Fortunago

comune italiano

Fortunago (Fortünagh in dialetto oltrepadano) è un comune italiano di 3548 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Situato nell'Oltrepò, sulle colline che dividono le valli della Coppa e dell'Ardivestra, fa parte del circuito de i borghi più belli d'Italia.

Fortunago
comune
Fortunago – Stemma
Fortunago – Bandiera
Fortunago – Veduta
Fortunago – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Pavia
Amministrazione
SindacoAchille Lanfranchi (lista civica) dall'8-6-2009
Territorio
Coordinate44°55′N 9°11′E / 44.916667°N 9.183333°E44.916667; 9.183333 (Fortunago)
Altitudine482 m s.l.m.
Superficie17,83 km²
Abitanti358[1] (30-11-2023)
Densità20,08 ab./km²
FrazioniCappelletta, Colombara, Costa Cavalieri, Costa Galeazzi, Gravanago, Molino della Signora, Sant'Eusebio, Scagni
Comuni confinantiBorgo Priolo, Borgoratto Mormorolo, Colli Verdi, Montesegale, Val di Nizza
Altre informazioni
Cod. postale27040
Prefisso0383
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT018064
Cod. catastaleD732
TargaPV
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 962 GG[3]
Nome abitantifortunaghesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Fortunago
Fortunago
Fortunago – Mappa
Fortunago – Mappa
Posizione del comune di Fortunago nella provincia di Pavia
Sito istituzionale

Storia modifica

 
 
Veduta del paese con la chiesa parrocchiale

Noto fin dal X secolo, Fortunago aveva signori locali, vassalli del vescovo di Tortona, ma nel 1164 entrò a far parte del territorio soggetto alla città di Pavia. Nel XIV secolo era feudo della famiglia pavese Giorgi (tale feudo comprendeva anche Borgoratto); invece le attuali frazioni Gravanago e Sant'Eusebio erano comuni, appartenenti alla locale famiglia di Ruino, ancora vassalla del vescovo di Tortona.

Nel XV secolo fu infeudato successivamente ai Dal Verme, dopo la morte di Pietro II Dal Verme il feudo passa dal 1485 al 1487 a Girolamo Riario, signore di Forlì ed Imola, egli lo venderà a Bergonzo Botta. Il feudo di Fortunago comprendeva quindi: Borgoratto, Gravanago, Montepicco (comprendente Sant'Eusebio), Rocca Susella e Stefanago dal vescovo di Tortona (anch'egli un Botta), nonché Staghiglione (vedi Borgo Priolo) con Cà de' Perotti e Montefratello; i Botta crearono un vasto feudo, elevato ben presto a Marchesato. Nel 1546 esso fu acquistato dai Malaspina di Oramala, già marchesi di Godiasco.

Unito con il Bobbiese al Regno di Sardegna nel 1743, in base al trattato di Worms, entrò a far parte poi della Provincia di Bobbio. L'estesa e potente signoria, dotata di larga autonomia fiscale e giurisdizionale, fu soppressa nel 1797. Nel 1801 il territorio è annesso alla Francia napoleonica fino al 1814. Nel 1859 entrò a far parte nel Circondario di Bobbio della provincia di Pavia e quindi della Lombardia.

Nel 1818 sono aggregati a Fortunago i soppressi comuni di Gravanago e Montepicco, mentre nel 1923 venne smembrato il circondario di Bobbio e suddiviso; Fortunago passò al circondario di Voghera[4].

Simboli modifica

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 22 settembre 1992.[5]

«Semipartito troncato: nel primo, di rosso, alla stella di otto raggi, d'oro; nel secondo, d'oro, alla campana, di verde, legata di rosso; nel terzo, di azzurro, alle sette spighe di grano, impugnate, d'oro, legate di argento. Ornamenti esteriori da Comune.»

La stella simbolizza il valore civico e militare degli abitanti di Fortunago; la campana, al cui suono gli abitanti cadenzavano le ore della giornata, esprime il significato di comunità; le sette spighe di grano sottolineano la vocazione agricola del paese.

Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[6]

Cultura modifica

Cinema modifica

Fortunago è stato location del film Il Capitale Umano di Paolo Virzì. Alcune delle scene della pellicola sono state girate presso la Villa "La Dominante", posizionata in località Montebelletto, all'interno del territorio comunale.[7]

Letteratura modifica

A Fortunago è ambientato il romanzo noir Ultima notte in Oltrepò, del giallista pavese Alessandro Reali.[8]

Cucina modifica

Nel luglio 2015 a Fortunago è stato battuto il singolare record di preparazione e cottura dell'agnolotto più pesante del mondo. Un gruppo di cuochi, guidati dallo chef locale Danilo Nembrini, ha prodotto un agnolotto di 148 kg battendo così il precedente record detenuto dallo chef russo Alexei Semenov, che in precedenza a San Pietroburgo aveva preparato e farcito un agnolotto dal peso di 20 kg.[9]

Amministrazione modifica

Comunità montane modifica

Fa parte della fascia collinare della Comunità Montana Oltrepò Pavese.

Note modifica

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novemre 2023.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Regio Decreto 8 luglio 1923, n. 1726
  5. ^ Fortunago, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 31 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2022).
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  7. ^ Fortunago riaperto il set di Virzì, su laprovinciapavese.gelocal.it, La Provincia Pavese, 19 giugno 2013.
  8. ^ Ultima notte in Oltrepo per il giallo di Reali, su La Provincia Pavese, 26 febbraio 2017. URL consultato il 26 dicembre 2019.
  9. ^ Fortunago l'agnolotto è davvero da record, su La Provincia Pavese, 14 luglio 2015.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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