Gavi (vino)

vino DOCG piemontese
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Gavi o Cortese di Gavi è una denominazione di origine controllata e garantita riservata ad alcuni vini la cui produzione è consentita nella provincia di Alessandria.

Gavi o Cortese di Gavi
Disciplinare DOCG
Vigneti nella zona di produzione
Bandiera dell'Italia Italia
  Piemonte
Decreto del 26 giugno 1974
Regolamenta le seguenti tipologie:

Fonte: Disciplinare di produzione[1]

Zona di produzione modifica

La zona di produzione comprende l'intero territorio dei seguenti comuni del Novese: Bosio, Capriata d'Orba, Carrosio, Francavilla Bisio, Gavi, Novi Ligure, Parodi Ligure, Pasturana, San Cristoforo, Serravalle Scrivia, Tassarolo in provincia di Alessandria.[1].

Storia modifica

Il Cortese è un antico vitigno autoctono, perfettamente adattato al terreno e al clima del Novese.

Il primo documento è datato 3 giugno 972: conservato nell'Archivio di Stato di Genova, cita l'affitto di vigne in località Meirana concesso dal vescovo di Genova a due cittadini gaviesi. Nel 1659 nella corrispondenza tra il castello di Montaldeo e il marchese Doria appare un riferimento a impianti di «viti tutte di cortese». Nel 1798 il conte Nuvolone, vicedirettore della Società Agraria di Torino, cita il Cortese nella forma Corteis (in lingua piemontese), affermando che: «ha grappoli alquanto lunghetti, acini piuttosto grossi, quando è matura diviene gialla ed è buona da mangiare, fa buon vino, è abbondante e si conserva.»

Tecniche di produzione modifica

  • Le operazioni di vinificazione e spumantizzazione devono essere effettuate nell'interno della zona di produzione.
  • Per le tipologie "tranquillo", "frizzante" e "spumante" si può riportare la dicitura "del comune di …", eventualmente seguita dal nome delle frazioni Costa Santo Stefano e Capanne di Marcarolo nel comune di Bosio, Monterotondo, Pratolungo e Rovereto nel comune di Gavi, Cadepiaggio e Tramontana nel comune di Parodi Ligure.
  • Per le tipologie "tranquillo", "frizzante" e "spumante" è consentita la menzione "vigna" seguita dal toponimo, purché la resa massima di uva non superi gli 85 q./ha.
  • Per le tipologie "Riserva" e "Riserva Spumante metodo classico" è obbligatoria la menzione "vigna" seguita dal toponimo; è invece vietato l’uso di altre indicazioni a carattere geografico.
  • La menzione "vigna" va riportata in etichetta con caratteri di dimensioni massime del 50% del carattere usato per la D.O.C.G.
  • Per la tipologia "tranquillo" deve essere indicata in etichetta l’annata di produzione delle uve.
  • Per la tipologia “Spumante metodo classico" deve essere indicata in etichetta la data di sboccatura, mentre resta facoltativa l’indicazione del millesimo riferito alla vendemmia.

Disciplinare modifica

La DOC è stata istituita con DPR 26.6.1974;
Ha ottenuto in riconoscimento come DOCG con DM 29.07.1998, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 185 del 10.08.1998 (Rettificato sulla G.U. 232 del 05.10.1998).
Successivamente è stato modificato con

  • DM 12.03.2001 G.U. 77 - 02.04.2001
  • DM 14.10.2010 G.U. 258 - 04.11.2010
  • DM 30.11.2011 G.U. 295 - 20.12.2011 Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf
  • La versione in vigore è stata approvata con DM 07.03.2014, pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf[1]

Tipologie modifica

È prevista la menzione vigna.

Tranquillo Frizzante Spumante Riserva Riserva spumante metodo classico
uvaggio Cortese 100% Cortese 100% Cortese 100% Cortese 100% Cortese 100%
titolo alcolometrico minimo 10,50% vol. 10,50% vol. 10,50% vol. 11,00% vol. 11,00% vol.
acidità totale minima 5,00 g/l. 5,00 g/l. 5,00 g/l. 6,00 g/l. 6,00 g/l.
estratto secco minimo 15,00 g/l. 15,00 g/l. 15,00 g/l. 17,00 g/l. 17,00 g/l.
resa massima di uva per ettaro 95 q. 95 q. 95 q. 65 q. 65 q.
resa massima di uva in vino 70% 70% 70% 70% 70%
invecchiamento obbligatorio no no un anno (6 mesi in bottiglia) due anni (18 mesi in bottiglia) due anni (18 mesi in bottiglia)

Caratteri organolettici modifica

Ha colore Giallo paglierino. Il profilo olfattivo del vino Gavi o Cortese di Gavi tranquillo DOCG è caratteristico, delicato e al palato risulta secco, piacevole, fresco, armonico.

Abbinamenti consigliati modifica

Si sposa bene con il pesce, in particolare con le preparazioni a base di pesce bianco come il rombo, il branzino, la sogliola e il dentice. Si sposa bene anche con il salmone affumicato, le ostriche, i gamberi e le vongole.[2]

Note modifica

Altri progetti modifica