Federico Guglielmo di Brunswick
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Federico Guglielmo di Brunswick | |
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Federico Guglielmo di Brunswick ritratto da Christian Tunica, Museo municipale di Braunschweig. | |
Duca di Brunswick | |
In carica | 26 ottobre 1813 – 16 giugno 1815 |
Predecessore | titolo creato |
Successore | Carlo II |
Duca di Brunswick-Lüneburg Principe di Brunswick-Wolfenbüttel | |
In carica | 10 novembre 1806 – 8 luglio 1807 |
Predecessore | Carlo Guglielmo Ferdinando |
Successore | ducato confluito nel Regno di Vestfalia |
Nascita | Braunschweig, Principato di Brunswick-Wolfenbüttel, 9 ottobre 1771 |
Morte | Quatre-Bras, Regno Unito dei Paesi Bassi, 16 giugno 1815 |
Sepoltura | Cattedrale di Braunschweig |
Dinastia | Welfen |
Padre | Carlo Guglielmo Ferdinando di Brunswick-Wolfenbüttel |
Madre | Augusta di Gran Bretagna |
Consorte | Maria Elisabetta Guglielmina di Baden |
Figli | Carlo Guglielmo |
Religione | Luteranesimo |
Federico Guglielmo di Brunswick, duca di Brunswick-Wolfenbüttel-Oels, per gli inglesi Brunswick, detto "il Duca Nero" (Braunschweig, 9 ottobre 1771 – Quatre-Bras, 16 giugno 1815), è stato un nobile e generale prussiano.
BiografiaModifica
Quarto figlio di Carlo Guglielmo Ferdinando, duca di Brunswick e di Augusta di Hannover, sorella di Giorgio III d'Inghilterra, entrò nel 1789 nell'esercito prussiano e, divenuto capitano di fanteria, partecipò dal 1792 alle campagne contro la Francia.
Sposò poi la principessa Maria del Baden, figlia di Carlo Luigi di Baden, dalla quale ebbe tre figli. Nel 1806 partecipò alla battaglia di Jena e di Auerstadt, dove il padre fu ferito mortalmente. A seguito della morte del padre ne divenne successore, non essendone i suoi fratelli all'altezza; tuttavia non poté entrare in possesso dei suoi domini, poiché con il trattato di Tilsit il suo ducato fu incorporato nel regno di Vestfalia, di cui era divenuto re il fratello di Napoleone Bonaparte, Girolamo.
Si trasferì quindi prima nel Baden e poi nel febbraio 1809 a Vienna. Nello stesso mese fu sottoscritta dall'arciduca Carlo e dal tenente colonnello barone Guglielmo T. von Steinmetzen la convenzione fra l'Austria ed il ducato di Brunswick, che istituiva il corpo militare libero di Braunschweig. Il corpo era posto sotto la protezione dell'Austria, ma rimaneva autonomo; era istituito a spese del duca di Brunswick e fu utilizzato per combattere la Francia.
Da Vienna Federico Guglielmo si recò nel suo principato di Oels (Slesia), per iniziare da lì con il suo esercito la lotta contro la Francia. Indebitando il suo principato di Oels e Bernstadt, riuscì a metter su un esercito di 2.300 uomini per il 1° di aprile del 1809.
Questo «Corpo ducale del Brunswick», con le proprie uniformi nelle quali predominava il nero, fu detto «Stormo nero» (o «Legione nera», come gli storici preferiscono solitamente chiamarlo) e attraversò, al grido di battaglia «Vittoria o morte», la Boemia, Lipsia, Halle, Halberstadt, Braunschweig, Burgdorf, Hannover, Delmenhorst, dirigendosi verso Elfseth e Brake, ove gli riuscì di imbarcarsi per l'Inghilterra. Solo nel 1814 e nel 1816 questi ussari tornarono nel Braunschweig, dopo aver combattuto con alterne fortune per la corona inglese. Nel frattempo si erano verificati importanti fatti. L'assalto di Halberstadt del 29 luglio 1809 e la battaglia di Ölper dinanzi alle porte di Braunschweig del 1º agosto dello stesso anno, nelle quali Federico Guglielmo si impose contro un nemico numericamente tre volte superiore, gli diedero fama e gloria. Lo «Stormo nero» se ne andò in Inghilterra ed il duca dovette stare impotente a guardare il suo esercito logorarsi nelle battaglie in Portogallo e Spagna nell'ambito della "Legione Tedesca del Re" (in inglese King's German Legion) agli ordini del cognato, il futuro re d'Inghilterra Giorgio IV.
Il 22 dicembre 1813 entrò nuovamente nel Braunschweig liberato dai prussiani. Quando Napoleone si fece nuovamente vivo sul teatro europeo nel 1815, Federico Guglielmo accorse nuovamente in aiuto dell'Inghilterra e della Prussia. Due giorni prima della battaglia di Waterloo, alla testa dei suoi temibili ulani, fu colpito mortalmente nella battaglia di Quatre Bras da un colpo di moschetto nemico e quel che rimase dei suoi soldati rientrò faticosamente a Braunschweig sei mesi dopo.
DiscendenzaModifica
Dal matrimonio con Maria nacquero tre figli:
AntenatiModifica
OnorificenzeModifica
Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Nera | |
Medaglia commemorativa per la guerra del 1813/15 (postuma) | |
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
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Collegamenti esterniModifica
Controllo di autorità | VIAF (EN) 63514378 · ISNI (EN) 0000 0000 5491 2380 · CERL cnp00929158 · LCCN (EN) nb2002000713 · GND (DE) 118703242 · BNF (FR) cb14590620q (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-nb2002000713 |
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