Francesco di Saluzzo
Francesco di Saluzzo, o Francesco Ludovico del Vasto (Saluzzo, 25 febbraio 1498 – Carmagnola, 28 marzo 1537), è stato il penultimo marchese di Saluzzo per otto anni, dal 1529 al 1537.
Francesco di Saluzzo | |
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Il marchese Francesco di Saluzzo | |
Marchese di Saluzzo | |
In carica | 2 giugno 1529- 28 marzo 1537 |
Predecessore | Giovanni Ludovico |
Successore | Gabriele |
Nome completo | Francesco Ludovico del Vasto |
Nascita | Saluzzo, 25 febbraio 1498 |
Morte | Carmagnola, 28 marzo 1537 (39 anni) |
Sepoltura | Chiesa collegiata dei Santi Pietro e Paolo, a Carmagnola |
Dinastia | Del Vasto |
Padre | Ludovico II di Saluzzo |
Madre | Margherita di Foix-Candale |
Figli | Michele Antonio, Aleramo (naturali) |
Religione | Cattolicesimo |
Era il terzogenito di Ludovico II di Saluzzo e della seconda consorte Margherita di Foix-Candale.[1]
Biografia
modificaFrancesco era stato educato, insieme ai fratelli, per disposizione della madre e con il consenso del sovrano francese, alla corte di Fontainebleau. Aggressivo e determinato, fu il più indipendente tra i figli della coppia marchionale, completamente sottomessi alla volontà dell'imperiosa Margherita di Foix.[2]
La situazione era abbastanza equilibrata durante la reggenza della marchesa madre per il prediletto primogenito Michele Antonio (1504-1528), ma, quando questi morì, risultò dal testamento che l'erede designato non era il secondogenito Giovanni Ludovico bensì il fratello minore Francesco. Giovanni, infatti, aveva pubblicamente mostrato preferenze filoimperiali e la francese Margherita, risentita, non indugiò a farlo rinchiudere nel castello di Verzuolo per timore di perdere il potere conquistato che, con il terzogenito, avrebbe potuto conservare.[3]
Giovanni Ludovico era, però, molto popolare tra i saluzzesi che riuscirono a liberarlo proclamandolo marchese. In un primo tempo Margherita sembrò accettare la non prevista circostanza, ciò nondimeno, insieme a Francesco, continuò a brigare contro il figlio, appellandosi al re di Francia. Francesco I destituì e fece imprigionare Giovanni Ludovico conferendo l'investitura del marchesato di Saluzzo, con una diminuzione di molti privilegi, a Francesco il 2 giugno 1529.[4]
Succeduto, dunque, al fratello maggiore Giovanni Ludovico, dopo il suo breve governo di sette mesi circa, interrotto per volontà della madre e del sovrano francese, durante il suo marchesato il piccolo Stato divenne sempre più assoggettato alla monarchia di Parigi. Margherita credette di poter conservare il suo ruolo predominante e ritornò immediatamente dal suo rifugio nel castello di Castres, riprendendo possesso dell'amata residenza di Revello.[5] La marchesa si dedicò esultante alle solite occupazioni: fece, inoltre, restaurare la chiesa di San Bernardino, a Saluzzo, (in cui desiderava essere sepolta accanto al primogenito Michele Antonio) e si guardò intorno per trovare una sposa a Francesco, Maria o Margherita del Monferrato, poiché vi era l'urgenza di un erede maschio e legittimo. Il matrimonio, tuttavia, non si fece e Francesco si recò a Parigi per seguire il processo contro Giovanni Ludovico che fu condannato per fellonia e disubbidienza nei confronti della madre.[6]
Ritornato dalla Francia, Francesco incominciò a considerare ingombrante la persistente presenza di Margherita che, imperterrita, circondata dai suoi consiglieri, curava a suo piacimento i propri interessi e pretendeva di continuare ad esercitare il ruolo preponderante che aveva caratterizzato la vita del marchesato per quasi un trentennio. L'irritazione del marchese si convertì, presto, in aperta avversione e parve che la baldanza e la prepotenza, aspetti del suo temperamento tanto graditi alla madre, ora ricadessero proprio contro di lei. La marchesa si recò subito a corte per chiedere l'appoggio del re che, sentite le dure rimostranze di Francesco, gli diede ragione.[7]
Nonostante fosse riuscito a rendere inoffensivi Margherita e Giovanni Ludovico, le cose, comunque, non migliorarono per il marchese anche se ora si schierò a favore dell'imperatore. I tentativi di Francesco di subentrare nella carica di marchese del Monferrato dopo la morte di Giovanni Giorgio Paleologo saranno illusori: i del Vasto, che vantavano una lontana discendenza dalla dinastia monferrina, verranno esclusi da questa successione.[8]
Francesco, privo di eredi, morì il 28 marzo 1537, all'età di 39 anni, durante la difesa del castello di Carmagnola e sarà inumato in questa cittadina nella collegiata dei Santi Pietro e Paolo. Saluzzo avrà ancora un marchese dopo di lui, il fratello minore Gabriele (1537-1548), prima di essere annessa al regno di Francia e, successivamente, al ducato di Savoia.[9]
Ascendenza
modificaGenitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Tommaso III di Saluzzo | Federico II di Saluzzo | ||||||||||||
Beatrice di Ginevra | |||||||||||||
Ludovico I di Saluzzo | |||||||||||||
Margherita di Roucy | Ugo II di Pierrepont | ||||||||||||
Bianca di Coucy | |||||||||||||
Ludovico II di Saluzzo | |||||||||||||
Giovanni Giacomo del Monferrato | Teodoro II del Monferrato | ||||||||||||
Giovanna di Bar | |||||||||||||
Isabella Paleologa | |||||||||||||
Giovanna di Savoia | Amedeo VII di Savoia | ||||||||||||
Bona di Berry | |||||||||||||
Francesco di Saluzzo | |||||||||||||
Gastone I di Foix-Candale | Arcimbaldo di Grailly | ||||||||||||
Isabella di Foix-Castelbon | |||||||||||||
Giovanni I di Foix-Candale | |||||||||||||
Margherita d'Albret | Arnaud-Amanieu VIII d'Albret | ||||||||||||
Margherita di Borbone-Clermont | |||||||||||||
Margherita di Foix-Candale | |||||||||||||
Tommaso Kerdeston | Leonardo Kerdeston | ||||||||||||
Margherita | |||||||||||||
Margherita Kerdeston | |||||||||||||
Elisabetta de la Pole | Michele de la Pole, II conte di Suffolk | ||||||||||||
Katherine de Stafford | |||||||||||||
Note
modificaBibliografia
modifica- C. G., Saluzzo e i suoi marchesi, Editoriale Rosso, ristampa anastatica, Saluzzo 1986.
- Anita Piovano, Lotte e intrighi alla corte dei Saluzzo, Ediziono G. M., Sommariva Bosco 1990.
- Delfino Muletti, Memorie storico-diplomatiche appartenenti alla città ed ai marchesi di Saluzzo, vol. VI, Lobetti-Bodoni, Saluzzo 1833.
Voci correlate
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