Elisabetta di Polonia (1305-1380)

regina consorte di Ungheria

Elisabetta di Polonia (in polacco Elżbieta Łokietkówna; 130529 dicembre 1380) fu regina consorte di Ungheria, avendo sposato Carlo Roberto d'Angiò, e reggente di Polonia.

Elisabetta di Polonia
Elisabetta con i figli
Regina consorte d'Ungheria
In carica1320 –
1342
PredecessoreBeatrice di Lussemburgo
SuccessoreMargherita di Boemia
Nascita1305
Morte29 dicembre 1380
DinastiaPiast
PadreLadislao I di Polonia
MadreEdvige di Kalisz
Consorte diCarlo Roberto d'Angiò
FigliCarlo

Ladislao
Luigi I d'Ungheria
Andrea, duca di Calabria
Stefano, duca di Slavonia
Caterina (non certa)
Elisabetta (non certa)

Biografia modifica

La famiglia modifica

Elisabetta apparteneva alla dinastia reale polacca dei Piast ed era figlia di Ladislao I, nobile polacco con vari titoli, divenuto re di Polonia nel 1320, e Edvige di Kalisz; Elisabetta era quindi sorella di Casimiro III di Polonia, che morì nel 1370, e di Cunegonda di Polonia (c. 1298 – 1331), che sposò dapprima Bernardo II di Schweidnitz e, in seconde nozze, Rodolfo I di Sassonia-Wittenberg.

Regina consorte modifica

 
Il matrimonio di Elisabetta e Carlo Roberto d'Ungheria

Elisabetta sposò il 6 luglio 1320 Carlo Roberto d'Angiò, re di Ungheria,[1] di cui divenne la terza moglie. Il matrimonio portò a un'alleanza tra i regni di Polonia e Ungheria.

I due precedenti matrimoni di Carlo si pensa non gli avessero dato figli, almeno non figli che non siano morti bambini. Della prima moglie, Maria di Bytom alcuni pensano fosse sterile altri che avesse avuto due bambine: Caterina ed Elisabetta ma si è anche ipotizzato che le due fossero figlie della regina Elisabetta. La seconda moglie di Carlo era stata Beatrice di Lussemburgo.

Si pensa che durante il periodo a corte in Ungheria, Elisabetta fu la prima a introdurre il profumo, conosciuto allora come "acqua d'Ungheria", in Europa e nel mondo occidentale.

Carlo Roberto ebbe da Elisabetta cinque figli e forse due figlie:

Carlo Roberto morì il 16 luglio 1342.

Regina madre modifica

Elisabetta voleva un buon matrimonio per il suo figlio maggiore Luigi, che era salito al trono di Polonia alla morte del marito. Lo fece fidanzare a Margherita di Boemia, figlia di Carlo IV del Sacro Romano Impero. Si sposarono nel 1342 ma il matrimonio non durò perché sette anni dopo Margherita morì senza aver avuto figli. Elisabetta quindi dovette trovare una nuova nuora.

Il ramo dei Piast di Cuiavia era noto in Ungheria e alcuni membri vivevano alla corte di Luigi. L'influenza di Elisabetta fu molto maggiore di quella di altre regine consorti e anni prima Stefano II, Ban di Bosnia, aveva sposato Elisabetta di Cuiavia, figlia del duca Casimiro II di Cuiavia, cugino della regina Elisabetta. Stefano II di Bosnia aveva una giovane figlia chiamata Elisabetta e dopo aver saputo di lei, la regina consorte d'Ungheria insistette immediatamente per portarla alla corte ungherese. Stefano fu all'inizio riluttante ma alla fine acconsentì. Tre anni dopo la regina Elisabetta invitò Stefano in Ungheria e gli propose un matrimonio tra i due figli.

La regina madre divenne erede al trono del fratello Casimiro dopo la morte della loro sorella, Cunegonda. Questo diritto passò a Luigi dopo la morte dei due fratelli maggiori. Casimiro si era sposato quattro volte ma nessuna delle mogli gli aveva dato eredi. Aveva quindi scelto di lasciare a Luigi la corona di Polonia e unire così Polonia e Ungheria in un solo regno.

Il secondo figlio sopravvissuto di Elisabetta, Andrea, sposò Giovanna I di Napoli. Andrea voleva diventare re di Napoli e regnare insieme alla moglie ma Giovanna rifiutò. Papa Clemente VI approvò la richiesta di Giovanna di essere incoronata da sola. Temendo per la sua vita Andrea scrisse alla madre che avrebbe presto abbandonato il regno. Lei intervenne con una visita di stato; prima di tornare in Ungheria, chiese al papa di cambiare linea e permettere l'incoronazione di Andrea. Diede anche al figlio un anello che avrebbe dovuto proteggerlo dall'uccisione con armi da taglio o veleno e tornò in Ungheria ma Andrea venne presto assassinato.

Luigi rimase assente dalla Polonia tra il 1370 e il 1375. Elisabetta fu fatta reggente per allontanarla in maniera conveniente dalla corte del figlio.[4] I polacchi odiavano le tasse e amavano invece litigare tra di loro e con la corte, specialmente con Elisabetta. La sua reggenza si rivelò fallimentare, malgrado fosse di famiglia polacca lei stessa. Nel 1376 i polacchi uccisero 160 soldati ungheresi della guardia personale e Elisabetta scappò in Ungheria per timore di essere uccisa lei stessa dai suoi connazionali.

Morte modifica

Dopo la sua tragica reggenza e il ritorno in Ungheria, Elisabetta passò gli ultimi anni in un monastero nei pressi di Buda, dove fece testamento. Scrisse di voler essere sepolta nel monastero delle clarisse a Buda. Elisabetta lasciò denaro e proprietà alla famiglia. Lasciò anche del denaro ad alcune chiese.

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Corrado I di Polonia Casimiro II di Polonia  
 
Elena di Znojmo  
Casimiro I di Cuiavia  
Agafia di Rus Sviatoslav III Igorévitch  
 
Iaroslava Riourikovna  
Ladislao I di Polonia  
Casimiro I di Opole Miecislao IV di Polonia  
 
Ludmilla di Boemia  
Eufrosina di Opole  
Viola di Bulgaria  
 
 
Elisabetta di Polonia  
Ladislao Odonic Odon di Kalisz  
 
Vjaceslava Jaroslavna di Halych  
Boleslao il Pio  
Jadwiga di Pomerania Mestwin I di Pomerania  
 
Sinislawa  
Edvige di Kalisz  
Béla IV d'Ungheria Andrea II d'Ungheria  
 
Gertrude di Merania  
Iolanda di Polonia  
Maria Lascaris di Nicea Teodoro I Lascaris  
 
Anna Comnena Angelina  
 

Note modifica

  1. ^ thePeerage.com
  2. ^ Elisabetta Piast di Polonia
  3. ^ La sua esistenza non è certa
  4. ^ POLAND, su fmg.ac. URL consultato l'11 maggio 2016.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN52593848 · ISNI (EN0000 0001 2018 049X · BAV 495/65601 · CERL cnp00367209 · LCCN (ENn83233867 · GND (DE104324333 · WorldCat Identities (ENlccn-n83233867