Enrico I di Champagne

Enrico di Blois-Champagne, detto il Liberale (dicembre 1126Troyes, 17 marzo 1181), fu conte di Champagne (conte di Troyes e conte di Meaux) e di Brie dal 1152 fino alla sua morte.

Enrico I di Champagne
Sigillo di Enrico I di Champagne
Conte di Champagne
Stemma
Stemma
In carica10 gennaio 1152 –
17 marzo 1181
PredecessoreTebaldo II
SuccessoreEnrico II
Nome completoEnrico di Blois-Champagne, detto “il Liberale”
Nascitadicembre 1126
MorteTroyes, 17 marzo 1181 (54 anni)
Luogo di sepolturaChiesa di Santo Stefano, Troyes
DinastiaCasato di Blois (Tebaldingi)
PadreTebaldo II di Champagne
MadreMatilde di Carinzia
ConsorteMaria di Francia
FigliEnrico
Maria
Tebaldo
Scolastica
ReligioneCattolicesimo

Origine

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Sia secondo Guglielmo arcivescovo di Tiro, nell'odierno Libano, che secondo la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium Enrico era il figlio primogenito del conte di Blois, di Chartres e di Châteaudun, Provins, signore di Sancerre e Amboise (Tebaldo IV), e poi conte di Conte di Champagne (conte di Troyes e conte di Meaux Tebaldo II), Tebaldo[1][2] e della moglie, che sempre secondo la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium era Matilde di Carinzia[3] ( ca. 1106; † 1160) del Casato degli Sponheim, figlia del Margravio d'Istria, duca di Carinzia e reggente della Marca di Verona, Enghelberto[4] e di Uta di Passavia.
Secondo il monaco e cronista inglese, Orderico Vitale, Tebaldo II di Champagne era il figlio maschio secondogenito del conte di Blois, di Chartres, di Châteaudun, di Tours, di Provins, di Sancerre e di Meaux, Stefano II, e di Adele d'Inghilterra[5] (circa 1062 - 1137), che, sia secondo il monaco e cronista normanno Guglielmo di Jumièges, autore della sua Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, che secondo il cronista e monaco benedettino dell'abbazia di Malmesbury, nel Wiltshire (Wessex), Guglielmo di Malmesbury e Orderico Vitale, e ancora il cronista e monaco benedettino inglese, Matteo di Parigi, era figlia del duca di Normandia e re d'Inghilterra, Guglielmo il Conquistatore, e di Matilde delle Fiandre[6][7][8][9] (1032 - 1083), che, secondo la Genealogica Comitum Flandriæ Bertiniana, era figlia di Baldovino V, conte delle Fiandre, e della sorella del re di Francia, Enrico I[8], Adele di Francia[10], che secondo la Genealogiæ Scriptoris Fusniacensis era figlia del re di Francia, Roberto II, detto il Pio[11].
Un suo zio, Stefano di Blois, fu re d'Inghilterra, dal 1135 al 1154, mentre un altro zio Enrico di Blois fu vescovo di Winchester dal 1129 e legato papale per l'Inghilterra dal 1138; una sorella era regina di Francia, Adèle di Champagne (moglie di Luigi VII), e i tre fratelli erano, rispettivamente conte di Blois (Tebaldo), vescovo di Chartres, arcivescovo di Sens e di Reims, cardinale e legato papale (Guglielmo) e signore di Sancerre (Stefano).

Biografia

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Enrico viene citato nel documento n° 77, datato 1139, delle Chartes de Montiérender, Collection des principaux cartularies du diocèse de Troyes Tome IV (Paris, Troyes) ("Montiérender"), in cui suo padre, Tebaldo, fece una donazione all'abbazia di Montiérender, assieme alla moglie, Matilde, e a Enrico[12].

Nel 1147, secondo lo storico britannico, noto medievalista e bizantinista, Steven Runciman, nel suo A History of the Crusades: Volume 2, The Kingdom of Jerusalem and the Frankish East (non consultato), Enrico partì per la Terra santa[13], al seguito di Luigi VII di Francia, per andare a combattere nella Seconda crociata, che si concluse con lo scacco subito a Damasco, nel 1148, rientrando in patria nel 1149[14].

Suo padre, Tebaldo morì, nel 1152: gli Obituaires de Sens Tome II, Eglise cathédrale de Chartres, Obituaire du xii siècle confermano che Tebaldo (Teobaldus comes palatinus) morì il 10 gennaio (Jan IIII Idus) e che il figlio, Tebaldo conte di Blois e siniscalco di Francia, con la madre, Matilde, fece una donazione a suffragio della sua anima[15], mentre la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium riporta che Tebaldo (comes Campanie Theobaldus) morì il 12 gennaio (6. Idus Januarii) e fu tumulato presso Lagny (apud Latinicacum)[2], lasciando le sue contee ai due figli maggiori: a Enrico, le contee di Champagne e Brie e a Tebaldo, le contee di Blois e Chartres[2], e al terzogenito, Stefano, la signoria di Sancerre.
Nel 1154, Enrico fece una donazione all'abbazia di Mores in suffragio dell'anima del padre[16].

Enrico, seguendo la politica paterna degli ultimi anni fu fedele a Luigi VII, che lo tenne in grande considerazione e lo prescelse come suo principale negoziatore nella contrapposizione di due papi: Papa Alessandro III, che aveva l'appoggio di Luigi VII ed Enrico II d'Inghilterra, contrapposto a Vittore IV, sostenuto dall'imperatore germanico, Federico Barbarossa; il negoziato prevedeva un incontro, in terreno neutro, tra Luigi VII, accompagnato da Alessandro III, e Federico, accompagnato da Vittore IV; dopo due tentativi di incontro falliti, nel 1162, il negoziato si risolse con un nulla di fatto[17].e la cristianità continuò ad avere due papi.

La Champagne era, com'è oggi, una regione ricca che prosperò sotto la guida di Enrico che la fece diventare un importante centro finanziario e culturale[13]. Nel 1179, Enrico concesse alla città di Meaux di costituirsi in comune, pur continuando a prestare giuramento di fedeltà e pagare un contributo annuo al conte di Champagne[18].

Nel 1179 nel corso di un viaggio per Gerusalemme, assieme a Filippo I di Fiandra[13], venne catturato dai turchi e rilasciato solo dietro il pagamento di un riscatto che venne versato. Il viaggio in Terra santa viene confermato dalla Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, che riporta che Enrico (comes Henricus Trecensis), nel 1181, era da poco rientrato dalla Palestina (a transmarinis partibus reversus)[19].

In quel periodo, assieme ai fratelli, Tebaldo, conte di Blois e Chartres, ultimo siniscalco di Francia, Stefano, conte di Sancerre e Guglielmo, vescovo di Chartres, arcivescovo di Sens e di Reims, cardinale e legato papale, assistettero il loro nipote, Filippo Augusto, re di Francia dal settembre 1180[20].

Enrico, come viene confermato dalla Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, morì nel 1181, poco dopo essere ritornato nella sua contea[19], che fu retta dalla moglie, Maria, in attesa che i figli, Enrico e Tebaldo divenissero maggiorenni[19] e fu tumulato a Troyes, nella chiesa di Santo Stefano[21], dove sarà raggiunto dal figlio Tebaldo[21]. I necrologi dell'abbazia di Mores, riportano la morte di Enrico (comes Henricus Trecensis) il 17 marzo (XVI° Kalendas Aprilis)[22]. La Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, tome II riporta la morte di Enrico (Henricus comes Trecensis) nel 1182, succeduto dal figlio Enrico (Henricus filius eius natus ex filia Ludovici regis Francorum)[23]; infine gli Obituaires de Sens Tome II, Eglise cathédrale de Chartres, Obituaire du XII siècle confermano che Enrico (Henrici comitis Trecensi) morì il 17 marzo (XVI Kal Apr) del 1181[24].

Matrimonio e discendenza

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Nel 1164 Enrico, sia secondo il cronista e monaco benedettino inglese, Matteo di Parigi, che ancora secondo la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, aveva sposato Maria di Francia[25][2], figlia di Luigi VII, re di Francia, e della duchessa d'Aquitania e Guascogna e contessa di Poitiers, Eleonora d'Aquitania[25][2].
Enrico da Maria ebbe quattro figli[13]:

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Tebaldo III di Blois Oddone II di Blois  
 
Ermengarda d'Alvernia  
Stefano II di Blois  
Gersenda del Maine Eriberto I del Maine  
 
?  
Tebaldo II di Champagne  
Guglielmo I d'Inghilterra Roberto I di Normandia  
 
Herleva  
Adele d'Inghilterra  
Matilde di Fiandra Baldovino V di Fiandra  
 
Adele di Francia  
Enrico I di Champagne  
Enghelberto I d'Istria Sigfrido I di Sponheim  
 
Riccarda di Lavant  
Enghelberto II d'Istria  
Edvige  
 
 
Matilde di Carinzia  
Ulrico di Passau Rapoto di Cham  
 
Matilde  
Uta di Passau  
Adelaide di Megling-Frontenhausen Kuno di Lechsgemünd  
 
Mechtild di Horburg  
 


  1. ^ (LA) Guglielmo di Tiro, Historia rerum in partibus transmarinis gestarum, liber XXII, caput IV
  2. ^ a b c d e f (LA) #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1152, p. 841 Archiviato il 3 marzo 2018 in Internet Archive.
  3. ^ (LA) #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1150, p. 840 Archiviato il 4 marzo 2018 in Internet Archive.
  4. ^ a b c (LA) #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1126, p. 826 Archiviato il 27 febbraio 2018 in Internet Archive.
  5. ^ (LA) Ordericus Vitalis, Historia Ecclesiastica, vol. II, liber V, par. XI, p. 393
  6. ^ (LA) Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, liber VIII, cap. XXXIV, p. 310
  7. ^ (EN) Chronicle of the Kings of England: From the Earliest Period to the Reign, of king William's children, p. 307
  8. ^ a b (LA) Historia Ecclesiastica, vol. II, liber III, cap. VI, pp. 92-93
  9. ^ (LA) Matthæi Parisiensis, monachi Sancti Albani, Historia Anglorum, vol. I, anno 1086, p. 31
  10. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IX, Genealogica Comitum Flandriæ Bertiniana, p. 306 Archiviato il 19 giugno 2018 in Internet Archive.
  11. ^ (LA) #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XIII, Genealogiæ Scriptoris Fusniacensis, par. 2, p. 252 Archiviato il 19 giugno 2018 in Internet Archive.
  12. ^ (LA) #ES Chartes de Montiérender, Collection des principaux cartularies du diocèse de Troyes Tome IV (Paris, Troyes) ("Montiérender"), doc. 77, pp. 201 e 202
  13. ^ a b c d (EN) Foundation for Medieval Genealogy, #ES Conti di Champagne - HENRI de Blois
  14. ^ Louis Halphen, La Francia: Luigi VI e Luigi VII (1108-1180), cap. XVII, vol. V, p. 722
  15. ^ (LA) Obituaires de la province de Sens, Tome II, Eglise cathédrale de Chartres, Obituaire du XII siècle, p. 32
  16. ^ (LA) Chartes de l'abbaye de Mores (Aube), p. 50
  17. ^ Louis Halphen, La Francia: Luigi VI e Luigi VII (1108-1180), cap. XVII, vol. V, pp. 733 -735
  18. ^ Eleanor Costance Lodge, Il movimento comunale specialmente in Francia, cap. XVIII, vol. V, p. 756
  19. ^ a b c (LA) #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1181, p. 856 Archiviato il 3 marzo 2018 in Internet Archive.
  20. ^ Frederick Maurice Powike, I regni di Filippo Augusto e Luigi VII di Francia, cap. XIX, vol. V, p. 778
  21. ^ a b (LA) #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1201, p. 878 Archiviato il 12 marzo 2018 in Internet Archive.
  22. ^ (LA) Chartes de l'abbaye de Mores (Aube), p. 36
  23. ^ (LA) Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, tome II, anno 1182, p. 103
  24. ^ (LA) Obituaires de la province de Sens, Tome II, Eglise cathédrale de Chartres, Obituaire du XII siècle, p. 116
  25. ^ a b (LA) Matthæi Parisiensis, monachi Sancti Albani, Historia Anglorum, vol. II, anno 1137, p. 166
  26. ^ a b (LA) #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1198, p. 876 Archiviato il 3 marzo 2018 in Internet Archive.

Bibliografia

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Fonti primarie

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Letteratura storiografica

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  • Louis Halphen, La Francia: Luigi VI e Luigi VII (1108-1180), in «Storia del mondo medievale», cap. XVII, vol. V, 1999, pp. 705–739
  • Eleanor Costance Lodge, Il movimento comunale specialmente in Francia, in «Storia del mondo medievale», cap. XVIII, vol. V, 1999, pp. 740–775
  • Frederick Maurice Powike, I regni di Filippo Augusto e Luigi VII di Francia, in «Storia del mondo medievale», cap. XIX, vol. V, 1999, pp. 776–828

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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