Federico Guglielmo d'Assia-Kassel
Federico Guglielmo d'Assia-Kassel nato Federico Carlo Giorgio Adolfo d'Assia-Kassel-Rumpenheim[1] (Copenaghen, 26 novembre 1820 – Francoforte sul Meno, 14 ottobre 1884) nato principe d'Assia-Kassel[1], assunse in seguito il titolo nobiliare di langravio[1] d'Assia-Kassel, con il nome di Federico Guglielmo dopo la morte dell'ultimo langravio, avvenuta senza eredi legittimi (il trono era ad ogni modo passato dal 1866 alla Prussia).
Federico Guglielmo d'Assia-Kassel | |
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Capo del casato d'Assia-Kassel | |
In carica | 6 gennaio 1875 – 14 ottobre 1884 |
Predecessore | Federico Guglielmo, Elettore d’Assia |
Successore | Federico Guglielmo III |
Nome completo | tedesco: Friedrich Karl Georg Adolf Landgraf von Hessen-Kassel |
Nascita | Copenaghen, 26 novembre 1820 |
Morte | Francoforte sul Meno, 14 ottobre 1884 |
Dinastia | Assia-Kassel |
Padre | Guglielmo d'Assia-Kassel |
Madre | Luisa Carlotta di Danimarca |
Coniugi | Alessandra Nikoalevna di Russia Anna di Prussia |
Figli | Federico Guglielmo III Elisabetta Alessandro Federico Federico Carlo Sibilla Margherita |
BiografiaModifica
Il principe Federico nacque a Copenaghen, in Danimarca, il 26 novembre 1820. Suo padre era il langravio Guglielmo d'Assia-Kassel[1], figlio del langravio Federico d'Assia-Kassel e della principessa Carolina di Nassau-Usingen; sua madre era la principessa Luisa Carlotta di Danimarca[1], figlia del principe Federico di Danimarca e Norvegia e della duchessa Sofia Federica di Meclemburgo-Schwerin e nipote pertanto di re Cristiano VIII di Danimarca.
Trascorse la sua infanzia e la giovinezza in Danimarca.
Oltre ad aver frequentato l'università di Bonn (1839-1841), decise di intraprese la carriera militare nell'esercito dell'Assia-Kassel: nel 1837 venne nominato capitano, nel 1843 maggiore generale e nel 1851 tenente generale. A bordo della fregata danese Thetis attraversò, nel 1842, il Mar Mediterraneo fino a raggiungere Costantinopoli. Nel 1849, a bordo della nave inglese HMS Cleopatra, si formò nella marina militare e nel contempo compì un lungo viaggio intorno al mondo. La Cleopatra giunse sino a Singapore, ma poi venne sostituita nella sua rotta dalla HMS Maeander. A bordo di quest'imbarcazione, il principe navigò da Singapore a Rio de Janeiro, compiendo un'escursione dal 14 settembre al 10 ottobre a Labuan e in Cina a bordo della HMS Reynard. I giornali di Singapore lo descrissero all'epoca erroneamente come il figlio del re di Danimarca.
Nel 1850, divenne un valido candidato per la successione al trono di Danimarca dal momento che Federico VII era senza eredi, ma preferì rinunciare a tali diritti nel 1851 in favore di sua sorella Luisa, il cui marito Cristiano di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg venne poi nominato effettivamente successore di Federico VII nel 1853 col nome di Cristiano IX. Tale motivazione fu in particolare dovuta alle evidenti tensioni che si stavano accumulando tra Prussia e Danimarca e dalle quali Federico Guglielmo si era detto non interessato.
Nel 1875, alla morte di suo cugino il principe elettore Federico Guglielmo d'Assia, divenne capo della casata d'Assia-Kassel dalla quale il suo ramo discendeva, dal momento che i figli di quest'ultimo, nati da matrimonio morganatico, non avevano ottenuto la necessaria autorizzazione ad ascendere ad un trono che ormai era solo virtuale, dal momento che il governo prussiano aveva annesso lo stato dal 1866. Egli si dedicò dunque, dotato di un ricco patrimonio personale, all'espansione del castello di Philippsruhe nei pressi di Hanau dove si trasferì dal 1880. Ancora oggi il piano nobile del castello (adibito a museo storico locale) presenta sale di gusto rinascimentale con soffitti decorati con intarsi lignei, lampadari in vetro di Murano e stufe in maiolica. La langravia Anna mantenne al castello un salotto che riunì alcune personalità del mondo dell'arte della sua epoca come ad esempio Johannes Brahms, Clara Schumann, Anton Rubinstein, Julius Stockhausen, Niels Wilhelm Gade e Johan Peter Emilius Hartmann.
Federico Guglielmo morì al palazzo cittadino della sua famiglia a Francoforte sul Meno, il 14 ottobre 1884. In vita fu membro della Massoneria.
Matrimoni e figliModifica
Primo MatrimonioModifica
Sposò, il 28 gennaio 1844[1], nella città di San Pietroburgo, la Granduchessa Aleksandra Nikolaevna Romanova (1825-1844), figlia dello zar Nicola I di Russia e della zarina Aleksandra Fёdorovna, nata Carlotta di Prussia.
Aleksandra si ammalò di tubercolosi poco tempo dopo il matrimonio; tre mesi prima del termine diede alla luce un figlio maschio, Guglielmo (10 agosto 1844)[1], che però morì poco dopo la nascita e Aleksandra morì anch'essa qualche ora dopo il bambino.
Secondo MatrimonioModifica
Sposò, il 26 maggio 1853[1], nello Schloss Charlottenburg a Berlino, Anna di Prussia, figlia del principe Carlo di Prussia e della principessa Maria di Sassonia-Weimar-Eisenach. Ebbero sei figli:[1]
- Federico Guglielmo III d'Assia (1854-1888);
- Elisabetta Alessandra Carlotta (1861-1955), sposò il principe Leopoldo Federico di Anhalt ed ebbe discendenza;
- Alessandro Federico (1863-1945), sposò la baronessa Gisela Stockhorner von Starheim;
- Federico Carlo, re di Finlandia (1868-1940), sposò la principessa Margherita di Prussia ed ebbe discendenza;
- Maria Polissena (1872-1882);
- Sibilla Margherita (1877-1925), sposò il barone Friedrich von Vincke.
Federico Guglielmo non riuscì mai a superare la perdita della prima moglie, e si ritiene che questa fosse la ragione per cui la sua relazione con Anna fu educata, ma emotivamente distaccata.
AscendenzaModifica
OnorificenzeModifica
Onorificenze dell'Assia-KasselModifica
Cavaliere di Gran Croce e Gran Maestro dell'Ordine del Leone d'Oro | |
Gran Maestro dell'Ordine al merito militare d'Assia | |
Gran Maestro dell'Ordine di Guglielmo | |
Gran Maestro dell'Ordine dell'Elmo di Ferro | |
Onorificenze tedescheModifica
Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Nera (Regno di Prussia) | |
Cavaliere di I classe dell'Ordine dell'Aquila rossa (Regno di Prussia) | |
Cavaliere di Gran Croce per sovrani dell'Ordine della Corona del Württemberg (Regno del Württemberg) | |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Luigi (Granducato d'Assia) | |
Cavaliere di Gran Croce con spade dell'Ordine di Filippo il Magnanimo (Granducato d'Assia) | |
Cavaliere Gran Croce dell'Ordine di Alberto l'Orso (Anhalt) | |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Fedeltà (Granducato di Baden) | |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Leone di Zähringen (Granducato di Baden) | |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Casata Ernestina di Sassonia | |
Cavaliere di Gran Croce con gemme dell'Ordine della Corona Wendica (Granducato di Meclemburgo-Schwerin) | |
Cavaliere di I classe dell'Ordine del Leone d'Oro di Nassau (Ducato di Nassau) | |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito di Pietro Federico Luigi (Granducato di Oldenburg) | |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Falco Bianco (Sassonia-Weimar-Eisenach) | |
Croce al merito militare (Granducato d'Assia) | |
Croce di II Classe al merito militare (Granducato di Meclemburgo-Schwerin) | |
Croce di Ferro di II classe (Regno di Prussia) | |
Medaglia al merito (Principato di Schaumburg-Lippe) | |
Onorificenze straniereModifica
Cavaliere dell'Ordine dell'Elefante (Danimarca) | |
Cavaliere dell'Ordine dei Serafini (Svezia) | |
— 2 novembre 1869 |
Cavaliere dell'Ordine di Sant'Andrea con diamanti (Impero russo) | |
Cavaliere dell'ordine imperiale di Sant'Alexander Nevsky (Impero russo) | |
Cavaliere dell'ordine dell'Aquila bianca (Impero russo) | |
Cavaliere di I classe dell'ordine di Sant'Anna (Impero russo) | |
Cavaliere di IV classe dell'ordine imperiale di San Giorgio (Impero russo) | |
Croce d'onore dell'Ordine del Dannebrog (Danimarca) | |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine reale di Santo Stefano d'Ungheria (Impero austro-ungarico) | |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Salvatore (Regno di Grecia) | |
NoteModifica
BibliografiaModifica
- Gustav von Glasenapp: Militärische Biographien des Offizier-Corps der Preussischen Armee. Berlin 1868, p. 88.
- Klaus Hoffmann: Schloss Philippsruhe. Vom Barockschloss zum Historischen Museum, CoCon-Verlag Hanau 2001.
- Eckhart G. Franz (Hrsg.): Haus Hessen. Biografisches Lexikon. (= Arbeiten der Hessischen Historischen Kommission N.F., Bd. 34) Hessische Historische Kommission, Darmstadt 2012, ISBN 978-3-88443-411-6, Nr. HK 79, p.
Altri progettiModifica
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 296738222 · CERL cnp02069953 · LCCN (EN) n96016986 · GND (DE) 1031962115 · WorldCat Identities (EN) lccn-n96016986 |
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