Erik IX (IV) Jedvardsson, detto il Santo (Svezia, 1120[1]18 maggio 1160), fu re di Svezia dal 1156 al 1160, ed è un simbolo del nazionalismo svedese. Successore di Sverker I il Vecchio e figlio di Jedvard, nobile svedese, fu un fervente sostenitore del Cristianesimo e divenne santo e patrono della Svezia.

Erik IX (IV) di Svezia
Re di Svezia
Stemma
Stemma
In carica1150 –
18 maggio 1160
PredecessoreSverker I di Svezia
SuccessoreMagnus II Henriksen di Svezia
Nome completoErik Jedvardsson
NascitaSvezia, 1120
Morte18 maggio 1160
Luogo di sepolturaCattedrale di Uppsala
Casa realeCasato di Erik (fondatore)
ConsorteCristina Bjørnsdatter
FigliFilippo
Kristina
Katerina
Knut
Margareta
Religionecattolica
Sant'Erik di Svezia
Affresco ritraente Sant'Erik di Svezia, 1480 circa, Museo di storia svedese
 

Re di Svezia

 
NascitaSvezia, 1120
Morte18 maggio 1160
Venerato daChiesa cattolica, Chiesa luterana
Canonizzazionemai avvenuta ufficialmente
Santuario principaleCattedrale di Uppsala
Ricorrenza18 maggio
Attributispada e bandiera svedese
Patrono diSvezia

Erik è spesso raffigurato come un giovane cavaliere, con una spada in mano e la bandiera svedese.

Biografia modifica

Nel 1150 fu eletto re dagli svedesi di Uppland, nello stesso periodo in cui in Svezia regnava Sverker I. Dopo l'assassinio di quest'ultimo nel 1156, Erik fu sovrano di tutta la Svezia, anche se alcuni storici medioevali lo ritengono un usurpatore.

Probabilmente il suo diritto al trono fu dovuto al fatto che sposò Cristina Bjørnsdatter, nobile danese, e nipote del re Inge I di Svezia.

Le opere conosciute durante il suo regno sono a carattere religioso: portò a completamento e consacrò la cattedrale di Uppsala vecchia ed organizzò la prima crociata in Finlandia nel 1155, col fine di cristianizzare i popoli finlandesi pagani. Questa crociata diede inizio al dominio svedese in Finlandia fino al XIX secolo.

Morì assassinato nel 1160 nel giorno dell'Ascensione, vicino alla cattedrale di Uppsala vecchia, quando, uscito dalla messa, fu colpito da vari uomini, derubato del cavallo e decapitato. I sospettati erano legati alla dinastia rivale di Sverker, che ambiva a riprendere il controllo sulla Svezia.

Culto modifica

 
Erik IX sullo stemma di Stoccolma.

Fu sepolto nella cattedrale di Gamla Uppsala. Nel 1167 i suoi resti furono conservati come reliquie, e nel 1273 furono traslati nella cattedrale di Uppsala, sede del nuovo arcivescovato.

L'assassinio del re fu considerato alla stregua di un martirio da suo figlio Canuto I di Svezia ed i suoi seguaci, tanto che Erik cominciò ad essere venerato come un santo locale nella provincia di Uppland, culto che fu poi esteso in tutta la Svezia e successivamente in tutta la Scandinavia. La sua commemorazione è stabilita il 18 maggio, giorno della morte sia per i cattolici[2] che per i protestanti evangelici.[3]

Alla fine del Medioevo il suo regno era considerato come una sorta di periodo d'oro.

Note modifica

  1. ^ La data di nascita è incerta.
  2. ^ Martirologio, su Sito ufficiale del Vaticano. URL consultato il 19 maggio 2016.
  3. ^ (DE) Joachim Schäfer, Erik von Schweden, su Ökumenisches Heiligenlexikon, 4 settembre 2015. URL consultato il 19 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2016).

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