Leonardo Falco Xplorer

un aeromobile a pilotaggio remoto prodotto dalla azienda italiana Leonardo
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Il Falco Xplorer è un aeromobile a pilotaggio remoto prodotto dall'azienda italiana Leonardo, che si inserisce nella classe MALE (Medium Altitude Long Endurance) nell'ambito di missioni di ricognizione, sorveglianza e intelligence.

Leonardo Falco Xplorer
Il Falco al Salone di Le Bourget del 2019.
Descrizione
Equipaggio0
CostruttoreBandiera dell'Italia Leonardo
Data primo volo15 gennaio 2020
Anni di produzione2019
Dimensioni e pesi
Lunghezza9 m
Apertura alare18,5 m
Altezza3,8 m
Peso max al decollo1 300 kg
Propulsione
MotoreRotax 914[1]
Potenza115 hp
Prestazioni
Velocità max216 km/h
Autonomia>24 ore
Tangenza9 144 m (30 000 ft)

Dati tratti da "Falco Xplorer", su www.leonardocompany.com[2], tranne dove indicato diversamente.

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Storia del progetto modifica

Il Falco Xplorer è stato presentato al Salone di Parigi-Le Bourget del 2019, in presenza del presidente del consiglio Giuseppe Conte, del presidente della Leonardo Gianni De Gennaro e dell'amministratore delegato Alessandro Profumo. Ha effettuato il primo volo il 15 gennaio 2020 dall'Aeroporto di Trapani-Birgi e susseguentemente è stato impegnato in una fase di test e di certificazione per il volo in spazi aerei non segregati. Nel corso del 2020 il velivolo avrebbe dovuto completare una campagna di voli equipaggiato con una dotazione di sensori integrata con la piattaforma, per poter essere consegnato già nel 2021.[3][4] Il giorno 22 Ottobre 2020, durante un volo di prova il velivolo ha avuto un incidente ed è stato costretto ad un ammaraggio.[5]

Tecnica modifica

Il velivolo presenta una lunghezza di m, apertura alare di quasi 19 m e un peso massimo al decollo di 1,3 t. Nella formula aerodinamica il Falco Xplorer segue la linea dei velivoli di stessa categoria, avendo ali dritte con winglet, fusoliera cilindrica, impennaggio a V, motore con elica spingente, la classica gobba nella sezione anteriore ed una carenatura ventrale per il radar.

L'allestimento di base include il radar Gabbiano T80, una torretta elettro-ottica LEOSS, una suite di protezione elettronica SAGE, nonché un sistema di identificazione automatico per applicazioni marittime, tutti equipaggiamenti che possono essere modificati a seconda delle esigenze. La stazione di controllo a terra si basa, invece, sull'esperienza già avuta con il P.1HH HammerHead e rappresenta un'evoluzione del sistema usato per il Falco.[1][4][6]

Il velivolo ha una capacità di carico utile fino a 350 kg ed una autonomia che gli garantisce una persistenza in volo di oltre 24 ore a una distanza di 200 km dalla stazione di terra con possibilità di estensione fino a 1.000 km in BLOS (Beyond Line of Sight) grazie al collegamento dati satellitare Remotely Piloted Air System (RPAS), consentendogli operazioni anche molto lontane dalla base di decollo.[7][8]

Note modifica

  1. ^ a b "Paris Air Show 2019: Leonardo unveils Falco Xplorer", su www.janes.com.
  2. ^ Falco Xplorer, su www.leonardocompany.com.
  3. ^ "Birgi, in arrivo al 37º Stormo il nuovo drone Falco Xplorer", su www.Tp24.it.
  4. ^ a b "Svelato il Falco Xplorer, il drone più grande mai realizzato da Leonardo, per nuovi orizzonti dual use", su www.leonardocompany.com.
  5. ^ Incidente per il drone Falco Xplorer di Leonardo, su Ares Osservatorio Difesa, 24 ottobre 2020. URL consultato il 26 novembre 2020.
  6. ^ "Leonardo lancia il FALCO XPLORER", su RID Portale Difesa.
  7. ^ Il nuovo drone Falco Xplorer di Leonardo completa con successo il primo volo, su askanews.it, 17 gennaio 2020.
  8. ^ Il primo volo del drone Falco Xplorer: può portare 350 kg [collegamento interrotto], su video.repubblica.it, La Repubblica, 17 gennaio 2020.

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