Ferrovia Faentina

linea ferroviaria italiana

La ferrovia Faentina è una linea ferroviaria di proprietà statale che collega Firenze con Faenza via Borgo San Lorenzo.

Firenze-Faenza
Faentina
Stati attraversatiBandiera dell'Italia Italia
InizioFirenze
FineFaenza
AttivazioneDal 1888 al 1893
GestoreRFI
Precedenti gestoriFS (1905-2001)
Lunghezza101 km
Scartamento1435 mm
ElettrificazioneAssente
Ferrovie

Storia modifica

Tratta Inaugurazione[1]
FaenzaFognano 9 gennaio 1887
Fognano–Marradi 26 agosto 1888
FirenzeBorgo San Lorenzo 8 aprile 1890
Marradi–Borgo San Lorenzo 21 aprile 1893

Ideazione modifica

Agli inizi degli anni Quaranta del XIX secolo nel Granducato di Toscana si cominciavano a costruire le prime ferrovie lungo le facili direttrici interne, ma già si pensava a come poter valicare la catena degli Appennini.

Tra i molti progetti presentati quello forse più praticabile era quello del padre Giovanni Antonelli che prevedeva di risalire la valle dell'Arno fino a Pontassieve, poi il fiume Sieve e valicare le montagne lungo la direttrice Dicomano - Villore (frazione di Vicchio) - Marradi, proseguendo poi tranquillamente lungo la valle del fiume Lamone fino a Faenza.

Il tracciato era abbastanza semplice, sfruttava gli ampi fondovalle tranne che per circa 10~15 km all'altezza del crinale appenninico ed aveva il vantaggio di porre in comunicazione il comune granducale di Marradi, orograficamente parte della Romagna, con la patria.

Nei dieci anni successivi le discussioni furono animate, ma alla fine le preferenze andarono al tracciato Pistoia-Bologna che, seppur molto più impegnativo nella parte toscana, era più corto e poteva sfruttare la già esistente Ferrovia Maria Antonia. Per avere un collegamento ferroviario diretto tra Firenze e Bologna si sarebbe dovuto aspettare ancora 80 anni.

Nel 1863 venne inaugurata la Porrettana ma l'immenso successo ne dimostrò subito l'inadeguatezza, e le discussioni sui possibili tracciati di una seconda linea transappenninica ripresero vigore, particolarmente dal 1865 con il trasferimento della capitale del Regno d'Italia prima a Firenze e poi nel 1871 a Roma.

Si fece un'opera di mediazione tra i progetti esistenti, ed altre accese discussioni nacquero riguardo al tracciato dal Mugello a Firenze. Le scelte possibili erano tra un percorso facile e diretto verso Roma via Pontassieve oppure un percorso difficile ma favorevole a Firenze via Vaglia.

Costruzione modifica

La linea fu infine finanziata dalla legge Baccarini[2].

Il 9 novembre 1880, mentre ancora la questione dell'avvicinamento a Firenze non era stata risolta, anzi era oggetto di intensi dibattiti parlamentari, cominciarono i lavori da Faenza verso Marradi, che fu raggiunta il 26 agosto 1888.

Intanto, fu finalmente presa una decisione: la ferrovia doveva seguire il percorso diretto verso Firenze. I lavori della tratta Firenze - Borgo San Lorenzo iniziarono nel 1884 e si conclusero l'8 aprile 1890.

Il 31 maggio 1890 si iniziarono anche i lavori della tratta centrale, quella tra Borgo San Lorenzo e Marradi, che sicuramente era la più impegnativa, prevedendo numerose gallerie.

L'intera opera fu inaugurata il 23 aprile 1893.

Sviluppo modifica

Pur collegando Firenze (via Vaglia) a Bologna con soli 19 km in più rispetto alla Porrettana, la linea presentava migliorie rispetto a quest'ultima: l'altezza di valico era di 578 metri, 100 in meno della Porrettana, la pendenza massima era del 25 per mille, simile all'altra linea, ma rilevata su tratte corte ed intervallate, contro le rampe continue tra Pistoia e Pracchia dell'altra linea. Nonostante ciò la Faentina rimase sempre una linea secondaria perché fortemente penalizzata dal doppio valico (gallerie di Pratolino e degli Allocchi), fattore che incideva pesantemente sui costi di esercizio in termini di consumo di carbone e questo la relegò ad un interesse prettamente locale o di servizio al traffico merci generato soprattutto sul versante romagnolo.

Anche durante la prima guerra mondiale, quando il traffico ferroviario raggiunse picchi estremi per la capacità della rete dell'epoca, la Porrettana era interessata da oltre 70 coppie di convogli al giorno, mentre per la Faentina ne operavano solo 60.

L'elettrificazione fu iniziata ma mai completata in quanto inizialmente si preferì concentrare le risorse sull'elettrificazione della Porrettana; successivamente la prospettiva di una prossima apertura della direttissima suggerì di non riprendere i lavori.

Naturalmente l'inaugurazione della direttissima Firenze - Bologna tolse molta importanza alla linea, riducendone di molto il traffico e ridimensionandone il ruolo.

Intanto non ci si era dimenticati della tratta Borgo San Lorenzo - Pontassieve, che avrebbe sicuramente portato benefici alla bassa val di Sieve ed avrebbe favorito il traffico merci da Roma verso la Pianura Padana.

In pratica le polemiche sulla scelta del percorso non si erano mai placate, le comunità locali reclamavano il loro treno ed alla fine tale tratta fu costruita ed inaugurata il 29 giugno 1913.

Per impossibilità tecnica, o per mancanza di volontà, il raccordo con le linee esistenti era fatto a Pontassieve nella sola direzione Firenze, ed a Borgo San Lorenzo sempre nella sola direzione Firenze. In pratica si costruì un "anello ferroviario" nel Mugello utile per il traffico locale, ma i treni merci a lunga percorrenza dovevano effettuare necessariamente un doppio regresso.

Le vicende belliche della seconda guerra mondiale infierirono profondamente sulla linea, prima con i bombardamenti alleati e poi con le distruzioni causate dai nazisti in ritirata.

I danni furono tali, e l'interesse così basso, che la linea fu ripristinata solo il 13 ottobre 1957, con l'esclusione di quasi tutta la tratta Borgo San Lorenzo - Firenze via Vaglia; i binari terminavano a San Piero a Sieve, pochi chilometri dopo Borgo San Lorenzo. Il collegamento della Faentina con Firenze era quindi possibile solo tramite Pontassieve, che però necessitava del regresso a Borgo San Lorenzo, con un ulteriore allungamento dei tempi di percorrenza.

La tratta San Piero a Sieve-Borgo San Lorenzo, riattivata nel 1952, fu comunque chiusa nel 1971[3].

Anni 2000 modifica

 
Luglio 2013, Minuetto in arrivo alla stazione di Fiesole Caldine

All'inizio degli anni novanta del XX secolo gli enti locali hanno preteso da TAV S.p.A. il completamento del ripristino della vecchia linea come contropartita al passaggio della linea ad Alta Velocità-Alta Capacità Bologna-Firenze, che per chilometri corre parallela alla vecchia anche se quasi completamente in galleria.

La linea è stata riaperta il 9 gennaio 1999 ma nonostante un certo successo come servizio metropolitano i problemi non sono finiti. Il collegamento diretto con la Stazione di Firenze Santa Maria Novella avrebbe dovuto essere ripristinato nello stesso 1999, ma è stato ritardato di 4 anni. Inoltre era stata garantita l'elettrificazione della linea ma si è scoperto che le opere ricostruite così come quelle progettate ex novo non prevedono l'altezza necessaria per la posa della catenaria.

La linea è perciò utilizzata esclusivamente da automotrici termiche, inizialmente ALn 668 accoppiate in doppia trazione, in gran parte sostituite a partire dal 2007 da Minuetto in versione diesel.

Il 2008 è stato un anno di novità per la Faentina. Con l'entrata in vigore dell'orario del 9 dicembre 2007 è stato attivato anche sulla tratta Faenza-Firenze S.M.N. il Memorario, ovvero l'orario cadenzato con cadenza bioraria, che ha visto l'introduzione di due nuove coppie di corse nei giorni feriali e una nuova coppia nei giorni festivi. Non è più necessario il cambio di treno a Borgo San Lorenzo e tutti i treni arrivano direttamente nella Stazione di Santa Maria Novella, fatta qualche eccezione per alcuni treni di rinforzo nelle ore di punta diretti verso la Stazione di Firenze Campo di Marte. Nel corso degli ultimi anni il servizio è stato ulteriormente potenziato, portando in alcune fasce orarie la cadenza da bioraria a oraria[4].

Il 29 luglio 2012 furono soppresse le fermate di Cercina, Mimmole, Panicaglia, Salviati e Sant'Eufemia di Brisighella e la stazione di Fontebuona[5]. Nel settembre dello stesso anno i comuni attraversati dalla linea, alcune associazioni e dei privati costituirono il comitato "Gli amici della Faentina - il treno di Dante" con lo scopo di potenziare la linea anche in un ambito turistico[6].

Da maggio 2023, a causa di movimenti franosi dipendenti dall’emergenza meteorologica che ha colpito l’Alto Mugello e l’Emilia-Romagna, la circolazione ferroviaria è stata sospesa tra le stazioni di Marradi-Palazzuolo sul Senio e Faenza[7]. L'intera tratta è stata riaperta dal 27 dicembre 2023.

Caratteristiche modifica

La linea ha inizio lungo la ferrovia Firenze-Roma, dalla quale si dirama con un doppio raccordo all'interno dell'abitato di Firenze tra le stazioni di Santa Maria Novella e Campo di Marte, per cui è possibile innestarsi sia in direzione della prima che dell'altra. Sul raccordo lato Campo di Marte è presente la piccola fermata a binario unico Le Cure, quindi i due rami si ricongiungono nella stazione di Firenze San Marco Vecchio, stazione molto particolare in quanto ha due binari ma è praticamente una fermata, essendo i due rami provenienti da direzioni opposte e non collegati tra loro. Il deviatoio di collegamento si trova poco dopo in direzione di Faenza, dove la linea diventa a binario unico e così rimarrà per tutta la sua estensione. Si incontra quindi la ex fermata di Salviati, costruita durante i lavori di ristrutturazione della linea negli anni 90 come posto di interscambio auto/treno per raggiungere il centro di Firenze coi mezzi pubblici, e successivamente dismessa. La linea quindi inizia la salita nella valle del torrente Mugnone, incontra la stazione di Fiesole-Caldine e subito dopo lascia la valle e con una galleria elicoidale, praticamente un tornante, inizia a salire lungo il versante destro, supera altre brevi gallerie, raggiunge la ex stazione di Montorsoli, oggi Posto di Movimento, passa con una galleria sotto il cimitero di Trespiano e imbocca la prima galleria di valico della linea, la galleria Pratolino. Superata questa, inizia a scendere verso Vaglia e San Piero a Sieve, passa contemporaneamente sotto la ferrovia Alta Velocità Firenze-Bologna con un viadotto e sopra la SP551 Traversa del Mugello con un sottopasso e raggiunge Borgo San Lorenzo. Da qui mantiene la sinistra lasciando sulla destra la linea per Pontassieve, e ricomincia a salire con larghe e sinuose curve fino a Ronta. Dopo quest'ultima località piega bruscamente a destra e si infila nel colle sul lato sinistro della valle con la galleria Croce-Razzolo-Monzagnano, che in realtà non è una galleria unica ma sono appunto come si evince dal nome tre gallerie intervallate da due brevissimi tratti aperti. Tale scelta progettuale, realizzata spesso, serviva sia per facilitare i lavori di scavo delle gallerie (scavare tre gallerie corte è più facile e veloce che scavarne una lunga perché si lavora su più fronti), sia per evacuare meglio i fumi delle locomotive che altrimenti tendevano a ristagnare all'interno delle gallerie lunghe, specialmente quelle anche in curva come questa. Superate altre brevi gallerie la linea si inoltra lungo la valle del torrente Muccione e incontra la ex stazione di Fornello, località di servizio costruita contemporaneamente alla realizzazione della ferrovia come posto di blocco e di rifornimento delle locomotive, oltre che di controllo e manutenzione della linea e della vicina galleria di valico. Oggi la stazione versa in stato di abbandono, come il resto degli edifici sparsi intorno nati come residenza degli addetti al servizio in tale località. Fra l'altro questo luogo era raggiungibile praticamente solo in treno, essendo in una zona molto impervia in mezzo alle montagne: l'unica alternativa erano i sentieri in mezzo al bosco comunque sicuramente non agevoli. Si arriva quindi alla galleria di valico, detta Galleria degli Allocchi, situata poco dopo un'altra breve galleria ed un casello, e all'interno della galleria si raggiunge il culmine della linea. La linea inizia quindi a scendere nella valle del fiume Lamone con larghe curve, numerose gallerie e viadotti, fino a raggiungere Marradi, ultimo avamposto della provincia di Firenze e quindi terra toscana ma già geograficamente in Emilia-Romagna. Qui la ferrovia lascia la sua posizione elevata lungo il versante e si dispone nel fondovalle. Da qui segue un andamento pressoché rettilineo e piano fino a Faenza, dove si innesta sulla linea Bologna-Ancona in direzione della seconda dopo aver superato gli ultimi due passaggi a livello, di tipo a semibarriere, e raggiunge poco dopo la stazione di Faenza.

 Stazioni e fermate 
   
per Roma (LL e DD)
   
(0+000) Firenze Campo di Marte 53 m s.l.m.
   
0+000 Firenze Santa Maria Novella 48 m s.l.m.
       
per Pisa, per Lucca e per Bologna
       
per Pisa, per Lucca e per Bologna
   
(1+200) Le Cure * 2001
   
 
(1+664)
3+126
Firenze San Marco Vecchio
 
(2+146)
3+608
PM Il Cionfo
 
(2+679)
4+153
Deviatoio uscita
 
4+325 Salviati † 2012[5]
 
6+964 Pian di Mugnone
 
8+750 Fiesole-Caldine 169 m s.l.m.
 
galleria Sant'Andrea a Sveglia (1.192 m)
 
11+844 Mimmole † 2012[5]
 
14+397 PM Montorsoli 251 m s.l.m.
 
15+984 Cercina † 2012[5] 276 m s.l.m.
 
galleria Pratolino (3.606 m)
 
19+751 Fontebuona † 2012 330 m s.l.m.
 
22+735 Vaglia 292 m s.l.m.
 
25+895 Tagliaferro * 1940[8]
 
26+730 Campomigliaio
 
29+853 San Piero a Sieve 211 m s.l.m.
     
ferrovia Bologna-Firenze (alta velocità)
 
34+615 Borgo San Lorenzo 212 m s.l.m.
     
per Pontassieve
 
35+576 viadotto Rio de Paoli
 
38+098 Panicaglia † 2012[5] 281 m s.l.m.
 
43+438 Ronta 406 m s.l.m.
 
galleria Croce-Razzolo-Monzagnano (2.336 m)
 
49+767 Fornello † 1968 537 m s.l.m.
 
50+467 galleria Dell'Appennino o "Degli Allocchi" (3.793 m)
 
52+500 culmine linea 578 m s.l.m.
 
54+260
 
56+362 Crespino del Lamone 526 m s.l.m.
 
galleria Salto del Cavallo (1.294 m)
 
galleria Fantino (1.155 m)
 
Fantino † 1961[9] 422 m s.l.m.
 
64+508 Biforco 360 m s.l.m.
 
66+619 Marradi-Palazzuolo sul Senio 319 m s.l.m.
 
68+958 Popolano di Marradi 296 m s.l.m.
 
confine Toscana-Emilia-Romagna
 
72+082 San Martino in Gattara 261 m s.l.m.
 
75+945 San Cassiano 217 m s.l.m.
 
79+074 Sant'Eufemia di Brisighella * 1938[10] † 2012[5] 191 m s.l.m.
 
80+647 Strada Casale * 1949[11] 169 m s.l.m.
 
83+960 Fognano 139 m s.l.m.
 
87+935 Brisighella 105 m s.l.m.
 
92+935 San Cristoforo Faentino * 1942,[12] † '60
     
per Bologna
 
100+949 Faenza 34 m s.l.m.
     
per Ancona
 
per Ravenna
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile

Opere principali modifica

Opera Lunghezza (m) Tratta Note
Galleria artificiale Salviati 366 Salviati-Pian di Mugnone Variante di tracciato del 1999
Galleria Monterinaldi 210 Salviati-Pian di Mugnone
Ponte sul T. Mugnone Salviati-Pian di Mugnone
Galleria Spiccarello 414 Salviati-Pian di Mugnone
Ponte sul T. Mugnone 18 Fiesole Caldine-Mimmole
Galleria Sant'Andrea a Sveglia 1 192 Fiesole Caldine-Mimmole
Galleria Basciano 362 Mimmole-Montorsoli
Viadotto del Palagio Mimmole-Montorsoli
Galleria Lastrucci 118 Mimmole-Montorsoli
Galleria San Bartolo 480 Mimmole-Montorsoli
Galleria Paretaio 456 Montorsoli-Cercina
Viadotto sul T. Docciola 42 Montorsoli-Cercina
Galleria Pratolino 3 606 Cercina-Fontebuona
Ponte sul T. Carza 20 Fontebuona-Vaglia
Galleria Carzola 121 Fontebuona-Vaglia
Galleria Pratale 74 Vaglia-Campomigliaio
Galleria Tagliaferro 72 Vaglia-Campomigliaio
Ponte sul F. Sieve 59 San Piero a Sieve-Borgo San Lorenzo
Viadotto sul T. Le Cale 186 Borgo San Lorenzo-Panicaglia
Viadotto sul Rio de' Paoli 242 Borgo San Lorenzo-Panicaglia
Viadotto sul Rio Fontanacce 136 Borgo San Lorenzo-Panicaglia
Ponte sul Rio Trillero 62 Panicaglia-Ronta
Viadotto sul Rio Buggiano 103 Panicaglia-Ronta
Galleria Selve 313 Panicaglia-Ronta
Galleria Ponticino 50 Panicaglia-Ronta
Viadotto sul Rio Morto 97 Panicaglia-Ronta
Viadotto del Poggio 179 Panicaglia-Ronta
Ponte sul T. Cerreto 39 Ronta-Fornello
Galleria Cerreto 423 Ronta-Fornello
Ponte sul T. Farfereto 10 Ronta-Fornello
Galleria Croce-Razzolo-Monzagnano 2 336 Ronta-Fornello Croce m. 224, art. Razzolo m. 59, Monzagnano m. 2 053
Ponte sul T. Pesciola 22 Ronta-Fornello
Galleria Tomba 782 Ronta-Fornello
Galleria Colombino 186 Ronta-Fornello
Viadotto sul F.so di Bucadinora 55 Ronta-Fornello
Galleria Poggio Preti 117 Ronta-Fornello
Galleria Razzo 195 Ronta-Fornello
Viadotto sul F.so di Faeto 67 Ronta-Fornello
Galleria Ficcapra 215 Ronta-Fornello
Viadotto sul F.so di Valdicampi 92 Ronta-Fornello
Viadotto sul F.so del Burione 77 Fornello-Crespino del Lamone
Galleria Raccozzamuccione 268 Fornello-Crespino del Lamone 242 m. + impalcato di 26 m. lato Fornello
Ponte sul T. Muccione 15 Fornello-Crespino del Lamone
Galleria Appennino (degli Allocchi) 3 793 Fornello-Crespino del Lamone 3 778 m. + impalcato di 15 m. lato Fornello
Ponte sul F. Lamone n. 1 10 Fornello-Crespino del Lamone
Ponte sul F. Lamone n. 2 10 Fornello-Crespino del Lamone
Galleria Valcava 89 Fornello-Crespino del Lamone
Galleria La Logora 162 Fornello-Crespino del Lamone
Ponte sul F. Lamone n. 3 18 Fornello-Crespino del Lamone
Galleria Crespino 194 Fornello-Crespino del Lamone
Ponte sul Rio Valbura 89 Crespino del Lamone-Fantino
Galleria Valbura 221 Crespino del Lamone-Fantino
Viadotto sul F.so Masera 89 Crespino del Lamone-Fantino
Galleria Canali 449 Crespino del Lamone-Fantino
Viadotto sul F.so di Spedina 56 Crespino del Lamone-Fantino
Galleria Salto del Cavallo 1 294 Crespino del Lamone-Fantino
Galleria Lozzole 401 Crespino del Lamone-Fantino
Ponte sul F. Lamone n. 4 77 Crespino del Lamone-Fantino
Galleria Fantino 1 155 Crespino del Lamone-Fantino
Ponte sul F. Lamone n. 5 40 Crespino del Lamone-Fantino
Ponte sul F.so di Sieve 89 Fantino-Biforco
Galleria Casalecchio 167 Fantino-Biforco
Galleria Castagno 101 Fantino-Biforco
Galleria Termini 164 Fantino-Biforco 142 m. + impalcato di 22 m. lato Fantino
Galleria Artificiale 37 Fantino-Biforco
Galleria Camurrano 478 Fantino-Biforco
Viadotto sul F.so Camurrano 198 Fantino-Biforco
Galleria Castello 430 Fantino-Biforco
Galleria Biforco 172 Fantino-Biforco
Galleria Annunziata 405 Biforco-Marradi
Galleria Vinco 89 Biforco-Marradi
Ponte sul F. Lamone n. 6 199 Biforco-Marradi Viadotto di Villanceto
Galleria Archiroli 373 Biforco-Marradi
Galleria Colombaia 340 Biforco-Marradi
Ponte sul F. Lamone n. 7 94 Biforco-Marradi
Galleria Filetta 99 Marradi-Popolano
Galleria Celserato 68 San Martino in Gattara-San Cassiano
Galleria San Cassiano 363 San Cassiano-Sant'Eufemia
Ponte sul F. Lamone n. 8 San Cassiano-Sant'Eufemia
Galleria Sant'Eufemia 346 San Cassiano-Sant'Eufemia
Ponte sul F. Lamone n. 9 San Cassiano-Sant'Eufemia
Galleria Co 84 Sant'Eufemia-Strada Casale
Viadotto di Pontelungo 137 Brisighella-Faenza
Galleria Persolino 170 Brisighella-Faenza

Note modifica

  1. ^ Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926
  2. ^ Tabella A, punto 4
  3. ^ Baldi, Faentina..., p. 16
  4. ^ Orario Trenitalia 2013
  5. ^ a b c d e f Impianti FS, in "I Treni" n. 351 (settembre 2012), p. 8
  6. ^ Redazionale, Treno di Dante, nasce il comitato di Comuni Tosco-Romagnoli, in Il Resto del Carlino - Ravenna, 9 settembre 2012. URL consultato il 19 luglio 2013.
  7. ^ Troppe frane lungo il percorso La linea Faentina ora resta chiusa, su Il Resto del Carlino, 20 giugno 2023. URL consultato l'11 agosto 2023.
  8. ^ Ordine di Servizio n. 32 del 1940
  9. ^ Ordine di Servizio n. 114 del 1961
  10. ^ Ordine di Servizio n. 78 del 1938
  11. ^ Ordine di Servizio n. 80 del 1949
  12. ^ Ferrovie dello Stato, Ordine di servizio n. 58, 1942.

Bibliografia modifica

  • Rete Ferroviaria Italiana, Fascicolo Linea 93.
  • Roberto Montelucci, Progetto di ricostruzione ed esercizio della ferrovia Faentina in regime di concessione, relazione illustrativa, Firenze, 1961.
  • Piergiorgiorgio Malesani, Roberto Montelucci, La Faentina, arteria veloce Toscana-Romagna e metropolitana fra Firenze e Mugello , Firenze, 1975. Estratto dal Bollettino degli Ingegneri n. 4/1975
  • Adriano Betti Carboncini, Ferrovia "Faentina" ieri e oggi (prima parte), in "I Treni Oggi" n. 51 (giugno 1985).
  • Adriano Betti Carboncini, Ferrovia "Faentina" ieri e oggi (seconda parte), in "I Treni Oggi" n. 52 (luglio-agosto 1985).
  • Maurizio Panconesi Massimo Colliva, Cara Faentina. La linea Faenza - Marradi - Fiesole - Firenze e la sua storia, Bologna, Ponte Nuovo Editrice, 1986.
  • Adriano Betti Carboncini, Faentina cento anni, Cortona, Calosci, 1993.
  • AA. VV., Strada ferrata faentina: cent'anni, a cura del Dopolavoro Ferroviario Faenza, Faenza, Valgimigli, 1993.
  • Neri Baldi, Faentina in cantiere, in "I Treni" n. 164 (ottobre 1995), pp. 16–17.
  • Neri Baldi, Bentornata Faentina!, in "I Treni" n. 202 (1999), n. 202, pp. 12–18.
  • Neri Baldi-Alfio Ciabatti Faentina Guida fra storia e natura attraverso l'Appennino,Edizioni Pegaso Firenze, 2013

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