Gaio Giulio Igino
Gaio Giulio Igino (in latino: Gaius Iulius Iginus; Hispania, 64 a.C. circa – 17 d.C. circa) è stato uno scrittore e bibliotecario romano.
BiografiaModifica
Igino nacque in Hispania e fu allievo dell'erudito Alessandro Poliistore[1] intorno al 9 a.C.[2]. Di nascita servile, era un liberto dell'imperatore Ottaviano Augusto, come provano il nomen ed il praenomen[3].
Divenne direttore della biblioteca del tempio di Apollo, posta sul colle Palatino[4], distinguendosi per la sua cultura in vari campi e fu molto amico, tra l'altro, di Ovidio[5].
OpereModifica
Igino scrisse numerose opere di filologia, di geografia, di storia, di agricoltura e di critica, di cui ci sono giunti solamente i titoli o pochi frammenti[6]. Tra le opere storiche, compose De vita rebusque illustrium virorum, in almeno 6 libri; De familiis Troianis; Exempla[7]; di carattere geografico era il De origine urbium Italicarum in almeno 2 libri[8], mentre antiquarie erano il De Dis Penatibus e il De proprietatibus deorum, probabilmente composti sulla scia delle Antiquitates di Varrone.
Più propriamente tecniche, sempre sulla scia delle trattazioni varroniane, erano il De agri cultura e il De apibus[9], mentre all'attività filologica rinviavano i Commentarii in Vergilium[10], in 5 libri e i Commentarii in Propempticon Pollionis di Elvio Cinna[11].
Da qualcuno[12] è considerato l'autore delle Fabulae al posto dell'omonimo Igino, ascrivibile all'età antonina. Proprio le Fabulae appartengono al genere letterario della mitografia in prosa, nato con lo scopo di costruire un vero e proprio manuale di mitologia, un repertorio a uso soprattutto di studenti.
Le fonti di Igino sono per lo più greche (Omero, Esiodo, Apollonio Rodio), anche se molto spesso, rielaborando trame tragiche, permette di ricostruire i soggetti di drammi perduti della tragedia greca e romana, pur non essendo esente da marchiani errori di traduzione o interpretazione dell'originale. Lo stile fa ricorso a un linguaggio semplice ed essenziale, in genere schematico e talora ripetitivo, particolarmente adatto alla lettura scolastica e comunque idoneo a un pubblico di media cultura.
NoteModifica
- ^ Svetonio, De gramaticis, 20, 1.
- ^ Girolamo, Chronicon, 167.
- ^ Svetonio, De gramaticis, 20, 2.
- ^ Svetonio, Augusto, XXIX, 3.
- ^ J. C. Bramble, Figure minori, in Letteratura Latina Cambridge, Milano, Mondadori, 2007, vol. 2, p. 122.
- ^ Cfr. la disamina in The Fragments of the Roman Historians (TFRH), Oxford University Press, 2013, vol. 1, n° 64, che edita 15 frammenti.
- ^ Citati da Gellio, X 18, 7.
- ^ F 5 TFRH.
- ^ Columella, I 1, 13.
- ^ Gellio, I 21, 1.
- ^ Carisio, 171.
- ^ A. Le Boeuffle, Hyginus. L'Astronomie, Paris, Les Belles Lettres, 1965, pp. 287-288.
BibliografiaModifica
- The Fragments of the Roman Historians (TFRH), vol. 1, n. 64, Oxford University Press, 2013.
- Igino, Miti del mondo classico, saggio introduttivo, nuova traduzione e commento di Fabio Gasti, Santarcangelo di Romagna, Rusconi Libri, 2017.
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
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Collegamenti esterniModifica
- Igino, Gaio Giulio, detto il Bibliotecario, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Alessandro Olivieri, IGINO il Bibliotecario, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1933.
- (EN) Gaio Giulio Igino, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (ES) Gaio Giulio Igino, in Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia.
- (LA) Opere di Gaio Giulio Igino, su PHI Latin Texts, Packard Humanities Institute.
- Opere di Gaio Giulio Igino, su openMLOL, Horizons Unlimited srl.
- (EN) Opere di Gaio Giulio Igino, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 100181375 · ISNI (EN) 0000 0001 2096 7516 · CERL cnp00406032 · LCCN (EN) n84175578 · GND (DE) 119437627 · BNE (ES) XX984371 (data) · BNF (FR) cb11886589r (data) · J9U (EN, HE) 987007262837305171 (topic) · NSK (HR) 000385803 · NDL (EN, JA) 00985960 · WorldCat Identities (EN) viaf-100181375 |
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