Rapporto focale

rapporto esistente tra lunghezza focale (F) di un obiettivo ed il diametro (D) del diaframma in cui entra la luce
(Reindirizzamento da F-Stop)

Il rapporto focale, o f-stop, indicato con il simbolo ƒ (o f), indica il rapporto esistente tra lunghezza focale (F) di un obiettivo e il diametro (D) della lente frontale in cui entra la luce. Generalmente viene chiamato anche più semplicemente "diaframma" nella terminologia fotografica.

Nell'immagine f è la lunghezza focale mentre D è il diametro della lente frontale

Questo rapporto, espresso graficamente con ƒ/ o f/ seguito da un numero, determina alcune caratteristiche tipiche dell'ottica; all'aumentare del rapporto focale diminuisce la luminosità dell'obiettivo.

Ad esempio se la lunghezza focale di una lente è di 10 mm e il suo diametro di apertura è di 5 mm, il suo rapporto focale può essere espresso come f/2.

Caratteristiche modifica

Valori come f/0,95 o f/1,4, con basso rapporto focale, indicano un obiettivo fotografico o un telescopio particolarmente luminoso, anche detto veloce (in quanto per la stessa quantità di luce può essere utilizzato un tempo di posa più corto, più veloce appunto), adatto a tempi di esposizione brevi anche nel caso di condizioni di scarsa luminosità, nel caso dell'ambito fotografico, o a una maggiore capacità di raccogliere luce, a parità di diametro, nel caso di un telescopio.

Un basso rapporto focale determina anche alcuni problemi di natura ottica come quelli della coma e di altre aberrazioni; in questo caso è necessaria l'applicazione di costose tecniche di correzione che fanno aumentare il valore commerciale dell'ottica in questione.

Un alto rapporto focale, come ad esempio f/12 o superiori, determina un obiettivo poco luminoso, detto anche lento (per il motivo opposto a quello precedentemente illustrato).

Nei sistemi ottici dotati di un diaframma regolabile, che consente di variare il rapporto focale, è possibile ricercare un compromesso tra qualità dell'immagine (in particolare la sua risoluzione) e luminosità dell'ottica. Entrambe queste qualità sono desiderabili, ma mentre la luminosità aumenta al diminuire del rapporto focale, la qualità dell'immagine migliora al suo crescere. Questo però è vero solo fino ad un certo limite: quando il diametro di apertura scende al di sotto del millimetro, diventano significativi i fenomeni di diffrazione della luce, che causano un veloce deterioramento della qualità dell'immagine al crescere del rapporto focale.

Gli stop (o f/stop) modifica

La sequenza degli Stop o dei valori dei numeri f viene standardizzata al congresso di Liegi nel 1905 ed è rappresentata da una progressione geometrica di ragione   (circa 1,4), in quanto considera il diametro equivalente dell'apertura relativa, invece della superficie, e comprende i seguenti intervalli:

f/1 - f/1,4 - f/2 - f/2,8 - f/4 - f/5,6 - f/8 - f/11 - f/16 - f/22 - f/32 - f/45 - f/64 - f/90 - f/128 (etc).

Sistema utilizzato per unificare gli stop delle ghiere di tutte le ottiche, indipendentemente dalla loro lunghezza focale e dove ad ogni stop corrisponde una sezione del "foro" con un'area raddoppiata rispetto al valore precedente e pari alla metà di quello successivo. La modalità degli stop deriva presumibilmente dalla camera oscura e serviva per facilitare la regolazione accurata dell'apertura sull'ottica del riproduttore, agendo al "buio" (o alla cieca): utilizzando dei blocchi o dei fermi a scatto, sulla corsa della ghiera, viene segnalato al tatto uno spostamento di apertura pre-calcolata. La stessa "procedura" degli stop sulla ghiera del diaframma, può essere estesa anche ai tempi, alla sensibilità e alla correzione esposimetrica; per cui, quando si dice un f/stop o uno stop, è comunemente intesa una qualsiasi regolazione che provoca il doppio o la metà di luce sul sensore o sulla pellicola.

In genere il diaframma è progettato per variare la quantità della luce in ingresso, almeno di 4 o 5 stop (di norma 7 stop), ma alcuni modelli possono raggiungere anche una possibilità di scelta di 10 stop. Queste selezioni avvengono tramite regolazione meccanica, manuale o automatica, oppure controllata elettronicamente: alcuni obiettivi non hanno la ghiera manuale dei diaframmi e in alcuni modelli gli intervalli possono avere sub divisioni di 1/2 stop o addirittura fino a 1/3 di stop.

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