François de Prez

vescovo cattolico svizzero

François de Prez (pronuncia francese AFI: [fʁɑ̃swa də pʁe]; prima metà del XV secolo22 maggio 1511) è stato un vescovo cattolico svizzero. Succedette nella cattedra episcopale di Aosta al proprio zio Antoine, quando quest'ultimo si dimise dalla carica. Nel suo lungo episcopato promosse importanti lavori architettonici ed opere artistiche nella cattedrale.

François de Prez
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiVescovo di Aosta
 
Natoprima metà del XV secolo
Nominato vescovo4 aprile 1464
Consacrato vescovo22 luglio 1464
Deceduto22 maggio 1511
 

Biografia modifica

Come lo zio Antoine, François proveniva dalla importante famiglia nobiliare dei de Prez (Prez-vers-Noréaz, Canton Friburgo), verosimilmente da un ramo stabilitosi a Lutry nel Canton Vaud in Svizzera[1]. Era già canonico della cattedrale di Aosta quando papa Pio II, il 4 aprile 1464, lo promosse alla cattedra aostana. La decisione papale comportò per Giorgio di Challant, che il capitolo della collegiata di Sant'Orso aveva già prescelto come vescovo di Aosta, la rinuncia alla pretesa di poter ricoprire tale carica.

In seguito François de Prez e Giorgio di Challant, persone di raffinata cultura artistica, collaborarono alle opere di ristrutturazione e di sviluppo dell'apparato decorativo della cattedrale. Sotto il suo episcopato si realizzò la copertura della chiesa con volte a crociera costolonate e si avviò la realizzazione della facciata. Come committente e come mecenate egli diede impulso alla realizzazione degli stalli lignei del coro ed alle vetrate dipinte. Una di tali vetrate lo raffigura inginocchiato alla presenza di San Giovanni Battista[2].

Successione apostolica modifica

La successione apostolica è:

Note modifica

  1. ^ Amato Pietro Frutaz, Le fonti per la storia della Valle d'Aosta, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 1966, p. 310, SBN IT\ICCU\UFI\0182035.
  2. ^ Cfr. la scheda di E. L. Cappa sul sito Banca Ipermediale delle Vetrate Italiane Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. realizzato dal CNR URL consultato il 24 dicembre 2009.

Collegamenti esterni modifica