Elisabeth Kulmann

poetessa Russa

Elisabeth Kulmann (Елисавета Борисовна Кульман/Jelissaweta Borissowna Kulman) (San Pietroburgo, 17 luglio 1808San Pietroburgo, 1º dicembre 1825) è stata una poetessa, filologa e traduttrice russa che ha lavorato principalmente in lingua russa, tedesca e italiana.

Ritratto di Elisabeth Kulmann (incisione di Carl Barth derivata da un busto marmoreo di Paolo Catozzi).

Biografia modifica

Elisabeth Kulmann fu una degli otto figli di Boris Fedorovich Kulmann e Mary Rosenberg. La famiglia viveva sull'Isola Vasil'evskij, al centro di San Pietroburgo, dove il padre lavorava come consigliere di collegio, carica che aveva ricevuto una volta conclusa la carriera da capitano di nave. Elisabeth ebbe un'infanzia minata dai lutti famigliari, e prima dell'adolescenza perse il padre e sei dei suoi sette fratelli.

Fin da bambina dimostrò straordinarie capacità in ambito filologico. Sotto la guida del precettore Karl Grosgeynrikh studiò numerose lingue antiche e moderne: a dieci anni conosceva italiano, francese e tedesco, e a quattordici latino, greco antico e moderno, inglese, spagnolo, portoghese e slavo antico[1]; includendo il russo come lingua madre, la Kulmann arrivò a padroneggiare undici lingue. Lo studio delle lingue venne messo a frutto sia per la traduzione della letteratura antica dal greco e dal latino di autori come Omero e Orazio[2], sia per la scrittura delle proprie poesie: entro la sua precoce morte all'età di 17 anni, la Kulmann compose oltre mille poesie, quasi tutte in tripla versione russa, tedesca e italiana.

Nonostante la breve vita e la scarsa fortuna critica successiva, durante il XIX secolo la fama di Elisabeth Kulmann arrivò nel mondo germanofono. In particolare, il compositore Robert Schumann la considerava una bambina prodigio[3] e fu completamente rapito dal suo mondo interiore, in cui si rispecchiava completamente al punto da musicare alcune sue poesie in cui riconobbe dei suoi tratti biografici. Il compositore conservò caramente una sua immagine fino alla morte[1].

La Kulmann morì a 17 anni e venne sepolta nella sezione luterana del Cimitero Smolenskij a San Pietroburgo. La tomba marmorea raffigura la ragazza su un letto di rose e venne scolpita da Alexander Triscorni, uno scultore di origine italiana[4]. La tomba riporta iscrizioni in varie lingue, fra cui il latino: Prima Russicarum operam dedit idiomati graeco, undecim novit linguas, loquebatur octo, quamquam puella poetria eminens ("La prima ragazza russa a conoscere il greco e a conoscere undici lingue, parlarne otto, ed essere una eccellente poetessa")[5]. Negli anni 1930 le autorità sovietiche traslarono i resti della Kulmann nel Cimitero Tichvin, all'interno del Monastero di Aleksandr Nevskij[6].

Opere modifica

Dopo il titolo sono indicati la città e l'anno di pubblicazione delle varie edizioni.

  • Sämmtliche Gedichte, San Pietroburgo, 1835
  • Saggi poetici, San Pietroburgo, 1839
  • Sämmtliche Gedichte, Lipsia, 1844
  • Saggi poetici di Elisabetta Kulmann, Milano, 1845, 1846, 1847
  • Sämmtliche Dichtungen, Francoforte sul Meno, 1851
  • Dichtungen. Ausgewahlt und mit einer Einleitung versehen von Franz Miltner, Heidelberg, 1875
  • Mond, meiner Seele Liebling: e.Ausw. ihrer Gedichte, Heidelberg, 1981

Opere musicali modifica

  • Robert Schumann, Mädchenlieder von Elisabeth Kulmann für 2 Sopran-St. jder Sopran u. Alt mit Begleitung des Pianoforte op. 103, Lipsia, 1851
  • Robert Schumann, Sieben Lieder von Elisabeth Kulmann zur Erinnerung an die Dichterin für eine Singstimme mit Begleitung des Pianoforte op.104, Lipsia, 1851

Note modifica

  1. ^ a b Alessandro Solbiati, Robert Schumann, Maedchen Lieder op. 103, su raiplayradio.it, 11 aprile 2020. URL consultato il 22 aprile 2020.
  2. ^ Andrew Piper, Dreaming in Books, Chicago, The University of Chicago Press, 2009, p. 153. URL consultato il 22 aprile 2020.
  3. ^ Nina Paulsen, Russlanddeutsche Unter Monarchie und Diktatur: Ein Neuer Band der 'Russland-Deutschen Zeitgeschichte' des HFDR Erschienen [German-Russians Under Monarchy and Dictatorship: HFDR Publishes a new Volume of the Series 'Russland-Deutsche Zeitgeschichte' [Contemporary German-Russian History]' from the NSDU Libraries], in Volk auf dem Weg, December 2005, p. 11. URL consultato il 20 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
    «The Ukrainian music researcher and critic Grigoriy Hansburg wrests from total oblivion the gifted poet Elisabeth Kuhlmann (1808 - 1824), who was born into a German professional officer's family in St. Petersburg. This poet actually shows up historically mainly through the music of Robert Schumann, who was inspired by Kuhlmann's poetry and set several of her poems to music.»
  4. ^ Triscorni А. and Triscorni P., sculptors, su encspb.ru, Saint Petersburg Encyclopaedia. URL consultato il 18 maggio 2020.
  5. ^ Elisabeth Kulmann (1808-1825)
  6. ^ Elisabeth Kulmann (1808-1825), su findagrave.com, Find a Grave. URL consultato il 18 maggio 2020.

Bibliografia modifica

  • Münnich Elisabeth Kulmann. Eine biographische Skizze, Nürnberg, 1842
  • Karl Friedrich von Großheinrich, Elisabeth Kulmann und ihre Gedichte in: Sämmtliche Gedichte von Elisabeth Kulmann, herausgegeben von K. F. von Großheinrich. Fünfte vollständige Ausgabe, Lipsia, 1847
  • E. Lamprecht, Elisabeth Kulmann. Biograph. Skizze. Mit Proben aus d. Gedichten, Zwickau, 1867
  • E. Thompson, Elisabeth Kulmann, San Pietroburgo, 1910
  • I. Gramlich, Auf den Spuren eines Engels: Zum 175. Todestag der deutsch-russischen Dichterin Elisabeth Kulmann, tratto da Volk auf dem Weg: Verbandszeitung der Landsmannschaft der Deutschen aus Rußland, Stoccarda, 2000
  • G. Hansburg, Aufsätze über Poetess Elisabeth Kulmann, tratto da Russland-Deutsche Zeitgeschichte unter Monarchie und Diktatur, Norimberga, Monaco di Baviera, 2005, ISBN 3-9809613-2-X
  • D. Zhatkin, O. Milotaeva, E.B. Kulman’s Creative Work in the Context of the History of Russian Literature and Russian Poetic Translation, da Mediterranean Journal of Social Sciences, 2015

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN99023218 · ISNI (EN0000 0001 0803 8087 · BAV 495/31866 · CERL cnp01096833 · LCCN (ENn82039532 · GND (DE101244371 · BNF (FRcb10474570t (data) · CONOR.SI (SL113644899 · WorldCat Identities (ENlccn-n82039532