Ferrovia di Aveiro

La ferrovia di Aveiro (in portoghese Ramal de Aveiro) è una linea ferroviaria a scartamento metrico del Portogallo che collega la stazione di Sernada del Vouga, sulla ferrovia del Vouga, e Aveiro, sulla ferrovia del Nord[1].

Ferrovia di Aveiro
Nome originale(PT) Ramal de Aveiro
Stati attraversatiBandiera del Portogallo Portogallo
Attivazione1911
Soppressione1993
GestoreComboios de Portugal
Precedenti gestoriCompanhia Portuguesa para a Construção e Exploração de Caminhos de Ferro
Compagnie Française pour la Construction et Exploitation des Chemins de Fer a la l'Étranger
Lunghezza37,7 km
Scartamentoscartamento metrico
Ferrovie
Stazione di Sernada do Vouga
Stazione di Macinhata de Vouga e Museo attiguo nel 2014

Storia modifica

Progetti e concessioni modifica

Un decreto dell'11 luglio 1889 confermato il 23 maggio 1901 autorizzò l'imprenditore Frederico Pereira Paja a costruire ed esercire una ferrovia tra le località di Torre de Eita, sulla ferrovia del Dão ed Espinho, sulla ferrovia del Nord, con una diramazione da Sever do Vouga ad Aveiro. Il progetto, presentato nel 1897, fu approvato nel 1903[1]. Un decreto del 17 marzo 1906 trasferì la concessione alla Compagnie Française pour la Construction et Exploitation des Chemins de Fer a la l'Étranger mentre il contratto definitivo con lo Stato fu siglato il 5 febbraio 1907[1].

Nelle more della costruzione la Companhia dos Caminhos de Ferro Portugueses da Beira Alta tra il 2 e il 18 settembre del 1905 presentò una serie di reclami in quanto la costruenda ferrovia aveva un andamento parallelo e a meno di 40 km di distanza da una parte della sua ferrovia della Beira Alta; il reclamo fu sottoposto al tribunale arbitrale che stabilì un accordo di compromesso il 30 luglio 1908[1].

Costruzione modifica

La linea del Vouga raggiunse Albergaria-a-Velha ed entró in servizio il 1º aprile 1908; la ferrovia tra Sernada do Vouga e Aveiro fu aperta all'esercizio l'8 settembre 1911[1].

Al termine dei lavori di costruzione delle ferrovie della Valle del Vouga e di Aveiro la Companhia para a Construção e Exploração de Caminhos de Ferro chiese la concessione per una diramazione dalla linea di Aveiro verso il "canal do Cojo" ottenendola nel novembre del 1915. Lo scoppio della prima guerra mondiale fece arenare il progetto. Il 23 agosto 1918 vennero modificati gli accordi precedenti relativamente agli espropri dei terreni[1].

Nascita della Companhia Portuguesa para a Construção e Exploração de Caminhos de Ferro modifica

Il 7 luglio 1923, l'assemblea generale degli azionisti della Compagnie Française pour la Construction et Exploitation des Chemins de Fer a la l'Étranger deliberò la sua trasformazione in impresa nazionale portoghese e pubblicò il 1º aprile del 1924 i nuovi statuti con cui nasceva in suo luogo la Companhia Portuguesa para a Construção e Exploração de Caminhos de Ferro[1].

Un decreto del 15 novembre 1926 concesse anche l'esercizio di un ramo da Aveiro verso nord-est verso il Canale di São Roque e girando verso sud per Cantanhede, Mira, Ílhavo e Vagos. A partire dalla linea in funzione fu costruito il ramo di Aveiro-Mar[1].

Un prolungamento verso Ançã venne incluso nel piano del 1930 ma venne abbandonato[2] in seguito all'attivazione della diramata costruita il 25 ottobre 1932. Il ramo ferroviario venne utilizzato per il trasporto del pesce fresco verso l'interno della regione; la Companhia fece adattare allo scopo un autocarro dalle proprie officine (definito “automotora de peixe”).

Estinzione della Compagnia e passaggio alla gestione CPP modifica

La legge n. 2008 del 7 settembre 1945 che stabilì l'accorpamento delle concessioni ferroviarie del Portogallo determinò anche il passaggio della linea alla Companhia dos Caminhos de Ferro Portugueses nel 1946. Dal 1º gennaio 1947 la ferrovia del Vouga e quella di Aveiro iniziarono l'esercizio con la nuova gestione[3].

Interruzioni della linea modifica

Nel febbraio del 2010 la circolazione fu interrotta a causa del maltempo che provocò la caduta di alberi sulla linea[4].

Un anno dopo, nel febbraio 2011, a causa di un incidente con un morto a un passaggio a livello presso São Paio de Oleiros fu interrotta nuovamente la circolazione[5].

Stazioni e fermate
       
Ferrovia del Vouga × Espinho
       
Ferrovia del Vouga × Viseu
       
0,0 Sernada do Vouga
       
Ponte di Jafafe × fiume Vouga
       
2,7 Macinhata do Vouga (Museo Ferroviario)
       
4,7 Carvalhal da Portela
       
6,4 Valongo do Vouga
       
8,9 Aguieira
       
10,1 Mourisca do Vouga
       
14,4 Águeda
       
17,1 Oronhe
       
18,3 Casal do Álvaro
       
19,7 Cabanões
       
21,3 Travassô
       
× fiume Águeda
       
23,7 Eirol
       
25,8 São João de Loure
       
27,8 Eixo
       
32,5 Esgueira
       
Ferrovia del Nord × Porto Campanhã
       
Ramal de Aveiro-Mar
       
Ramal del Canal de São Roque
       
37,7 Aveiro
       
Ferrovia del Nord × Lisbona Santa Apolónia

Materiale rotabile modifica

Nel 1993 sulla linea circolavano le automotrici del gruppo CP 9300 con rimorchio tra Sernada do Vouga e Aveiro[6].

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g h Carlos Manitto Torres, A evolução das linhas portuguesas e o seu significado ferroviário (PDF), in Gazeta dos Caminhos de Ferro, vol. 71, n. 1686, 16 marzo 1958, pp. 133-140. URL consultato il 25 marzo 2017.
  2. ^ Pedro Zúquete, Linha do Vouga (PDF), su webrails.tv, 2004. URL consultato il 25 marzo 2017.
  3. ^ Os Caminhos de Ferro Portugueses 1856-2006,  pp. 62, 63.
  4. ^ Corte nas linhas ferroviárias do Norte e Vouga devido a queda de árvores- ANPC, in Destak, 27 febbraio 2010. URL consultato il 24 marzo 2017.
  5. ^ Septuagenária colhida mortalmente por comboio na Linha do Vouga, in Jornal de Noticias, 12 febbraio 2011. URL consultato il 24 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2014).
  6. ^ Concurso Fotografico, 1994, p. 63.

Bibliografia modifica

  • (PT) Os Caminhos de Ferro Portugueses 1856-2006, CP-Comboios de Portugal e Público-Comunicação Social S. A., 2006, p. 238, ISBN 989-619-078-X.
  • (PT) Armando Castro, A Economia Portuguesa do Século XX (1900-1925), Lisbona, Edições 70, 1979, p. 233.
  • (PT) João Paulo Martins, Madalena Brion, Miguel de Sousa, Maurício Levy, Óscar Amorim, O Caminho de Ferro Revisitado; O Caminho de Ferro em Portugal de 1856 a 1996, Caminhos de Ferro Portugueses, 1996, p. 446.