partito di centrodestra Nuova Democrazia, nonostante, sempre secondo le previsioni, sarebbe difficile ottenere una maggioranza assoluta in Parlamento (anche con un'alleanza con il PASOK).

Gli stessi sondaggi danno in forte crescita, in particolare, di quei partiti contrari alle riforme dell'Unione europea, tra gli altri SYRIZA e il KKE, nonché Sinistra Democratica e i Greci Indipendenti[1]

In accordo con la legge elettorale greca, i sondaggi non dovranno essere pubblicati nelle due settimane precedenti le elezioni.[2] 

Svolgimento delle elezioni modifica

Le elezioni si sono svolte regolarmente. Da segnalare sono, però, episodi di tensione in alcuni seggi di Atene dove, secondo resoconti della polizia e testimonianze, un gruppo di militanti di Alba Dorata, partito di estrema destra e accusato dai media di essere neonazista, ha fatto irruzione in sei seggi della città di Atene minacciando gli elettori e i rappresentanti di lista delle formazioni di sinistra. Un testimone racconta: "Sono arrivati in macchina, hanno bloccato la strada, sono entrati nel seggio dove hanno insultato e minacciato i rappresentanti di sinistra e gli elettori, quindi sono ripartiti".[3][4][5][6]

Risultati modifica

Liste
Voti % Seggi
1 192 103 18,85 108
1 061 928 16,79 52
833 452 13,18 41
671 324 10,62 33
536 105 8,48 26
440 966 6,97 21
386 394 6,11 19
185 485 2,93
182 925 2,89
161 550 2,55
Dimiourgia, xana! (DI.XAN.)
135 960 2,15
Azione - Alleanza Liberale (DRASI - FiSY)
114 066 1,80
75 416 1,19
Accordo Sociale (KOISY)
60 552 0,96
No
58 170 0,92
Movimento Non Pago
55 590 0,88
38 313 0,61
Associazione di Unità Nazionale
38 286 0,61
Partito Pirata di Grecia
32 519 0,51
Società
28 514 0,45
16 010 0,25
Partito Rivoluzionario dei Lavoratori
6 074 0,10
Altri <0,10%
9 426 0,15
3 008 0,05
Totale
6 324 136
100
300
Riepilogo dei voti (+/- elezioni 2009)
Nuova Democrazia
18,85%
▼ 14,62
Coalizione della Sinistra Radicale
16,79%
▲ 12,19
Movimento Socialista Panellenico
13,18%
▼ 30,74
Greci Indipendenti
10,62%
▲ 10,62
Partito Comunista di Grecia
8,48%
▲ 0,94
Alba Dorata
6,97%
▲ 6,68
Sinistra Democratica
6,11%
▲ 6,11
Verdi Ecologisti
2,93%
▲ 0,40
Raggruppamento Popolare Ortodosso
2,89%
▼ 2,74
Alleanza Democratica (Grecia)
2,55%
▲ 2,55
Dimiourgia, xana!
2,15%
▲ 2,15
Azione - Alleanza Liberale
1,80%
▲ 1,80
Antarsya
1,19%
▲ 0,83
Altri <1,00%
5,49%
▲ 3,19
Riepilogo dei seggi (+/- elezioni 2009)

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     KKE
26
▲ 5
     Syriza
52
▲ 39
     PASOK
41
▼ 119
     DIMAR
19
▲ 19
     ANEL
33
▲ 33
     ND
108
▲ 17
     XA
21
▲ 21
     LAOS
0
▼ 15

Conseguenze del voto modifica

I due principali partiti pro-Euro, ossia ND e PASOK, possiedono 149 seggi su un totale di 300, quindi di fatto non hanno la maggioranza assoluta richiesta per governare (151). Per questo motivo i leader Samaras e Venizelos (insieme a Tsipras del partito SYRIZA), dopo aver ricevuto secondo la legge l'incarico di formare il governo, vi hanno quasi subito rinunciato.

Il 15 maggio 2012, a causa di questa situazione di "stallo" e dopo un ultimo estremo tentativo, il presidente della Repubblica Karolos Papoulias dichiara che nessun accordo è stato raggiunto dai partiti per formare una maggioranza di Governo e che quindi la Grecia tornerà alle urne probabilmente la seconda settimana di Giugno.[7]

Il 16 maggio si apprende la notizia che il Presidente del Consiglio di Stato greco Panagiōtīs Pikrammenos dirigerà il Governo greco per portarlo alle elezioni di Giugno. Papoulias aveva proposto di estendere il mandato del già capo del governo Lucas Papademos, ma la proposta viene scartata a causa dell'opposizione della sinistra radicale (SYRIZA e KKE). [8]

Note modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica