Eva Longo

politica italiana

Eva Longo (Salerno, 8 gennaio 1949) è una politica italiana.

Eva Longo

Sindaco di Pellezzano
Durata mandato19 luglio 1990 –
24 aprile 1995
PredecessoreAntonio Marotta
SuccessoreAmalia Marigliano Russo

Durata mandato14 giugno 1999 –
8 giugno 2009
PredecessoreAmalia Marigliano Russo
SuccessoreCarmine Citro

Senatrice della Repubblica Italiana
Durata mandato15 marzo 2013 –
22 marzo 2018
LegislaturaXVII
Gruppo
parlamentare
- Forza Italia (da inizio legislatura al 29/05/2015)

- Conservatori e Riformisti (dal 30/05/2015 al 28/07/2015)

- Alleanza Liberalpopolare-Autonomie (dal 29/07/2015 a fine legislatura)

CircoscrizioneCampania
Sito istituzionale

Consigliere regionale della Campania
Durata mandato29 marzo 2010 –
22 febbraio 2013
LegislaturaIX
CircoscrizioneSalerno

Dati generali
Partito politicoCoraggio Italia (dal 2021)
In precedenza:
DC (fino al 1994)
CCD (1994-2002)
UDC (2002-2009)
PdL (2009-2013)
FI (2013-2015)
CoR (2015)
ALA (2015-2018)
ProfessioneInsegnante

Biografia modifica

Nata a Salerno. Sorella del non meno noto Carmine Longo ex direttore sportivo di Salernitana, Cagliari e Bologna, deceduto il 24 dicembre 2015.

Attività politica modifica

A livello locale, con lunga militanza democristiana e nel CCD; consigliere provinciale, nonché presidente del Consiglio Provinciale di Salerno dal 2009 al 2010.

È stata sindaco di Pellezzano dal 1990 al 1995 in quota DC e in seguito con il centrodestra per altri due mandati consecutivi, dal 1999 al 2009.

Alle elezioni regionali in Campania del 2010 viene eletta consigliere nelle liste del Popolo della Libertà, in provincia di Salerno.

Elezione a senatore modifica

Alle elezioni politiche del 2013 viene eletta al Senato della Repubblica, in regione Campania, nelle liste del Popolo della Libertà.

Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del Popolo della Libertà, aderisce a Forza Italia[1].

Fa parte della corrente fittiana, corrente di destra del partito che chiede un'opposizione dura e senza sconti al Governo Renzi[2], tantoché il 30 maggio 2015 abbandona Forza Italia per aderire al nuovo gruppo Conservatori e Riformisti.[3]

Dopo solo due mesi, il 29 luglio seguente, assieme a Ciro Falanga, abbandona i Conservatori e Riformisti per avvicinarsi alla corrente verdiniana, corrente di Forza Italia, capeggiata da Denis Verdini, che chiede al contrario l'alleanza con il Partito Democratico di Renzi, tantoché, il 29 luglio 2015, cambia nuovamente gruppo parlamentare ed aderisce ad Alleanza Liberalpopolare-Autonomie (ALA).

Non è più ricandidata in Parlamento alle elezioni politiche del 2018.[4]

Note modifica

  1. ^ L’addio al Pdl (in frantumi), rinasce Forza Italia, su Corriere della Sera, 16 novembre 2013. URL consultato il 24 gennaio 2022.
  2. ^ Scissione in Forza Italia: quanti parlamentari perderà Silvio Berlusconi, su liberoquotidiano.it. URL consultato il 19 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2015).
  3. ^ Centrodestra: Fitto va avanti, nasce gruppo "Conservatori e riformisti" al Senato
  4. ^ L'Ala non vola più: verdiniani "sedotti e abbandonati" da Renzi - Cronache della Campania, in Cronache della Campania, 1º febbraio 2018. URL consultato il 21 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2018).

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica