Filippo Mastellari

pittore italiano

Filippo Mastellari (Castello d'Argile, 25 maggio 1849L'Avana, 8 marzo 1922) è stato un pittore italiano.

Filippo Mastellari

Biografia modifica

Era figlio di Benedetto Mastellari (1820-1901), un capomastro di famiglia poverissima, e di Annunziata Mazzacurati (1827-1892) entrambi di Castello d'Argile. Poté accedere agli studi presso l'Accademia delle Belle Arti a Bologna grazie ad un sussidio del Comune di Castello d'Argile, dal 1864 al 1873.

In Accademia, sotto la guida di professori come Antonio Puccinelli, Antonio Muzzi e Giulio Cesare Ferrari ebbe modo di distinguersi ottenendo premi ed apprezzamenti. Terminati gli studi, nel 1874, visse a Bologna dove operò probabilmente come insegnante e collaboratore di pittori più noti, non risultando opere a sua firma.

Nel 1889 emigrò in Colombia a Bogotà, dove già si trovava il fratello Amadeo, muratore (che ebbe poi successo come "arquitecto" costruttore di importanti edifici e chiese anche a Barranquilla e infine a Panama). Prima di arrivare in Colombia era approdato in Venezuela dove a detta del figlio decorò un teatro ottenendo anche una medaglia.

A Bogotà affrescò il plafond del Teatro Cristobal Colón, inaugurato nel 1892. Il Dizionario degli artisti in Colombia[1],pubblicato nel 1926, cita Felipe Mastellari - Pintor per questa sua importante opera, ma lo indica erroneamente come nato a Firenze, forse perché la maggior parte degli artisti che lavorarono per quel teatro provenivano da Firenze, al seguito di Pietro Cantini.

 
Plafond del Teatro Cristobal Colón di Bogotà in Colombia

A Bogotà, per qualche anno, tra il 1889 e il 1895, Filippo Mastellari fu anche insegnante nella Escuela Nacional de Bellas Artes ed ebbe tra i suoi allievi Jesus Maria Zamora (1871-1918) che fu importante pittore colombiano.

In seguito al successo di questa opera e al suo lavoro di insegnante si sposò con la meticcia Salomè Maecha Enciso, da cui ebbe il primo figlio, Josè, nel 1892.

Per motivi di salute si trasferì poi a Cartagena, una cittadina sulla costa colombiana sul Mar dei Caraibi, allora in grande espansione, dove visse per un periodo imprecisato, non trovando però molte occasioni di lavoro.

Tra il 1895 e il 1910 circa risulta residente a Puebla de Zaragoza, in Messico,la seconda grande città dello Stato, dove si trovava una Accademia delle Belle Arti, fondata nel 1812, molto apprezzata e fucina di generazioni di artisti. Vi era anche un "Circulo Catolico" che nell'anno 1900 organizzò una prima "Esposiciòn Nacional de Bellas Artes", sul modello di quella realizzata l'anno prima nella capitale, con una giuria composta da tre prestigiosi artisti da essa provenienti. Filippo Mastellari vi partecipò e vinse il primo premio nella sezione "ritratti", ex aequo con Juan Bernardet. Anche lo spagnolo Josè Arpa Perea (1858-1952), da poco residente a Puebla, partecipò e vinse altri due secondi premi in altre sezioni, il paesaggio e la composizione. Nel recente studio di Monserrat Galì Boadella "Josè Arpa Perea in Messico. 1895-1910" è scritto che l'italiano Filippo Mastellari eseguì per altre case di Puebla "pitture simili" a quelle eseguite da Arpa, e presumibilmente da lui stesso, nell'edificio Serfin, palazzo signorile completamente decorato da pitture murali in ogni ambiente. I due pittori lavorarono insieme anche nella Casa Conde, dove si attribuiscono al Mastellari gli affreschi dei plafond delle camere da letto (op, cit. pag.254, 255, 256). Martha Fernandez, in un saggio del 2012, sottolinea il rilievo dato ai due pittori, l'italiano e il sevillano vissuti a Puebla nello stesso periodo, che lavorarono intensamente per la borghesia pueblana (vedi "La Casa de Minerva. Arte e historia en el patrimonio edificado de la PUAB -Benemerita Universitad Autonoma di Puebla).

Nel 1903 Filippo pubblicò un saggio di geometria intitolato La quadratura del circolo, scritto in italiano e tradotto in spagnolo, edito dalla Scuola Tipografica Salesiana.[2] Copie di questo singolare libro sono in alcune importanti biblioteche negli USA. A Puebla, dove nacquero il secondo figlio Nino, nel 1903, e Pia, nel 1906, rimase vari anni ma quando il lavoro cominciò a scarseggiare, per la difficile situazione politica e le tragiche vicende della rivoluzione messicana, che provocò proprio a Puebla una strage nel 1911, si trasferì con la famiglia a Los Angeles dove però fu sorpreso da un terribile terremoto che lo indusse a trasferirsi a Cuba[3].

Non si conosce l'esatta collocazione delle tante opere realizzate a Puebla, ma la fama di Filippo Mastellari in Messico è rimasta nel tempo, se è stata notata e citata da una docente e ricercatrice di storia dell'arte, Vera Moralez Perez, in un suo saggio del 2006 che lo indica come autore di una serie di alegorias che ebbero influenza per il rinnovamento dell'ambiente artistico locale.

A Cuba, nella capitale L'Avana, visse gli ultimi anni continuando a lavorare come pittore per case private e chiese.

Filippo morì nel 1922[4] per una malattia ai polmoni.

Famiglia modifica

Era sposato con Salomè Maecha Enciso da cui ebbe tre figli:

I figli Josè (1892-1937) e Nino (1903-1973) ereditarono dal padre una buona sensibilità artistica e aprirono un laboratorio di pittura, specializzandosi nella realizzazione di vetrate e lucernari in mosaico di vetro legato col piombo (vitrales), alcuni dei quali collocati presso il Capitolio (opera di Josè) a L'Avana o esposti in musei della capitale cubana; Nino Mastellari in particolare è ricordato ancora oggi come "maestro vidriero" e realizzò le vetrate artistiche in Casa Ballestreros e nel ristorante "Las Ruinas" nel parco Lenin dell'Avana su disegno del famoso pittore René Portocarrero.

Note modifica

  1. ^ Diccionario de Artistas en Colombia | banrepcultural.org Archiviato il 29 ottobre 2013 in Internet Archive.
  2. ^ Quadratura del Circolo | Collections Search Center, Smithsonian Institution
  3. ^ Fonte: Marcos Diaz Mastellari figlio di Pia Mastellari e nipote di Filippo Mastellari. Vedi nota 5
  4. ^ La tomba di Filippo Mastellari non esiste più poiché era stato sepolto il 9 marzo 1922 nella nuda terra nel Cimitero Colon di La Havana Cuba. Le sue ossa riesumate il 4 maggio 1925 finirono nell'ossario comune perché nessuno pagò per conservarle.‌ Fonte: Alberto Raffaele Mosca su comunicazione di Raul Arias Valdes La Havana Cuba "Felipe Mastelliari Masacorate sepultado el 9 de marzo de 1922. ‌Sud Est. Cuadro 14 Campo Comun, hilera primera, fosa segunda, tramo tercero (en la tierra).‌ ‌Exhumado el 4 de mayo de 1925 y colocado en el osario general. Comunicazione di Raul Arias Valdes La Havana Cuba a Alberto Rafaele Mosca.
  5. ^ domenica 08/07/2007 15.58 Estimado Sr. Alberto Mosca: Resulta que yo tambien, aunque infructiosamente he tratado de encontrar algo en relacion con la familia de mi abuelo, y lo unico que he conseguido saber es que en Bologna hay 18 familiar con ese nombre. Que pequeno es el mundo!!!Yo soy hijo de Pia Mastellari. Nino murio en 1973 sin descendencia. Sus datos son correctos. Existio otro hijo [Josè] de la pareja que murio de colera cuando estaban aun en Colombia. Antes de llegar a Colombia [Filippo], estuvo en Venezuela donde decoro otro teatro y le dieron una medalla. Escribio un texto sobre la cuadratura del circulo en italiano, por supuesto. Yo conservo aun 2 cuadros originales de mi abuelo que estan, por supuesto en mi casa. El nombre correcto de mi abuela era Salome Maecha Enciso, y era una mestiza (indigena y espanol). de Colombia emigraron a Puebla, Mexico, donde nacieron Nino y Pia. Alli permanercieron varios annos y, cuando se acabo el trabajo, emigraron hacia Los Angeles. Alli los sorprendio un terremoto y mi abuelo, para suerte mia, decidio emigrar a Cuba. Supe que hubo unos primos en Panama con los que perdimos el contacto, y otra familia que quedo en Italia, de la que hasta ahora, usted es la primera noticia concreta. Usted me ha proporcionado una gran alegria. Muchas gracias, pues casi pensaba que era imposible rearmar este embrollo genealogico. Estoy a su disposicion. Fraternalmente, Marcos Traduzione: Egregio Sig. Alberto Mosca, anch’io ho ho tentato invano nel passato di trovare notizie dei parenti di mio nonno materno e l’unico risultato è stato sapere che a Bologna ci sono 18 persone con questo cognome. Che piccolo è il mondo!!! Io sono il figlio di Pia Mastellari. Nino morì nel 1973 senza figli. I suoi dati sono esatti. Esistette un altro figlio [Josè] della coppia che morì di colera quando erano ancora in Colombia. Prima di arrivare in Colombia, Filippo, andò in Venezuela dove decorò un altro teatro e ottenne una medaglia. Scrisse un libro sopra la “quadratura del cerchio” in italiano. Io conservo ancora in casa mia due quadri originali di mio nonno. Il nome esatto di mia nonna è Salome Maecha Enciso, era una meticcia (metà indigena e metà spagnola) dalla Colombia emigrarono a Puebla, Messico, dove nacquero Nino e Pia. Lì’ vissero vari anni e quando il lavoro finì emigrarono a Los Angeles. Lì furono sorpresi da un terremoto e mio nonno, per mia fortuna, decise di emigrare a Cuba. Seppi che c’erano dei cugini a Panama con cui perdemmo i contatti e un'altra famiglia in Italia di cui finora lei è la prima persona che mi dà notizia sicura. Lei mi ha fatto vivere una grande emozione. La ringrazio molto, ormai pensavo fosse impossibile risolvere questa questione genealogica, Resto a sua disposizione. Fraternamente Marcos [Diaz Mastellari]

Bibliografia modifica

  • Magda Barbieri, I Mastellari. Da Argile alle Americhe.Storia di Filippo e Amadeo, un pittore e un muratore che varcarono l'oceano in cerca di fortuna, Cento, Tipografia Siaca, 2011

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