Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1876

23ª elezione presidenziale degli Stati Uniti d'America
Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1876
Stato Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Data
7 novembre
Collegio elettorale 369 elettori
Affluenza 81,8% (Aumento10,5%)
RutherfordBHayes.png
SamuelJonesTilden.png
Candidati
Partiti
Voti
4.034.311
47,9%
4.288.546
50,9%
Elettori
185 / 369
184 / 369
Elettori per stato federato
Presidente uscente
Ulysses S. Grant (Partito Repubblicano)
1872 1880

Le elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1876 furono la 23° tornata elettorale quadriennale e si tenne martedì 7 novembre. Fu una delle elezioni presidenziali più combattute e sotto contenzioso dell'intera storia statunitense, ed è nota per essere stata il catalizzatore che pose termine all'Era della Ricostruzione.

A seguito di un problematico e dibattuto processo post-elettorale, il candidato del Partito Repubblicano Rutherford Hayes sconfisse sul filo del rasoio l'esponente del Partito Democratico Samuel Tilden.

Dopo che il presidente uscente Ulysses S. Grant, repubblicano, aveva rifiutato di candidarsi per un terzo mandato, il deputato del Congresso James Blaine emerse inizialmente come la figura di spicco per la Nomination repubblicana; tuttavia non fu in grado di conquistare la maggioranza alla Convention nazionale, la quale si accordò invece sul governatore dell'Ohio Hayes come scelta di compromesso. La Convention nazionale democratica nominò invece il governatore di New York Tilden già al secondo scrutinio.

I risultati rimangono comunque tra i più contestati di sempre, anche perché Tilden superò Hayes nel voto popolare; dopo un primo conteggio Tilden aveva conquistato 184 grandi elettori del Collegio elettorale a fronte dei 165 assegnati a Hayes, con 20 voti provenienti da quattro Stati federati incerti. Il risultato non garantiva quindi l'elezione di nessuno dei due, poiché all'epoca la maggioranza al Collegio elettorale era di 185.

Nel caso della Florida, della Louisiana e della Carolina del Sud - gli ultimi stati sudisti ancora governati dai Carpetbaggers - ciascuna delle due parti in causa dichiarò che il suo candidato aveva ottenuto la vittoria, mentre in Oregon un grande elettore fu sostituito dopo essere stato dichiarato illegittimo in quanto "funzionario eletto o nominato". La questione riguardante chi avrebbe dovuto essere premiato con questi suffragi divenne ben presto la fonte di massicce polemiche.

Dopo la minaccia dei Democratici di ostruzionismo al momento del conteggio formale e di lasciare pertanto il paese senza un presidente alla scadenza del mandato della presidenza di Grant, si giunse ad un compromesso per poter risolvere la controversia: la conferma di Hayes avrebbe avuto il via libera in cambio del ritiro definitivo dell'esercito federale dal Sud.

Ci si decise pertanto a stipulare un accordo informale, il cosiddetto "compromesso del 1877", per cui la commissione elettorale assegnò a Hayes tutti e 20 i voti rimasti in palio, divenuti fondamentali per l'esito delle elezioni; la scelta non fu però "super partes", essendo votata dagli otto commissari repubblicani mentre i sette democratici si opposero.

In cambio dell'accettazione da parte dei Democratici dell'elezione del candidato repubblicano, si accolse l'invito a ritirare definitivamente le truppe federali dagli Stati Uniti meridionali, ponendo così fine alla Ricostruzione. Il potere negli Stati del Sud venne negli effetti ceduto ai cosiddetti "Redeemers", Democratici che procedettero a privare del loro diritto di voto appena acquisito la stragrande maggioranza dei cittadini afroamericani nel corso degli anni immediatamente successivi.

Questa è una delle cinque elezioni presidenziali degli Stati Uniti (con quelle del 1824, del 1888, del 2000 e del 2016) in cui il candidato che ha conquistato più voti popolari non fu eletto e l'unica in cui il vincitore del voto popolare ha ottenuto la maggioranza assoluta del voto popolare. Rimane quella che ha registrato il più ristretto margine di vittoria (185-184) e che ha visto la più alta affluenza alle urne della popolazione votante per età nella storia degli Stati Uniti, giungendo a toccare l'81,8%[1][2]. Fu infine anche la prima volta dalle elezioni presidenziali del 1856 in cui il candidato democratico si aggiudicò il voto popolare.

Contesto modifica

Candidature modifica

Repubblicani modifica

 
Il Presidente degli Stati Uniti d'America in carica Ulysses S. Grant

Nel 1875 si assumeva come un dato di fatto che il presidente in carica Ulysses S. Grant si sarebbe candidato ad un terzo mandato, nonostante le pessime condizioni economiche dovute alle conseguenze del panico del 1873 e nonostante i numerosi scandali politici che si erano sviluppati durante tutta la sua presidenza. La tradizione imposta dalla presidenza di George Washington avrebbe invece voluto che non si rimanesse in carica per più di due scadenze consecutive.

La cerchia più ristretta di Grant gli consigliò comunque di riproporsi e questi quasi lo fece, ma la Camera dei Rappresentanti con un voto di 233 contro 18 approvò una risoluzione in cui dichiarava che la tradizione dei due termini era quella di impedire una dittatura. Verso la fine dell'anno il presidente si ritirò dalla corsa[3][4].

Quando la sesta Convention nazionale repubblicana si riunì il 14 giugno 1876 a Cincinnati sembrò che James G. Blaine sarebbe stato il candidato prescelto; al primo scrutinio si trovava però ancora più di 100 voti al di sotto del quorum previsto. A partire dalla seconda votazione i suoi suffragi iniziarono tuttavia a ridursi, poiché molti temevano che egli non potesse vincere le elezioni generali.

I delegati contrari a Blaine si trovarono d'accordo su un candidato solo quando i voti per Blaine risalirono al 41% al sesto scrutinio; a questo punto i leader riformisti si incontrarono privatamente e presero in considerazione delle ipotesi alternative. La loro scelta cadde sul governatore dell'Ohio Rutherford B. Hayes.

Votazioni per la presidenza
Votazione
James G. Blaine 285 296 293 292 286 308 351
Oliver P. Morton 124 120 113 108 95 85 0
Benjamin Bristow 113 114 121 126 114 111 21
Roscoe Conkling 99 93 90 84 82 81 0
Rutherford B. Hayes 61 64 67 68 104 113 384
John F. Hartranft 58 63 68 71 69 50 0
Marshall Jewell 11 0 0 0 0 0 0
William A. Wheeler 3 3 2 2 2 2 0
Elihu B. Washburne 0 1 1 3 3 4 0
 
Manifesto elettorale di Hayes e Wheeler.

Al settimo scrutinio Hayes risultò nominato con 384 preferenze contro le 351 per Blaine e le 21 per il ministro Benjamin Bristow; gli fu affiancato William A. Wheeler con un margine molto più ampio (366-89) rispetto al suo principale rivale Frederick Theodore Frelinghuysen, che in seguito sarebbe stato uno dei membri della commissione elettorale che assegnò l'elezione a Hayes.

Votazioni per la vicepresidenza[5]
Votazione 1° Parziale
William A. Wheeler 366
Frederick T. Frelinghuysen 89
Marshall Jewell 86
Stewart Lyndon Woodford 70
Joseph Roswell Hawley 25
 
Monili della campagna Repubblicana.
 
Republican Party (United States)
Candidati del Partito Repubblicano, 1876
Rutherford B. Hayes William A. Wheeler
per Presidente per Vice Presidente
 
 
29° e 32°
Governatore dell'Ohio
(1868–1872 e 1876–1877)
Deputato alla Camera dei Rappresentanti
per il 19º distretto congressuale
dello Stato di New York
(1861-1863 e 1869–1877)
Manifesto elettorale
 

Democratici modifica

Inizialmente i candidati per ottenere la nomina ufficiale alla Convention nazionale democratica furono i seguenti:

La 12ª Convention nazionale democratica si riunì a Saint Louis, nel Missouri, il 27 giugno; era la prima Convention di uno dei principali partiti degli Stati Uniti che si svolgeva ad ovest del fiume Mississippi.

Cinquemila persone affollarono l'auditorium del "Merchants Exchange Building" con la concreta speranza di riuscire ad ottenere la prima vittoria presidenziale per il Partito Democratico da vent'anni. Il programma politico richiedeva riforme immediate e radicali in risposta agli scandali che avevano afflitto l'amministrazione Grant. Tilden conquistò più di 400 voti già al primo scrutinio e la nomina di massa al secondo.

 
Manifesto elettorale di Tilden e Hendricks.
Votazioni per la presidenza
1° Bis 2° Bis Votanti
Samuel J. Tilden 401 417 535 534 738
Thomas A. Hendricks 141 141 85 60
Winfield S. Hancock 75 75 58 59
William Allen 54 54 54 54
Thomas F. Bayard 33 33 4 11
Joel Parker 18 18 0 18
James Broadhead 16 0 0 0
Allen G. Thurman 0 0 2 2

Fonti:[6].

Tilden sconfisse Thomas A. Hendricks, Winfield S. Hancock, William Allen, Thomas F. Bayard e Joel Parker; superò la forte opposizione di John Kelly "l'onesto", il leader della Tammany Hall di New York, un'organizzazione molto influente nel Partito Democratico. Gli fu affiancato T. Hendricks, dal momento che fu l'unico a proporsi.

Votazioni per la vicepresidenza
1*
Thomas A. Hendricks 730
Schede bianche 8

Fonti:[6]

 
Monili promozionali e satirici della campagna elettorale Democratica.

Il programma politico dei Democratici s'impegnava a superare la corruzione dell'amministrazione Grant con un governo onesto ed efficiente e a porre fine "alla rapacità delle tirannie dei Carpetbagger" nel Sud del paese; chiese anche un trattato per la protezione dei cittadini statunitensi naturalizzati che visitassero le loro terre d'origine, severe restrizioni sull'immigrazione asiatica, la riforma dei dazi e l'opposizione alle sovvenzioni per le compagnie ferroviarie[7].

È stato affermato che la nomina di Tilden venne accolta dai Democratici votanti con più entusiasmo rispetto a qualsiasi altro leader dai tempi della presidenza di Andrew Jackson[8].

 
Democratic Party (United States)
Candidati del Partito Democratico, 1876
Samuel J. Tilden Thomas A. Hendricks
per Presidente per Vice Presidente
 
 
25º Governatore di New York
(1875–1876)
16º Governatore dell'Indiana
(1873–1877)
Manifesto elettorale
 

Greenback Party modifica

Prohibition Party modifica

 
I due maggiori schieramenti tra i candidati alle elezioni.

Campagna elettorale modifica

Tilden, che aveva fatto perseguire i politicanti corrotti della macchina organizzativa burocratica newyorkese, la Tammany Hall, spedendo in prigione il loro leggendario capo William M. Tweed, impostò la propria campagna raffigurandosi come il candidato riformatore per eccellenza, sullo sfondo della corruzione imperante all'interno dell'amministrazione della presidenza di Ulysses S. Grant.

Entrambe le parti sostennero a spada tratta la riforma della funzione pubblica e la fine dell'Era della Ricostruzione; entrambe montarono una propaganda con lancio reciproco di accuse personali, con gli attacchi dei Democratici rivolti alla corruzione repubblicana a cui questi rispondevano con la questione della secessione che era stata sostenuta da ampi settori democratici.

 
Vignetta della rivista Puck che ridicolizza il senatore Repubblicano John Sherman - fratello di William Tecumseh Sherman - per il suo uso della "bloody shirt" nei ricordi della guerra civile.

Una tattica che i diretti interessati chiamarono "agitare la camicia insanguinata". I Repubblicani continuarono però a scandire in coro: "non tutti i Democratici erano ribelli, ma ogni ribelle era un Democratico".

Hayes era un perfetto sconosciuto al di fuori del suo stato d'origine, l'Ohio, per il quale era stato deputato al Congresso per due mandati e per altri due era stato governatore dell'Ohio. Lo storico Henry Brooks Adams scrisse che "[Hayes] è una nullità di terza categoria, le cui uniche qualità positive sono che non riesce a dar fastidio a nessuno"[9].

Aveva prestato servizio nella guerra civile sapendosi distinguere col grado di colonnello del 23º reggimento dell'Ohio e rimase ferito diverse volte, il che lo rese assai popolare tra i veterani; era stato poi promosso maggior generale. Il suo risultato più importante fu l'aiuto che fornì ai Repubblicani nel vincere uno Stato altamente cruciale ed altalenante come l'Ohio.

Dall'altro lato l'influente giornalista John Dougherty Defrees descrisse Tilden come "un bellissimo, primitivo, piccolo, arruffato, scontroso vecchio scapolo con circa centoventi dollari di rendita, che non ha mai avuto un impulso genuino nei riguardi di nessuno né un qualsiasi affetto rivolto ad una qualche donna".

La strategia dei Democratici per ottenere la vittoria negli Stati Uniti meridionali era fortemente legata a gruppi paramilitari come le "Red Shirts" e la "White League"; usando ampiamente la strategia del cosiddetto "Piano del Mississippi" queste organizzazioni segrete e terroristiche repressero attivamente l'affluenza degli elettori repubblicani sia bianchi che afroamericani, interrompendo incontri e manifestazioni e persino facendo ricorso alla violenza diffusa e alle intimidazioni. Si consideravano l'"ala militare del Partito Democratico".

Poiché era ritenuto inadatto a un candidato alla presidenza partecipare attivamente alla campagna elettorale, sia Tilden sia Hayes lasciarono che il lavoro sporco fosse portato avanti dai loro attivisti.

Delegati del Colorado modifica

Il Colorado fu ammesso nell'Unione come 38° Stato federato il 1º agosto del 1876; mancando sia il tempo sia il denaro per organizzare le elezioni, fu invece il governo statale a selezionare i suoi grandi elettori. Questi diedero i tre suffragi disponibili a Hayes; è stata l'ultima elezione in cui i grandi elettori di uno Stato sono stati scelti dal governo statale.

 
"La farsa politica. I due neri e i dieci bianchi": chi ha sconfitto la volontà del popolo americano così come si è espresso attraverso le elezioni del 7 di novembre.

Risultati modifica

Candidati Partiti Voti % Delegati
Presidente Vicepresidente
4 034 311 47,95 185
Samuel Tilden (New York)
4 288 546 50,97 184
Peter Cooper (New York)
Greenback Labor
75 973 0,90
9 737 0,12
Altri candidati
-
-
4 534 0,05
Totale
8 413 101
100
369

Risultati per Stato modifica

Fonti: Dati tratti da Walter Dean Burnham, Presidential ballots, 1836-1892 (Johns Hopkins University Press, 1955) pp 247–57.[10]

Stati vinti da Hayes/Wheeler
Stati vinti da Tilden/Hendricks
Samuel J. Tilden
Democratico
Rutherford B. Hayes
Repubblicano
Peter Cooper
Greenback
Green Smith
Prohibition
Margine di vittoria Totale Stati
Stato federato Voti
elettorali
# % Voti
elettorali
# % Voti
elettorali
# % Voti
elettorali
# % Voti
elettorali
# % #
  Alabama 10 102.989 59,98 10 68.708 40,02 - - - - - - - -34.281 -19,97 171.699 AL
  Arkansas 6 58.086 59,92 6 38.649 39,87 - 211 0,22 - - - - -19.437 -20,05 96.946 AR
  California 6 76.460 49,08 - 79.258 50,88 6 47 0,03 - - - - 2.798 1,80 155.784 CA
  Carolina del Nord 10 125.427 53,62 10 108.484 46,38 - - - - - - - -16.943 -7,24 233.911 NC
  Carolina del Sud 7 90.897 49,76 - 91.786 50,24 7 - - - - - - 889 0,49 182.683 SC
  Colorado 3 3 CO
  Connecticut 6 61.927 50,70 6 59.033 48,33 - 774 0,63 - 374 0,31 - -2.894 -2,37 122.134 CT
  Delaware 3 13.381 55,45 3 10.752 44,55 - - - - - - - -2.629 -10,89 24.133 DE
  Florida 4 22.927 49,01 - 23.849 50,99 4 - - - - - - 922 1,97 46.776 FL
  Georgia 11 130.157 72,03 11 50.533 27,97 - - - - - - - -79.624 -44,07 180.690 GA
  Illinois 21 258.611 46,66 - 278.232 50,20 21 17.207 3,10 - - - - 19.621 3,54 554.227 IL
  Indiana 15 213.526 48,65 15 208.011 47,39 - 17.233 3.93 - 141 0,03 - -5.515 -1,26 438,911 IN
  Iowa 11 112.121 38,28 - 171.326 58,50 11 9.431 3,22 - - - - 59.205 20,21 292.878 IA
  Kansas 5 37.902 30,53 - 78.324 63,10 5 7.770 6,26 - 110 0,09 - 40.422 32,56 124.134 KS
  Kentucky 12 160.060 61,41 12 97.568 37,44 - - - - - - - -62.492 -23,98 260.626 KY
  Louisiana 8 70.508 48,35 - 75.315 51,65 8 - - - - - - 4.807 3,30 145.823 LA
  Maine 7 49.917 42,65 - 66.300 56,64 7 - - - - - - 16.383 14,00 117.045 ME
  Maryland 8 91.779 56,05 8 71.980 43,95 - - - - - - - -19.799 -12,09 163.759 MD
  Massachusetts 13 108.777 41,90 - 150.064 57,80 13 - - - - - - 41.287 15,90 259.620 MA
  Michigan 11 141.685 44,49 - 166.901 52,41 11 9.023 2,83 - 766 0,24 - 25.216 7,92 318.450 MI
  Minnesota 5 48.587 39,16 - 72.955 58,80 5 2.389 1,93 - 144 0,12 - 24.368 19,64 124.075 MN
  Mississippi 8 112.173 68,08 8 52.603 31,92 - - - - - - - -59.570 -36,15 164.776 MS
  Missouri 15 202.086 57,64 15 145.027 41,36 - 3.497 1,00 - - - - -57.059 -16,27 350.610 MO
  Nebraska 3 17.413 35,30 - 31.915 64,70 3 - - - - - - 14.502 29,40 49.328 NE
  Nevada 3 9.308 47,27 - 10.383 52,73 3 - - - - - - 1.075 5,46 19.691 NV
  New Hampshire 5 38.510 48,05 - 41.540 51,83 5 - - - - - - 3.030 3,78 80.141 NH
  New Jersey 9 115.962 52,66 9 103.517 47,01 - 714 0,32 - - - - -12.445 -5,65 220.193 NJ
  New York 35 521.949 51,40 35 489.207 48,17 - 1.978 0,19 - 2.369 0,23 - -32.742 -3,22 1.015.503 NY
  Ohio 22 323.182 49,07 - 330.698 50,21 22 3.057 0,46 - 1.636 0,25 - 7.516 1,14 658,649 OH
  Oregon 3 14.157 47,38 - 15.214 50,92 3 510 1,71 - - - - 1.057 3,54 29.881 OR
  Pennsylvania 29 366.204 48,25 - 384.184 50,62 29 7.204 0,95 - 1.318 0,17 - 17.980 2,37 758.993 PA
  Rhode Island 4 10.712 40,23 - 15.787 59,29 4 68 0,26 - 60 0,23 - 5.075 19,06 26.627 RI
  Tennessee 12 133.177 59,79 12 89.566 40,21 - - - - - - - -43.611 -19,58 222.743 TN
  Texas 8 104.755 70,04 8 44.800 29,96 - - - - - - - -59.955 -40,09 149.555 TX
  Vermont 5 20.254 31,38 - 44.091 68,30 5 - - - - - - 23.837 36,93 64.553 VT
  Virginia 11 140.770 59,58 11 95.518 40,42 - - - - - - - -45.252 -19,15 236.288 VA
  Virginia Occidentale 5 56.546 56,75 5 41.997 42,15 - 1.104 1,11 - - - - -14.549 -14,60 99.647 WV
  Wisconsin 10 123.926 48,19 - 130.067 50,57 10 1.509 0,59 - 27 0,01 - 6.141 2,39 257.177 WI
  Stati Uniti: 369 4.286.808 50,92 184 4.034.142 47,92 185 83.726 0,99 - 6.945 0,08 - -252.666 -3,00 8.418.659 US

Geografia dei risultati modifica

 

Note modifica

  1. ^ Between 1828-1928: Voter Turnout in Presidential Elections: 1828 - 2008, su presidency.ucsb.edu, collana The American Presidency Project, UC Santa Barbara. URL consultato il 9 novembre 2012.
  2. ^ Between 1932 and 2008: Table 397. Participation in Elections for President and U.S. Representatives: 1932 to 2010 (PDF), su census.gov, collana U.S. Census Bureau, Statistical Abstract of the United States: 2012, U.S. Census Bureau (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2012).
  3. ^ Presidential election of 1876, su education-portal.com.
  4. ^ Was Grant a candidate?, su grantstomb.org. URL consultato il 6 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2018).
  5. ^ https://archive.org/stream/proceedingsrepu00nelsgoog#page/n112/mode/2up
  6. ^ a b Official proceedings of the National Democratic convention, held in St. Louis, Mo., June 27th, 28th and 29th, 1876. (3 settembre 2012)
  7. ^ William DeGregorio, The Complete Book of U.S. Presidents, New York, Gramercy, 1997, ISBN 0-517-18353-6.
  8. ^ Irving Stone, They Also Ran: The Story of the Men Who Were Defeated for the Presidency, 1943, Doubleday,
  9. ^ Holt, Michael F., By One Vote, University Press of Kansas, 2008, pg. 129
  10. ^ 1876 Presidential General Election Data - National, su uselectionatlas.org. URL consultato il 7 maggio 2013.

Bibliografia modifica

Fonti primarie modifica

Voci correlate modifica

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