Festa del grano (Foglianise)

festival a Foglianise, Campania

La festa del grano di Foglianise, comune italiano della provincia di Benevento, in Campania, è un festa patronale che si svolge ogni anno dall'8 al 18 agosto.

Festa del grano
Festa Del Grano in onore di San Rocco
Piazza Santa Maria al termine della sfilata dei carri di grano
LuogoFoglianise
Anni1482 - in corso
Frequenzaannuale
Fondato dacomunità di Foglianise
Date8 - 18 agosto
Generefesta patronale
Organizzazioneamministrazione comunale di Foglianise (attuale)
Sito ufficialewww.foglianisefestadelgrano.it

Essa ha origini antiche, probabilmente pagane,[senza fonte] legate all'abbondanza del raccolto. Oggi la festa è legata al culto di san Rocco, patrono del paese.

Elemento caratterizzante della manifestazione è la sfilata dei carri di grano la mattina del 16 agosto, un corteo di riproduzioni in miniatura di monumenti famosi, di strumenti agricoli riguardanti la mietitura, oppure opere scaturite dalla fantasia dei "carristi", realizzate mediante tecniche differenti di intreccio di steli di grano sfilano per il paese. Gli "artisti della paglia" danno vita a "trecce", "laccetti", raffinate lavorazioni che sembrano trame intessute.

Nel corso del tempo, accanto alle tecniche conosciute e diffuse, altre sono state sperimentate e applicate agli impalcati di legno o ferro, denotando una continua evoluzione della manifestazione; i modelli vengono resi con realismo, mediante la realizzazione di bifore, trilobi, archi rampanti, colonne tortili. La sfilata dei carri, trainati da trattori o da animali, lungo il "tracciato della tradizione", attrae numerosi turisti.

Carro di grano raffigurante la facciata della cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta di Modena

La festa nasce come Festa dell'abbondanza nel 1482, festa pagana dedicata al ringraziamento per il raccolto del grano.[senza fonte] Con il passare del tempo e con l'avvento Cristiano, in occasione della pestilenza che colpì la zona, i cittadini invocarono san Rocco, al quale vengono ricondotte alcune miracolose guarigioni. l'attuale modalità di svolgimento nasce nel 1728 con l'arrivo in paese della reliquia del santo e la realizzazione del primo carro, un palio di 25 metri realizzato su diversi registri.

Nel 2012 il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito a Foglianise il titolo di città, donando la medaglia della presidenza della Repubblica. Nel 2008 la Campania ha inserito la Festa del grano di Foglianise nel registro dei grandi eventi di rilevanza nazionale ed internazionale[1][2], tanto da essere presente anche ad Expo 2015[3].

A causa della pandemia di Covid-19 l'edizione del 2020 è stata rimodulata eliminando il programma civile e modificando quello religioso per misure di sicurezza. Si tratta della prima interruzione dell'evento da almeno 4 secoli, che non era stata sospesa nemmeno durante le due grandi guerre.[senza fonte]

Uno dei carri di grano rappresentante la facciata della Reggia di Caserta

La festa di Foglianise, insieme a manifestazioni simili dei comuni di Fontanarosa, Flumeri, Mirabella Eclano, Villanova del Battista, San Marco dei Cavoti e Jelsi, è parte della comunità patrimoniale delle feste del grano, nel cui ambito è in corso un progetto di patrimonializzazione UNESCO vincitore di bando e finanziato dalla regione Campania dal titolo Rituali e carri artistici del grano. Ricerche e studi finalizzati all’elaborazione di un dossier di candidatura di rete per l’iscrizione nella Lista Rappresentativa dei Patrimoni Culturali Immateriali dell’Umanità UNESCO[4].

Un carro rappresentante l' Altare della Patria a Roma

Storia modifica

 
A sinistra la scritta sulla volta della chiesa di San Rocco " Eris in peste patronus" (Patrono in tempo di peste); a destra la statua di San Rocco di Foglianise

Il Santo Patrono modifica

Nell'antica Cappella di contrada Cautani campeggia intronizzata in un baldacchino la statua in legno policromo di scuola napoletana del XVII secolo raffigurante San Rocco.

Si legge nell'inventario della Confraternita del Santissimo Corpo di Cristo e Sant'Anna:"una statua di San Rocco di legno, alta palmi cinque con nicchio di legno e pittato".

Essa, nel corso dei secoli, si è arricchita di donativi in oro, argento, ex voto che nelle solenni processioni la ricoprono e danno al pellegrino di Montpellier un vestito nuovo: quello dei giorni di festa.

Si correda di un cagnolino spesso presente nell'iconografia rocchiana che è segretamente custodito contro i furti cui è stato frequentemente esposto nei secoli

Le origini pagane modifica

Gli storici, gli antropologi ed altri esperti delle scienze sociali, hanno investigato al fine di precisare l'origine della festa del grano. Le ipotesi formulate sulla fase incipiente di questo evento catalizzante, sono prevalentemente ricollegabili a due matrici: una pagana e una religiosa.

La maggior parte degli studiosi concorda nel fatto che, da rito pagano, di epoca romana, la festa si sarebbe trasformata, successivamente, nei secoli, in un culto cristiano. Tale ipotesi è supportata dal fatto che, già nel 1482, il popolo di Foglianise si recava, agli inizi di agosto, in una chiesa del paese, dove esistevano ancora i resti di un antico tempio, per ringraziare Dio dell'abbondanza del raccolto ed offrire dei donativi, per lo più grano. Secondo questa interpretazione la festa si ricollega al culto di due divinità dell'olimpo romano: Cerere e Fortuna. In loro onore le fanciulle si intrecciavano sul capo ghirlande realizzate con spighe di grano (da questa tradizione deriverebbe la consuetudine delle pacchiane di sfilare in processione con le ceste sul capo.

Si suppone che tale usanza derivi dalle Feriae Augusti, dalle quali nasce l'attuale festa di Ferragosto, istituite nel 18 a.C. da Ottaviano Augusto, primo imperatore romano, come festeggiamenti in suo onore. In quest'occasione si celebrava anche la fine del raccolto dei cereali nelle campagne. Si trattava di feste non limitate al solo giorno 15, come oggi, in cui si ricorda l'Assunzione della Vergine Maria, ma che si protraevano per l'intero mese e durante le quali venivano omaggiate varie divinità, con riti solenni. Del resto, i riti di Foglianise, come pure quelli di altri comuni dell'Italia centro-meridionale, che presentano feste in cui il grano è l'elemento centrale, richiamano, nella loro fenomenologia, le precristiane Consualia (21 agosto) e Opiconsivia (25 agosto).

Il culto di San Rocco e le origini religiose modifica

Come detto in precedenza, oggi la festa del grano è legata alla figura di san Rocco.

Al Pellegrino di Montpellier, protettore dalla peste, i fedeli si sarebbero rivolti per debellare questo grave male, propagatosi nel Regno di Napoli nel 1656. Sconfitta la pestilenza, gli abitanti di Foglianise, inizialmente, donarono alla chiesa di San Rocco delle grosse somme di danaro, come risulta dagli inventari della cappella degli anni 1687, 1697, 1711 e 1727.

Una vera festa in onore di san Rocco sarebbe nata dopo l'arrivo a Foglianise della reliquia del Pellegrino di Dio, nel 1727. Tale evento fu la scintilla che infiammò la devozione verso il Santo; nacquero, infatti, racconti di miracoli, prodigi, guarigioni miracolose avvenute per intercessione di san Rocco. In occasione della sua commemorazione, cominciarono ad essere offerte delle grandi quantità di grano. Inizialmente erano le giovinette del paese che, disposte in fila, portavano il frumento, in covoni, al Santo, comportando la messa in atto di una processione del grano. In seguito, con l'aumento, testimoniato, delle offerte di grano, è possibile che venissero riempiti uno o più carri, che seguivano le ragazze durante il tragitto fino alla chiesa. Questo rito, che avveniva il 16 agosto, giorno in cui si celebra san Rocco, univa la festa dell'abbondanza attestata nel 1482 al consolidarsi di una devozione profonda verso il santo dei miracoli, presente nella zona già dal Cinquecento.

 
uno degli ultimi modelli di palio, realizzato nel 1928

Il primo documento certo sulla presenza della festa in onore di san Rocco risale al 1730 ed è il cosiddetto Libro del Cannaruto, un manoscritto contenente i conti dell'evento dal 1730 al 1761. Secondo la tradizione, prima che i tralicci della corrente installati nel paese ne ostacolassero il passaggio, veniva realizzato anche un palio, una sorta di campanile, alto più di 25 metri, a più registri, realizzato fino 1928 dai vari casali che costituivano il paese. Successivamente la sfilata dei carri ha assunto una forma pressoché simile a quella odierna, dove i carri però venivano trainati da buoi e non da macchinari agricoli.

 
il palio del 2018

Nel 2018, in occasione del 90º anniversario della creazione dell'ultimo palio, ne è stato realizzato uno nuovo, motorizzato, che si innalzava verso l'alto con un meccanismo meccanico.

L'evoluzione della festa modifica

Con il trascorrere degli anni, i semplici carri trainati dai buoi, riempiti di grano, cominciarono ad essere arricchiti, con ghirlande di spighe e fili di paglia intrecciati. Nel corso dell'Ottocento, la manifestazione subì un'evoluzione e fecero la comparsa le prime riproduzioni di quadri e altari votivi, in cui l'arte dell'intreccio si fondeva con l'immagine di san Rocco. Agli inizi del Novecento, la processione si impreziosì di opere più raffinate, divenendo un museo itinerante. Gli artisti dell'intreccio si cimentarono nella riproduzione di note basiliche, di cattedrali, di elementi architettonici sempre più complessi, sfruttando tecniche di lavorazione sempre più ricercate.

La sagra del grano, che dal 1990 ha assunto per la prima volta la denominazione di "festa del grano", si è evoluta per tutto il secolo, fino a raggiungere le caratteristiche attuali.

Nel 2007 si è introdotto l'uso di realizzare i carri di grano, legandoli ad un tema specifico, in particolar modo ad una Regione italiana.

Dal 2008, la Giunta Regionale della Campania ha inserito la festa del grano nei "grandi eventi di rilevanza nazionale ed internazionale", per il suo fascino particolare, frutto della fusione tra fede, artigianato e folclore e per l'originalità delle opere realizzate in paglia intrecciata.

A causa della pandemia del covid 19 le edizioni del 2020 e del 2021 sono state riorganizzate nel rispetto delle norme di sicurezza, nessun evento di intrattenimenti è stato inserito nella programmazione, che si limita alle funzioni religiose in onore di San Rocco.


Svolgimento modifica

 
Panoramica sulla festa in piazza

La festa modifica

La festa ha inizio l'8 agosto, giorno di San Ciriaco, protettore del paese. Durante le serate si alternano spettacoli musicali, comici e teatrali, esposizioni e mostre aperte anche durante le ore mattutine. la programmazione termina il 18 agosto con un grande concerto in piazza Fiamme Gialle.

Solitamente la sera del 18 agosto (o in alternativa la sera del 16), prima della conclusione dell'evento, si svolge la serata di "Ringraziamento e Premiazione dei maestri della paglia". Fino ai Primi anni 2000, la sfilata dei carri di grano era una vera e propria competizione tra contrade, che inizialmente presentavano un solo carro e poi successivamente più opere ciascuna. Tra queste veniva decretata una contrada (o un gruppo della contrada) vincitore della manifestazione. Successivamente lo spirito competitivo ha lasciato spazio alla coralità degli omaggi alle bellezze artistiche delle regioni italiane, e per questo oggi la premiazione vede tutti i carri premiati, o eventualmente delle suddivisioni di premi per categoria. Il premio è la rappresentazione, diversa di anno in anno, di una spiga di grano realizzata in vetro o in cristallo.

 
Piazza Fiamme Gialle durante il concerto di Franco Ricciardi nel 2023

Eventi caratteristici delle giornate di festa sono:

  • Il raduno di auto e moto d'epoca
  • Gara podistica "Strafoglianise", una gara di corsa lunga oltre 7 km
  • Concerto bandistico
  • Spettacolo di un famoso comico
  • Spettacolo di un famoso artista musicale
  • Spettacolo di Fuochi pirotecnici

L'organizzazione dell'evento modifica

Negli anni, l'organizzazione della sfilata dei carri di grano e degli eventi annessi alla festa ha subito diverse variazioni a seconda del "comitato festa" a capo dell'organizzazione.

Dal 2007, l'amministrazione comunale indice una prima riunione, la cui data varia dai primi di febbraio alla fine di maggio, a cui sono invitati a partecipare: il parroco, il consiglio comunale, i referenti dei vari gruppi che comporranno la sfilata e tutti coloro che collaboreranno all'evento.

Durante la prima riunione viene comunicato dal direttore artistico (attualmente il sindaco) il tema individuato per la sfilata dell'anno corrente.

Successivamente entro un tempo limite, che viene fissato solitamente entro lo scadere del mese successivo al mese in cui si svolge la riunione, i vari gruppi devono comunicare al comitato festa il soggetto scelto per il proprio carro.

L'amministrazione comunica ad un architetto i soggetti scelti, e quest'ultimo ne produce progetti in scala che vengono consegnati alle falegnamerie locali, incaricate di realizzare le strutture di base in legno e consegnarle ai gruppi, tranne per poche eccezioni, entro l'ultimo giorno del mese di luglio.

In passato invece, quando la sfilata era ancora suddivisa in gara per "contrade", erano esse stesse a realizzare la struttura in legno e ferro indipendentemente.

Una volta consegnate le strutture in legno, i gruppi di carristi si occupano del rivestimento e delle decorazioni attraverso il materiale in paglia preparato nei mesi precedenti alla sfilata, per dare forma al monumento prescelto. Le attività di intreccio della paglia infatti iniziano con largo anticipo, solitamente nel periodo successivo alla mietitura, fatta eccezione per il grano conservato dagli anni precedenti, gia pronto per la lavorazione.

 
Un esempio della preparazione di un carro rappresentante la Chiesa di S. Sofia a Benevento. In alto a sinistra la struttura base in legno, la preparazione e l'aggiunta dei dettagli, in basso a destra il carro durante la sfilata.

I vari gruppi lavorano in segreto alla realizzazione delle loro opere per evitare che esse possano essere viste prima del giorno della sfilata.

La scadenza per la consegna delle strutture finite è fissata per il giorno 14 agosto, ma nonostante ciò, le operazioni di assemblaggio delle strutture con le operazioni annesse ( posizionamento e preparazione per la decorazione dei carrelli, fissaggio delle facciate dinanzi ai veicoli ricoperti di paglia che li trasporteranno, ecc.) Proseguono fino alla notte tra il 15 e il 16 agosto. Tutto cio avviene di solito in una struttura coperta o un piazzale poco fuori dal centro del paese, dal quale la sfilata partirà la mattina dopo.

La mattina dopo intorno alle 9.00, la sfilata parte dal deposito, si dirige verso il centro del paese ed entra nel percorso storico, lungo il quale, a tappe, si aggiungono i vari gruppi di figuranti in costume.

La sfilata dei carri di grano modifica

 
L'antico carro di san Rocco in paglia trainato dai buoi
 
Il gruppo delle pacchiane

La tipica sfilata dei carri di grano si svolge il 16 agosto, giorno di San Rocco. Ogni anno l'amministrazione comunale e il comitato festa individuano una precisa tematica per l'evento. Dal 2007, ogni anno, la scelta ricade su una regione italiana. (fatte eccezioni per l'edizione 2019, che non ha avuto un tema specifico, l'edizione 2015, dedicata a tutta l'Italia in occasione dell'Expo di Milano, e per l'edizione 2023, il cui tema è stato la celebrazione del 250º anniversario della morte di Luigi Vanvitelli, affiancato ai 75 anni dall'entrata in vigore della costituzione italiana). La sfilata parte dal deposito in cui i carri vengono riuniti e assemblati la sera prima. Percorre parte della via Consortile Vitulanese giungendo in piazza Santa Maria.

Al corteo si aggiunge lungo il percorso il gruppo delle "pacchiane", Tale gruppo è costituito da fanciulle e donne che, vestite con il costume tradizionale di Foglianise, portano sul capo delle ceste con all'interno delle spighe di grano lavorate ad intreccio, le cosiddette gregne (nel dialetto foglianesaro, il termine gregna indica il covone, ossia un fascio di spighe di grano tagliate e legate insieme), che si rifanno alle origini della festa.

Il corteo poi giunge alla cappella di San Rocco dove i carri sfilano dinanzi alla statua del santo, mentre il Vescovo di Benevento (o il parroco di Foglianise), attorniato dai sacerdoti e dai religiosi originari di Foglianise e delle parrocchie della provincia di Benevento, dal sindaco, dai membri della giunta municipale, dalle autorità militari e dai sindaci della Valle Vitulanese, benedice i carri partecipanti alla sfilata. La statua di San Rocco si aggiunge poi alla processione.

I carri riprendono il loro cammino attraversando il centro storico attraverso uno strettissimo passaggio tra i vicoli in pietra e ritornano in piazza Santa Maria. L'arrivo del Santo è preceduto dalle opere in paglia. Le pacchiane si dispongono su due ali e la statua, passandoci in mezzo, fa il suo ingresso in chiesa, sotto una pioggia di fuochi d'artificio. La statua viene poi esposta fino alla fine dei festeggiamenti.

 
La statua di San Rocco all'interno della Chiesa di Santa Maria durante i festeggiamenti

Oltre ai carri di grano, sfilano i paggi gonfalonieri, i cavalieri, la banda musicale e i gruppi folcloristici come i Fortuna Folianensis, che danzano ed eseguono musiche tradizionali del paese.

Il corteo viene aperto ogni anno dall'antico carro di San Rocco, una struttura di paglia e pali di legno con una statua del santo interamente realizzata in paglia, trainata da due buoi come nell'antichità.

Sfilano anche gruppi di bambini e donne in costume, i quali portano degli oggetti realizzati con le tecniche dell'intreccio della paglia e sono vestiti con abiti più antichi rispetto alle riproduzioni moderne.

I carri di grano modifica

Modalità di intreccio della paglia modifica

Le tecniche di intreccio della paglia si tramandano da generazioni, ma nonostante ciò la fantasia dei carristi da vita ogni anno a nuovi modi di lavorazione.

Il primo procedimento dopo la mietitura e la pulizia è la selezione dei fili di paglia, i quali vengono puliti da foglie, nodi e spighe e suddivisi per diametro, colore, spessore e lunghezza. I vari fili catalogati vengono poi utilizzati per preparazioni diverse.

Le modalità di lavoro più comuni sono:

Le "Fascette", essenzialmente ottenute dall'apertura del filo, successivamente incollato con il lato desiderato (lucido o opaco) su una striscia di carta gommata o nastro biadesivo, e successivamente pressata attraverso l'utilizzo di una macchina per la preparazione della pasta. Intrecciando fascette lucide e opache, che possono essere ritagliate per tutte le dimensioni desiderate, si ottiene un effetto detto "scacchiera", utile per la decorazione dei pavimenti delle strutture.

La tecnica del "Laccetto" consiste invece nell'utilizzo di fili di paglia sottili tenuti in ammollo nell'acqua per evitare di romperli e successivamente avvolti e intrecciati attorno ad un anima di legno o di ferro. Il laccetto può essere realizzato con l'intreccio fino a 6 fili diversi.

La "Treccia" nasce invece dall'alternanza di intreccio di tre fili di paglia spessi e preventivamente bagnati, in modo da formare un tessuto unico e morbidamente ondulato, utile per la decorazione e la rifinitura degli angoli.

Tipologie di carri modifica

I carri di grano sono vere e proprie riproduzioni in miniatura di monumenti e opere famose. Essi si distinguono in quattro categorie:

I Carri della Tradizione modifica
 
Alcuni carri della tradizione

I carri della tradizione, o carri storici, sono, insieme ai gruppi che compongono la sfilata, carri che sfilano ogni anno e che rappresentano la devozione, la storia della festa e la tradizione di Foglianise.

Uno di questi è il carro con i buoi, che ogni anno trainano una antica statua di San Rocco realizzata in paglia che contiene una reliquia del santo.

Un altro carro della tradizione è il carro che rappresenta la mietitura e la battitura del grano, che dimostra il lavoro della lavorazione della paglia prima del suo intreccio per la realizzazione dei carri.

Infine gli ultimi carri storici rappresentano la devozione del popolo di Foglianise verso i simboli religiosi della sua terra, uno di questi rappresenta ad esempio una copia della statua di San Michele Arcangelo, in paglia, ispirata alla statua longobarda conservata sul limitrofo Eremo posto sul Monte Caruso e che sovrasta il paese.

La Facciata modifica
 
Le facciate dell'edizione 2022 rappresentanti alcune chiese dell'Emilia Romagna

La facciata è un carro di grano di imponenti dimensioni, è adornata con un intricato intreccio di spighe dorate che si estendono lungo i lati del veicolo che lo conduce durante la sfilata. Il carro è posto dinanzi al veicolo che lo conduce e quindi l'autista, nascosto dietro la struttura, è guidato solo dalla voce di un collaboratore, chiamato navigatore, che lo indirizza negli spostamenti, specialmente negli stretti cunicoli del centro storico del paese. Spesso la facciata riproduce una chiesa o un momento storico.

Il carro tridimensionale modifica
 
Un carro tridimensionale rappresentante l'Arco di Clementino ad Ancona

Il carro tridimensionale si sviluppa appunto in tre dimensioni e ha misura ridotte rispetto alla facciata, esso rappresenta le varie angolazioni di un monumento ed è spinto da un trattore scoperto posto dietro alla struttura, in vista.

Il "Carro novità" modifica
 
Un carro novità che riproduce una Ferrari

Negli anni '70 gruppi di associazioni giovanili introdussero lavori in paglia non strettamente legati ai temi della festa. Nel 1973 la Pro Loco, allora a capo dell'organizzazione, approvò la divisione dei carri in categorie dino al 2007, anno in cui si è scelto un tema unico. I carri novità sono riconducibili ai carri tridimensionali, ma spesso rappresentano tematiche fantasiose, volte a omaggiare o a sensibilizzare su un particolare tema.

La Pacchiana Foglianesara modifica

 
Alcune varianti del costume tradizionale della Pacchiana Foglianesara

Il costume della pacchiana foglianesara è l'abito popolare femminile tipico della tradizione di Foglianise. Si tratta di un costume ricco e colorato, che risale al XVII secolo, che richiama aspetti contadini e agricoli e che riflette le influenze dei popoli che hanno dominato la zona in passato. Il costume è composto da:

Una gonna nera di panno, con ampie pieghe e una cintura elastica in vita. Un grembiule di seta e cotone, detto “senale”, di colore che varia tra rosso, giallo, rosa, azzurro o verde, contornato di oro e con motivi floreali o geometrici. Una camicetta bianca di lino, detta “camicia”, con ricami sul colletto, sulle maniche e sul davanti, spesso arricciata a bordo maniche. Un corpetto di panno e velluto, chiamato, di colore paglierino con venature che richiamano il colore del grembiule, che modella il seno e la vita, stretto con elastici sul ventre. Sul corpetto sono presenti due fiori all' altezza delle spalle, ricamati ed in rilievo, dello stesso colore della gonna, che simboleggiano la fertilità e la purezza. Di solito una collana di corallo rosso che rappresenta il prestigio e la ricchezza della donna adorna il tutto. I capelli raccolti in una coda, detta “tuppu”, con un fiocco dello stesso colore della grembiule.

Il costume della pacchiana viene indossato in occasioni di festa, in particolare durante la sfilata dei carri, la mattina del 16 agosto, e durante la processione di san Rocco la sera del 17 agosto. È considerato un simbolo dell’identità e della cultura locale, nonché una testimonianza della storia e delle tradizioni di Foglianise.

La pacchiana foglianesara durante la sfilata figura nel gruppo denominato: " Donne con covoni di grano". In questo gruppo le pacchiane sono disposte su due grandi file, collegate a coppie da un grande filo colorato adornato di colori e di paglia. Sul capo portano, mantenuto su un fazzoletto bianco ripiegato, un grande cesto con un covone di grano intrecciato, trasportato in processione lungo tutto il tracciato della sfilata della lunghezza di circa 7 km. Tra le figuranti della sfilata ci sono ancora gruppi di pacchiane che si rifanno al costume piu antico e originale rinvenuto, esse trasportano oggetti tipici della tradizione contadina e intonano antichi canti religiosi in onore di San Rocco.

La tradizione vuole che i costumi originali venissero realizzati da una famiglia di sarti del paese, residente nel vico detto "dei tintori", dal nome proprio della tintoria di cui la famiglia era titolare, e cosi chiamato anche in seguito ai segni di fumo nero rilasciato sulle pareti del vicolo. La famiglia tesseva e tingeva i costumi originali, tutti uguali, su misura e leggermente diversi da quelli utilizzati oggi.

Con l'evoluzione della festa si è iniziato a produrre i costumi in 5 varianti di colori diversi, ognuno associato ad un casale storico del paese.

Durante gli anni la tradizione ha voluto, anche a causa degli alti costi di produzione, che non venissero piu realizzati nuovi costumi, bensì tramandati dalle madri ai figli. Tuttavia, con la crescita della popolarità della festa e il conseguente aumento delle figuranti in costume negli ultimi anni sono stati realizzati nuovi costumi, con materiali piu comuni e con dettagli meno evidenti, ma comunque ispirati agli originali.

I costumi antichi e tradizionali sono comunque visibili durante la sfilata dei carri di grano.

Edizioni modifica

 
Il campanile della chiesa di Santa Maria durante i fuochi d'artificio

Fino al 1973 la festa ora organizzata da privati cittadini che su commissione della parrocchia e della Pro Loco costituivano un comitato festa con a capo un direttore artistico, incaricato di curare la manifestazione civile e un presidente, di solito il parroco, per l'organizzazione del programma religioso.

Dal 1974 l'amministrazione comunale è a capo dell'organizzazione civile dell'evento, coadiuvata dalla parrocchia per le celebrazioni religiose.

La formula della manifestazione civile è rimasta pressoché invariata negli ultimi 50 anni, la durata della festa è in media di 10 giorni (8-18 agosto). Eventi fissi sono: uno spettacolo comico la sera del 16 agosto, un concerto bandistico o lirico-orchestrale la sera del 17 agosto e un concerto di un noto artista musicale la sera del 18 agosto.

Durante le altre serate si alternano spettacoli musicali, teatrali, cabarettistici e folcloristici rappresentati perlopiù da artisti locali. Durante l'arco delle giornate invece si svolgono eventi caratteristici quali raduni di auto e moto d'epoca e gare podistiche divise per fasce d'età.

Le celebrazioni religiose vedono invece tre eventi principali: la processione della statua di san Rocco dalla sua cappella fuori dal centro alla chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, che si svolge al seguito della sfilata del carri di grano la mattina del 16 agosto; una processione "principale" del santo la sera del 17 agosto che parte e torna nel centro del paese percorrendo, fatte pochissime eccezioni, tutte le zone della cittadina; una processione finale dove la statua del santo rientra presso la sua cappella in una data variabile nell'ultima settimana di agosto.

La scelta di un tema modifica

Dal 2007 l'amministrazione comunale individua ogni anno, per la sfilata dei carri di grano, un differente tema legato ad una specifica regione d'Italia, nell'obiettivo di rappresentare monumenti, folklore e ricchezze delle suddette terre.

La prima scelta è ricaduta sulla regione Lazio, sede della capitale. Nel 2010 sono state individuate le regioni Abruzzo e Molise nel tentativo di omaggiare le bellezze architettoniche distrutte dal sisma che colpì i territori della provincia dell'Aquila nel 2009; queste strutture vennero poi donate agli abitanti del luogo in segno di vicinanza. Nel 2011 L'occasione delle celebrazioni de 150° anniversario dell'unità d'Italia portarono alla scelta della tematica "Alle Radici dell'Identità Nazionale", un omaggio alle roccaforti sabaude Piemonte e Valle d'Aosta, primi baricentri governativi del Regno d'Italia. Nel 2017 la regione individuata fu l'Umbria e l'occasione fu quella di riprodurre i monumenti distrutti dal sisma che colpì la zona nell'agosto 2016; in realtà alcuni carri raffiguravano anche monumenti delle regioni Lazio, Abruzzo e Marche, dove alcune zone come la Valle del Tronto, i Monti Sibillini, i Monti dell'Alto Aterno e i Monti della Laga avevano risentito dell'impatto devastante del terremoto. Anche in questa occasione le strutture vennero donate alle zone che ne sono state modello. A fare da cornice all'edizione 2018 fu la regione Liguria. Esattamente due giorni prima della sfilata, il Viadotto Polcevera (noto come Ponte Morandi) a Genova fu soggetto di un devastante crollo nella quale persero la vita 43 persone. Per l'occasione, venne realizzato un carro rappresentante il suddetto ponte e venne fatto sfilare, con un fiocco nero in segno di lutto.

Le eccezioni alla scelta di un tema legato ad una regione italiana finora sono state tre: L'edizione del 2015 ha avuto come tema: "Viaggio tra i tesori dell'Italia riprodotti con l'oro del grano", la volontà era quella di raffigurare le bellezze dell'intero patrimonio nazionale per l'Esposizione Internazionale del 2015 ospitata a Milano. Nel 2022 invece si è celebrato il 75° anniversario dell'entrata in vigore della Costituzione della Repubblica Italiana e insieme ad esso i 250° della morte di Luigi Vanvitelli. In questa occasione inoltre diversi carri raffiguravano i siti patrimonio UNESCO della Campania, molti dei quali opera proprio dell'artista napoletano.

Il 2019 è stata l'unica edizione senza una specifica tematica, dovuto alla costituzione di un nuovo comitato festa che lasciò libera interpretazioni ai carristi e ai maestri della paglia.

Edizione Tema Ospite serata finale Artista Comico Ospite Organizzazione
1974 Nessun tema proposto Gianni Nazzaro Amministrazione

Comunale

1978 Pooh
1979
1980 Gianni Morandi
1981 Antonello Venditti
1988 Marco Armani
1989 Ivan Graziani
1990
1991 Formula 3
1992 New Trolls
1993 Paola Turci
1994 Lino Orabona
1995 Michele Zarrillo
1996 Ivana Spagna
1997 I Nomadi
1998 Massimo di Cataldo
1999 Gianna Nannini
2000 Litfiba
2001 Alexia
2002 Paolo Vallesi
2003 Syria
2004 Luca Barbarossa
2005 Paolo Belli Peppe Iodice
2006 Renzo Arbore, Katia Ricciarelli Nino Frassica
2007 Lazio Lucio Dalla Mario Zamma
2008 Toscana Max Pezzali Simone Schettino
2009 Sicilia Nek Antonio Cornacchione
2010 Abruzzo e Molise[5] Massimo Ranieri I Ditelo Voi (Gomorroidi)
2011 Piemonte[6] e Valle d'Aosta[7] I Nomadi Salvatore Gisonno, Vittorio Marsiglia e Lino Barbieri
2012 Campania[8] Enrico Ruggeri Paolo Caiazzo
2013 Calabria Almamegretta Barbara Foria
2014 Lombardia[9] Dodi Battaglia Enzo Salvi
2015 Expo 2015[10] Clementino Maria Bolignano e le Sex and the Sud
2016 Puglia Fabrizio Moro Marco Capretti
2017 Umbria[11] Rocco Hunt Enzo Fischetti
2018 Liguria[12] Boomdabash Dado
2019 Nessun tema proposto Nuova Compagnia di Canto Popolare Carmine Farago Parrocchia di

S.Ciriaco

2020 Non disputata[13]
2021 Katia Ricciarelli Pro Loco "Ugo Pedicini"
2022 Emilia Romagna Le Vibrazioni Uccio De Santis Amministrazione

Comunale

2023 Luigi Vanvitelli[14]
Costituzione della Repubblica Italiana[15]
Franco Ricciardi Massimo Bagnato
2024 Veneto

Note modifica

  1. ^ Bollettino ufficiale della Regione Campania, Nº 35 del 1º settembre 2008 - L.R. 24/84 - D.G.R.C. 612/2008: Grandi Eventi di rilevanza nazionale ed internazionale anno 2008 (PDF), su sito.regione.campania.it, 1º settembre 2008. URL consultato il 13 agosto 2022.
  2. ^ Notiziario della Banda musicale della Guardia di Finanza (PDF) [collegamento interrotto], su gdf.gov.it, luglio-settembre 2011. URL consultato il 13 agosto 2022.
  3. ^ Pannocchie all’ombra del Castello, benvenuti nel labirinto del mais. Milano, prove generali per il 2015. La Regione ospite alla festa del grano, su ilgiorno.it, 31 luglio 2014. URL consultato il 13 agosto 2022 (archiviato il 13 agosto 2022).
  4. ^ Il Progetto di Patrimonializzazione UNESCO, su festedelgrano.net. URL consultato il 24 agosto 2020.
  5. ^ Alcuni carri raffiguravano le bellezze architettoniche distrutte durante il terremoto in Abruzzo del 2009 e sono state donate alla Provincia dell'Aquila)
  6. ^ Alle radici dell'identità nazionale
  7. ^ Antiche roccaforti Sabaude
  8. ^ Campania Felix - "Dove la primavera sboccia due volte"
  9. ^ Viaggio verso Expo Milano 2015
  10. ^ Viaggio tra i tesori d'Italia riprodotti con l'oro del grano nell'anno di Expo 2015
  11. ^ Il cuore dell'Italia - Omaggio alle bellezze distrutte dal sisma
  12. ^ Un carro speciale raffigurante il Ponte Morandi di Genova è stato fatto sfilare il ricordo delle vittime del crollo del viadotto avvenuto due giorni prima della manifestazione
  13. ^ Sospesa causa COVID-19
  14. ^ 250º Anniversario della morte
  15. ^ 75º Anniversario dell'entrata in vigore

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