Francesco di Borbone-Vendôme (1616-1669)

nobile e generale francese

Francesco di Borbone, II duca di Beaufort (16 gennaio 1616Candia, 25 giugno 1669), è stato un generale francese.

Francesco di Borbone
Ritratto di Francesco di Borbone di Jean Nocret
Soprannomeil Re delle Halles
Nascita16 gennaio 1616
MorteCandia, 25 giugno 1669
Cause della mortecaduto in combattimento
ReligioneCristianesimo
Dati militari
Paese servito Regno di Francia
Forza armata Marina militare francese
Anni di servizio1628 - 1669
GradoGrand-maître de la navigation
GuerreGuerra dei Trent'anni
Fronda
Guerra di Candia
BattaglieAssedio di Corbie
Assedio di Hesdin
Assedio di Arras
Spedizione di Djidjelli
Battaglia di Cherchell
Assedio di Candia
fonti nel testo
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Biografia modifica

I precoci inizi modifica

Figlio secondogenito di Cesare di Borbone-Vendôme e di Francesca di Lorena, Francesco era nipote legittimato di re Enrico IV e quindi cugino di primo grado di Luigi XIV di Francia.

Entrò molto giovane nell'esercito e partecipò alla spedizione di Savoia del 1628 all'età di soli 12 anni. Si distinse nell'assedio di Corbie, in quello di Hesdin ed in quello di Arras.

I complotti contro il governo del re modifica

Seguendo le orme del padre, cospirò contro il cardinale Richelieu e dovette rifugiarsi in Inghilterra per un certo tempo.

Nel 1643 fu a capo di una delle principali cospirazioni contro il cardinale Mazarino, la cosiddetta Cabala degli Importanti.[1] Anna d'Austria lo fece arrestare il 2 settembre di quell'anno e fu incarcerato nella fortezza di Vincennes, dalla quale riuscì ad evadere cinque anni dopo ed a nascondersi nel castello di Chenonceau e poi nella zona di Vendôme.

Ebbe inoltre un ruolo importante durante la Fronda nel 1649, quando assunse, insieme al cugino Carlo Amedeo di Savoia-Nemours, il comando delle truppe dei principi. Successivamente, per una serie di contrasti, i due vennero a lite ed il 30 luglio 1652, Francesco uccise il cugino in duello. I parigini lo soprannominarono Re delle Halles.

Al servizio del re modifica

 
La morte del duca di Vendôme

Sottomessosi alla corona e riconciliatosi con il re nel 1653, venne incaricato di numerose spedizioni militari importanti. Salito alla carica di Gran Maestro e capo sovrintendente generale della navigazione, comandò la flotta francese nel 1662 riportando numerosi successi contro i turchi nel Mediterraneo. Nel 1665 batté due volte in mare gli algerini.

Nel 1669 accorse in aiuto alla Repubblica di Venezia contro i Turchi e diresse le truppe francesi che combattevano contro le truppe ottomane nell'isola di Candia, ma durante un assalto fu ferito a morte. Francesco rimase celibe tutta la vita e non ebbe eredi; alla sua morte i suoi beni e il titolo di duca di Beaufort passarono a suo nipote, Luigi Giuseppe di Borbone-Vendôme.

Il duca di Beaufort nella letteratura modifica

Francesco di Vendôme, duca di Beaufort, compare nell'opera di Alexandre Dumas padre, Vent'anni dopo. A seguito dell'affermazione di un poeta drammatico francese, François-Joseph de Chancel, è stato talvolta identificato con la famosa e misteriosa Maschera di ferro.

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Antonio di Borbone, Duca di Vendôme Carlo di Borbone, Duca di Vendôme  
 
Francesca d'Alençon  
Enrico IV di Francia  
Giovanna III di Navarra Enrico II di Navarra  
 
Margherita d'Angoulême  
Cesare di Borbone, Duca di Vendôme  
Antoine d'Estrées Jean d'Estrées  
 
Catherine de Bourbon  
Gabrielle d'Estrées  
Françoise Babou de La Bourdaisière Jean Babou de  
 
Françoise Robertet  
Francesco di Borbone, Duca di Vendôme  
Nicola di Lorena Antonio di Lorena  
 
Renata di Borbone-Montpensier  
Filippo Emanuele di Lorena  
Giovanna di Savoia Filippo di Savoia, Duca di Nemours  
 
Carlotta d'Orléans  
Francesca di Lorena, duchessa di Mercoeur e di Penthièvre  
Sebastiano di Lussemburgo-Martigues Francesco di Lussemburgo  
 
Charlotte de Brosse  
Maria di Lussemburgo  
Marie de Beaucaire  
 
 
 

Note modifica

  1. ^ La Cabala degli Importanti è il nome dato ad un complotto organizzato il 27 maggio 1643 da Francesco di Vendôme, duca di Beaufort, e da Maria di Rohan, duchessa di Chevreuse, con l'aiuto di alcuni “Grandi” dell'epoca: I complottanti volevano spogliare i seguaci di Richelieu, in particolare i Principi di Condé di tutti i loro beni e privilegi e recuperare le cariche perse ai tempi del cardinale Richelieu (infatti, ad esempio, l'"eminenza rossa" aveva obbligato Cesare di Vendôme a lasciare le sue proprietà terriere in Bretagna nel 1630) La cabala mirava, da una parte ad allontanare Anna d'Austria dal suo nuovo primo ministro Giulio Mazzarino, ritenuto troppo ostile alla nobiltà, e dall'altra a firmare una pace separata con Filippo IV di Spagna. Per questo essi avevano previsto di far assassinare il Mazarino per poterlo poi sostituire con Agostino Potier, vescovo di Beauvais

Bibliografia modifica

  • (FR) Bély Lucien, Dictionnaire Louis XIV, in Bouquins, éditions Robert Laffont, 2015, ISBN 978-2-221-12482-6.
  • (FR) Vergé-Franceschi Michel, Dictionnaire d'Histoire maritime, in Bouquins, éditions Robert Laffont, 2002.
  • (FR) Meyer Jean e Acerra Martine, Histoire de la marine française, Rennes, éditions Ouest-France, 1994.
  • (FR) Taillemite Étienne, Dictionnaire des marins français, nouvelle édition revue et augmentée, Paris, éditions Tallandier, 2002, ISBN 2-84734-008-4.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN34601994 · ISNI (EN0000 0001 2095 909X · SBN UBOV819557 · BAV 495/26924 · CERL cnp00589591 · LCCN (ENn87921606 · GND (DE128898860 · BNF (FRcb13320653r (data) · J9U (ENHE987007274728805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n87921606
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