Francesco Buzzurro

chitarrista italiano

Francesco Buzzurro (Taormina, 7 ottobre 1969) è un chitarrista italiano. È uno dei più apprezzati e poliedrici chitarristi italiani, votato dalla rivista di settore Musica Jazz come uno dei più talentuosi del panorama internazionale[1].

Francesco Buzzurro
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereLatin jazz
Folk
Jazz
Periodo di attività musicale1990 – in attività
Strumentochitarra
EtichettaAlfredo Lo Faro Produzioni
Album pubblicati6
Studio6
Sito ufficiale

Biografia modifica

Concertista internazionalmente riconosciuto, ha insegnato tecnica dell'improvvisazione in molti seminari e scuole di musica in tutto il mondo ed è stato direttore artistico del dipartimento riunito di chitarra all'Università della musica di Los Angeles.

Francesco Buzzurro grazie alla sua straordinaria tecnica di matrice classica, aperta a una conoscenza profonda del jazz e dell'improvvisazione, è diventato negli anni un punto di riferimento assoluto per il mondo della chitarra acustica. Le sue composizioni originali come Onde, Cuore degli emigranti o Song for Django, rivelano invece gli aspetti più intimi della sua personalità.

Inizia a suonare la chitarra all'età di 6 anni, quando il padre gli regala una piccola chitarra. Si Diploma al Conservatorio di Trapani[2] In seguito, consegue il Master di Alto Perfezionamento musicale presso l'International Arts Academy di Roma sotto la guida di Stefano Palamidessi e di concertisti come David Russell, Alberto Ponce, Hopkinson Smith e John Duarte. Nello stesso anno si laurea in Lingue e Letterature Straniere ed inizia un'attività concertistica che lo porta a viaggiare in diversi paesi, in Europa e in America.

Allo studio della classica e alla sua inclinazione per la musica folk, affianca presto l'interesse per il jazz, che lo porta a conseguire la Laurea in Musica Jazz. Grazie ad un'attività di ricerca in questo ambito musicale, trova uno stile personale di improvvisazione, non esente da contaminazioni di bossanova, musica etnica e latin-jazz. Le sue trascrizioni e composizioni sono caratterizzate da una modalità di esecuzione nella quale la chitarra viene concepita come una piccola orchestra. Importante nella sua carriera è l'incontro con il produttore Alfredo Lo Faro che lo promuove in tutto il mondo.

Come chitarrista fuori dagli schemi e per la sua tecnica peculiare di improvvisazione sulla chitarra classica, Francesco Buzzurro viene annualmente invitato dalla University of Southern California di Los Angeles[3], spesso come docente in seminari unificati per i dipartimenti di chitarra classica e jazz.

Nel 2010, insieme a Richard Smith[4], musicista con il quale collabora da diversi anni, è in tour negli Stati Uniti ed in Italia, effettuando concerti ed impartendo lezioni presso università americane[5].

Per il suo modo di suonare viene invitato ai festival di chitarra classica, di chitarra acustica tanto quanto ai festival jazz. Molti i paesi del mondo dove porta regolarmente i suoi concerti: Italia, Stati. Uniti, Russia, Mexico, Canada, Argentina, Indonesia, Lituania, Spagna, Germania, Polonia, Inghilterra, Grecia.

In Italia ha collaborato nel mondo della musica leggera e della canzone d'autore con Lucio Dalla, Renzo Arbore, Fabio Concato, Pippo Pollina, Antonella Ruggiero, Ornella Vanoni, Francesco Baccini, Gigi D'Alessio, Gigi Finizio, Simona Molinari, Mauro Ermanno Giovanardi.

Prende parte a rassegne dedicate alle sei corde come l'Acoustic Guitar Meeting di Sarzana, il MAF (Musica a Fiorano) ed ai Festival Internazionali della Chitarra di Fiuggi[6] e Siracusa[7].

Collabora con l'Ente Autonomo Orchestra Sinfonica Siciliana presso il Teatro Politeama di Palermo nel 2002 in occasione del concerto di Sarah Jane Morris e dello speaker di Radio Capital "Nick The Nightfly" e nel 2004 con l'esecuzione del Concerto di Aranjuez con l'accompagnamento dell'Orchestra Sinfonica Siciliana.

Numerose le esibizioni al fianco di jazzisti del panorama internazionale e nazionale, come Toots Thielemans, Diane Schuur, Arturo Sandoval, Peter Erskine, Phil Woods, Joe Bowie, Bob Mintzer, Bill Russo, Vince Mendoza, Frank Foster, Bireli Lagrène, Frank Vignola, Mickey Howard, Roberto Gatto, Marco Tamburini.

È presente, sia come solista sia come leader di un quartetto, in festival e rassegne siciliane - San Vito Jazz Festival, Noto Jazz Festival[8], Palermo di Scena, Catania Jazz Meeting, Castelbuono Jazz Festival[9], Vittoria Jazz Festival e Taormina Arte - e straniere, come il Corfù Jazz Festival nel 2008.

Si esibisce in concerti sold out presso noti jazz club, come al Blue Note di Milano nel 2010[10], al Cotton Club di Roma nel 2008[11] o al Dakota Jazz Club di Minneapolis nel 2009, e nello stesso anno è sul palco alla Notte delle Chitarre di Parma insieme a Maurizio Solieri, Ricky Portera, Cesareo, Max Cottafavi e Alberto Radius.

Per volontà dell'ex presidente francese Valéry Giscard D'Estaing, nel 2009, è a Palermo alla Convention internazionale sull'energia eolica, insieme al conterraneo e amico Francesco Cafiso, con il quale condivide spesso il palcoscenico.

Da aprile 2011 è titolare della cattedra di chitarra jazz presso il Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo. Il 7 ottobre 2014 è uscito il suo ultimo lavoro discografico da solista Il quinto elemento.

Scrive musica per il teatro, per la televisione e per il cinema e partecipa a varie trasmissioni radiofoniche e televisive, tra cui nel 2008 Uno mattina[12].

Collabora con l'attore Carlo Croccolo, con registi come Mauro Avogadro e Franco Passatore e con Gianfranco Jannuzzo, realizzando le musiche per lo spettacolo teatrale Girgenti amore mio (di Gianfranco Jannuzzo e Angelo Callipo, regia di Pino Quartullo 2009-2010).[13]

Indiana Productions, dei fratelli Muccino, nel 2008 sceglie le musiche originali di Francesco Buzzurro per la colonna sonora del docufilm Io ricordo.[14]

Premi e riconoscimenti modifica

  • Come chitarrista classico, vince tre concorsi nazionali: il "Città di Alassio", il "Benedetto Albanese" di Caccamo ed il "Savona in Musica".
  • 2008: Premio Efebo D'Oro come migliore colonna sonora per il film Io ricordo, prodotto dai fratelli Muccino.
  • 2009: Consegna a Francesco Buzzurro e Francesco Cafiso della Triquetra, alta onorificenza che la Regione Siciliana suole attribuire come riconoscimento di eccellenza ai musicisti siciliani che si sono distinti in ambito internazionale
  • 2009: Premio Groove Master Award a Francesco Buzzurro, perché "nell'ambito del groove e del contemporary jazz è riuscito ad offrire una nuova visione musicale, completata da una tecnica unica al mondo".[15]
  • 2010: Riconoscimento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per le musiche del docufilm Io ricordo, per "i sentimenti generati".
  • La borsa internazionale della cultura di Freiburg lo sceglie come miglior chitarrista Europeo 2013 e lo premia il 28 gennaio 2014.

Discografia modifica

Discografia come Francesco Buzzurro Quartet modifica

  • 1996 - Mare Nostrum
  • 1998 – Latinus
  • 2006 – Naxos
  • 2018 - Made in Japan

Discografia solista modifica

  • 2002 – Freely
  • 2009 – L'esploratore
  • 2010 - Girgenti amore mio
  • 2011 - Un Mondo e due chitarre
  • 2012 - One Man Band
  • 2014 - Il quinto elemento
  • 2015 - Heart of the Emigrants
  • 2017 - The Persuaders
  • 2021 - Solo con Django
  • 2022 - Nativitas

Note modifica

  1. ^ Musica Jazz, n. 48, gennaio 2000
  2. ^   Francesco Buzzurro Agrigentini bella gente TVA Tele Video Agrigento, su YouTube. URL consultato il 2 agosto 2015.
  3. ^ (EN) USC in the News 4/2/2010, su usc.edu, Press Room, 4 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2010).
  4. ^ (EN) Bob Keefer, Six strings times two. Guitarist Richard Smith is visiting home — and he’s bringing a friend, su special.registerguard.com, The Register Guard, 1º aprile 2010.
  5. ^ Copia archiviata, su insideoregon.uoregon.edu. URL consultato il 20 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2010).
  6. ^ [1]
  7. ^ Francesco Buzzurro In Concerto, su siracusanews.it, Siracusa News (archiviato dall'url originale il 23 novembre 2011).
  8. ^ Noto Jazz Festival VII edizione Speciale summer jazz, su guide.supereva.it, SuperEva. URL consultato il 20 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
  9. ^ Copia archiviata, su balarm.it. URL consultato il 20 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2009).
  10. ^ [2][collegamento interrotto]
  11. ^ Copia archiviata, su romanotizie.it. URL consultato il 20 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
  12. ^ Copia archiviata, su siciliainformazioni.com. URL consultato il 17 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 23 novembre 2011).
  13. ^ Copia archiviata, su tgcom.mediaset.it. URL consultato il 20 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2010).
  14. ^ Copia archiviata, su progettolegalita.it. URL consultato il 20 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2011).
  15. ^ Fabio Ciminiera, Groove City: intervista a Gegé Telesforo, su jazzconvention.net, Jazz Convention, 9 maggio 2009.

Bibliografia modifica

  • Flavio Caprera, Dizionario del jazz italiano, Feltrinelli Editore, 2014.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN291002299 · ISNI (EN0000 0003 9613 198X · SBN UBOV795086 · Europeana agent/base/136598 · GND (DE1028534035 · WorldCat Identities (ENviaf-291002299