Franco Capuana
Franco Capuana, pseudonimo di Francesco Giacinto Capuana (Fano, 29 settembre 1894 – Napoli, 10 dicembre 1969), è stato un direttore d'orchestra italiano.

Biografia
modificaNasce a Fano da Giuseppe Capuana, direttore di banda di origine siciliana, con rapporti di parentela con lo scrittore Luigi Capuana e Maria Michela Guarini, maestra elementare di origine campana. La famiglia si era trasferita a Fano perché il padre era il direttore della banda del 65° Reggimento di Fanteria. Precedentemente i Capuana avevano vissuto a Milano, dove nel 1891 era nata la primogenita Maria, destinata ad una brillante carriera di mezzosoprano. A Fano nasce Franco e la seconda figlia Luisa, mentre la terza figlia, Celeste, nasce a Chieti, prima che la famiglia si trasferisca definitivamente a Napoli. Franco studia al Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli, dove è direttore Giuseppe Martucci e nel 1915 si diploma in composizione (nella classe di Camillo De Nardis) e direzione d'orchestra. Oltre alla sorella Maria, anche Luisa canterà da Mezzosoprano, ma preferirà laurearsi in Pedagogia al Magistero di Napoli, e Celeste, diplomatasi in pianoforte, intraprenderà una carriera di concertista e successivamente insegnerà Pianoforte presso lo stesso Conservatorio, dove rimarrà fino al 1969. Anche lo zio di Franco da parte di madre era un musicista del Teatro alla Scala ed i suoi figli, Mario e Nino, saranno anche loro musicisti. Nel 1915, all'età di 21 anni, dirige al Teatro Eldorado di Napoli la prima della sua opera La piccola irredenta, su libretto di Renato d'Andrea. Nel 1918 sposò Emy Gallo, dalla quale ebbe il figlio Nanni, prematuramente scomparso nel 1944, appena ventenne.
Dopo l'esordio come direttore affrontò un lungo tirocinio, che portò nel 1924 a due ingaggi, al Teatro Massimo di Palermo e al Carlo Felice di Genova (con la prima esecuzione della Sandha di Felice Lattuada. Seguì un periodo di due anni al Regio di Torino, dove diresse, fra le altre opere, Debora e Jaele di Pizzetti, L'amore medico di Wolf Ferrari e Il Re di Giordano. Nel 1930, al San Carlo di Napoli, diresse Capuleti e Montecchi di Bellini, Ugonotti di Meyerbeer, Louise di Charpentier, Principe Igor di Borodin e Judith di Honegger.
Nonostante non vi fosse cresciuto, ebbe sempre un legame con la nativa Fano, dove tornò a dirigere molte volte. Nel luglio del 1936, alla riapertura del Teatro della Fortuna dopo i lavori resi necessari dal terremoto, diresse Andrea Chénier di Giordano con Galliano Masini, Rosetta Pampanini e Mario Basiola e Manon Lescaut di Puccini con Gilda Dalla Rizza, Giovanni Voyer e Saturno Meletti. Nel 1937 Madama Butterfly con Licia Albanese, Alessandro Granda e Vincenzo Guicciardi e La Wally di Catalani con Maria Pedrini, Franco Lo Giudice e Leone Paci.
Successivamente dirige per la prima volta al Teatro alla Scala, con Goyescas di Granados, Margherita da Cortona di Refice e Proserpina di Bianchi. Continuerà a dirigere nel teatro milanese con L'oca del Cairo di Mozart, Donata di Scuderi e La pulce d'oro di Ghedini. Diresse Jenůfa di Janáček al Teatro Carlo Felice di Genova e alla Fenice di Venezia.
Essendo sempre più conosciuto, arrivarono anche gli impegni internazionali, come la Staatsoper di Vienna, il Liceu di Barcellona, il Colòn di Buenos Aires, l'opera di Berlino, Copenaghen, Madrid, Monaco, il Cairo e Stoccarda. Nel 1946 portò a Londra le maestranze del Teatro di San Carlo, da poco riorganizzato dopo la seconda guerra mondiale, per degli spettacoli al Covent Garden. Capuana tornò a dirigere a Londra anche nel 1951 e 1952.
Nel 1947 tornò a dirigere alla Scala, dove poi divenne Direttore Musicale nel 1949. Nel teatro milanese diresse Regina Uliva di Giulio Cesare Sonzogno, Il Nazzareno di Perosi e la prima ripresa del Novecento della Lodoïska di Cherubini. Nel 1962 venne nominato Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.
Morì la sera del 10 dicembre 1969, sul podio del Teatro S. Carlo di Napoli, mentre dirigeva l'apertura della stagione del Teatro, con l'opera Mosè di Rossini.[1]
Dava grande importanza alla fedeltà alla partitura, spesso ripristinando la scrittura originale a discapito delle prassi, e fu considerato molto esigente e severo, nonché un buon conoscitore delle voci.[2]
Opere
modificaBalletti
modifica- Il combattimento di Tancredi e Clorinda, musica di Claudio Monteverdi, coreografie di Alanova direzione orchestra Franco Capuana, scene e costumi di Toti Scialoja, 1945.
Registrazioni importanti
modifica- Bellini: La sonnambula - Lina Pagliughi, Ferruccio Tagliavini e Cesare Siepi, Preiser
- Bellini: Il Pirata (Live) - Montserrat Caballé, Flaviano Labo, Piero Cappuccilli, Ugo Trama, Flora Rafanelli, Giuseppe Baratti, Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino, Franco Capuana - Opera d'Oro
- Giacomo Puccini - La fanciulla del West, Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Renata Tebaldi, Mario Del Monaco, Cornell MacNeil, Piero De Palma, Silvio Maionica, Giorgio Tozzi, Dario Caselli, Biancamaria Casoni - 1958 Decca;
- Giuseppe Verdi - Aida - Arena - 9 agosto 1966, Leyla Gencer, Carlo Bergonzi, Fiorenza Cossotto, Anselmo Colzani.
- Francesco Cilea - Adriana Lecouvreur, Orchestra e coro dell'Accademia di Santa Cecilia, Renata Tebaldi, Mario Del Monaco, Giulietta Simionato, Giulio Fioravanti, Silvio Maionica, Franco Ricciardi, Dora Carral, Fernanda Cadoni, Giovanni Foiani, Angelo Mercuriali, 1962, Decca Records.
- Zandonai: Francesca da Rimini (Live) - Raimondo Botteghelli, Eno Mucchiutti, Orchestra e Coro del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, Enzo Viaro, Franco Capuana, Renato Cioni, Mario Ferrara, Anna Gasparini, Leyla Gencer, Claudio Giombi, Rosa Laghezza & Silvana Alessio Martinelli - Walhall
- Alberto Curci - Opere per violino e orchestra: Concerto No.1 Op.21 "Romantico" (1944); Concerto No.2 Op.30 (1962); Concerto No.3 Op.33 (1963); "Suite italiana in stile antico" Op.34 (1963) - Franco Gulli, violino; Orchestra Sinfonica; Franco Capuana, dir | 2LP Edizioni Curci, LP110 e LP120 (p)1964
Note
modifica- ^ https://archive.org/details/notiziario-di-fano-1970-01-images/page/n3/mode/2up. URL consultato il 25 gennaio 2025.
- ^ https://archive.org/details/fano-suppl-nipc-1983-1984. URL consultato il 25 gennaio 2025.
- ^ Guido Pannain, Il «Nerone» di Boito inaugura la stagione del "San Carlo", Radiocorriere TV, n. 47, 1957, pp. 3-4
Bibliografia
modifica- Alberto Cesare Alberti (a cura di), Il teatro nel fascismo, Bulzoni editore, 1974, ISBN non esistente.
- ISBN 10: 8843509543 ISBN 13: 978-8843509546, L'arte musicale di Franco Capuana, a cura di Bruno Cagnoli, Milano, Electa Editrice editore, 1983.
- Fano – Supplemento al Notiziario di informazione sui problemi cittadini 1983-1984, Fano, Biblioteca Comunale Federiciana, 1985, pp. 7-35.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Franco Capuana
Collegamenti esterni
modifica- Capuana, Franco, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- M. Chiara Pesci, CAPUANA, Franco, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 19, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1976.
- Franco Capuana, su siusa.archivi.beniculturali.it, Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.
- Franco Capuana, in Archivio storico Ricordi, Ricordi & C.
- (EN) Franco Capuana, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Franco Capuana, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Franco Capuana, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Franco Capuana, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 110838759 · ISNI (EN) 0000 0000 8408 1282 · SBN LO1V177926 · LCCN (EN) n83022755 · GND (DE) 13462503X · BNE (ES) XX876840 (data) · BNF (FR) cb13892142h (data) · J9U (EN, HE) 987007424512505171 |
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