G65.2+5.7

resto di supernova

G65.2+5.7 è un esteso resto di supernova visibile nella costellazione del Cigno. Di esso fanno parte alcuni filamenti catalogati con le sigle Sh2-91, Sh2-94 e Sh2-96.

G65.2+5.7
Resto di supernova
G65.2+5.7
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneCigno
Ascensione retta19h 32m :[1]
Declinazione+31° 12′ :[1]
Coordinate galattichel = 65,2; b = +05,7[1]
Distanza2600 a.l. [2][3]
(800 pc) [2][3]
Magnitudine apparente (V)-
Dimensione apparente (V)240' x 240'
Caratteristiche fisiche
TipoResto di supernova
Dimensioni183 x 150 a.l. [3]
(56 x 46 pc) [3]
Caratteristiche rilevanticomprende Sh2-91, Sh2-94 e Sh2-96
Altre designazioni
G065.3+05.7[1]
Mappa di localizzazione
G65.2+5.7
Categoria di resti di supernova

Coordinate: Carta celeste 19h 32m 00s, +31° 12′ 00″

Osservazione modifica

 
Mappa di G65.2+5.7.

G65.2+5.7 si presenta come una serie di debolissimi filamenti nebulosi, visibili nella parte meridionale del Cigno al confine con la Volpetta; giace in un tratto di Via Lattea particolarmente brillante e ricco di campi stellari. Il filamento maggiore è quello meridionale: esso è catalogato con la sigla Sh2-91 ed è visibile fra le stelle φ Cygni e 9 Cygni, poco a nord della famosa doppia ottica Albireo; la sua lunghezza è di quasi 2°, ma la sua osservazione è resa difficoltosa, anche tramite l'utilizzo di filtri. Gli altri filamenti si estendono a nord e sono di dimensioni inferiori. L'intero oggetto può essere fotografato attraverso uno strumento a grande campo e con l'ausilio di filtri.

Essendo un oggetto situato nell'emisfero celeste settentrionale, la sua osservazione è facilitata dalle regioni dell'emisfero boreale; la sua declinazione non fortemente boreale consente comunque di poter osservare l'oggetto da quasi tutte le aree popolate della Terra.[4] Il periodo migliore per la sua osservazione è compreso fra i mesi di giugno e dicembre.

Caratteristiche modifica

Si tratta di un esteso resto di supernova dalla bassissima luminosità superficiale, posto alla distanza di circa 800 parsec (2600 anni luce), sul bordo interno del Braccio di Orione a una distanza di poco superiore alla nube molecolare gigante che forma la cosiddetta "Fenditura del Cigno"; il centro del resto si trova a circa 80 parsec in direzione nord rispetto al piano galattico. Secondo gli studi effettuati sulla velocità di espansione della superbolla generatasi dall'esplosione, la stella progenitrice sarebbe esplosa circa 300.000 anni fa;[3] altri studi che prendono in considerazione le osservazioni condotte ai raggi X dal satellite ROSAT hanno indicato un'età molto inferiore, pari a circa 28.000 anni.[5]

La pulsar che costituisce il resto del nucleo della stella non è stata ancora individuata con certezza. Nel 1996 è stata individuata in direzione di G65.2+5.7 la pulsar millisecondo PSR J1931+30; studi sulla sua dispersione hanno però escluso un legame fisico fra la pulsar e il resto di supernova, dal momento che per la prima è stata derivata una distanza di circa 3000 parsec, ossia quattro volte superiore a quella di G65.2+5.7.[6]

Il filamento meridionale di G65.2+5.7 mostra una forte polarizzazione, indice della presenza di un forte campo magnetico; basandosi sui dati ottenuti ai raggi X, questo resto di supernova è stato catalogato come un resto "termale composito". Per altro, con l'eccezione di poche aree, G65.2+5.7 sembra già essere entrata nella fase di raffreddamento.[2][3]

Note modifica

  1. ^ a b c d Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 26 giugno 2010.
  2. ^ a b c Shelton, R. L.; Kuntz, K. D.; Petre, R., G65.2+5.7: A Thermal Composite Supernova Remnant with a Cool Shell, in The Astrophysical Journal, vol. 615, n. 1, novembre 2004, pp. 275-279, DOI:10.1086/424029. URL consultato il 26 giugno 2010.
  3. ^ a b c d e f Xiao, L.; Reich, W.; Fürst, E.; Han, J. L., Radio properties of the low surface brightness SNR G65.2+5.7, in Astronomy and Astrophysics, vol. 503, n. 3, settembre 2009, pp. 827-836, DOI:10.1051/0004-6361/200911706. URL consultato il 26 giugno 2010.
  4. ^ Una declinazione di 31°N equivale ad una distanza angolare dal polo nord celeste di 59°; il che equivale a dire che a nord del 59°N l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a sud del 59°S l'oggetto non sorge mai.
  5. ^ Schaudel, D.; Becker, W.; Lu, F.; Aschenbach, B., X-ray study of the galactic SNR G65.3+5.7, in 34th COSPAR Scientific Assembly, The Second World Space Congress, held 10-19 October, 2002 in Houston, TX, USA.. URL consultato il 26 giugno 2010.
  6. ^ Camilo, F.; Nice, D. J.; Shrauner, J. A.; Taylor, J. H., Princeton-Arecibo Declination-Strip Survey for Millisecond Pulsars. I., in Astrophysical Journal, vol. 469, ottobre 1996, p. 819, DOI:10.1086/177829. URL consultato il 26 giugno 2010.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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