Front Mission

videogioco del 1995

Front Mission (フロントミッション?, Furonto Misshon) è un videogioco di ruolo strategico creato da G-Craft per Super Nintendo, distribuito in Giappone da Square il 24 febbraio 1995, è il capostipite dell'omonima serie di videogiochi[1].

Front Mission
videogioco
Il campo di battaglia che mostra i wanzer nemici (colorati di marrone) e quelli controllati dal giocatore (di colore grigio) durante la fase di posizionamento
PiattaformaSuper Nintendo Entertainment System, WonderSwan Color, PlayStation, Telefono cellulare, Nintendo DS
Data di pubblicazioneSuper Famicom:
Giappone 24 febbraio 1995

WonderSwan Color:
Giappone 12 luglio 2002
PlayStation:
Giappone 23 ottobre 2003
Telefono cellulare:
Giappone ottobre 2004
Nintendo DS:
Giappone 22 marzo 2007
23 ottobre 2007
PlayStation Network:
Giappone 12 novembre 2008

GenereVideogioco di ruolo alla giapponese
TemaFantascienza
OrigineGiappone
SviluppoG-Craft, Square (PS1)
PubblicazioneSquare, Square Enix (PS1)
DirezioneHideo Iwasaki
ProduzioneToshiro Tsuchida, Shinji Hashimoto
Direzione artisticaYoshitaka Amano
SceneggiaturaToshiro Tsuchida
MusicheYōko Shimomura, Noriko Matsueda
Modalità di giocoGiocatore singolo, multigiocatore
Periferiche di inputGamepad, DualShock
SupportoCartuccia, CD-ROM, scheda di gioco, download
Distribuzione digitalePlayStation Network
Fascia di etàCEROB · ESRBE10+
SerieFront Mission
Seguito daFront Mission 2

Nell'ottobre del 2003 in Giappone è stato realizzato un remake del videogioco (Front Mission 1st) per PlayStation[2], rifacimento a sua volta soggetto ad una conversione per Nintendo DS nel 2007, quest'ultima distribuita anche in Nord America[3].

Trama modifica

Ambientata nel 2090, la storia Front Mission ha luogo nello Huffman Island, un fittizio atollo dell'Oceano Pacifico.

Formatasi a seguito dell'attività vulcanica a sud della costa occidentale messicana, l'isola viene occupata nel 2020 dagli USN (United States of the New Continent), nazione formata dai vari stati dei due subcontinenti americani, dopo l'abbandono di questi ultimi delle Nazioni Unite (postesi precedentemente al controllo dell'isola).

L'Oceania Cooperative Union (OCU) (alleanza tra le nazioni dell'estremo oriente asiatico e l'Australia, creatasi nel 2025) contesterà il dominio della nazione rivale quando le due superpotenze colonizzano l'isola nel 2065, provocando il primo Huffman Conflict nel 2070, conclusosi con la divisione dell'isola in due metà in una sorta di Guerra Fredda.

Una fragile pace è mantenuta sino alla Huffman Crisis del 2086, quando una serie di schermaglie getta l'isola nel caos. La tensione culminerà con una nuova guerra quando, nel giugno del 2090, l'OCU verrà incolpata del Larcus Incident.

Modalità di gioco modifica

Antesignano di titoli quali Final Fantasy Tactics e Bahamut Lagoon riprendendo una giocabilità vista in Tactics Ogre, Front Mission pone di fronte ad una struttura da videogioco di ruolo tattico elementi legati all'ambientazione mecha.

I combattimenti si svolgono a turni in una griglia isometrica dove il giocatore comanda il proprio gruppo.

Un ruolo centrale è rivestito dai wanzer, sorta di carri armati bipedi formati da quattro componenti: Corpo, Braccio Sinistro, Braccio Destro, Gambe, ciascuno dotato di una propria barra di salute che condiziona una determinata azione che all'azzeramento della suddetta barra verrà impossibilitata (rispettivamente Gambe = movimento, Braccia = utilizzo dell'arma relativa, Corpo = stato generale del wanzer).

Colonna sonora modifica

La colonna sonora di Front Mission è frutto del lavoro sinergico di Noriko Matsueda, qui al suo debutto come compositrice di videogame (sarà nota in seguito per la colonna sonora di Final Fantasy X-2) e Yōko Shimomura (Parasite Eve, Kingdom Hearts).

Note modifica

  1. ^ (EN) Kurt Kalata, From Mission, su Hardcore Gaming 101, GameSpy (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2009).
  2. ^ (EN) New Front Mission 1st, Front Mission History, and Front Mission 4 information, su GameSpot, 2 febbraio 2004.
  3. ^ (EN) Front Mission Wanders onto DS, su IGN, 23 ottobre 2007.

Collegamenti esterni modifica