Fayṣal bin Fahd Āl Saʿūd

principe, politico e dirigente sportivo saudita
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Fayṣal bin Fahd Āl Saʿūd (in arabo فيصل بن فهد بن عبد العزيز آل سعود?; Riad, 1945Riad, 21 agosto 1999) è stato un principe, politico e dirigente sportivo saudita, membro della famiglia reale Āl Saʿūd.

Fayṣal bin Fahd Āl Saʿūd
Principe dell'Arabia Saudita
Stemma
Stemma
Nome completoFayṣal bin Fahd bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd
NascitaRiad, 1945
MorteOspedale Specialistico Re Faysal, Riad, 21 agosto 1999
SepolturaCimitero al-'Ud di Riyād, 22 agosto 1999
DinastiaDinastia Saudita
PadreFahd dell'Arabia Saudita
MadreAl Anoud bint Abd al-Aziz bin Musaid
ConsorteMunira bint Sultan bin Abd al-Aziz Al Sa'ud
FigliPrincipe Nawaf
Principessa Hayfa
Principessa Shahnaz
Principessa Nisrin
Principe Khalid
Principessa Nura
ReligioneMusulmano sunnita
Fayṣal bin Fahd Āl Saʿūd

Presidente della Federazione dei Giochi della Solidarietà Islamica
Durata mandato8 maggio 1985 –
21 agosto 1999
Predecessore-
SuccessoreSultan bin Fahd Al Sa'ud

Presidente dell'Ente del Welfare Giovanile
Durata mandatoluglio 1975 –
21 agosto 1999
con rango di ministro dal 1977
MonarcaRe Khalid
Re Fahd
PredecessoreKhalid bin Faysal Al Sa'ud
SuccessoreSultan bin Fahd Al Sa'ud

Presidente dell'Unione delle Associazioni Calcistiche Arabe
Durata mandato1974 –
1999
Predecessore-
SuccessoreSultan bin Fahd Al Sa'ud

Presidente della Federazione Calcistica dell'Arabia Saudita
Durata mandato1971 –
1999
PredecessoreAbd Allah bin Faysal Al Sa'ud
SuccessoreSultan bin Fahd Al Sa'ud

Primi anni di vita e formazione modifica

Faysal bin Fahd è nato a Riad nel 1945 ed era il figlio maggiore di re Fahd.[1] La madre, Al Anoud bint Abd al-Aziz bin Musaid, apparteneva al ramo bin Jiluwi degli Al Sa'ud. I matrimoni degli appartenenti di questo ramo cadetto con i membri del ramo principale della dinastia sono stati numerosi.[2] Era inoltre la sorella minore di una delle mogli del principe Sultan. La madre è morta di insufficienza renale a Santa Barbara nel marzo 1999 all'età di 76 anni, dopo un lungo periodo di ricovero a Los Angeles.[3] I suoi fratelli germani erano Sa'ud, Khalid e Sultan.[4]

Il principe ha studiato scienze politiche ed economia all'Università della California a Santa Barbara, laureandosi nel 1971.[5]

Carriera modifica

Il primo impiego del principe Faysal è stato di presidente della federazione di scherma saudita.[5] Nel 1971, è stato eletto presidente della Federazione calcistica dell'Arabia Saudita e nel 1974 presidente dell'Unione delle Associazioni calcistiche arabe. Nel luglio del 1975, è diventato presidente dell'ente di assistenza giovanile e promosso al rango ministeriale nel 1977.[5] Nel 1975 è stato nominato presidente del Comitato Olimpico dell'Arabia Saudita e, l'anno dopo, della federazione dei giochi arabi.[6][7] Dal 1977 è stato direttore generale del ministero della pianificazione. Dopo il 1977, ha ricoperto la carica di ministro di Stato ed emissario privato in Iraq.[8] A differenza dei suoi fratelli non era a capo di attività imprenditoriali di rilievo.[5]

Nel 1981, ha presieduto la federazione sportiva per la solidarietà islamica, e nel 1982, la commissione internazionale per la conservazione del patrimonio della civiltà islamica. Dal 1979 alla sua morte ha guidato il comitato supremo del regno per il merito nel premio letterario. Dal 1973 è stato presidente della società saudita per gli ostelli della gioventù. Più tardi, nel 1984, divenne membro del Comitato olimpico internazionale.[9] Dal 1984 è stato anche presidente del sindacato arabo del calcio e capo del Comitato nazionale per il controllo dei farmaci. Dall'8 maggio 1985 fino alla morte è stato presidente della Federazione dei Giochi della solidarietà islamica. Ha servito a livello internazionale come presidente dell'associazione internazionale del nuoto.[5] Nel 1992, è diventato presidente della federazione saudita dello sport per i disabili.

Vita personale modifica

Era sposato con Munira bint Sultan, morta nel giugno 2011 a 59 anni.[10] Ella era figlia del principe Sultan.[11] Dal loro matrimonio sono nati due figli e quattro figlie.[12][13]

Morte e funerale modifica

Faysal bin Fahd è morto per un attacco di cuore all'Ospedale Specialistico Re Faysal di Riad il 21 agosto 1999, poco dopo il ritorno dai IX Giochi panarabi che si stavano tenendo in Giordania.[14][15] Era stato ricoverato in ospedale per problemi di cuore il giorno prima del decesso.[16] Il padre, re Fahd, non ha potuto tornare in Arabia Saudita per partecipare alle esequie a causa delle sue condizioni di salute che non gli permettevano di fare un viaggio dalla sua residenza di Marbella.[17][18] Il 22 agosto 1999, nella capitale si sono tenute le preghiere funebri con la partecipazione dell'allora principe ereditario Abd Allah, dei principi Sultan e Nayef e di centinaia di sauditi.[15] Erano presenti anche l'allora principe ereditario della Giordania Hamzah bin Hussein, l'ex primo ministro libanese Rafīq al-Ḥarīrī, il primo ministro del Bahrein Khalifa bin Salman Al Khalifa e il principe ereditario dello stesso stato Salman bin Hamad Al Khalifa.[1] La salma è stata poi sepolta nel cimitero al-'Ud della capitale.

Onorificenze modifica

Onorificenze saudite modifica

«In riconoscimento del suo servizio ai giovani del regno.»

Onorificenze straniere modifica

Note modifica

  1. ^ a b Funeral prayers for Prince Faisal, in BBC, 21 agosto 1999. URL consultato il 3 marzo 2013.
  2. ^ Joshua Teitelbaum, Saudi Succession and Stability (PDF), su biu.ac.il, BESA Center Perspectives, 1º novembre 2011. URL consultato il 24 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2012).
  3. ^ Obituaries. Al Anoud bint Abdel Aziz; King Fahd's Wife, in Los Angeles Times, 16 marzo 1999. URL consultato il 14 maggio 2012.
  4. ^ First wife of King Fahd dies, in Associated Press, 9 maggio 1999. URL consultato il 9 febbraio 2013.
  5. ^ a b c d e Sabri Sharif, The House of Saud in Commerce: A Study of Royal Entrepreneurship in Saudi Arabia,, New Delhi, I. S. Publication, 2001, ISBN 81-901254-0-0.
  6. ^ Simon Henderson, After King Fahd (PDF), su washingtoninstitute.org, Washington Institute, 1994. URL consultato il 2 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2013).
  7. ^ Ghassane Salameh e Vivian Steir, Political Power and the Saudi State, in MERIP, n. 91, ottobre 1980, pp. 5–22. URL consultato il 23 aprile 2013.
  8. ^ Joseph A. Kechichian, Succession in Saudi Arabia, New York, Palgrave, 2001. URL consultato il 6 aprile 2012.
  9. ^ Gil Lebreton, Bearing gifts for Olympics shames all, in The Telegraph Herald, 17 dicembre 1998. URL consultato il 2 aprile 2013.
  10. ^ Prince Sattam performs funerary prayers over the deceased, in Ain Alyaqeen, 17 giugno 2011. URL consultato il 12 febbraio 2013.
  11. ^ Funeral Prayers for Princess Munira bint Sultan, in Saudi Press Agency. URL consultato il 6 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2012).
  12. ^ Family Tree of Faisal bin Fahd bin Abdulaziz Al Saud, su datarabia.com, Datarabia. URL consultato il 27 giugno 2012.
  13. ^ Saudi King Fahd's eldest son dies, in Lewiston Morning Tribune, Riyadh, 22 agosto 1999. URL consultato il 14 agosto 2012.
  14. ^ Facts on the late King Fahd bin Abdulaziz Al Saud, in SMH, 1º agosto 2005. URL consultato il 24 ottobre 2012.
  15. ^ a b Royal Family Mourns Prince Faisal, in Chicago Tribune, 23 agosto 1999. URL consultato il 29 luglio 2012.
  16. ^ Saudi King Fahd's Eldest Son, Prince Faisal, Dies, in The Seattle Times, AP, 22 agosto 1999. URL consultato il 3 aprile 2013.
  17. ^ The Coming Succession in the House of Saud, in Middle East Intelligence Bulletin, vol. 1, n. 10, ottobre 1999.
  18. ^ Biography of King Fahd bin Abdulaziz Al Saud, in Babnet, 1º agosto 2005. URL consultato il 27 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2013).

Collegamenti esterni modifica

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