Gaetano Arangio-Ruiz (1857-1936)

giurista italiano (1857-1936)

Gaetano Arangio-Ruiz (Augusta, 18 aprile 1857Torino, 30 luglio 1936) è stato un giurista italiano del Regno d'Italia, specializzato nel diritto costituzionale.[1]

Leggi ed eventi costituzionali del periodo bellico e post-bellico, 1925

Non va confuso con il nipote omonimo, anch'egli giurista, nato nel 1919.

Biografia modifica

Nacque nel 1857 ad Augusta, in provincia di Siracusa, da Vincenzo Arangio e Agata Ruiz.[1] Frequentò l'università a Napoli e si laureò in giurisprudenza con una tesi sul diritto romano nel 1879, esercitando negli anni successivi la professione di avvocato. Nel 1885 iniziò a pubblicare le prime opere di argomento giuridico e nel 1887 divenne libero docente di diritto costituzionale presso la sua alma mater.[1]

Nel 1898 pubblicò la sua opera più nota, Storia costituzionale del Regno d'Italia e divenne professore straordinario all'Università di Modena.[1] Dalle sue lezioni ricavò le Istituzioni di diritto costituzionale italiano (1913). Passò quindi all'università di Macerata, dove fu professore ordinario e poi rettore.[1] Nel 1910 tornò a Modena, dove insegnò fino al 1925-1926, quando si trasferì infine all'Università di Torino.

Morì nel 1936 nel capoluogo piemontese.[1]

Ebbe quattro figli,[2] dei quali Vincenzo fu uno dei maggiori studiosi di diritto romano e Vladimiro un filosofo e grecista.

Opere modifica

Note modifica

  1. ^ a b c d e f Roberto Abbondanza, ARANGIO-RUIZ, Gaetano, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 3, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1961.  
  2. ^ Antonio Guarino, Vincenzo Arangio–Ruiz, in Fridericiana, n. 3, 1991 – 92, pp. 91-99.

Bibliografia modifica

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Collegamenti esterni modifica

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