Emerico d'Ungheria (santo)
Sant'Emerico (o Arrigo) d'Ungheria | |
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Sant'Emerico d'Ungheria raffigurato in una vetrata della cattedrale di Cluj-Napoca | |
Principe | |
Nascita | Székesfehérvár, 1000 o 1007 |
Morte | Hegyközszentimre, 2 settembre 1031 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Canonizzazione | 1083 |
Ricorrenza | 4 novembre |
Attributi | Armatura, corona, giglio |
Emerico d'Ungheria, o anche Imre o "Arrigo" (Székesfehérvár, 1000 – Hegyközszentimre, 2 settembre 1031), fu principe ereditario d'Ungheria, canonizzato come santo nel 1083. La sua ricorrenza cade il 4 novembre è venerato dalla Chiesa cattolica.
BiografiaModifica
Emerico nacque a Székesfehérvár nel 1000, o secondo altre fonti[1] nel 1007, come secondogenito di Stefano I d'Ungheria e Gisella di Baviera. Fu l'unico dei tre figli della coppia a raggiungere l'età adulta. L'identità della moglie non è certa:[2] la tradizione più diffusa vuole che sia Irene Monomachina, alcuni storici ipotizzano Patricissa di Croazia o Adelaide/Rixa di Polonia.
La sua educazione fu affidata, tra i 15 e i 23 anni, al vescovo di Csanád, Gerardo, che ne forgiò un carattere molto ascetico e spirituale. Destinato alla successione al trono del padre, che progettava una possibilità di coreggenza, non salì mai al potere per la prematura morte avvenuta durante una battuta di caccia a seguito delle ferite procurate da un cinghiale. Venne sepolto nella Basilica dell'Assunta, costruita dal padre a Székesfehérvár.
CultoModifica
Ladislao I d'Ungheria ne ordinò l'esumazione il 5 novembre 1083 per la canonizzazione che avvenne congiuntamente a quella del padre e del suo educatore ad opera di papa Gregorio VII. A favore della canonizzazione contarono sia la sua vita pia quanto le guarigioni miracolose e le conversioni che la tradizione vuole essere accadute sulla sua tomba.
NoteModifica
- ^ (DE) Sauser E, Biographisch-bibliograophisches Kirchenlexikon (trad. lett. "Enciclopedia biografica-bibliografica della chiesa cattolica romana") Vol XXI, pub. Bautz, 2003, ISBN 3-88309-038-7 Versione on-line
- ^ W. Swoboda, Emeryk, Słownik Starożytności Słowiańskich, t. 8, cz. 1, 1998, s. 112
Altri progettiModifica
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Collegamenti esterniModifica
- Emerico d'Ungheria, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 122066411 · LCCN (EN) n2001102581 · GND (DE) 132969815 · CERL cnp01100005 · WorldCat Identities (EN) viaf-122066411 |
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