Ferrovia Barca d'Alva-La Fuente de San Esteban

La ferrovia Barca d'Alva-La Fuente de San Esteban è una linea ferroviaria di collegamento internazionale a scartamento iberico tra la ferrovia del Duero, nel nordest del Portogallo e la rete ferroviaria della Spagna[1]. Fino alla chiusura, nel 1985 vi circolavano treni merci e viaggiatori tra Porto e Salamanca[1]. Assieme alla ferrovia del Duero costituiva l'itinerario diretto più breve tra Porto e il resto d'Europa[2].

Ferrovia Barca d'Alva-La Fuente de San Esteban
Stati attraversatiBandiera della Spagna Spagna
InizioBarca d'Alva
FineLa Fuente de San Esteban
Attivazione1887
Soppressione1985
GestoreRenfe Operadora
Precedenti gestoriCompañía Nacional de los Ferrocarriles del Oeste
Red Nacional de los Ferrocarriles Españoles
Lunghezza77,5 km
Scartamentoiberico 1668 mm
Ferrovie

Storia modifica

 
Ponte Internazionale sul fiume Águeda
 
Stazione di Barca d'Alva in abbandono nel 2009
 
Stazione di Barca d'Alva, nel 2011

Prodromi modifica

Il 23 luglio 1883 venne approvato un decreto legge per prolungare la ferrovia del Duero fino alla frontiera spagnola su pressione di un gruppo di imprenditori e di banchieri di Porto. Analoghe iniziative, sul tratto spagnolo, venivano prese al fine di realizzare una ferrovia tra Barca d’Alva e La Fregeneda dalle quali la linea poi avrebbe proseguito verso le zone pianeggianti di Castiglia e León[2]. I capitali occorrenti furono reperiti in Portogallo e la costruzione promossa da un gruppo di banchieri di Porto insieme alla "Companhia das Docas do Porto e del Ferrocarril de Salamanca a la Frontera Portuguesa" (quest'ultima in seguito trasferita alla Compañía Nacional de los Ferrocarriles del Oeste)[1][2].

Costruzione ed esercizio modifica

Tra progressi e battute di arresto in merito alla localizzazione del viadotto sul fiume Águeda i lavori iniziarono nel 1882[1]. La tratta Barca d’Alva-La Fregeneda presentò molte difficoltà di costruzione a causa dell'orografia "alpina" con curve di 300 m di raggio e rampe del 21‰; in soli 17 km dovettero essere costruiti 13 ponti in ferro e 20 gallerie[2].

La linea internazionale Barca d’Alva - La Fregeneda - Salamanca fu infine inaugurata il 9 dicembre 1887[1]; lo stesso giorno avveniva l'inaugurazione della tratta portoghese Pocinho – Barca d’Alva[2] permettendo l'istituzione di servizi ferroviari diretti internazionali tra Porto e Salamanca. La linea fu l'unica ad essere costruita in territorio straniero con capitali interamente portoghesi[1].

Inizialmente il traffico sulla ferrovia fu limitato a servizi viaggiatori locali che trovavano coincidenze a Barca d'Alva con treni spagnoli; il traffico merci, vinicolo ed agricolo, contribuì allo sviluppo delle aree del nord del Portogallo[2].

Agli inizi del XX secolo fu istituito un servizio diretto veloce, tra Porto e Medina del Campo, con corrispondenza assicurata su Madrid ed Hendaye. Il treno "Porto-Medina", dotato anche di servizio ristorante, fu uno dei treni più confortevoli ed efficienti dell'epoca[2].

La linea inizia a decadere modifica

Nei primi anni venti l'immissione di carrozze e locomotive più moderne e pesanti fece sorgere il progetto di ammodernamento e potenziamento della linea e dei ponti ma a causa della grande crisi economica tali lavori non vennero mai realizzati. Il degrado delle infrastrutture, con binari ancora da 36 kg/m e usurati, abbassava sempre di più la velocità massima ammessa e già negli anni sessanta molti treni erano stati sostituiti da automotrici. Presto gran parte del traffico venne deviato sulla Ferrovia della Beira Alta nonostante il percorso risultasse più lungo di oltre 100 km[2].

La chiusura (1985-1988) modifica

 
Il difficile tracciato nei pressi di La Fregeneda

Nel 1984 il governo spagnolo deliberò la chiusura della linea tra La Fuente de San Esteban e La Fregeneda nell'ambito di un più vasto piano di ristrutturazione della rete. Ciò comportava la cessazione dei servizi internazionali via Barca d’Alva. Il provvedimento prevedeva la chiusura dal 1º gennaio 1985[3].

Nel 1988 anche la tratta in territorio portoghese Pocinho - Barca d’Alva venne sospesa in quanto divenuta del tutto passiva. La ferrovià del Duero quindi fu limitata alla sezione Ermesinde - Pocinho.

La linea diviene "bene monumentale culturale" modifica

Il 22 novembre del 1999 il Ministero "de Educación y Cultura" avanzò la proposta di inserire la ferrovia dismessa tra l'elenco dei beni monumentali di interesse culturale della Spagna. Il Real Decreto n. 1934/2000, approvato dal Consiglio dei ministri del 24 novembre, dichiarò infine la linea ferrata La Fuente de San Esteban-La Fregeneda "Bene di interesse culturale, di categoria monumentale"[4].

Caratteristiche modifica

Stazioni e fermate
 
Ferrovia del Duero
     
171+522 Pocinho
     
180+6xx Foz Côa † 1988
     
187+3xx Castelo Melhor † 1988
     
191+xx Almendra † 1985
     
199/78+155 Barca d'Alva † 1985
     
200/77+565   Portogallo  Spagna × fiume Águeda † 1985
 
La Fregeneda † 1985
 
Hinojosa de Douro † 1985
 
Lumbrales † 1985
 
Olmedo de Camaces-Cerralbo † 1985
 
Bogajo † 1985
 
Villavieja de Yeltes † 1985
 
Villares de Yeltes † 1985
 
Boada † 1985
 
per Ciudad Rodrigo
 
56+193 La Fuente de San Esteban-Boadilla
 
ferrovia Salamanca-Beira Alta

La linea è lunga complessivamente 77,5 km tra Barca d’Alva e La Fuente de San Esteban-Boadilla; le stazioni intermedie sono La Fregeneda (stazione frontaliera dal lato spagnolo), Hinojosa de Duero, Lumbrales, Olmedo de Camaces-Cerralbo, Bogajo, Villavieja de Yeltes, Villares de Yeltes, Boada, La Fuente de San Esteban-Boadilla.

La linea gira intorno a La Fregeneda da ovest a nord-est fino alla sponda del Duero ma non vi si avvicina a meno di 2 km; la stazione stessa si trova in località Valdenoguera a 2,5 km a est di distanza.

A La Fuente de San Esteban-Boadilla si innestava nella ferrovia Salamanca-Beira Alta Mediante la stazione di La Fuente de San Esteban-Boadilla si poteva raggiungere la stazione terminale di Salamanca o la Francia e Parigi via Vilar Formoso (Ferrovia della Beira Alta)[1].

Traffico modifica

La linea era percorsa anche da treni merci trainati da locomotive gruppo 303 o 304 Renfe di basso peso assiale a causa dei numerosi ponti in ferro di limitata portata[5].

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g J.R. Silva, M. Ribeiro, Os comboios de Portugal, vol. 1, Lisbona, Terramar, 2008.
  2. ^ a b c d e f g h A linha do Douro, su linhadodouro.net. URL consultato il 5 gennaio 2017.
  3. ^ (ES) Noticias, in Carril, n. 10, Barcellona, Associació d'Amics del Ferrocarril-Barcelona, dicembre 1984, p. 55.
  4. ^ 42582, BOE núm. 291, 22012, REAL DECRETO 1934/20 (PDF), in Boletín Oficial del Estado, 5 dicembre 2000. URL consultato il 6 gennaio 2017.
  5. ^ (ES) Lluís Prieto i Tur, Locomotoras de Maniobras en RENFE, in Carril, n. 34, Barcellona, Associació d'Amics del Ferrocarril-Barcelona, settembre-dicembre 1991, p. 48.

Bibliografia modifica

  • Francisco José Viegas, Comboios Portugueses, Um Guia Sentimental, Lisbona, Círculo de Editores, 1988, p. 185.

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