Forze armate dell'Unione europea

forze armate implementate dalla Politica di sicurezza e di difesa comune dell'Unione Europea
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Le forze di difesa dell'Unione Europea sono implementate dalla Politica di sicurezza e di difesa comune dell'UE. Esistono due categorie di forze multinazionali UE: quelle stabilite intergovernativamente e rese disponibili alla politica di sicurezza e di difesa comune ai sensi dell'art. 42.3 del Trattato sull'Unione Europea (TUE), come gli Eurocorpi; e quelle stabilite a livello sopranazionale europeo, come i Gruppi tattici dell'UE.

Forze armate dell'Unione europea
Stemma dello Stato maggiore dell'Unione europea
Descrizione generale
Attiva2002-oggi
NazioneBandiera dell'Unione europea Unione europea
ServizioPolitica estera e di sicurezza comune
TipoForze armate
RuoloMissioni umanitarie
Guarnigione/QGBandiera del Belgio Bruxelles
ColoriBlu e verde
Battaglie/guerreMissioni militari e civili dell'Unione Europea
Parte di
Stato maggiore dell'Unione europea
Reparti dipendenti
EUROMARFOR
Eurocorps
Eurogendfor
Comandanti
Direttore generaleBandiera della Finlandia Tenente generale Esa Pulkkinen
Alto rappresentanteBandiera della Spagna Josep Borrell
EU Military staff
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

Storia modifica

Un primo tentativo di unire le forze armate dell'Europa occidentale è stata la fallimentare Comunità europea di difesa del 1952.[1] Tuttavia da allora molti politici hanno promesso di creare delle forze armate europee. Dato che molti degli Stati membri dell'UE sono anche membri della NATO, alcuni cooperano in materia di difesa mediante la NATO, piuttosto che mediante l'UE o altri gruppi (come l'Unione Europea Occidentale). Comunque l'appartenenza all'UE, all'UEO e alla NATO sono distinte e alcuni Stati membri dell'Unione europea rimangono per costituzione neutrali in materia di difesa. Diversi Paesi membri dell'UE poi sono stati membri formali del Patto di Varsavia.

Al vertice del Consiglio europeo, riunito a Helsinki il 10 e 11 dicembre 1999, si era concretamente definito un Corpo di intervento operativo, di sessantamila unità, mai attivato.[2]

Il Trattato di Lisbona del 2001 ha recepito gli elementi del Trattato di Bruxelles con le clausole di difesa dell'Unione Europea Occidentale nell'Unione europea. Nel 2007 sono stai attivati gli EU Battlegroups.

Il 23 marzo 2007 la cancelliera tedesca Angela Merkel, mentre era presidente del Consiglio dell'Unione europea, ha concesso un'intervista durante la celebrazione del cinquantesimo compleanno dell'Unione nella quale ha espresso il desiderio di avere delle forze armate europee unite.[3] Il 14 luglio 2007 l'allora presidente francese Nicolas Sarkozy ha chiesto all'UE di creare delle forze armate unificate e lo stesso giorno gruppi di soldati di tutte le ventisette nazioni dell'Unione europea hanno marciato attraverso i Champs-Élysées durante la celebrazione della presa della Bastiglia su invito di Sarkozy.[4]

Il quadro giuridico modifica

La difesa dell'UE è affidata a ogni singolo Stato membro. L'articolo 42 del Trattato di Maastricht affermava che:

«La politica estera e di sicurezza comune deve includere la progressiva formazione di una politica di sicurezza comune. Questo condurrà a una difesa comune, quando il Consiglio europeo, agendo unanimemente, deciderà così.»

Nel Trattato di Lisbona, l'articolo 42 impone agli stati membri di intervenire con tutti i loro mezzi qualora uno o più stati venissero attaccati da entità extra UE. È questo il vero pilastro della difesa comune UE.

L'Unione europea ha un mandato limitato in ambito di difesa, con il solo ruolo di esplorare la questione della difesa datagli dal Trattato di Amsterdam, cosa che era stata omessa nei processi della lista delle forze dell'Helsinki Headline Goal (la forza europea a reazione rapida). Comunque alcuni Stati dell'UE possono fare e fanno accordi multilaterali di difesa fuori dalle strutture dell'Unione europea.

La cooperazione modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Politica europea di sicurezza e difesa.
 
L'Eurofighter Typhoon, sviluppato da Regno Unito, Germania, Italia e Spagna

L'UE agisce per mezzo della politica estera e di sicurezza comune, sebbene la Danimarca abbia scelto di non collaborarvi (Protocollo n° 5, articolo 6)[5] e alcuni Stati siano impediti da questioni di neutralità. Le forze sotto il comando dell'UE sono state usate in missioni di pace, nelle quali l'Europa ha molta esperienza.

Sommando le spese annuali di tutti gli Stati membri risulta che nel 2019 l'Unione europea spese complessivamente più di circa 350 miliardi di USD, seconda solo agli Stati Uniti d'America, con 732 miliardi di USD.[6] Nel 2018 si è calcolato che una difesa europea permetterebbe non solo di rendere più efficienti le forze armate, ma anche di risparmiare circa 26 miliardi di euro.[7] Ci sono stati degli sforzi per superare ciò con progetti congiunti come il consorzio Eurofighter.

Ad esempio:

Impiego modifica

Nel 2004 gli Stati dell'UE hanno preso in consegna dalla NATO il comando della missione in Bosnia ed Erzegovina attraverso l'EUFOR.[8] Ci sono stati altri spiegamenti di forze, come nella Striscia di Gaza e nella Repubblica Democratica del Congo.[9]

Forze e unità militari modifica

Se si tiene conto di un'Unione europea considerata come un unico stato, come una federazione (Stati Uniti d'Europa) si possono considerare 1 597 788 militari tra gli Stati membri.

Spesa militare degli Stati membri della NATO[10] modifica

Nazione Spesa per la difesa
(in USD)
   Francia 63 200 000 000
   Germania 45 100 000 000
   Italia 44 809 000 000
   Spagna 21 000 000 000
   Polonia 9 349 000 000
   Paesi Bassi 9 016 000 000
  Norvegia 5 963 000 000
   Svezia 6 309 137 714
   Grecia 4 550 000 000
   Belgio 4 023 000 000
   Danimarca 3 474 000 000
   Finlandia 2 800 000 000
   Portogallo 2 783 000 000
   Romania 2 766 000 000
   Austria 2 334 900 000
   Repubblica Ceca 1 930 000 000
   Irlanda 1 300 000 000
   Ungheria 1 243 000 000
   Slovacchia 1 024 000 000
   Bulgaria 663 000 000
   Lituania 630 000 000
   Croazia 607 000 000
   Estonia 497 000 000
   Lettonia 400 000 000
   Slovenia 400 000 000
   Cipro 384 000 000
   Lussemburgo 263 000 000
  Albania 144 000 000
   Malta 44 640 000
Totale 311 920 000 000
Nazione / Organizzazione Spesa per la difesa
(in miliardi di USD)
  Stati Uniti d'America 664
  Unione europea 237,7
  Cina 145,8
  Regno Unito 68,1
  Russia 65,6

Note modifica

  1. ^ Stefano Filippi, L'ESERCITO EUROPEO: UN TENTATIVO VERSO LA COMUNITÀ EUROPEA DI DIFESA (PDF), su difesa.it/, marzo 2014. URL consultato il 16 febbraio 2021.
  2. ^ Mattarella: "L'Ue deve avere una politica estera e di difesa". Von der Leyen: "Esercito e intelligence comuni", su agi.it. URL consultato il 16 settembre 2021.
  3. ^ (FR) L'A400M : un avion pour faire décoller l'Europe de la défense, su touteleurope.eu, 27 marzo 2009. URL consultato il 16 febbraio 2021.
  4. ^ (FR) JEAN QUATREMER, Sarkozy ose l’Europe [collegamento interrotto], su bruxelles.blogs.liberation.fr, 14 luglio 2007. URL consultato il 16 febbraio 2021.
  5. ^ Trattato sull'Unione Europea (Versione consolidata), su eur-lex.europa.eu. URL consultato il 16 febbraio 2021.
  6. ^ SIPRI Yearbook 2020. Sintesi in italiano (PDF), su sipri.org. URL consultato il 16 febbraio 2021.
  7. ^ Difesa: l'UE sta creando un esercito europeo?, su europarl.europa.eu. URL consultato il 16 febbraio 2021.
  8. ^ (EN) OPERATION ALTHEA, su shape.nato.int. URL consultato il 16 febbraio 2021.
  9. ^ L'OPERAZIONE MILITARE "ARTEMIS" DELL'UNIONE EUROPEA NELLA REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO, su sudineuropa.net, dicembre 2003. URL consultato il 16 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2021).
  10. ^ Spese difesa paesi membri della NATO, su nato.int.

Voci correlate modifica

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