Ferdinando III d'Asburgo
Ferdinando III | |
---|---|
L'imperatore Ferdinando III ritratto da Frans Luycx, 1637 circa | |
Imperatore del Sacro Romano Impero (Imperatore Eletto dei Romani) | |
In carica | 15 febbraio 1637 – 2 aprile 1657 |
Incoronazione | 18 novembre 1637 |
Predecessore | Ferdinando II |
Successore | Leopoldo I |
Re di Boemia | |
In carica | 21 novembre 1627 – 2 aprile 1657 |
Incoronazione | 21 novembre 1627 |
Predecessore | Ferdinando II |
Successore | Leopoldo I |
Re Apostolico d'Ungheria, Croazia e Slavonia | |
In carica | 8 dicembre 1625 – 2 aprile 1657 |
Incoronazione | 8 dicembre 1625 |
Predecessore | Ferdinando II |
Successore | Leopoldo I |
Altri titoli | Re in Germania Arciduca d'Austria |
Nascita | Graz, 16 luglio 1608 |
Morte | Vienna, 2 aprile 1657 |
Luogo di sepoltura | Cripta imperiale, Vienna |
Dinastia | Asburgo d'Austria |
Padre | Ferdinando II |
Madre | Maria Anna di Baviera |
Coniugi | Maria Anna di Spagna Maria Leopoldina d'Asburgo Eleonora Gonzaga-Nevers |
Figli | Ferdinando Marianna Filippo Augusto Massimiliano Tommaso Leopoldo Maria Carlo Giuseppe Teresa Maria Eleonora Maria Maria Anna Giuseppina Ferdinando Giuseppe |
Religione | Cristianesimo Cattolico |
Firma |
Ferdinando III d'Asburgo (Graz, 16 luglio 1608 – Vienna, 2 aprile 1657) è stato imperatore del Sacro Romano Impero dal 1637 alla sua morte.
Salì al trono nel bel mezzo della Guerra dei Trent'anni e nel 1648 la portò finalmente a conclusione. Il suo periodo di regno vide il declino del potere imperiale e la necessità anche per il potente imperatore di piegarsi di fronte alle necessità di una guerra senza fine che richiedeva compromessi su ambo le parti contendenti. La Pace di Westfalia, ad ogni modo, rafforzò il potere di Ferdinando III in Boemia, in Ungheria e nel patrimonio familiare in Austria.
Tra le qualità personali, Ferdinando emerse quale abile compositore.
BiografiaModifica
I primi anniModifica
Ferdinando III era figlio di Ferdinando II e di sua moglie, Maria Anna di Baviera. Nato in Austria, venne educato alla corte del padre e ricevette una rigorosa educazione religiosa e scientifica dai padri gesuiti chiamati ad essere suoi tutori. I cavalieri Johann Jacob von Dhaun e Christoph Simon Thun ebbero altrettanta influenza nella formazione del giovane arciduca ed in particolare l'ultimo di questi lo formò militarmente. Ferdinando imparò sette lingue: tedesco, latino, italiano, spagnolo, francese, ceco ed ungherese, parlandole tutte fluentemente.[1] Dopo la morte dei suoi fratelli Carlo (1603) e Giovanni Carlo (1619), egli divenne il successore designato del padre. Come il suo augusto genitore, fu un fervente cattolico ma si oppose grandemente all'influenza che i gesuiti avevano instaurato a corte.
L'8 dicembre 1625 Ferdinando venne incoronato re d'Ungheria ed il 27 novembre 1627 divenne anche re di Boemia, spianandosi la strada per la successione al trono paterno. Nel 1631 sposò la prima moglie Maria Anna di Spagna, dopo diversi anni di negoziati.
Comandante militare durante la Guerra dei Trent'anni e la successione al trono imperialeModifica
Dopo l'assassinio di Albrecht von Wallenstein (di cui aveva preso parte alla cospirazione), Ferdinando ottenne il comando supremo dell'esercito imperiale, conquistando Ratisbona nel 1634 e vincendo la battaglia di Nördlingen decisiva per la conclusione della Pace di Praga (1635), con la quale l'imperatore tatticamente abbandonò la sua visione centralista e restaurò lo status quo del 1627.
Come premio per i successi ottenuti, nel 1636 il padre lo nominò Re dei Romani e successivamente, nel 1637, Ferdinando gli succedette sul trono imperiale col nome di Ferdinando III.
Durante l'ultimo periodo della guerra, nel 1644, Ferdinando III diede a tutti i principi tedeschi il diritto di condurre una propria politica estera (ius belli ac pacis), strategia che consentì all'imperatore di ottenere più alleati nei negoziati con Francia e Svezia. Questo editto, però, ancora una volta contribuì a erodere gradualmente l'autorità imperiale sui territori dell'Impero.
Ferdinando sperava di essere in grado di fare presto la pace con Francia e Svezia, ma la guerra si trascinò per altri anni, volgendo finalmente al termine con la pace di Westfalia (Trattato di Münster con la Francia, Trattato di Osnabrück con la Svezia) nel 1648, sia negoziato dal suo inviato Maximilian von und zu Trauttmansdorff; rinunciò a ogni prospettiva di unificazione della Germania sotto l'autorità imperiale.
Sempre nel 1648, Ferdinando III sposò la sua seconda moglie, l'arciduchessa Maria Leopoldina d'Asburgo, figlia dell'arciduca Leopoldo V d'Austria e di Claudia de' Medici. I due erano cugini di primo grado ed entrambi erano nipoti di Carlo II d'Asburgo e di Maria Anna di Baviera. Il matrimonio perdurò sino alla morte della seconda moglie e nel 1651 Ferdinando III sposò Eleonora Gonzaga-Nevers, figlia di Carlo Gonzaga, duca di Rethel[2].
Nel 1656, un anno prima di morire, Ferdinando III inviò un'armata in Italia per assistere la Spagna nelle sue lotte contro la Francia, concludendo nel contempo un'alleanza con la Polonia per evitare le aggressioni di Carlo X di Svezia al territorio polacco.
Mecenate dell'arte e della culturaModifica
Compositore, favorì la diffusione della musica e dell'opera italiana in Austria. Maestri di Cappella alla sua corte furono Giovanni Valentini, dal 1629 al 1649, e Antonio Bertali, dal 1649. Inoltre, si ritiene che Claudio Monteverdi, che gli dedicò il suo VIII libro di madrigali, Madrigali guerrieri, et amorosi, abbia composto per la sua elezione, verso la fine dell'anno 1636, il ballo Volgendo il ciel per l'immortal sentiero.
Ferdinando III morì il 2 aprile 1657 e venne sepolto nella cripta imperiale di Vienna.
Matrimoni e discendenzaModifica
MogliModifica
Si sposò tre volte:
- il 20 febbraio 1631 con l'infanta Maria Anna di Spagna, figlia del re Filippo III di Spagna e di Margherita d'Asburgo, arciduchessa d'Austria;
- il 2 luglio 1648 con Maria Leopoldina d'Asburgo, arciduchessa d'Austria, del ramo tirolese, figlia di Leopoldo V d'Austria, arciduca d'Austria, conte sovrano del Tirolo e della principessa Claudia de' Medici;
- il 30 aprile 1651 con la principessa Eleonora Gonzaga-Nevers, figlia di Carlo Gonzaga, duca di Rethel e della principessa Maria Gonzaga;
FigliModifica
Ferdinando III ebbe undici figli:
- dalla prima moglie, l'infanta Maria Anna di Spagna:
- Ferdinando IV d'Asburgo, nato 8 settembre 1633, morto a Vienna il 9 luglio 1654;
- Marianna d'Asburgo, arciduchessa d'Austria; nata a Wiener Neustadt il 24 dicembre 1635, morta a Toledo il 16 maggio 1696, moglie del re Filippo IV di Spagna;
- Filippo Augusto d'Asburgo, arciduca d'Austria; nato il 15 luglio 1637, morto il 22 giugno 1639;
- Massimiliano Tommaso d'Asburgo, arciduca d'Austria, nato il 21 dicembre 1638, morto il 29 giugno 1639;
- Leopoldo I d'Asburgo, Imperatore del Sacro Romano Impero;
- Maria d'Asburgo, arciduchessa d'Austria; nata e morta a Linz il 13 maggio 1646;
- dalla seconda moglie, Maria Leopoldina d'Asburgo:
- Carlo Giuseppe d'Asburgo, arciduca d'Austria, nato il 7 agosto 1649, morto il 27 gennaio 1664; Vescovo di Olmütz, Passavia e Breslavia, Gran Maestro dell'Ordine Teutonico;
- dalla terza moglie, Eleonora Gonzaga-Nevers:
- Teresa Maria Giuseppina d'Asburgo, arciduchessa d'Austria, nata il 27 marzo 1652, morta il 27 giugno 1653;
- Eleonora Maria Giuseppina d'Asburgo, arciduchessa d'Austria, nata a Ratisbona il 31 maggio 1653, morta a Vienna il 17 dicembre 1697; sposa in prime nozze nel 1670 Michele Koribut Wisniowiecki, eletto re di Polonia nel 1669; in seconde nozze nel 1678 il duca di Lorena, Carlo V;
- Maria Anna Giuseppina d'Asburgo, arciduchessa d'Austria, nata a Ratisbona il 20 dicembre 1654, morta a Vienna il 4 aprile 1689; sposa nel 1678 Giovanni Guglielmo del Palatinato;
- Ferdinando Giuseppe Aloisio d'Asburgo, arciduca d'Austria, nato l'11 febbraio 1657, morto il 16 giugno 1658.
Albero genealogicoModifica
OnorificenzeModifica
Gran Maestro dell'Ordine del Toson d'Oro | |
OpereModifica
- (LA) Privilegium comitatus palatinus et militiae auratae a Ferdinando Tertio, Regensburg, 1653.
NoteModifica
- ^ Gli storici moderni, analizzando la corrispondenza imperiale, sono più cauti nel descrivere gli studi del giovane Ferdinando asserendo che sicuramente eccellesse nel tedesco, nell'italiano, nel latino e nello spagnolo, mentre le sue conoscenze del ceco e dell'ungherese erano meno perfette.
- ^ Cronaca universale della città di Mantova. Volume III
BibliografiaModifica
- Matthias Koch: Geschichte des Deutschen Reichs unter der Regierung Ferdinands III. Nach handschriftlichen Quellen. 2 Bde. Wien (1865/66).
- Konrad Repgen: "Ferdinand III.", in: Anton Schindling; Walter Ziegler (Hrsg.): Die Kaiser der Neuzeit. 1519–1918. Heiliges Römisches Reich, Österreich, Deutschland. C.H. Beck, München (1990), S. 142–168.
- Brigitte Vacha (Hrsg.): Die Habsburger. Eine europäische Familiengeschichte. Wien (1992), S. 220–228.
- Walter Kalina: Ferdinand III. und die bildende Kunst. Ein Beitrag zur Kulturgeschichte des 17. Jahrhunderts, Dissertation Universität Wien (2003).
- Richard Reifenscheid: "Kaiser Ferdinand III.", in: Gerhard Hartmann; Karl Schnith (Hrsg.): Die deutschen Kaiser. 1200 Jahre europäische Geschichte, Wiesbaden (2006), S. 551–557.
- Mark Hengerer: Kaiser Ferdinand III. (1608-1657). Vom Krieg zum Frieden, Böhlau Verlag, Wien (2008). ISBN 3-205-77765-4 bzw. ISBN 978-3-205-77765-6
- Lothar Höbelt: Ferdinand III. Friedenskaiser wider Willen. Ares Verlag, Graz 2008 ISBN 978-3-902475-56-5
Altri progettiModifica
- Wikisource contiene una pagina dedicata a Ferdinando III d'Asburgo
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ferdinando III d'Asburgo
Collegamenti esterniModifica
- Ferdinando III d'Asburgo, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- Ferdinando III d'Asburgo, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Ferdinando III d'Asburgo, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere di Ferdinando III d'Asburgo / Ferdinando III d'Asburgo (altra versione), su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Ferdinando III d'Asburgo, su Goodreads.
- (EN) Ferdinando III d'Asburgo, su Discogs, Zink Media.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 267762391 · ISNI (EN) 0000 0001 2140 3878 · LCCN (EN) n82136813 · GND (DE) 118532529 · BNF (FR) cb139703472 (data) · BNE (ES) XX1626422 (data) · ULAN (EN) 500354826 · BAV (EN) 495/98602 · CERL cnp01503378 · WorldCat Identities (EN) lccn-n82136813 |
---|