Gaudenzio di Rimini
Gaudenzio di Rimini (o Gaudenzo) (Efeso, 280 circa – Rimini, 14 ottobre 360) fu vescovo di Rimini. Noto per aver combattuto l'eresia ariana insieme ai vescovi Mercuriale di Forlì, Rufillo di Forlimpopoli e Leo di Montefeltro, è il patrono delle città di Rimini, Ostra, Montefabbri e Garaguso; è venerato come santo dalla Chiesa cattolica e festeggiato il 14 ottobre.
San Gaudenzio di Rimini | |
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Vescovo e martire | |
Nascita | Efeso, 280 circa |
Morte | Rimini, 14 ottobre 360 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 14 ottobre |
Patrono di | Rimini, Ostra, Montefabbri e Garaguso |
Agiografia modifica
Nato ad Efeso in una famiglia cristiana e benestante, che gli consentì una valida educazione, dopo l'uccisione dei genitori per mano dei Manichei raggiunse Roma, dove fu battezzato e poi ordinato sacerdote e consacrato vescovo.
Fu inviato a Rimini dove si oppose ai culti pagani. Nel 359 partecipò al concilio di Rimini indetto dall'imperatore Costanzo II con lo scopo di riconciliare le differenze tra le posizioni di Ario e quelle dei Niceni. Terminato il concilio, Gaudenzio con altri diciassette vescovi si ritirò in una piccola cittadina vicina che fu chiamata La Cattolica. Una volta rientrato a Rimini continuò ad attaccare le posizioni ariane. Fu arrestato, strappato dalle mani dei giudici e linciato dai seguaci di Ario il 14 ottobre 360.
Culto modifica
Nel 590 la regina longobarda Teodolinda, non ritenendo sicure le spoglie del santo a causa delle scorrerie dei Barbari, le fece traslare da Rimini a Senigallia. Da lì furono in seguito trasferite nella vicina Ostra, dove attualmente si trovano. A Rimini è invece conservata la reliquia del cranio, mentre a Garaguso (MT) alcuni frammenti di ossa delle braccia.
Bibliografia modifica
- Fonti primarie
- Anonimo, Passio sancti Gaudentii martiris episcopi Ariminensis (collocazioni)
Altri progetti modifica
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Collegamenti esterni modifica
- Gaudenzio di Rimini, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
- Biografia, su santacroceostra.org. URL consultato il 14 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 208836415 · BAV 495/143312 · CERL cnp01415103 · GND (DE) 1017188203 · WorldCat Identities (EN) viaf-208836415 |
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