Fiamma

La fiamma (dal latino flamma) è un fenomeno luminoso tipico della combustione, di cui è anche l'indice più evidente: dove c'è una fiamma, c'è una combustione in atto.
Fisicamente, la luce emessa è dovuta alle molecole dei prodotti gassosi della combustione, ancora eccitate, che emettono l'energia in eccesso sotto forma di fotoni nello spettro visibile.
Il movimento guizzante delle fiamme, quindi, è quello dei gas combusti, molto caldi, che sfuggono verso l'alto nell'atmosfera circostante, molto più fredda.
Alcuni materiali bruciano senza mostrare fiamme visibili: in questo caso la lunghezza d'onda dei fotoni emessi dai gas non è nel campo del visibile ma nell'infrarosso o (più raramente) nell'ultravioletto.
Il colore della fiamma è un ottimo indicatore della composizione chimica di una sostanza: sottoposta a spettroscopia, la luce della fiamma rivela una serie di righe spettrali caratteristiche delle molecole e degli elementi contenuti nel gas. Questo fenomeno è stato ampiamente studiato ed è da tempo parte delle procedure standard di analisi chimica qualitativa.
I coloriModifica
A seconda della temperatura il colore della fiamma cambia, ciò talvolta può facilitare il riconoscimento del combustibile. Questo concetto può essere riassunto nella tabella sottostante, usata dai vigili del fuoco.[1]
Colore fiamma | Temperatura in °C |
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Amaranto pallido | 480 |
Amaranto | 525 |
Rosso sangue | 585 |
Rosso scuro | 635 |
Rosso | 675 |
Rosso chiaro | 740 |
Rosso pallido | 845 |
Rosa | 900 |
Arancione | 940 |
Giallo | 995 |
Giallo pallido | 1080 |
Bianco | 1205 |
Azzurro\Blu-viola | 1400 |
Fiamma in condizioni di microgravitàModifica
NoteModifica
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
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Collegamenti esterniModifica
- (EN) Fiamma, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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