Ettore Lo Gatto

slavista italiano (1890-1983)

Ettore Lo Gatto (Napoli, 20 maggio 1890Roma, 16 marzo 1983) è stato uno slavista, traduttore e critico letterario italiano, docente universitario e Accademico dei Lincei.

Ettore Lo Gatto

Considerato con Giovanni Maver il fondatore della slavistica in Italia[1], fu titolare dal 1931 al 1936 di filologia slava all'Università di Padova, e dal 1941 al 1965 della cattedra di letteratura russa all'Università di Roma, dove gli succederà poi Angelo Maria Ripellino.

Biografia Modifica

Nato da Clelia de Cesbron de la Grennelais e Domenico Lo Gatto, trascorse la gioventù a Porto Maurizio. Pubblicò i suoi primi due romanzi durante l'adolescenza.

Si laureò in giurisprudenza all'Università di Napoli[2]. Durante il praticantato per l'attività forense proseguì i suoi studi in filosofia. Avvicinatosi alla germanistica organizzò viaggi accademici a Monaco, Heidelberg, Bayreuth e Zurigo.

Tra il 1915 e il 1919 pubblicò per una casa editrice partenopea alcune traduzioni di Sachs, Nietzsche e Richard Wagner.

In seguito si arruolò nel XXXIX Reggimento Fanteria del Regio Esercito, partecipando alla prima guerra mondiale col grado di sottotenente. Mentre si trovava a combattere sul fronte in Austria fu fatto prigioniero e internato in un campo di Sigmundsherberg. Nella permanenza forzata entrò in contatto con la cultura russa dichiarando egli stesso:

«Il destino volle che nel cassetto del tavolo della camera assegnatami, io trovassi tre libri e una lettera […] Furono il punto di partenza del mio accanito studio del russo, la cui conoscenza mi permise presto di decifrare la lettera e di leggere gli autori presentatimi dal caso»

Nel 1919 iniziò la sua collaborazione con Zoja Matveevna Voronkova, già sua insegnante di russo, che divenne in seguito sua moglie e collaboratrice.

Nel 1921 rientrò in Italia, assumendo la segreteria dell'Istituto per l'Europa Orientale di Roma, costituita quello stesso anno su iniziativa del senatore Francesco Ruffini e Giovanni Gentile.

L'anno dopo gli fu assegnata la libera docenza in lingua e letteratura russa all'Università di Roma. Ottenne cattedre per l'insegnamento delle letterature slave a Napoli e Padova.

Nella sua intensa ricerca delle culture slave dell'est europeo fu tra i fondatori della rivista Russia, poco fortunata ma di importanza per le materie trattate, che venne pubblicata dal 1920 al 1926. Maksim Gor'kij fu tra le personalità russe e slave di rilievo che collaborarono al progetto editoriale.

Compì un paio di viaggi nell'Unione Sovietica, nel 1928 e nel 1929, durante il quale portò a termine i suoi scritti più celebri.

Dal 1936 al 1940 si stabilì a Praga dove insegnò presso l'Istituto Italiano di Cultura. L'anno seguente rimpatriò riprendendo la cattedra all'Ateneo della Capitale, e continuando la sua opera di divulgazione soprattutto con lo slavista Giovanni Maver. La sua Storia della letteratura russa, edita originariamente nel 1942 e subito tradotta in spagnolo e francese, fu più volte riproposta e ampliata.

Negli anni cinquanta lavorò a due saggi sull'opera e sulla figura di Aleksandr Sergeevič Puškin.

Dedicò la sua vita a migliorare i rapporti civili e culturali dell'Italia con la Russia e l'Europa orientale. Si spense a Roma il 16 marzo del 1983.

Opere Modifica

  • Poesia Russa della Rivoluzione, Roma, Alberto Stock Editore, 1923.
  • Letteratura russa, Paolo Cremonese Editore, Roma, 1928.
  • Vecchia Russia, Istituto per l'Europa Orientale, Roma, 1929.
  • Storia della letteratura russa, 1927-1945; Sansoni, Firenze, 2000, ISBN 88-38-318-65-4, ISBN 978-88-383-1865-8.
  • Gli artisti italiani in Russia, nella raccolta L'opera del genio italiano all'estero, Roma, Libreria dello Stato, 1932-1943; Milano, Scheiwiller, 1991.
  1. I. Gli architetti a Mosca e nelle province, Roma, Libreria dello Stato, 1932.
  2. II. Gli architetti del sec. XVIII a Pietroburgo e nelle tenute imperiali, Roma, Libreria dello Stato, 1933.
  3. III. Gli architetti del secolo XIX a Pietroburgo e nelle tenute imperiali, 1943.
  • Puskin. Storia di un poeta e del suo eroe, Mursia, Milano 1959. Premio Viareggio nel 1960[3]
  • Il mito di Pietroburgo. Storia, leggenda, poesia, Milano, Feltrinelli, 1960.
  • Correnti e tendenze della letteratura russa, Milano, Rizzoli, 1974.
  • I miei incontri con la Russia, Torino, Mursia, 1976.

Traduzioni Modifica

  • Fëdor Dostoevskij, Lettere dal sottosuolo. Romanzo, tradotto direttamente dal russo, Napoli, L'Editrice Italiana, 1919.
  • Alessandro Puškin, Eugenio Onjéghin, traduzione, introduzione e note, Firenze, G. C. Sansoni, 1925.
  • Alessandro Kuprin, La fossa. Romanzo russo, traduzione, Milano, Monanni, 1928.
  • Fëdor Dostoevskij, Diario di uno scrittore (1873), traduzione dal russo, Torino, Einaudi, 1943.
  • Aleksàndr Puškin, Opere in prosa, 2 voll., Roma, De Carlo, 1946.
    • Storia della rivolta di Pugačev, Collana Compagnia Extra n.113, Macerata, Quodlibet, 2023, ISBN 978-88-229-2058-4.
  • Aleksàndr S. Puškin, Tutte le opere, 2 voll., Milano, U. Mursia, 1959.
  • Fëdor Dostoevskij, Diario di uno scrittore, traduzione e introduzione, Firenze, Sansoni, 1963; Introduzione di Armando Torno, Collana Il pensiero occidentale, Milano, Bompiani, 2007, ISBN 978-88-452-5806-0.

Note Modifica

  1. ^ "Ettore Lo Gatto è considerato l'iniziatore, insieme con il suo collega e amico Giovanni Maver (1891-1970), della slavistica italiana." http://www.filmod.unina.it/antenati/LoGatto.htm
  2. ^ Europa Orientalis 10 (1991) - Ettore Lo Gatto prigioniero di guerra - "Cartelle di interrogatorio" (1918) conservata presso l'Archivio storico dello Stato maggiore della difesa (PDF)
  3. ^ Premio letterario Viareggio-Rèpaci, su premioletterarioviareggiorepaci.it. URL consultato il 9 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2019).

Bibliografia Modifica

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Collegamenti esterni Modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN110910281 · ISNI (EN0000 0001 0935 1446 · SBN CFIV011376 · BAV 495/90320 · LCCN (ENn50051439 · GND (DE119376652 · BNE (ESXX1191177 (data) · BNF (FRcb12172472h (data) · J9U (ENHE987007424646805171 · NSK (HR000271672 · CONOR.SI (SL60872291 · WorldCat Identities (ENlccn-n50051439