File:Genova-Scultore Gialdini-DSCF8391.JPG
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DescrizioneGenova-Scultore Gialdini-DSCF8391.JPG |
Genova, immagine dal laboratorio dello scultore genovese Alfonso Gialdini Scultura in lavorazione nel laboratorio dello scultore,materiale arenaria macigno,dimensione max 58 cm. circa |
Data | 24 agosto 2006 (data di caricamento) |
Fonte | nostra immagine |
Autore | Twice25 |
Licenza (Riusare questo file) |
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commento del critico
generale:
Le sculture dello scultore genovese: ricerca di soluzioni tecniche e rappresentazione delle emozioni.
Gran parte delle conversazioni sulla scultura avute con il maestro è stata spesa intorno a problemi relativi alla specifica ricerca di “alchimistiche” combinazioni tra materiali lapidei oppure sui vizi e le virtù delle pietre naturali, le più e le meno pregiate come quelle più o meno lavorabili e ancora su complessi studi per ottenere l’effetto del bronzo lavorando la pietra e così via. Questi racconti avvincenti, che spiegano il nucleo della ricerca del maestro, si dirigono poi abitualmente verso l’affascinante rievocazione della volta in cui riuscì a procurarsi, per farci una scultura, uno splendido e unico blocco di legno tek -forse l’albero di un’antica nave o la trave di una vetusta costruzione- o di quando trovò in natura un piccolo e circoscritto giacimento di pietra da lavorare. Il suo ufficio domestico, separato dall’officina in cui scolpisce, ricorda un piccolo studiolo rinascimentale dove innumerevoli componenti si uniscono in un insieme unitario e indecifrabile: arnesi, curiosità, fossili, miniature, fogli disposti ordinatamente in perfetto disordine. Evidentemente dello scultore, accanto alla priorità di una vivida umanità, emerge il sostrato dei suoi compiuti studi di ingegneria meccanica che lo portano a legare fortemente l’azione creativa e ideativa, in lui libera e sensibilmente emotiva, con i meccanismi di controllo e programmazione propri del metodo scientifico. Il risultato è sorprendente perché si rivela capace tanto di far comprendere le virtù tecnico-costruttive della scultura quanto di trasportarci con immediatezza nel mondo delle idee e delle emozioni. L’artista investe sia in scultura figurativa sia in opere di ricerca dinamica, astrattamente formali: scolpisce in sintesi seguendo un’ispirazione di tipo sintetico-antropomorfo. L’oggetto principale del suo studio è la rappresentazione della figura femminile, proposta in numerose varianti di sensibilità: ferina Venere steatopigica di sapore tribale o esile, ma monumentale, tuffatrice sospesa per aria . Ancora, fatta tutta di membra, calda protettrice dell’uomo che avvolge con forti abbracci o fiera sostenitrice del primario contributo femminile alla vita , quando non ambisce a suonare con il proprio corpo come la cassa armonica del violino . L’alternativa per il maestro sono le teste di cavallo, naturalistiche rappresentazioni di colli nervosi, negli studi per sé, o dinamiche e forti macchine belliche, come locomotive in corsa con le redine che diventano bielle : cavalli che sono il simbolo della corsa alla liberazione dei popoli, bestie forti e docili che stramazzano, sacrificandosi di fronte a un ingiusto e violento trattamento del padrone . Il Rompighiaccio, sul tema-studio delle teste di ariete, rappresenta ancora questa tensione potente, difficilmente governabile lanciata verso un destino mortale. A Genova lo scultore, dal 1995 , mette a disposizione dei degenti dell’ex ospedale psichiatrico di Quarto, i propri mezzi e conoscenze, organizzando corsi di scultura all’interno di un programma di riabilitazione espressiva: ottiene particolari successi nel veder migliorare,anche attraverso questa esperienza la condizione degli allievi. Marco Franzone (saggista in storia arte genovese,gia’ allievo di prof.Sborgi)
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24 ago 2006
Cronologia del file
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Data/Ora | Miniatura | Dimensioni | Utente | Commento | |
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attuale | 09:53, 24 ago 2006 | 1 200 × 1 600 (406 KB) | Twice25 | {{Information| |Description=Genova, immagine dal laboratorio dello scultore genovese Alfonso Gialdini category:user:Twice25 Scultura in lavorazione nel laboratorio dello scultore |Source=nostra immagine |Date=upload del |
Pagine che usano questo file
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Metadati
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Produttore fotocamera | FUJIFILM |
---|---|
Modello fotocamera | FinePix S3500 |
Tempo di esposizione | 1/60 s (0,016666666666667) |
Rapporto focale | f/2,8 |
Sensibilità ISO | 100 |
Data e ora di creazione dei dati | 18:14, 12 gen 2004 |
Distanza focale obiettivo | 6 mm |
Orientamento | Normale |
Risoluzione orizzontale | 72 punti per pollice (dpi) |
Risoluzione verticale | 72 punti per pollice (dpi) |
Software | FinePixViewer Ver.4.2 |
Data e ora di modifica del file | 09:52, 24 ago 2006 |
Posizionamento componenti Y e C | Co-situato |
Programma di esposizione | Standard |
Versione del formato Exif | 2.21 |
Data e ora di digitalizzazione | 18:14, 12 gen 2004 |
Velocità dell'otturatore APEX | 6 |
Apertura APEX | 3 |
Luminosità APEX | 1,11 |
Correzione esposizione | 0 |
Apertura massima | 3 APEX (f/2,83) |
Metodo di misurazione | Pattern |
Sorgente luminosa | Sconosciuta |
Caratteristiche e stato del flash | Flash scattato, modalità automatica |
Spazio dei colori | sRGB |
Risoluzione X sul piano focale | 2 996 |
Risoluzione Y sul piano focale | 2 996 |
Unità di misura risoluzione sul piano focale | 3 |
Metodo di rilevazione | Sensore area colore a 1 chip |
Elaborazione personalizzata | Processo normale |
Modalità di esposizione | Esposizione automatica |
Bilanciamento del bianco | Bilanciamento del bianco automatico |
Tipo di acquisizione | Standard |
Controllo nitidezza | 3 |
Scala distanza soggetto | Sconosciuta |