Euprepio Curto

politico italiano

Euprepio Curto (Francavilla Fontana, 24 gennaio 1952) è un politico italiano.

Euprepio Curto

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato1994 –
2008
LegislaturaXII, XIII, XIV, XV
Gruppo
parlamentare
AN
CoalizionePolo del Buon Governo, Polo per le Libertà, Casa delle Libertà
CircoscrizionePuglia
Collegio12 (Francavilla-Mesagne-Manduria)
Incarichi parlamentari
  • 5ª Commissione permanente (Bilancio);
  • Commissione consultiva ristrutturazione bilancio dello stato;
  • Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare;
  • Commissione parlamentare di inchiesta sugli infortuni sul lavoro, con particolare riguardo alle cosiddette "morti bianche";
  • Giunta per gli affari delle Comunità Europee;
  • 6ª Commissione permanente (Finanze e tesoro).
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoMSI (fino al 1995)
AN (1995-2008)
UdC (2009-2013)
FLI (2013)
UdC
FI (dal 2020)
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
ProfessioneAvvocato

Biografia modifica

Laureato in Giurisprudenza, è avvocato. Dal 1985 è consigliere comunale di Francavilla Fontana, sua città natale, con il Movimento Sociale Italiano.

Nel 1994 è eletto al Senato della Repubblica con Alleanza Nazionale, confermando il proprio seggio a Palazzo Madama anche nel 1996: è membro della 5ª Commissione permanente (Bilancio), della Commissione consultiva ristrutturazione bilancio dello stato e della Commissione d'inchiesta sul fenomeno della mafia.

Nel 2001 è rieletto al Senato della Repubblica sempre per Alleanza Nazionale. È membro della 5ª Commissione permanente (Bilancio), della Commissione di inchiesta sugli infortuni sul lavoro, della Giunta affari Comunità Europee e della Commissione d'inchiesta sul fenomeno della mafia.

Nel 2003 è uno dei protagonisti della "parentopoli" francavillese,[1] uno scandalo seguito all'assunzione dopo concorso pubblico di ventuno tra parenti e stretti collaboratori di politici e burocrati per vari ruoli all'interno dell'amministrazione comunale. Suo malgrado Curto diventa l'emblema dello scandalo a seguito di un'infelice intervista in cui si difende affermando che: "i suoi parenti sono meno del 10%".[2]

Alle elezioni provinciali del 2004 è stato il candidato della coalizione di centro-destra alla presidenza della provincia di Brindisi, venendosconfitto al ballottaggio con il 42,8% delle preferenze. Ha comunque ricoperto per Alleanza Nazionale il ruolo di consigliere provinciale di opposizione fino al 2009.

Nel 2006 è rieletto al Senato della Repubblica ed è membro della 6ª Commissione permanente (Finanze e tesoro).

Nel febbraio 2008 è protagonista insieme a Lello Di Bari, sindaco di Fasano, di una puntata del programma televisivo di LA7: Italian Job. Il servizio, realizzato con telecamera nascosta, evidenziava il malcostume politico d'intercedere in favore di soggetti terzi, a fronte di ritorni economici.[3][4]

Alleanza Nazionale decide di escluderlo dalle liste per le elezioni politiche del 2008[5] e successivamente, nel novembre 2008, lascia il ruolo di coordinatore per la provincia di Brindisi dello stesso partito.[6]

In disaccordo con la confluenza di Alleanza Nazionale all'interno del Popolo della Libertà fonda Alleanza nelle città, un movimento politico a dimensione locale che sancirà il definitivo allontanamento dal partito. Entra quindi a far parte dell'Unione di Centro candidandosi a consigliere comunale alle elezioni amministrative del 2009, venendo eletto. Nel luglio 2009 viene nominato commissario dell'UdC per la provincia di Brindisi.[7]. Nel luglio 2010 diventa consigliere regionale in Puglia con l'UdC.

Nel 2013 è candidato alle elezioni politiche con Futuro e Libertà[8], non risultando eletto. Rientrato nell'UdC, torna a coprire dal 2015 il ruolo di commissario provinciale del partito a Brindisi[9]; nello stesso anno conclude il proprio mandato in Regione.

Nel 2020 è nuovamente candidato alle elezioni regionali pugliesi con Forza Italia[10], senza risultare eletto.

Note modifica

  1. ^ Antonello Caporale, La città dei raccomandati posto garantito per i parenti, in Repubblica.it, 20 gennaio 2003. URL consultato il 18 febbraio 2011.
  2. ^ Antonello Caporale, Curto: "Due nipoti assunti ma è solo il 10 per cento...", in Repubblica.it, 20 gennaio 2003. URL consultato il 18 febbraio 2011.
  3. ^ Curto e Di Bari ammettono: "siamo noi nel video di Italian Job", in Brundisium.net, 19 febbraio 2008.
  4. ^ Senatore corrotto in tv Curto: "solo una visita", in Repubblica.it, 19 febbraio 2008. URL consultato il 25-03-09.
  5. ^ Italian Job Curto fuori dall'elenco, in Repubblica.it, 06 marzo 2008. URL consultato il 25-03-09.
  6. ^ Curto lascia la presidenza di Alleanza Nazionale, in Brundisium.net, 18 novembre 2008.
  7. ^ Udc: Curto nominato commissario provinciale, in Senzacolonne.it, 16 luglio 2009. URL consultato il 16 luglio 2009.
  8. ^ Curto, in Puglia dietro Fini e Menia, in BrindisiReport, 21 gennaio 2013. URL consultato il 16 aprile 2024.
  9. ^ Nomina commissario provinciale Udc, Curto: “Esigenza di una precisa linea politica”, in Regione Puglia, 23 febbraio 2015. URL consultato il 16 aprile 2024.
  10. ^ Regionali 2020, Forza Italia Puglia presenta le liste: «15 donne su 50 candidati», in La Gazzetta del Mezzogiorno, 20 agosto 2020. URL consultato il 16 aprile 2024.

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