Galèstro è un nome che in geologia sta ad indicare uno scisto argilloso che si divide facilmente in solidi prismatici e diffuso principalmente sugli Appennini.[1]

Il galestro

Bagnato con acqua si spappola e, come tutte le rocce argillose, forma un fango scivoloso che riprende la propria durezza asciugandosi.[2] Da secoli è molto usato dagli artigiani per il lavoro della terracotta, ad esempio all'Impruneta.[3]

È anche la denominazione di un vino bianco prodotto in Toscana con uve coltivate su terreni ricchi di galestro.[1][4]

Note modifica

  1. ^ a b Significato di galestro, su treccani.it. URL consultato il 22/04/2015.
  2. ^ Rocce argillose, su treccani.it, Treccani. URL consultato il 22/04/2015.
  3. ^ Produttori galestro italiano, su terrecotteflorentia.it. URL consultato il 22/04/2015.
  4. ^ Il galestro e l'alberese, su ecomuseochianti.org, Ecomuseo Chianti. URL consultato il 22/04/2015 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).