Enrico III di Lussemburgo

aristocratico lussemburghese

Enrico III di Lussemburgo (1070 circa – 1096) fu conte di Lussemburgo dal 1086, alla sua morte.

Enrico III
Conte di Lussemburgo
In carica1086 –
1096
PredecessoreCorrado I
SuccessoreGuglielmo I
Nome completoEnrico di Lussemburgo
Altri titoliDifensore del monastero di San Willibrod di Echternach
Nascita1070 circa
Morte1096
DinastiaCasata delle Ardenne
PadreCorrado I di Lussemburgo
MadreClemenza d'Aquitania
Religionecattolico

Origine modifica

Enrico, come ci viene confermato da La formation territoriale des principautés belges au moyen-âge (Brussels), Vol. II, era figlio del conte di Lussemburgo e difensore dell'abbazia di San Massimino di Treviri e dell'abbazia di Stablo, Corrado I e di Clemenza d'Aquitania[1] che, sia secondo Le cartulaire de Marcigny-sur-Loire 1045-1144 (non consultato)[2], sia secondo La comtesse Reine di Ad. Fabri era discendente dai conti di Poitiers e duchi 'Aquitania[3], figlia di Pierre-Guillaume VII, duca d'Aquitania e conte di Poitiers e della moglie, che, secondo il Chronicon sancti Maxentii Pictavensis, Chroniques des Eglises d'Anjou, era Ermesinda[4], di cui non si conoscono gli ascendenti (secondo lo storico francese), specializzato nella genealogia dei personaggi dell'Antichità e dell'Alto Medioevo, Christian Settipani era la figlia di Bernardo II, Conte de Bigorre e della sua prima moglie, Clémence[5]).
Corrado I di Lussemburgo, secondo la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium era figlio del Conte di Salm e di Longwy, poi conte di Lussemburgo e difensore dell'abbazia di San Massimino di Treviri e del monastero di San Willibrod di Echternach, Giselberto[6] e della moglie, di cui non si conoscono né il nome né gli ascendenti e secondo alcuni storici era al suo secondo matrimonio; lo si potrebbe dedurre dal Mariani Scotti Chronicon, che citando i figli Corrado ed Ermanno, li considera fratelli uterini: il padre di Emanno non sarebbe Geselberto (Cuonradi fratrem Herimannum, Heinrici de Lacha fratris filium)[7].
Giselberto era figlio del Conte di Moselgau e difensore delle abbazie di Stablo e Malmedy, Federico di Lussemburgo, come ci viene confermato dalla Histoire généalogique de la maison royale de Dreux (Paris), Luxembourg[8] e della moglie di cui non si conosce il nome, che era figlia di Ermetrude, discendente dai Corradinidi, come ci viene confermato dalla Vita Adelheidis abbatissæ Vilicensis[9], conti e duchi della Franconia.

Biografia modifica

Enrico viene nominato, assieme alla madre, Clemenza, dal padre in due documenti: il n° XXXV ed il n° XXXVII del Berthelot III, inerenti alla fondazione di due monasteri, citati da La formation territoriale des principautés belges au moyen-âge (Brussels), Vol. II[1].

Suo padre, Corrado fu coinvolto in una disputa con l'arcivescovo di Treviri per l'abbazia di Saint-Maximin. John Allyne Gade, nel suo Luxembourg in the Middle Ages (non consultato), asserisce che Corrado catturò l'arcivescovo, Erberto, e che, per questo fu scomunicato[10]. Dopo aver fatto onorevole ammenda, ancora secondo John Allyne Gade, per poter cancellare la propria scomunica, dovette partire in pellegrinaggio per Gerusalemme[10]. Morì in Italia durante il viaggio di ritorno. Questa notizia viene confermata anche dal Bernoldi Chronicon del 1086: il conte Corrado, fratello del re Ermanno (Chonradus comes, frater Heremanni regis), come si racconta (ut aiunt), riconciliatosi con la chiesa(reconciliatus aeclesiae), morì sulla via di Gerusalemme (in Ierosolimitano itinere obiit)[11]; anche la Histoire ecclésiastique et civile du duché de Luxembourg et comté ..., Volume 3 conferma che Corrado morì sulla via del ritorno da Gerusalemme e che i suoi domestici lo fecero imbalsamare, nel luogo in cui era morto, e dopo due anni la moglie ed i figli lo andarono prelevare e lo seppellirono nella grotta dell'abbazia d'Altmünster, dove è stata trovata una lastra di piombo che commemora Corrado e ne riporta la data della morte: 8 agosto 1086[12]. Come conte di Lussemburgo gli succedetteEnrico, come Enrico III, come conferma la lastra di piombo[13].

Ancora John Allyne Gade sostiene che Enrico divenne Difensore del monastero di San Willibrod di Echternach, che risulta da un documento del 1095, sottoscritto dal cugino, Ermanno II (ca. 1075 † 1135), Conte di Salm[14]. Sempre John Allyne Gade sostiene che fece definitivamente pace con l'arcivescovo di Treviri[14] e, che. come suo padre[11], fu sempre sostenitore dell'Imperatore, Enrico IV di Franconia, nella Lotta per le investiture[14].

Non si conosce la data esatta della morte di Enrico, avvenuta, nel 1096 circa, e senza lasciare discendenza, come testimonia la Histoire généalogique de la maison royale de Dreux (Paris), Luxembourg[15]. Il fratello, Guglielmo, gli succedette come conte di Lussemburgo Guglielmo I[16].

Discendenza modifica

Non si conoscono né una moglie né discendenti[14][17].

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Federico di Lussemburgo Sigfrido di Lussemburgo  
 
Edvige di Nordgau  
Giselberto di Lussemburgo  
Ermetrude di Wetterau Eriberto di Wetterau  
 
 
Corrado I di Lussemburgo  
 
 
 
 
 
 
 
Enrico III di Lussemburgo  
Guglielmo V di Aquitania Guglielmo IV di Aquitania  
 
Emma di Blois  
Guglielmo VII di Aquitania  
Agnese di Borgogna Ottone I Guglielmo di Borgogna  
 
Ermentrude di Roucy  
Clemenza d'Aquitania  
 
 
 
Ermesinda  
 
 
 
 

Note modifica

  1. ^ a b (FR) #ES La formation territoriale des principautés belges au moyen-âge (Brussels), Vol. II, pag. 357, nota 4
  2. ^ (LA) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Nobiltà Aquitana - --- de Poitou
  3. ^ (FR) #ES Fabri ´La comtesse Reine´, pag. 8
  4. ^ (LA) Chronicon Santi Maxentii Pictavinis, Chroniques des Eglises d´Anjou', pag 398
  5. ^ (LA) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Nobiltà Aquitana - PIERRE de Poitou
  6. ^ (LA) Monumenta germanica Historica, tomus XXIII; Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1024 , Pag 782 Archiviato il 1º dicembre 2017 in Internet Archive.
  7. ^ (LA) Monumenta germanica Historica, tomus V; Mariani Scotti Chronicon, Pag 562 Archiviato il 7 dicembre 2017 in Internet Archive.
  8. ^ (FR) Histoire généalogique de la maison royale de Dreux (Paris), Luxembourg, pagg. 14 e 15
  9. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XV, Pars II, Vita Adelheidis abbatissæ Vilicensis, par. 3, pagina 757, righe 17 - 19 Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.
  10. ^ a b (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Conti di Lussemburgo - CONRAD
  11. ^ a b (LA) Monumenta germanica Historica, tomus V; Bernoldi Chronicon, Pag 445 Archiviato il 7 dicembre 2017 in Internet Archive.
  12. ^ (FR) #ES Histoire ecclésiastique et civile du duché de Luxembourg et comté ..., Volume 3, pagg. 282 - 284
  13. ^ (FR) #ES Histoire ecclésiastique et civile du duché de Luxembourg et comté ..., Volume 3, pag. 283
  14. ^ a b c d (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Conti di Lussemburgo - HENRI de Luxembourg
  15. ^ (FR) #ES Histoire généalogique de la maison royale de Dreux (Paris), Luxembourg, pag. 28
  16. ^ (FR) #ES Histoire généalogique de la maison royale de Dreux (Paris), Luxembourg, pag. 29
  17. ^ (EN) #ES Genealogy: Luxemburg 3 - Henri III

Bibliografia modifica

Fonti primarie modifica

Letteratura storiografica modifica

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN128607034 · CERL cnp01272421 · GND (DE142356816