Ferrovia Genova-Ventimiglia
La ferrovia Genova-Ventimiglia è una linea ferroviaria che corre lungo tutta la costa del ponente ligure, dal capoluogo genovese fino al confine con la Francia.
Genova-Ventimiglia | |
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Stati attraversati | Italia |
Inizio | Genova |
Fine | Ventimiglia |
Attivazione | Dal 1856 al 1872 |
Gestore | RFI |
Precedenti gestori | FS (1905-2001) RM (1885-1905) SFAI (1868-1885) SFR (1865-1868) SFSP (1856-1865) |
Lunghezza | 147 km |
Scartamento | 1435 mm |
Elettrificazione | 3000 V = (1500 V = nella stazione di Ventimiglia) |
Diramazioni | Savona Parco Doria-Savona Marittima (2,357 km) |
Ferrovie | |
È una delle principali linee ferroviarie italiane, e attraversa tre capoluoghi di provincia: Genova, Savona e Imperia. Ventimiglia ha la funzione di stazione di confine, dove terminano i treni italiani e francesi.
Storia
modificaIl contesto e la costruzione della Linea Costiera
modificaL'idea di una ferrovia costiera per la Liguria nasce nel 1857 con quella che allora venne chiamata Ferrovia delle Riviere Liguri che, iniziata nel marzo dello stesso anno, doveva partire dal fiume Varo (a ovest di Nizza), allora confine del Regno di Sardegna con la Francia, per raggiungere il fiume Magra che allora segnava il confine con il Ducato di Modena. Questa ferrovia faceva parte dell'ambizioso progetto di sistema ferroviario considerato da Cavour come fattore determinante di accelerazione del processo di unificazione italiana.
Allora era già in esercizio una breve tratta nel ponente genovese, tra la stazione di Sampierdarena e Voltri, aperta l'8 aprile 1856, che si diramava dalla Torino-Genova e il velocizzarsi del processo di creazione del Regno d'Italia diede un ulteriore impulso al completamento dell'opera con la Legge emanata il 27 ottobre 1860 con cui si decideva la realizzazione di quella che fu chiamata ferrovia ligure, ferrovia che, correndo lungo tutta la costa, unisse Ventimiglia con Massa e quindi con le linee ferroviarie già esistenti. La costruzione e l'esercizio furono affidati alle Strade Ferrate Livornesi, da poco create.
Dopo pochi anni, nel 1865, le Livornesi furono assorbite dalle Strade Ferrate Romane (SFR), che proseguirono la costruzione e attivarono il tratto da Voltri a Savona il 25 maggio 1868.
Tuttavia la SFR, che si trovava in difficoltà economiche, cedette la linea dal 23 novembre 1868 alla SFAI, che già gestiva il resto della rete del nord Italia.
Pochi anni dopo, il 25 gennaio 1872, la linea fu completata raggiungendo Ventimiglia.
Tratto | Attivazione | |
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P. Principe-Sampierdarena | 18 dicembre 1853 | [1][A 1] |
Sampierdarena-Voltri | 17 gennaio 1856 | [1] |
Voltri-Savona | 25 maggio 1868 | |
Savona-Ventimiglia | 25 gennaio 1872 | |
Manuale |
Il collegamento internazionale (di soli 7 km), con la realizzazione della stazione di confine di Ventimiglia, venne attivato due mesi più tardi (18 marzo 1872).
La ferrovia costiera fu costruita a singolo binario, specie per le difficoltà tecniche dovute alla complessa configurazione orografica della costa Ligure. Inoltre, nella realizzazione dell'opera i progettisti non prestarono molta attenzione alle esigenze dei territori che venivano attraversati anche perché la linea fu considerata di primaria importanza ai fini degli interessi militari e difensivi, prima dello stato sardo e poi di quelli del neonato regno italiano (in particolare durante la Prima Guerra Mondiale la ferrovia ricoprì un ruolo fondamentale per il trasporto di truppe e rifornimenti). Altro aspetto che influenzò la scelta del percorso originario fu la necessità di realizzare un collegamento ferroviario in tempi rapidi e contenendo le spese, ragion per cui la ferrovia aveva un andamento tortuoso, percorreva gallerie piuttosto corte (le operazioni di scavo erano lente e costose) ed in molti casi attraversava i centri abitati in senso longitudinale (come ad esempio succedeva ad Arenzano, Savona e Sanremo).
Tale scelta costruttiva teneva anche conto del fatto che a quell'epoca la maggior parte dei trasporti, sia di viaggiatori che di merci, avveniva prevalentemente via mare, per cui il tracciato correva praticamente al livello del mare, seguendo fedelmente la linea costiera e affiancando, dove possibile, la Via Aurelia, unendo così oltre quaranta piccoli centri, fino ad allora difficilmente raggiungibili via terra quando non raggiungibili esclusivamente via mare.
Evoluzione di varianti e raddoppi
modificaTratto | Attivazione | |
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Ventimiglia-confine francese | 12 maggio 1910 | [2][A 2] |
Ventimiglia-Bordighera | 5 giugno 1925 | |
Sampierdarena-Pegli | 15 maggio 1930 | |
Pegli-Voltri | 28 ottobre 1935 | |
Loano-Albenga | 10 agosto 1936 | |
Bordighera-Ospedaletti Ligure | aprile 1955 | |
Voltri-Cogoleto | 23 ottobre 1968 | [2][A 3] |
Cogoleto-Varazze | 30 ottobre 1968 | |
Varazze-Finale Ligure | 12 maggio 1977 | |
PP San Lorenzo-Bordighera | 27 settembre 2001 | |
Andora-PP San Lorenzo | 11 dicembre 2016 | |
Manuale |
Per i primi 60 anni di esercizio la linea, quasi interamente a binario unico (fatta eccezione per il tratto tra Genova e Sampierdarena, dove confluivano diverse linee) si rivelò ben presto inadeguata alle esigenze di collegamento. La crescente urbanizzazione delle città ed il successivo evolversi del trasporto su gomma rese caotico e poco sicuro il traffico laddove la ferrovia interrompeva le strade e attraversava quartieri ormai densamente popolati. Si cominciò quindi a progettarne il raddoppio, il quale avrebbe seguito un tracciato più lineare e comportato il graduale spostamento a monte della ferrovia (con gallerie più ampie e lunghe). Se da una parte questo significò eliminare i numerosi passaggi a livello dalle strade e ridurre notevolmente i tempi di percorrenza, dall'altra molte località costiere persero la propria stazione e di conseguenza, il loro collegamento diretto su ferro; le nuove stazione, inoltre, sono spesso lontane dai centri che dovrebbero servire, come la nuova stazione di Diano, che risulta più lontana addirittura dall'autostrada, [3] o alla periferia della loro città, come le stazioni di Imperia[4] e Taggia Arma[5].
Sebbene già dai primi anni del 1900 fosse iniziata la progettazione dell'adeguamento della linea alle mutate necessità, i lavori per il suo raddoppio sono proseguiti in diverse fasi e molto lentamente, tanto che oggi alcuni tratti (tra Andora e Albenga e tra Loano e Finale Ligure) sono ancora a binario unico.
I primi raddoppi (1910-1936)
modificaLa tratta da Ventimiglia verso la Francia fu raddoppiata nel 1910, mentre nel 1925 toccò alla tratta Ventimiglia-Bordighera.
Sotto il regime fascista vennero compiuti diversi raddoppi, specie nella tratta genovese, in quanto dal 1926 ben 19 comuni intorno al capoluogo vennero inglobati nella "Grande Genova" e si rese necessario garantire un collegamento più efficiente fra le varie delegazioni cittadine. Nel 1930 venne raddoppiata la tratta da Sampiedarena a Pegli, nel 1935 fu ultimato il raddoppio genovese con la tratta Pegli - Voltri.
Riguardo la parte costiera, il primo raddoppio venne realizzato sulla Albenga-Loano nel 1936 e furono edificati nuovi fabbricati viaggiatori; inoltre si approfittò di alcune rettifiche nel tratto San Lorenzo al Mare-Ospedaletti per predisporre le due nuove gallerie realizzate (Santo Stefano e Sanremo-Ospedaletti) per il secondo binario, anche se di fatto tali lavori risultarono inutili dato il successivo abbandono di questo sedime nel 2001.
Il raddoppio Voltri-Varazze (1968)
modifica- Sino al 1968 le tratte raddoppiate erano:
- Genova Sampierdarena-Genova Voltri (11 km)
- Loano-Albenga (8 km)
- Ospedaletti-confine francese (20 km)
Nel secondo dopoguerra ripartirono i lavori: la prima parte del raddoppio, tra la stazione di Genova Vesima e quella di Varazze, fu aperta nel 1968 (il 23 ottobre sino a Cogoleto, sette giorni dopo da Cogoleto a Varazze); la tratta rimanente, fra la stazione di Genova Voltri e Vesima, fu aperta il 29 luglio 1969.[6][7] La nuova sede ferroviaria, spostata a monte rispetto alla precedente, consentì di liberare le cittadine rivierasche di Arenzano, Cogoleto e Varazze dalla linea che le attraversava. Ad Arenzano fu anche costruita una nuova stazione all'interno così come a Varazze, mentre quella di Cogoleto, pur con un nuovo fabbricato viaggiatori, venne mantenuta nella posizione originaria. Le stazioni e la sede ferroviaria dismessa vennero in parte riutilizzate ed in parte abbandonate. In particolare la zona di Vesima, dopo anni di abbandono, fu utilizzata per l'allargamento della sede stradale della Aurelia mentre all'interno delle tre cittadine fu assorbita dal tessuto urbano. Sopravvissero i fabbricati delle stazioni, convertiti ad altro uso. I tratti extraurbani, inizialmente abbandonati, sono stati negli ultimi anni recuperati e adibiti a percorsi ciclopedonali.
Il raddoppio Varazze-Finale Ligure (1962-1977)
modificaInvece per il raddoppio fino a Savona e oltre dovevano passare altri 9 anni. A Savona degno di nota fu che la nuova stazione era stata già costruita tra il 1961 e il 1962 su progetto dell'ingegner Nervi, e fu inaugurata dall'allora Presidente della repubblica Antonio Segni, rimanendo quindi inutilizzata e senza binari per ben 15 anni. Infatti solo nel 1977, con grande ritardo rispetto ai programmi, fu completata la tratta tra Varazze e Finale Ligure, che comprendeva anche la nuova stazione di Savona Mongrifone. Anche in questo caso la sede dismessa fu assorbita dal tessuto urbano, spesso con la sua trasformazione in passeggiata a mare. A Savona l'area della vecchia stazione lungo il torrente Letimbro restò abbandonata a lungo, trasformata prima in scalo di rimessaggio dei veicoli e successivamente demolita per far posto ad un ampio parcheggio nella zona di Piazza del Popolo.
Il raddoppio San Lorenzo-Ospedaletti (1982-2001)
modificaSebbene ne esistesse già il progetto dal 1982[8] fu solo dopo 25 anni di progetti, finanziamenti, rinvii e discussioni che nel 2001 venne aperta all'esercizio, tra Imperia e Bordighera, la tratta di raddoppio tra San Lorenzo al Mare e Ospedaletti comprendente le nuove stazioni di Taggia-Arma e Sanremo (quest'ultima in sotterranea) mentre quelle di San Lorenzo-Cipressa, Santo Stefano Riva Ligure e Ospedaletti vennero dismesse. Le aree dismesse sono oggetto di un programma di riqualificazione mentre si stanno svolgendo i lavori per il completamento del raddoppio che sarà quasi interamente in galleria.
Il 2 aprile 2006 è stata attivata una variante di tracciato fra le stazioni di Genova Voltri e Genova Pegli, comprendente la nuova stazione di Pra.
Nel 2011 venne inaugurato, fra le stazioni di Sanpierdarena e Cornigliano, un nuovo ponte a Genova sul torrente Polcevera costruito in variante, lungo 750 metri e consentendo velocità più elevate e maggior massa assiale con un investimento complessivo di 22 milioni di euro[9].
All'inizio del 2014 una frana avvenuta in località Vico delle Vignette, nel comune di Andora, causò lo svio dell'InterCity 660 Milano-Ventimiglia trainato dalla locomotiva E.444R.022[10] ed impose l'interruzione della linea per alcune settimane.[11][12][13][14][15]
Il raddoppio Andora-Imperia-San Lorenzo (2004-2016)
modificaGli scavi delle nuove gallerie per questo raddoppio iniziarono nel 2004. Con il cambio d'orario dell'11 dicembre 2016 è stata attivata la nuova variante di tracciato a doppio binario fra Andora e San Lorenzo al Mare, quasi totalmente in galleria e comprendente le nuove stazioni e fermate di Andora, Diano e Imperia; contemporaneamente è stato soppresso il vecchio tracciato costiero a binario unico,[16] comprendente le stazioni di Andora, Cervo-San Bartolomeo, Diano Marina, Imperia Oneglia e Imperia Porto Maurizio.[17][18][19]
Sviluppi futuri
modificaLa linea è attualmente soggetta a diversi interventi.
Sul lato genovese, sono in corso i lavori per il riassetto del Nodo Ferroviario di Genova, portati avanti insieme al cantiere per il Terzo Valico, che sarà collegato al capoluogo ligure e a Savona. A lavori finiti, sarà attivato il quadruplicamento della linea fra le stazioni di Sampierdarena e Voltri.
In quest'ottica verranno:
- Potenziate le stazioni di Genova Piazza Principe-Sotterranea e Genova Via di Francia (che vedranno entrambe le banchine funzionanti),
- Riorganizzate e potenziate le stazioni di Sestri Ponente e Sampierdarena,
- Riorganizzato il nodo ferroviario di Prà Mare con la costruzione di una nuova stazione a Voltri.
- Attivate le nuove fermate di Erzelli-Aeroporto e Cornigliano-est, realizzate per il Servizio Ferroviario Urbano Genovese.
Per la parte costiera, è in fase di progettazione definitiva il completamento dell'ultimo tratto di raddoppio[20], fra le stazioni di Finale Ligure e Andora. Questo comporterà la soppressione del tracciato esistente (in parte ancora a binario unico) e la dismissione delle attuali stazioni di Borgio Verezzi, Albenga, Pietra Ligure, Loano, Borghetto Santo Spirito, Ceriale, Alassio e Laigueglia.
La nuova tratta costruita in variante a doppio binario, sarà lunga circa 32 Km (di cui 25 in galleria e 7 in viadotto) e comprenderà le nuove stazioni di Pietra Ligure, Borghetto-Ceriale-Loano, Albenga e Alassio (quest'ultima in sotterranea)[21]. Verranno invece cancellate le stazioni di Loano, Laigueglia, Ceriale e Borgio Verezzi.
Il costo della variante si aggira intorno ai 2 miliardi e 150 milioni di euro, mentre il tempo previsto per la realizzazione è di 6 anni.
Caratteristiche
modifica[22][23][24][25][26] Stazioni e fermate | ||||||||||
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per Pisa | |||||||||
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1+091 / (3+911) | per Genova Piazza Principe Sotterranea | ||||||||
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(2+781) | Genova Piazza Principe Sotterranea | ||||||||
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Genova Piazza Principe | 16 m s.l.m. | |||||||
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Genova Marittima Santa Limbania * 1880[27] / per Bivio/PC Fegino (via Granarolo) | |||||||||
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gallerie di San Lazzaro (alta / bassa) | |||||||||
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(0+980) | Genova Via di Francia | ||||||||
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Bivio San Lazzaro[28] per San Benigno | |||||||||
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Genova Sampierdarena | 9 m s.l.m. | |||||||
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per Bivio/PC Fegino, per Torino e per Asti | |||||||||
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variante * 2011 | |||||||||
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per il porto di Genova | |||||||||
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torrente Polcevera | |||||||||
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1+698 | Genova Cornigliano * 1853 † 1929 | 8 m s.l.m. | |||||||
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2+056 | Genova Cornigliano * 1929 | 8 m s.l.m. | |||||||
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strada statale 1 Via Aurelia | |||||||||
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Ilva Cornigliano | |||||||||
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3+735 | Genova Sestri Ponente Aeroporto | 5 m s.l.m. | |||||||
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5+887 | raccordo Carmagnani di Multedo[29][22] | ||||||||
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torrente Varenna | |||||||||
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deviatoi 120a/b (ambito Genova Sestri Ponente)[29] | |||||||||
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6+262 | Genova Pegli | 7 m s.l.m. | |||||||
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variante * 2006 | |||||||||
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8+034 | Bivio Castelluccio | ||||||||
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per Borzoli e Terzo valico (in costruzione) | |||||||||
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8+560 (8+875) | Genova Pra 1856 / 2006 | 6 / X m s.l.m. | |||||||
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9+704 | Genova Voltri Mare | ||||||||
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11+042 | Genova Voltri nuova / vecchia | 5 m s.l.m. | |||||||
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raccordo per le ferriere | |||||||||
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12+441 | galleria Crevari | (2.445 m) | |||||||
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14+886 | |||||||||
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14+982 | Genova Vesima | ||||||||
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galleria dei Lastroni | |||||||||
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Cava Lupara | |||||||||
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variante * 1968 | |||||||||
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15+857 | galleria Torre Rossa | (1.610 m) | |||||||
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17+467 | |||||||||
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PL su SS 1 | |||||||||
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torrente Cantarena (ponte demolito) | |||||||||
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17+936 | Arenzano * 1868 † 1968 | 6 m s.l.m. | |||||||
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18+229 | Arenzano * 1968 / torrente Lissolo | ||||||||
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PL su SS 1 | |||||||||
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18+459 (18+353) | gallerie Delle Piane / San Martino | (1.226 / 209 m) | |||||||
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19+685 (18+562) | |||||||||
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19+842 | gallerie Centurione / Torretta I | (1.340 / ± 100 m) | |||||||
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(19+104) | galleria Torretta II | (304 m) | |||||||
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21+182 (19+413) | |||||||||
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21+367 | Cogoleto | 5 m s.l.m. | |||||||
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variante * 1968 | |||||||||
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22+790 | galleria Giulia | (4.764 m) | |||||||
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27+554 | |||||||||
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variante * 1977 / galleria Vittorio Sechin | |||||||||
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28+624 | Varazze * 1977 | 6 m s.l.m. | |||||||
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Varazze * 1968 † 1977 | |||||||||
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Varazze * 1868 † 1968 | |||||||||
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fine variante 1968 | |||||||||
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28+952 | galleria Tanon | (1.239 m) | |||||||
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30+191 | |||||||||
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31+134 | Celle Ligure * 1977 | ||||||||
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Celle Ligure * 1868 | 6 m s.l.m. | ||||||||
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33+884 | Albisola * 1977 | ||||||||
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Albissola Capo * 1868 † 1977 | 8 m s.l.m. | ||||||||
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Autostrada dei Fiori | |||||||||
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34+665 | galleria Monte Passasco | (2.732 m) | |||||||
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37+387 | |||||||||
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per San Giuseppe di Cairo (via Altare) | |||||||||
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per San Giuseppe di Cairo (via Santuario) | |||||||||
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Autostrada dei Fiori | |||||||||
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fiume Letimbro | |||||||||
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39+077 | Savona * 1977 | ||||||||
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Lavagnola | |||||||||
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(0+000) | Savona Letimbro * 1868 † 1977 | 9 m s.l.m. | |||||||
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Savona Marittima (senza traffico) | |||||||||
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40+537 | Savona Parco Doria * 1977 | ||||||||
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41+871 | Bivio Doria | ||||||||
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43+345 | Quiliano-Vado Ligure * 1977 | ||||||||
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45+075 | Vado Ligure Zona Industriale * 1872 | 5 m s.l.m. | |||||||
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Vado Porto | |||||||||
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45+881 (46+940) | gallerie Mao / Capo Vado | (3.400 / 1.130 m) | |||||||
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(± 800 m) | |||||||||
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Bergeggi * 1872 † 1968 | 13 m s.l.m. | ||||||||
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galleria Bergeggi | (± 800 m) | ||||||||
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49+281 | Spotorno * 1872 † 1977 | 6 m s.l.m. | |||||||
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49+837 | Spotorno-Noli * 1977 | ||||||||
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50+422 | galleria San Giacomo | (6.514 m) | |||||||
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Noli * 1872 † 1977 | 9 m s.l.m. | ||||||||
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galleria di Noli Est | (1.088 m, 871 m) | ||||||||
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fine galleria di Noli, inizio galleria Capo Noli | (71 m) | ||||||||
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gallerie Malpasso, Porto Varigotti | (209 / 60 m) | ||||||||
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galleria Varigotti | (93 m) | ||||||||
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(58+492) | Varigotti * 1872 † 1977 | 8 m s.l.m. | |||||||
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(59+199) | galleria Costastelli (crollata) | (872 m) | |||||||
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(60+070) | |||||||||
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(60+216) | Colonia Marina Cremasca * 1914 † 1977 | ||||||||
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(60+331) | galleria San Donato | (1.019 m) | |||||||
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56+936 (61+350) | |||||||||
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(61+597) | Finalpia Santuario * 1927 † 1977 | 8 m s.l.m. | |||||||
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torrente Sciusa (ponte demolito) | |||||||||
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(60+331) | gallerie San Bernardino e Finalmarina | (730 / 850 m) | |||||||
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Finale Ligure Marina * 1872 | 8 m s.l.m. | |||||||
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raccordo Piaggio, ex officine Finalmarina * 1907 † 2014 | |||||||||
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innesto raccordo Ghigliazza | |||||||||
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63+230 | galleria Caprazoppa (termine doppio binario) | (1.136 m) | |||||||
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64+366 | cava Ghigliazza † '80 | ||||||||
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65+798 | Borgio Verezzi * 1908[30] | 5 m s.l.m. | |||||||
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68+735 | Pietra Ligure * 1872 | 4 m s.l.m. | |||||||
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71+921 | Loano * 1872 (inizio doppio binario) | 6 m s.l.m. | |||||||
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73+710 | Borghetto Santo Spirito * 1872 | 5 m s.l.m. | |||||||
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75+009 | Ceriale * 1872 | 7 m s.l.m. | |||||||
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80+931 | Albenga * 1872 (termine doppio binario) | 7 m s.l.m. | |||||||
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fiume Centa | |||||||||
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87+064 | Alassio * 1872 | 12 m s.l.m. | |||||||
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90+320 | Laigueglia * 1872 | 8 m s.l.m. | |||||||
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91+032 | galleria Capo Mele | (1.327 m) | |||||||
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92+359 | |||||||||
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torrente Merula | |||||||||
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variante di Andora * 2016[19] | |||||||||
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Andora * 2016[19] (inizio doppio binario) | ||||||||
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97+679 | galleria Collecervo * 2016 | (3.463 m) | |||||||
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(94+177) | Andora * 1872 † 2016[19] | 10 m s.l.m. | |||||||
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(98+673) | Cervo-San Bartolomeo * 1872 † 2016[19] | 8 m s.l.m. | |||||||
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torrente Cervo | |||||||||
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101+289 | galleria Caighei * 2016 | (2.692 m) | |||||||
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104+096 | Diano * 2016[19] | ||||||||
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torrente San Pietro | |||||||||
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galleria Castello * 2016 | (680 m) | ||||||||
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(101+697) | Diano Marina * 1872 † 2016[19] | 5 m s.l.m. | |||||||
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torrente Varcavello | |||||||||
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105+054 | galleria Gorleri * 2016 | (3.265 m) | |||||||
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(102+866) | galleria Capo Berta * 1872 † 2016 | (2.435 m) | |||||||
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(105+301) | |||||||||
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(106+838) | Imperia Oneglia * 1872 † 2016[19] | 7 m s.l.m. | |||||||
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raccordo per porto di Oneglia e pastificio Agnesi | |||||||||
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torrente Impero | |||||||||
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108+966 | Imperia * 2016[19] | ||||||||
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109+070 | galleria Bardellini * 2016 | (3.051 m) | |||||||
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raccordo per porto di Porto Maurizio | |||||||||
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tranvia Oneglia-Porto Maurizio | |||||||||
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(108+974) | Imperia Porto Maurizio * 1872 † 2016[19] | 11 m s.l.m. | |||||||
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tranvia Oneglia-Porto Maurizio | |||||||||
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torrente Caramagna | |||||||||
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galleria Caramagnetta * 2016 | (318 m) | ||||||||
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torrente Prino | |||||||||
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113+281 | galleria Poggi Terrabianca * 2016 | (3.021 m) | |||||||
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variante di San Lorenzo * 2001 | |||||||||
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PP San Lorenzo * 2001 † 2016[19] | ||||||||
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116+462 | PES Costarainera * 2021[31] | ||||||||
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116+635 | galleria Santo Stefano | (7.853 m) | |||||||
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(114+484) | San Lorenzo-Cipressa * 1872 † 2001 | 9 m s.l.m. | |||||||
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galleria di San Lorenzo * 1872 † 2001 | (1.521 m) | ||||||||
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(120+982) | Santo Stefano-Riva Ligure * 1872 † 2001 | 10 m s.l.m. | |||||||
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124+488 | |||||||||
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torrente Argentina | |||||||||
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124+942 | Taggia-Arma * 2001 | ||||||||
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125+298 | inizio galleria Capo Verde | (5.367 m) | |||||||
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(124+233) | Taggia-Arma * 1872 † 2001 | 6 m s.l.m. | |||||||
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(127+519) | PM Capo Verde * 1962[32] † 1974[33] | ||||||||
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130+665 | inizio fermata di Sanremo | ||||||||
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131+040 | Sanremo * 2001 | ||||||||
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(132+145) | Sanremo * 1872 † 2001 | 6 m s.l.m. | |||||||
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131+215 | fine fermata Sanremo / inizio galleria Capo Nero | (7.221 m) | |||||||
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galleria Capo Nero * 1872 † 2001 | (1.731 m) | ||||||||
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(136+773) | Ospedaletti Ligure * 1872 † 2001 | 8 m s.l.m. | |||||||
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138+436 | |||||||||
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142+556 | Bordighera * 1872 | 7 m s.l.m. | |||||||
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145+153 | Vallecrosia | 8 m s.l.m. | |||||||
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torrente Nervia | |||||||||
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cambio tensione 3 000 - 1500 V = | |||||||||
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DL Ventimiglia (FS) | |||||||||
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Ventimiglia * 1871 | 11 m s.l.m. | |||||||
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DL Ventimiglia (SNCF) | |||||||||
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fiume Roia | |||||||||
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Ventimiglia Parco Roja (senza traffico)[34] | ||||||||
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(1+096) | intersezione a raso con linea per Breil/Cuneo | ||||||||
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257+625 | galleria Ventimiglia | (587 m) | |||||||
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257+475 | cambio tensione 1500 V = - 25000 V ~ | ||||||||
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257+255 | galleria Calandre | (48 m) | |||||||
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Bivio Calandre | ||||||||
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Latte | |||||||||
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251+934 | confine di Stato Italia-Francia | ||||||||
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per Marsiglia (SNCF) | |||||||||
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile |
La linea è a scartamento ordinario (1435 mm), elettrificata a 3000 V in corrente continua, a doppio binario dalla sua origine, tra le stazioni di Genova Principe e Genova Sampierdarena, fino a Finale Ligure, da Loano ad Albenga e da Andora al confine di Stato. La stazione di Ventimiglia è punto di confine e di raccordo con la linea SNCF per Marsiglia, elettrificata a 25000 V in corrente alternata con frequenza di 50 Hz; per tale motivo è dotata di elettrificazione a 1500 V corrente continua, standard impiegato su altre ferrovie francesi, ed i treni francesi che vi prestano servizio impiegano materiale rotabile in grado di funzionare sia a 25000 V 50 Hz che a 1500 V corrente continua, mentre i treni italiani, funzionanti a 3000 V corrente continua, vi operano a tensione e potenza dimezzate.
La linea è equipaggiata con SCMT per tutta la sua lunghezza, e con BAcc a 4 codici nei tratti dall'origine a Savona e da Andora a Ventimiglia, permettendo velocità fino a 180 km/h. Da Ventimiglia a Vallecrosia, insieme ad SCMT, coesiste il sistema ERTMS/ETCS L1, esistente sulla linea francese.[35]
Traffico
modificaSulla linea circolano treni regionali, regionali veloci ed InterCity di Trenitalia e un discreto numero di treni merci, con traffico spartito tra Mercitalia Rail, Captrain Italia e Fuori Muro.
Note
modifica- ^ a b Ufficio Centrale di Statistica delle Ferrovie dello Stato, Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926, su trenidicarta.it, Alessandro Tuzza, 1927. URL consultato il 13 luglio 2021 (archiviato il 22 maggio 2021).
- ^ a b Assi, p. 19.
- ^ (IT) Google Maps, su Google Maps. URL consultato il 9 maggio 2024.
- ^ (IT) Google Maps, su Google Maps. URL consultato il 9 maggio 2024.
- ^ (IT) Google Maps, su Google Maps. URL consultato il 9 maggio 2024.
- ^ Carboncini, p. 3.
- ^ Archivio La Stampa
- ^ Costarossa - Edizioni 37-47, op. cit.
- ^ Treni, linea Genova-Ventimiglia: inaugurato nuovo tratto di binari sul Polcevera, su ivg.it, 25 luglio 2011. URL consultato il 13 luglio 2021.
- ^ Svia Intercity ad Andora, su ferrovie.it, 17 gennaio 2014. URL consultato il 3 novembre 2022.
- ^ Giancarlo Scolari, Andora, completato recupero dell'IC, su ferrovie.it, 27 febbraio 2014. URL consultato il 3 novembre 2022.
- ^ Giancarlo Scolari, Ad Andora riapre la ferrovia, su ferrovie.it, 4 marzo 2014. URL consultato il 3 novembre 2022.
- ^ Maltempo in Liguria, corsi e ricorsi storici, su scalaenne.wordpress.com, 16 gennaio 2016.
- ^ Fabrizio Tenerelli, Treno deragliato: foto e video più significativi del recupero del locomotore ad Andora, su riviera24.it, 25 febbraio 2014.
- ^ Foto treno deragliato in stazione di Andora, su ansa.it, 25 febbraio 2014.
- ^ Variante tracciato da Andora a Bordighera (con foto), su ferrovieabbandonate.it.
- ^ Milano - Genova - Ventimiglia - Milano-Genova-Ventimiglia - Italferr Archiviato il 17 dicembre 2014 in Internet Archive.
- ^ Il raddoppio Andora-San Lorenzo sarà attivo dall’11 dicembre, su LaStampa.it. URL consultato il 14 luglio 2016.
- ^ a b c d e f g h i j k Rete Ferroviaria Italiana, Circolare Territoriale RFI DTP GE 14/2016 (PDF), su donet.rfi.it, RFI, 11 novembre 2016. URL consultato il 9 novembre 2016.
- ^ Genova - Ventimiglia, su www.fsitaliane.it. URL consultato l'8 agosto 2023.
- ^ Raddoppio ferroviario: studio di fattibilità sulle richieste dei Comuni, ma l'opera non è ancora finanziata - IVG.it, su Il Vostro Giornale, 6 febbraio 2023. URL consultato l'8 agosto 2023.
- ^ a b Fascicolo Linea 74, sez. 6.3, 7.3.
- ^ Stagni.
- ^ Assi.
- ^ Rovelli.
- ^ Altimetria e località da: Quadro 61 Milano-Genova-San Remo-Ventimiglia-Marseille-Paris, su archiviofondazionefs.it, 1º gennaio 1927, p. 55. URL consultato il 10 ottobre 2021.
- ^ Ministero dei lavori pubblici e Direzione Generale delle Strade Ferrate, Relazione statistica sulle costruzioni e sull'esercizio delle strade ferrate italiane per l'anno 1881, su trenidicarta.it, Roma, 1882, pp. 284, 306, 320. URL consultato il 23 agosto 2021.
- ^ Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato, Ordine di Servizio n. 14: segnali di protezione della stazione di Santa Limbania verso il Bivio San Lazzaro (cabina H di Sampierdarena) e segnali di blocco fra detto bivio e la galleria alta di San Lazzaro, 1902.
- ^ a b Fascicolo Linea 74, sez. 4.14.
- ^ Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato, Ordine di Servizio n. 298, 1908
- ^ RFI - CT GE 14/2021
- ^ Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato, Ordine di Servizio n. 71, 1962.
- ^ Azienda Autonoma delle Ferrovie dello Stato, Piano Schematico stazione di Sanremo, agg. 1974
- ^ Ventimiglia, si cambia: chiude Parco Roja, attivato nuovo ACC
- ^ Fascicolo Linea 75, sez. 6.1.3, 7.1.3.
Annotazioni
modifica- ^ Parte della linea Torino-Genova.
- ^ Raddoppio della sede già esistente.
- ^ Con attivazione del nuovo tratto di linea a monte.
Bibliografia
modifica- Costarossa - Edizioni 37-47, 1982.
- Silvio Assi, Finale Ligure e la ferrovia dal 1872 a oggi, luglio 2021, ISBN 979-12-200-9235-7.
- Adriano Betti Carboncini, Da Ventimiglia a Massa. La ferrovia Ligure (PDF), in I Treni, 1992, pp. 126-127.
- Mario Bianchi e Carlo Ferrari, San Remo sotto terra, in I treni, 22 (2001), n. 232, pp. 18-23.
- Vittori Cervigni, Treni che non vedremo più, in I treni, 22 (2001), n. 230, pp. 22-27.
- A. Ferrara, F. Valdambrini e S. Pedemonte, Progettazione e realizzazione degli impianti di sicurezza della Fermata Sotterranea di Sanremo e delle gallerie correnti, Quarry & Construction, n. 2, febbraio 1998.
- Sergio Pedemonte e Franco Valdambrini, Spostamento a monte tra S. Lorenzo e Ospedaletti, Quarry & Construction, n. 2, febbraio 1998.
- Rete Ferroviaria Italiana - Direzione Circolazione, Fascicolo Linea 74, su normativaesercizio.rfi.it, ed. dicembre 2003, Direzione Territoriale Produzione di Genova. URL consultato il 29 settembre 2021.
- Rete Ferroviaria Italiana - Direzione Circolazione, Fascicolo Linea 75, su normativaesercizio.rfi.it, ed. dicembre 2003, Direzione Territoriale Produzione di Genova. URL consultato il 29 settembre 2021.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla ferrovia Genova-Ventimiglia
Collegamenti esterni
modifica- Roberto Rovelli, Variante di tracciato Genova Voltri-Finale Ligure Marina, su ferrovieabbandonate.it. URL consultato il 30 settembre 2021.
- Giorgio Stagni, Escursioni di archeologia ferroviaria, su stagniweb.it. URL consultato il 25 ottobre 2021.
- Giorgio Stagni, Da Arenzano a Cogoleto, su stagniweb.it. URL consultato il 25 ottobre 2021.
- Giorgio Stagni, Da Cogoleto a Varazze, su stagniweb.it. URL consultato il 25 ottobre 2021.
- Giorgio Stagni, Da Savona a Finale, su stagniweb.it. URL consultato il 25 ottobre 2021.
- Giorgio Stagni, San Lorenzo-Ospedaletti ieri e oggi, su stagniweb.it. URL consultato il 25 ottobre 2021.