Foglia (Magliano Sabina)

frazione di Magliano Sabina

Foglia è una frazione del comune italiano di Magliano Sabina, nella provincia di Rieti, nel Lazio.[2][3]

Foglia
frazione
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lazio
Provincia Rieti
Comune Magliano Sabina
Territorio
Coordinate42°19′52.64″N 12°28′26.15″E / 42.33129°N 12.47393°E42.33129; 12.47393 (Foglia)
Altitudine85 m s.l.m.
Abitanti44[1] (2001)
Altre informazioni
Prefisso0744
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantifogliani
Patronosanta Serena
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Foglia
Foglia

Geografia fisica modifica

Foglia si trova su un pianoro tufaceo nella valle del Tevere, tra la foce del torrente Campana a nord e del torrente Aia a sud, quasi frontalmente alla foce del Treja nel Tevere.

Storia modifica

Epoca arcaica modifica

All'interno dell'abitato di Foglia, dopo i lavori dell'Autostrada del Sole, al di sopra di quanto rimasto di una necropoli rupestre ricavata nella parete tufacea sulla quale sorge l'abitato stesso, prossimo ad un antichissimo guado del Tevere in comunicazione con il Treja e Falerii Veteres, è stata rinvenuta l'iscrizione in alfabeto falisco di Foglia a dictus sinistroso. Si trova su una lastra di arenaria locale. Tutte le lettere hanno altezza di 3,5 cm, tranne il sigma di 4 cm e il segno V di 3 cm.[4][5]

Epoca rinascimentale modifica

Il 15 giugno 1478, nel Palazzo Orsini di Foglia s’incontrarono Pierfrancesco Orsini e Andrea d’Alviano, procuratore del fratello Bartolomeo, per concludere gli “sponsalia et pacta et conventiones sponsalium”. Il primo promise di dare in sposa a Bartolomeo la nipote Orsina, dotandola, come precedentemente stabilito, di 4000 fiorini e di 1000 per l’acconcio. Tali somme provenivano dalle disposizioni testamentarie di Pierangelo Orsini, nonno paterno della sposa, che le aveva consentito di accedere all’eredità della nonna Margherita, a fronte della rinuncia ad ogni altro diritto ereditario a lei eventualmente spettante. Andrea promise che Bartolomeo avrebbe assunto l’onere di curare e tutelare la dote garantendola con un’obbligazione e un’ipoteca su beni stabili e di restituirla, nel caso previsto dalle leggi, secondo le modalità in vigore a Roma e tra i magnati. Le parti si obbligarono vicendevolmente, in caso di insuccesso degli accordi, al pagamento di una multa di 2000 ducati da versare per metà a chi avesse mantenuto fede al patto e per l’altra metà alla Camera Apostolica. A seguire, nel medesimo luogo e in presenza degli stessi testimoni, il notaio passò alla redazione degli atti conclusivi. I due contratti vennero rogati “in camera Palatii” di Pierfrancesco Orsini alla presenza del dottore in legge Pietro de Falconibus di Magliano in Sabina, di Alessandro figlio di Luigi di Foglia, del notaio di Fiorano ser Felice Francesco de Ranuccanis, del romano Rufino de Rufinis del rione Colonna e di Giacomello de Prennis anch’egli romano. Si giunse quindi alla “subarratio et desponsatio solemnis” con la datio anuli e con il consenso alle nozze espresso finalmente da parte di Orsina e dal procuratore di Bartolomeo secondo la formula: per verba obligatoria “vis volo” legitimum matrimonium de praesenti exprimentur. Com’è normale, gli atti riportano esclusivamente quanto la disciplina contrattuale prevedeva e il notaio evitò qualsiasi elemento descrittivo dell’ambiente e dei protagonisti, particolari che avrebbero potuto soddisfare la moderna curiosità circa l’immagine della sposa o lo svolgimento dei festeggiamenti. L’unica concessione fu l’aver segnalato che, oltre ai testimoni, le azioni avvennero nel primo tinello inferiore “aliis multis adstantibus”, forse il luogo più adatto per lo svolgimento dell’immancabile ricevimento nuziale[6].

Epoca contemporanea modifica

Nel 1817 Foglia era un comune autonomo; fu poi annesso dal 1827 al 1853 al comune di Collevecchio e poi, dal 1853, al comune di Magliano Sabina, di cui è tuttora una frazione.[7]

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

  • Chiesa di Santa Serena, o Santa Maria Assunta, ritenuta dalla tradizione locale il luogo di ritiro di santa Serena, moglie dell'imperatore romano Diocleziano; è stata ricostruita nel 1579. All'interno sono conservati una tela della Madonna del Rosario di Sebastiano Conca e il sepolcro di sant'Isterio, donato da Giacomo Gregorio De Rossi.[8][9]
  • Necropoli arcaica di Foglia

Fa parte del circuito I borghi più belli d'Italia.[10]

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ Dati Istat. URL consultato il 7 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2021).
  2. ^ La Frazione di Foglia, su comune.maglianosabina.ri.it. URL consultato il 6 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2021).
  3. ^ Visit Lazio, Foglia - Magliano Sabina. URL consultato il 15 maggio 2023.
  4. ^ Firmani, art. cit. in QuadAEI 3,1979 pp. 118-119 fig 2
  5. ^ Stefania Quilici Gigli, Il Tevere e le altre vie d'acqua del Lazio antico, Quaderni di archeologia etrusco italica p. 73
  6. ^ Riccardo Di Giovannandrea e Maria Temide Bergamaschi, Bartolomeo d’Alviano e Orsina Orsini: un ignoto contratto matrimoniale come suggello tra famiglie di condottieri, in Anales de la Universidad de Alicante. Historia Medieval, n. 24, 15 marzo 2023, pp. 181–206, DOI:10.14198/medieval.23283. URL consultato il 25 gennaio 2024.
  7. ^ Comune di Foglia https://siusa.archivi.beniculturali.it.
  8. ^ Chiesa di Santa Maria Assunta, su geosabina.it. URL consultato il 17 maggio 2023.
  9. ^ Francesco Paolo Sperandio, Sabina sagra e profana antica e moderna, 1790, p. 150.
  10. ^ Foglia, su I Borghi più Belli d'Italia, 22 febbraio 2017. URL consultato il 15 maggio 2023.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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