Enciclopedia delle matematiche elementari e complementi

L'Enciclopedia delle matematiche elementari e complementi[1] è un'opera enciclopedica di matematica pubblicata a Milano, in sette volumi, dall'editore Hoepli, fra il 1930 e il 1951. Per estensione, è la maggiore enciclopedia di matematica pubblicata in Italia.[2]

Enciclopedia delle matematiche elementari e complementi
AutoreHoepli (52 autori, sotto il coordinamento di Luigi Berzolari, Giulio Vivanti e Duilio Gigli)
1ª ed. originale1930 - 1951
Genereenciclopedia tematica
Lingua originaleitaliano

L'opera modifica

"Elementare", nell'accezione intesa nel titolo, non deve portare a fraintendimenti: si tratta piuttosto di un'opera che sistematicamente espone (in 63 articoli più un'appendice), con notevole profondità e completezza, pressoché tutti i capitoli della matematica e le sue principali applicazioni, i cui contenuti sono sinteticamente trattati a partire dai loro fondamenti e metodi, le principali tematiche con le connesse problematiche, le origini storiche e le relative fonti, fino allo stato dell'arte al momento in cui l'opera fu redatta. Ogni articolo, oltre ad affrontare – là dove possibile – le inerenti questioni storiche e didattiche, è poi corredato di una quanto mai ricca, comprensiva e vasta bibliografia.

Il primo volume, in due parti, tratta dei fondamenti della matematica, dell'aritmetica e dell'analisi matematica, il secondo, in due parti, è rivolto alla geometria, mentre il terzo, in tre parti, riguarda la matematica applicata, la fisica, la storia e la didattica (cfr. la sezione Piano dell'opera).

Come si evince dalla Prefazione alla I edizione[3], scritta dai curatori Luigi Berzolari, Giulio Vivanti e Duilio Gigli nel giugno del 1929, l'opera è il frutto della proposta avanzata, per la prima volta nel 1909, da Roberto Bonola in seno alla Sezione Lombarda della Società Mathesis, che l'approvò, affidandone quindi l'attuazione a una commissione inizialmente formata da Berzolari, quale presidente, e da altri tre componenti, fra cui Bonola medesimo. Nello stesso anno, si tracciò un primo piano dell'opera, delineante gli scopi, le materie e gli indirizzi dell'enciclopedia.

L'editore Ulrico Hoepli non esitò ad accettare subito l'incarico della pubblicazione dell'opera, il cui progetto incontrò favore anche all'estero, al punto che era stata pure prevista la pubblicazione di una parallela edizione tedesca. La commissione, intanto, aveva già ricevuta la disponibilità di molti studiosi e ricercatori italiani quali incaricati della redazione di ciascun capitolo, tant'è che già il primo volume, assieme a parte del secondo, erano pronti per la pubblicazione già pochi anni dopo, senonché, la prematura morte del Bonola, lo scoppio della guerra e la relativa congiuntura, bloccarono il prosieguo dell'opera, che riprese vita solo verso la fine degli anni '20, con una nuova commissione formata, oltre che da Berzolari, da Vivanti e Gigli, la quale dovette ricostituire il gruppo di collaboratori.[4]

Alla realizzazione complessiva dell'opera contribuiranno ben 52 collaboratori italiani, fra docenti, studiosi e ricercatori, tutti di riconosciuto valore,[5] coordinati perlopiù da Berzolari, molti dei quali forniranno contributi ampi ed originali per l'epoca, pubblicati per la prima volta proprio in quest'opera. In particolare, molti dei suoi capitoli raccoglieranno contenuti e risultati esposti per la prima volta in forma sistematica, organica e unitaria,[6] raccordati agli altri ambiti e contenuti disciplinari presenti nella stessa opera o altrove secondo opportuni rimandi bibliografici.[7]

L'opera, nonostante l'età, è tuttora di grande rilevanza, soprattutto storico-bibliografica, nonché pedagogica. Ad esempio, il metodo didattico prospettato da Luigi Brusotti nel capitolo "Questioni didattiche" (del Volume III, Parte 2ª), definito come "euristico, attivo, dinamico", è stato raccomandato dall'Università degli Studi Roma Tre per un corretto insegnamento della matematica.[8] Particolarmente ampio è il terzo volume, in entrambe le sue due parti, dedicato alle applicazioni.

La prima edizione dell'opera risale al periodo compreso fra il 1930 (Volume I, Parte 1ª) e il 1951 (Volume III, Parte 3ª), e ha visto più ristampe anastatiche, l'ultima del 1979.

Edizioni modifica

L'opera è stata pubblicata in tempi successivi.

La parte prima del volume I, uscì nel 1930, la seconda parte nel 1932, entrambe a cura di Berzolari, Vivanti e Gigli. Gli argomenti trattati (in 20 capitoli, di complessive 1.060 pagine, scritti da 13 autori) riguardano l'aritmetica, il calcolo numerico, l'algebra, l'analisi matematica.

La prima parte del volume II, uscì nel 1937, la seconda parte nel 1938, entrambe a cura di Berzolari e Vivanti. Gli argomenti trattati (in 19 capitoli, di complessive 1.206 pagine, scritti da 16 autori) vertono sulla geometria.

La prima parte del volume III, uscì nel 1947, la seconda parte nel 1950, la terza parte nel 1951, le prime due curate dal Berzolari, la terza da Corrado Gini e Giuseppe Pompilj. Gli argomenti trattati (in 24 capitoli più un'appendice, di complessive 2.216 pagine, scritti da 23 autori) riguardano la fisica, la matematica applicata, la storia della matematica e della fisica, la didattica.

Piano dell'opera modifica

Vol. I - parte 1ª modifica

Vol. I - parte 2ª modifica

Vol. II - parte 1ª modifica

Vol. II - parte 2ª modifica

Vol. III - parte 1ª modifica

Vol. III - parte 2ª modifica

Vol. III - parte 3ª modifica

  • Metodologia statistica: integrazione e comparazione dei dati (Corrado Gini e Giuseppe Pompilj)

Note modifica

  1. ^ Il titolo completo (valido per le citazioni) è: Enciclopedia delle matematiche elementari e complementi. Con estensione alle principali teorie analitiche, geometriche e fisiche, loro applicazioni e notizie storico-bibliografiche, a cura di L. Berzolari, G. Vivanti e D. Gigli (cfr. la seconda copertina di qualsiasi volume della ristampa anastatica del 1979).
  2. ^ L'intera opera consta di 4.482 pagine con formato in ottavo (22,8 x 15,2 cm), escluse le prefazioni e le introduzioni.
  3. ^ Cfr. il Volume I, Parte 1ª, pp. vii-ix, della ristampa anastatica del 1979.
  4. ^ Cfr. "Prefazione" al Vol. I, Parte I, cit., p. ix.
  5. ^ A tal proposito, cioè in merito alla rilevanza dei contributori, si riportano le seguenti parti del documento programmatico iniziale dell'opera, relative ai criteri di scelta dei collaboratori: «[...] Seguiva un piano particolareggiato, che, naturalmente, ha subito, e dovrà forse ancora subire, modificazioni, ma che servì di base per la scelta dei collaboratori. Fu questo, insieme alla questione editoriale, uno dei primi argomenti che formarono oggetto di studio della Commissione. La quale cercò di mettere a contributo le migliori energie scientifiche del nostro paese, ed ebbe la soddisfazione di vedere accolte le sue richieste di collaborazione da quasi tutti i professori universitari e medi ai quali si era rivolta, e di poter prontamente sostituire quei pochissimi che, per vari motivi, non avevano accettato l'invito. L'edizione fu assunta dal benemerito Grand'Uff. Dott. Ulrico Hoepli, pronto sempre a favorire ogni impresa che torni ad onore e a vantaggio della scienza e della cultura italiana. [...]» (da: "Prefazione" al Vol. I, Parte I, cit., p. viii).
  6. ^ Ad esempio, i contenuti del capitolo XLVI, Fisica classica, di Mariano Pierucci, furono poi ampliati e raccolti nel volume M. Pierucci, Complementi di Fisica, Volume I, CEDAM, Padova, 1960.
  7. ^ Secondo Raymond Clare Archibald, nel recensire l'opera per il Bulletin of the American Mathematical Society,
    "Questa enciclopedia merita certamente di essere presente in ogni libreria universitaria [...] pressoché ogni matematico troverà qualcosa di interessante in quest'opera edita davvero in modo ammirevole".
  8. ^ I metodi di insegnamento Archiviato il 24 aprile 2012 in Internet Archive. sul sito dell'Università di Roma.

Collegamenti esterni modifica