Enrico il Leone
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Enrico III di Sassonia detto "il Leone" | |
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Ritratto di Enrico il Leone di Lucas Cranach il Giovane, 1579. Oggi questo dipinto è conservato nel Kunsthistorisches Museum, Vienna | |
Duca di Sassonia | |
In carica | 1142 – 1180 |
Predecessore | Alberto |
Successore | Bernardo III |
Duca di Baviera come Enrico XII | |
In carica | 1156 – 1180 |
Predecessore | Enrico XI |
Successore | Ottone I |
Nascita | 1129 |
Morte | Braunschweig, Germania, 6 agosto 1195 |
Casa reale | Welfen |
Padre | Enrico X di Baviera |
Madre | Gertrude di Sassonia |
Coniugi | Clemenzia di Zähringen Matilde d'Inghilterra |
Figli | Gertrude Richenza Matilde Richeza Enrico Lotario Ottone Guglielmo |
Enrico XII di Baviera, detto Enrico il Leone (in tedesco Heinrich der Löwe) (Ravensburg, 1129 – Braunschweig, 6 agosto 1195), è stato un rappresentante della dinastia dei Guelfi, Duca di Sassonia, come Enrico III, dal 1142 al 1180 e Duca di Baviera, come Enrico XII, dal 1156 al 1180.
BiografiaModifica
InfanziaModifica
Era figlio di Enrico l'Orgoglioso (Duca di Baviera, Sassonia e Marchese di Toscana) e di Gertrude di Sassonia, e cugino dell'imperatore Federico Barbarossa. Gli fu negata l'eredità in quanto il padre fu bandito da Corrado III, lo stesso che nel 1142 gli concesse la Sassonia.
Carriera militareModifica
Nel 1147 prese parte alla Crociata dei Venedi grazie alla quale sottomise gran parte del territorio degli slavi Obodriti, che però perse circa vent'anni dopo.
Nel 1156 ottenne la Baviera dal cugino Federico I, dopo averla invasa nel 1150, proclamandosene erede.
Quando Federico era impegnato in Italia (dieta di Roncaglia del 1154 e dieta di Piacenza del 1158), Enrico tenne per lui le redini della Germania, anche se, dopo un primo momento di collaborazione, l'intesa tra i due cugini fallì.
Fondatore di Monaco di Baviera nel 1158 come mercato rivale di Frisinga e rifondatore di Lubecca nel 1159, costruì le basi territoriali del suo potere al nord stimolando la nascita di Schwerin, Stade, Brema, Lüneburg, e fissando la sua sede nel castello di Dankwarderode, nel Ducato di Brunswick. Per favorire i rapporti tra Lubecca e l'isola svedese del Gotland, redasse nel 1161 il trattato noto come Privilegio di Artlenburg, primo documento ufficiale che porterà all'istituzione della Lega anseatica.
Nel 1176, a Chiavenna, negò l'aiuto a Federico I Barbarossa per la campagna in Italia, favorendo la disfatta tedesca nella battaglia di Legnano: per questo fu doppiamente condannato al bando nel 1180 (nella dieta di Gelnhausen e da un tribunale feudale), perdendo la Sassonia. Sempre nel 1180, Federico I Barbarossa lo spogliò anche del Ducato di Baviera e lo esiliò dal 1182 al 1185.
Fece atto di sottomissione a Erfurt nel 1181, riottenendo solo i suoi possedimenti personali (l'allodio) intorno a Braunschweig e Lüneburg; rientrò in Germania nel 1189, ma, anche se fortemente appoggiato, non riottenne mai più i ducati persi.
MatrimonioModifica
Nel 1168 sposò Matilde, figlia del re plantageneto Enrico II d'Inghilterra. Intraprese il pellegrinaggio a Gerusalemme nel 1172.
MorteModifica
Riuscì però a preparare il campo al figlio, Ottone IV, che salì al trono di Germania pochi anni dopo la sua morte, il 6 agosto 1195.
Eredità politicaModifica
Enrico perseguì una vera e propria politica "regale", che non mancò di suscitare le ire del sovrano Federico Barbarossa . Egli fu il primo a superare lo schema dei quattro ducati "etnici" della Germania, unificando Sassonia e Baviera, guardando oltre i retaggi tribali dei Germani, tipici della nazione tedesca. Seppe riorganizzare il territorio e la gerarchia feudale, capendo l'importanza dei nuovi centri mercantili sul Baltico. Guardò verso l'est, trascurando in parte la Baviera: aveva compreso che la Germania meridionale era invece portata a guardare naturalmente oltre le Alpi, verso il Mediterraneo. Per questo, tra il XIX e il XX secolo, divenne un simbolo del nazionalismo tedesco, in quanto parve che avesse avuto il merito (non senza qualche distorsione interpretativa) di essersi dedicato essenzialmente alla Germania, a differenza della dispersione di forze dell'Imperatore, che guardava ancora a una politica imperiale sovranazionale.
Gran parte delle imprese di Enrico sono oggetto degli scritti dello storico benedettino Arnoldo di Lubecca.
Matrimoni ed erediModifica
Enrico si sposò due volte. La prima volta con Clemenzia, figlia di Corrado I, Duca di Zähringen, dalla quale ebbe due figlie:
- Gertrude (1155-1197), che sposò Federico IV di Svevia e successivamente Canuto VI di Danimarca;
- Richenza (1157-1167).
Dopo aver divorziato nel 1162 da Clementia, sposò nel 1168 Matilde d'Inghilterra, dalla quale ebbe cinque figli:
- Matilde (1172-13 gennaio 1209), che sposò il conte Goffredo II du Perche (?- † 1202), e nel 1204 il signore di Coucy, Enguerrando III Le Bâtisseur (?-1242);
- Richeza (1172 - 1204), che sposò Valdemaro II di Danimarca (1170-1241);
- Enrico I di Brunswick (1173- † 28 aprile 1227), duca di Brunswick e conte palatino del Reno col nome di Enrico V;
- Lotario (1174- † 15 ottobre 1190);
- Ottone IV di Brunswick (1182- † 1218), re di Germania, re d'Italia e imperatore;
- Guglielmo I, detto l'Anziano o il Grosso (11 aprile 1184- † 12 dicembre 1213), duca di Luneburg.
AscendenzaModifica
Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Guelfo IV d'Este | Alberto Azzo II d'Este | ||||||||||||
Cunegonda di Altdorf | |||||||||||||
Enrico IX di Baviera | |||||||||||||
Giuditta di Fiandra | Baldovino IV di Fiandra | ||||||||||||
Eleonora di Normandia | |||||||||||||
Enrico X di Baviera | |||||||||||||
Magnus di Sassonia | Ordulfo di Sassonia | ||||||||||||
Wulfhild di Norvegia | |||||||||||||
Wulfhilde di Sassonia | |||||||||||||
Sofia d'Ungheria | Béla I d'Ungheria | ||||||||||||
Richenza di Polonia | |||||||||||||
Enrico il Leone | |||||||||||||
Gebeardo di Supplimburgo | Bernardo di Supplimburgo | ||||||||||||
Ida di Querfurt | |||||||||||||
Lotario II di Supplimburgo | |||||||||||||
Edvige di Formbach | Federico di Formbach | ||||||||||||
Gertrude di Haldesleben | |||||||||||||
Gertrude di Supplimburgo | |||||||||||||
Enrico di Frisia | Ottone di Northeim | ||||||||||||
Richenza di Svevia | |||||||||||||
Richenza di Northeim | |||||||||||||
Gertrude di Brunswick | Egberto I di Meißen | ||||||||||||
Immilla di Torino | |||||||||||||
Altri progettiModifica
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Collegamenti esterniModifica
- (EN) Enrico il Leone, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere di Enrico il Leone / Enrico il Leone (altra versione), su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 803717 · ISNI (EN) 0000 0000 6629 3097 · BAV 495/18532 · CERL cnp01467365 · ULAN (EN) 500397666 · LCCN (EN) n50066850 · GND (DE) 118548336 · BNF (FR) cb13757949b (data) · J9U (EN, HE) 987007262398305171 (topic) · NDL (EN, JA) 00946252 · WorldCat Identities (EN) lccn-n50066850 |
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