Gabriele (Palermo)

Il Gabriele o Cariopele[1] è un torrente che attraversa Palermo.[2][3][4]

Gabriele
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioniBandiera della Sicilia Sicilia

Le sorgenti sono raggiungibili percorrendo via Villa Nave o via Riserva Reale. Sotto la via Umberto Maddalena, meglio conosciuta dai palermitani come la conigliera, su di un terreno dell'acquedotto di Palermo, è collocato il gruppo più consistente di affioramenti naturali d'alimentazione.

Idronimo modifica

 
Gabriele o Cariopele, rappresentazione del fiume presso la Fontana Pretoria.

Si fa risalire il nome Gabriele alla parola araba al Garbal, come riferito negli appunti di Francesco Maria Emanuele Gaetani, marchese di Villabianca,[5] che significa grotta irrigante.

Geologicamente il sito Sorgenti del Gabriele, a monte dell'attuale Riserva Reale di Boccadifalco, è costituito da quattro sorgenti da contatto denominate rispettivamente Gabrielotto, Cuba, Nixio e Campofranco, dalle quali l'acqua sgorga tra le rocce per naturale deflusso. L'alimentazione della falda proviene dal massiccio Sagana - Monte Cuccio.

Storia modifica

L'etimologia indica che le sorgenti erano conosciute già nel X secolo.[6] Oltre che per usi domestici, l'acqua era impiegata dalla popolazione per alimentare il funzionamento dei mulini per la macinazione dei cereali, per far fronte al ciclo di lavorazione per la concia delle pelli e per la produzione delle terrecotte negli stazzoni dislocati attraverso la Zisa, alimentando i complessi della Zisa e della Cuba, fino a Castello a Mare, ristagnando in un acquitrino prima di sfociare a mare.

Con l'espansione edilizia dettata dall'aumento demografico, l'annoso problema dei rifiuti, l'alternarsi di mortiferi contagi di peste, il corso d'acqua che affiorava a cielo aperto immerso in una folta vegetazione, resero necessario la bonifica della zona malsana attraversata, in quanto la carente manutenzione e il ristagno delle acque, favorivano il diffondersi d'epidemie e la conseguente contaminazione delle stesse riserve idriche.

Un primo lavoro per la protezione delle sorgenti fu effettuato nel 1761, come recita una data incisa su di una parete della sorgente Gabriele che recita fecit R C 1761 (eseguito dalla Regia Corte 1761).

Curiosità modifica

Nei gruppi marmorei della Fontana Pretoria, secondo la rinominazione operata da Antonio Veneziano, il fiume cittadino è raffigurato dal pingue uomo maturo barbuto con anfora[1] e delfino, posizionato nel settore di nord - ovest.

Note modifica

  1. ^ a b Pagina 117 e 119, Gaspare Palermo, "Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo" [1], Volume II, Palermo, Reale Stamperia, 1816.
  2. ^ Pagine 45, 47 e 49, Agostino Inveges, "Annali della felice città di Palermo prima sedia, corona del re, e capo del Regno di Sicilia" [2], Volume 1, Tipografia di Pietro d'Isola, Palermo, 1649.
  3. ^ Pagina 12, Gaspare Palermo, "Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo" [3], Volume I, Palermo, Reale Stamperia, 1816.
  4. ^ Pagina XXIV, Carmelo Piola, "Dizionario delle strade di Palermo ..." [4], Palermo, Stamperia di Michele Amenta, 1870.
  5. ^ "Palermo d'oggigiorno"
  6. ^ "Descrizione di Palermo alla metà del X secolo" del viaggiatore arabo Ibn Hawqal

Bibliografia modifica

  • Maria di Piazza, "Palermo, Città d'Acqua - Aspetti Storici e Naturalistici dell'Acquedotto" [5], AMAP.
  • Agostino Inveges, "Annali della felice città di Palermo prima sedia, corona del re, e capo del Regno di Sicilia" [6], Volume 1, Tipografia di Pietro d'Isola, Palermo, 1649.

Voci correlate modifica