François Cluzet

attore francese

François Cluzet (Parigi, 21 settembre 1955) è un attore francese.

François Cluzet nel 2013

Biografia modifica

Nato a Parigi da una coppia benestante, Robert Cluzet e Janine Allain, soffrì per il divorzio dei genitori e iniziò presto ad interessarsi alla recitazione. Ha abbandonato gli studi all'età di 16 anni per studiare recitazione a Parigi.[1]

Carriera modifica

Già nel 1976 calcava le scene teatrali,[2] mentre il suo primo ruolo cinematografico arrivò nel 1979. L'anno successivo venne chiamato da Claude Chabrol che gli offrì il ruolo di protagonista per Le cheval d'orgueil cui seguono numerosi altri ruoli sia da protagonista che non. Lavorò con i migliori cineasti francesi come Bertrand Tavernier, Claire Denis, Bertrand Blier, Robert Enrico e molti altri. Tornò poi a lavorare con Claude Chabrol in ben due film. Venne chiamato spesso anche per lavori televisivi mentre il lavoro a teatro diventava sempre meno frequente.

Negli anni novanta iniziò anche a lavorare in produzioni internazionali quali Prêt-à-Porter di Robert Altman e French Kiss di Lawrence Kasdan, per poi tornare in patria dove lavorò sia in commedie che in drammi. Nel 2005, recita in Le Domaine perdu di Raoul Ruiz, un film sul colpo di Stato in Cile del 1973.[3]

La sua carriera andò a gonfie vele e ottenne un grande successo grazie a film quali Hotel cinque stelle e Non dirlo a nessuno per il quale ricevette il Premio César per il migliore attore. Un altro grande successo sia di critica che di pubblico fu Quasi amici - Intouchables (2011), migliore incasso di sempre in Francia e campione di incassi in diversi paesi. Nello stesso anno prestò la sua voce al prefetto Maynoff nel film Un mostro a Parigi (nell'edizione italiana il personaggio viene doppiato da Maurizio Mattioli). Nel 2012 ha recitato nel film commedia Do Not Disturb con Yvan Attal, che ne è stato anche il regista.[4] I suoi due film del 2018 sono passati inosservati: la commedia drammatica Normandie nue, di Philippe Le Guay, e il film in costume Le Collier rouge, di Jean Becker.[5][6]

Dichiarazioni pubbliche modifica

Durante la campagna elettorale per le elezioni presidenziali del 2007, ha sostenuto Ségolène Royal.[7]

Nel settembre 2018, in seguito alle dimissioni di Nicolas Hulot, è coautore con Juliette Binoche dell'editoriale contro il riscaldamento globale intitolato "La più grande sfida della storia dell'umanità": l'appello di 200 personalità per salvare il pianeta, apparso sulla prima pagina del quotidiano Le Monde.[8]

Nelle elezioni presidenziali del 2022 ha sostenuto la candidatura di Emmanuel Macron e ha partecipato alla cerimonia di insediamento dopo la rielezione del presidente.[9]

Il 30 settembre 2017, Cluzet è stato ospite della programma On n'est pas couché. Quando Laurent Ruquier gli ha chiesto di rituffarsi nella sua immensa filmografia, Cluzet ha commentato il film Janis et John, di Samuel Benchetrit, nel quale aveva recitato al fianco di Marie Trintignant, sua ex compagna e madre del figlio Paul, e lui ha risposto: "L'ho adorato perché era un film pazzesco. Ovviamente, è il ricordo con Marie da quando è morta poco dopo, assassinata da quel figlio di puttana di Cantat", al quale non perdona l'omicidio di Marie Trintignant.[10][11] Già nel giugno 2015, Cluzet aveva dichiarato nello show Thé ou Café che non l'avrebbe mai perdonato. Dice che l'omicidio lo ha spinto a impegnarsi in associazioni di beneficenza che aiutano le donne vittime di violenza.[10]

Vita privata modifica

All'inizio degli anni Ottanta, sposò la sceneggiatrice e produttrice Chantal Perrin[12]da cui ha avuto sua figlia, Blanche, nata nel 1984. Cluzet è stato sposato con Marie Trintignant, dalla quale ha avuto suo figlio Paul, e ha vissuto per tredici anni con Valérie Bonneton, dalla quale sono nati due figli, Joseph e Marguerite. Dal 5 luglio 2011 è sposato con Narjiss Slaoui-Falcoz, ex direttrice delle comunicazioni dell'Hotel Carlton.[13]

Filmografia modifica

Cinema modifica

 
L'attore nel 2017 all'avant-première di L'École buissonnière.

Televisione modifica

Doppiatore modifica

Doppiatori italiani modifica

Nelle versioni in italiano dei suoi film, François Cluzet è stato doppiato da:

Da doppiatore è sostituito da:

Premi e candidature modifica

Note modifica

  1. ^ (FR) Prisma Média, François Cluzet - La biographie de François Cluzet avec Gala.fr, su Gala.fr, 25 luglio 2023. URL consultato il 5 dicembre 2023.
  2. ^ (FR) François Cluzet, su Les Echos, 10 novembre 2011. URL consultato il 5 dicembre 2023.
  3. ^ (FR) Chloé Larouchi, Le Domaine perdu, su Critikat, 31 maggio 2005. URL consultato il 5 dicembre 2023.
  4. ^ MYmovies.it, Do Not Disturb, su MYmovies.it. URL consultato il 5 dicembre 2023.
  5. ^ MYmovies.it, Normandie Nue, su MYmovies.it. URL consultato il 5 dicembre 2023.
  6. ^ MYmovies.it, Le collier rouge, su MYmovies.it. URL consultato il 5 dicembre 2023.
  7. ^ RFI - Présidentielle 2007 - Royal à Charléty : liberté, égalité… amour, su www1.rfi.fr. URL consultato il 5 dicembre 2023.
  8. ^ (FR) « Le plus grand défi de l’histoire de l’humanité » : l’appel de 200 personnalités pour sauver la planète, in Le Monde.fr, 3 settembre 2018. URL consultato il 5 dicembre 2023.
  9. ^ (FR) François Cluzet, Guillaume Gallienne: de nombreuses personnalités du monde de la culture réunies à l'Élysée pour l'investiture d'Emmanuel MAcron. URL consultato il 5 dicembre 2023.
  10. ^ a b Purepeople, François Cluzet, indigné et ému, insulte violemment Bertrand Cantat, su www.purepeople.com. URL consultato il 5 dicembre 2023.
  11. ^ (FR) Ouest-France avec agence, François Cluzet. L'acteur insulte Bertrand Cantat sur le plateau d'ONPC, su Ouest-France.fr, 1º ottobre 2017. URL consultato il 5 dicembre 2023.
  12. ^ (FR) François Cluzet à propos de sa femme, Narjiss: "Pour elle, j'aurais fait n'importe quoi", su L'Express, 25 giugno 2015. URL consultato il 5 dicembre 2023.
  13. ^ Purepeople, François Cluzet présente sa nouvelle amoureuse, su www.purepeople.com. URL consultato il 5 dicembre 2023.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN80786382 · ISNI (EN0000 0000 7823 8511 · LCCN (ENn85151751 · GND (DE136444229 · BNE (ESXX1177288 (data) · BNF (FRcb13892594v (data) · J9U (ENHE987007446792605171 · WorldCat Identities (ENlccn-n85151751