Genoa Cricket and Football Club
Genoa CFC Calcio ![]() | ||||
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Il Grifone, I Rossoblù, Il Vecchio Balordo | ||||
Segni distintivi | ||||
Uniformi di gara
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Colori sociali | ![]() | |||
Simboli | Grifone | |||
Inno | Un cantico per il mio Grifone Piero Campodonico e Gian Piero Reverberi | |||
Dati societari | ||||
Città | Genova | |||
Nazione | ![]() | |||
Confederazione | UEFA | |||
Federazione | ![]() | |||
Campionato | Serie A | |||
Fondazione | 1893 | |||
Presidente | ![]() | |||
Allenatore | ![]() | |||
Stadio | Luigi Ferraris (36 599[1] posti) | |||
Sito web | www.genoacfc.it | |||
Palmarès | ||||
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Scudetti | 9 | |||
Trofei nazionali | 1 Coppe Italia | |||
Trofei internazionali | 1 Coppa Anglo-Italiana 2 Coppe delle Alpi 1 Coppa dell'Amicizia | |||
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Si invita a seguire il modello di voce |
Il Genoa Cricket and Football Club, meglio noto come Genoa, è una società calcistica italiana con sede nella città di Genova.
Fondato nel 1893, è il più longevo tra i club italiani ancora in attività[2] oltreché tra i più blasonati, vantando nel suo albo d'oro 9 scudetti vinti tra il 1898 — il primo in assoluto nella storia del calcio italiano — e il 1923-1924: questa serie di successi valse al Genoa la definizione di prima grande del calcio nazionale, ruolo esercitato fino all'anteguerra, e fece sì che per i suoi primi sessant'anni s'imponesse come la squadra italiana più titolata, da sola o in condivisione, prima di essere superata dalla Juventus sul finire del secondo dopoguerra. Nel suo palmarès figurano anche una Coppa Italia e 6 campionati di Serie B — un record condiviso con l'Atalanta —,[3] oltre a due Coppe delle Alpi, una Coppa Anglo-Italiana e una Coppa dell'Amicizia; vanta inoltre cinque partecipazioni alla Coppa dell'Europa Centrale, una alla Coppa Piano Karl Rappan e due alla Coppa UEFA/Europa League,[4] competizione quest'ultima in cui ha raggiunto il suo migliore risultato in ambito confederale con le semifinali dell'edizione 1991-1992.
Nel 2011 il Genoa è stato inserito nell'"International Bureau of Cultural Capitals" (una sorta di patrimonio sportivo storico dell'umanità, in linea con quello dell'UNESCO) sotto richiesta del presidente Xavier Tudela.[5] Nel 2013 inoltre è stato ammesso nel "Club of Pioneers", associazione che raggruppa i club di calcio più antichi del mondo che già comprendeva lo Sheffield FC e il Recreativo Huelva.[6]
Il club occupa l'undicesimo posto nella graduatoria della tradizione sportiva italiana secondo i criteri della FIGC.
StoriaModifica
Il Genoa fu fondato il 7 settembre 1893. Partecipò al primo campionato italiano, durato un solo giorno, l'8 maggio 1898, che vinse. L'anno successivo partecipò nuovamente, ottenendo un nuovo successo, e così l'anno seguente. Fu proprio in quell'anno che il Genoa adottò i colori rossoblù.[7] Non riuscì però a vincere il campionato seguente, venendo sconfitto in finale dal Milan. Comunque, nei tre anni successivi, il Genoa fu nuovamente campione d'Italia. Per il settimo alloro però si dovette aspettare il primo dopo guerra, quando gli venne assegnato il campionato del 1915, interrotto a causa dell'intervento italiano nella prima guerra mondiale con il Genoa in prima posizione del girone finale della Lega Nord. Al ritorno in campo, il Genoa si qualificò secondo nel campionato 1919-1920. 3 anni dopo vinse nuovamente il campionato, e l'annata seguente vinse il suo nono e ultimo scudetto contro il Savoia di Torre Annunziata. Al primo campionato di Serie A il Genoa sfiorò lo scudetto qualificandosi al secondo posto. Nella stagione 1933-1934 il Genoa retrocedette in Serie B per la prima volta, ma ritornò in A l'anno dopo. Due stagioni dopo vinse la prima Coppa Italia della sua storia (e fino a ora anche l'unica).
Dopo l'interruzione dei campionati per via della seconda guerra mondiale, il Genoa tornò a giocare in A, ma senza lo smalto di un tempo: passarono circa 20 anni raggiungendo sempre posti bassi della classifica in A, venendo anche retrocessi in due casi, ottenendo comunque anche due promozioni. Nella stagione 1962-1963 il Genoa vinse la Coppa dell'Amicizia e raggiunse il quindicesimo posto in Serie A. Nel campionato seguente si piazzò all'ottavo posto e vinse la Coppa delle Alpi. Meno fortunata fu l'annata seguente, conclusasi con la retrocessione in Serie B. Dopo quattro anni in cadetteria, il Genoa retrocesse addirittura in Serie C. Tuttavia, tornò immediatamente in cadetteria e due anni dopo in massima serie. Passò poi alcuni anni scendendo e risalendo di categoria.
Nella stagione 1981-1982 il Genoa, grazie al pareggio con il Napoli per 2-2 all'ultima giornata, si salvò dalla retrocessione ai danni del Milan: questo sancì il gemellaggio con i partenopei, anche se un'amicizia era già nata quando il Genoa giocò un'amichevole con la squadra napoletana durante una epidemia di colera che colpì Napoli. Dopo una retrocessione in seconda serie nel 1984, il Genoa passò i cinque anni seguenti in cadetteria, risalendo in prima serie nel 1989. Due anni dopo, nella stagione 1990-1991 il Genoa raggiunse un ottimo quarto posto: poté così partecipare alla Coppa UEFA, da cui però fu eliminata dall'Ajax, l'anno seguente, in semifinale. Questo fu l'inizio di una fase calante culminata nel 1995 con l'ennesima retrocessione in Serie B. Se si esclude la vittoria del Torneo Anglo-Italiano, i dieci anni seguenti furono terribili per i rossoblù, con alcune retrocessioni sventate, una su tutte quella del 2003, anno in cui il Genoa fu ripescato per un illecito sportivo del Catania. Nella stagione 2004-2005 il Genoa raggiunse il primo posto della Serie B, ma la promozione in massima serie fu annullata a causa di un presunto tentativo di corruzione ai danni del Venezia e i liguri furono così retrocessi in terza serie.
L'anno dopo, comunque, i rossoblù tornarono in B classificandosi secondi alle spalle dello Spezia e nel campionato seguente, reso particolare per la presenza della Juventus retrocessa per via di Calciopoli, tornò in A assieme a essa e al Napoli. Nella stagione 2008-2009 i rossoblù si classificarono con 68 punti al quinto posto, che garantiva l'accesso all'Europa League, tornando nelle competizioni continentali dopo diciotto anni. La stagione seguente il Genoa non supera la fase a gironi della seconda competizione europea ma per la prima volta nella storia, la formazione primavera del Grifone vince il Campionato Primavera.
Nella stagione 2011-2012, grazie alla vittoria per 2-1 sulla Roma del 26 ottobre 2011, il Genoa supera quota 1.000 punti nelle partite casalinghe di Serie A con la formula del girone unico.[8]
Nella stagione 2013-2014, grazie alla vittoria 2-0 sul Sassuolo del 6 gennaio 2014 il Genoa raggiunge le 500 vittorie di Serie A con la formula del girone unico.[9][10]. Nella stagione 2014-2015 il Genoa ottiene il sesto posto con 59 punti in classifica, posizione che consentirebbe l'accesso all'Europa League 2015-2016 che non ottiene a causa della mancata acquisizione della licenza UEFA.[11] Nella stagione 2015-2016 sempre con Gian Piero Gasperini in panchina la squadra si piazza all'undicesimo posto in classifica raggiungendo il record di permanenza in Serie A (10 anni consecutivi).
CronistoriaModifica
Cronistoria del Genoa Cricket and Football Club |
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Colori e simboliModifica
ColoriModifica
La maglia del Genoa è composta dai colori rosso e blu a quarti; la disposizione dei colori sulla maglia (rispetto a chi la indossa): rosso a destra e blu a sinistra, schienale invertito e manica con facciata di colore opposto, calzoncini blu e calzettoni rosso-blu a strisce orizzontali.[14] Dalla fondazione, avvenuta nel 1893, vengono adottate dapprima casacche di colore bianco e successivamente bianco-blu a righe verticali, mentre dal 1901 il rosso granata e il blu scuro: a proporre la nuova maglia, da qui in avanti quella definitiva, fu il calciatore Paolo Rossi insieme ai soci Giovanni Bocciardo ed Edoardo Pasteur.[15]
Simboli ufficialiModifica
StemmaModifica
Il simbolo del club è il grifone, figura araldica costituita dall'incrocio tra un'aquila e un leone, e presente sullo stemma della città di Genova quale sostegno.[16] Nello stemma, il grifone compare su sfondo rossoblù sormontato dalla croce di San Giorgio.
Per diversi anni il Genoa non cucì sulle maglie dei giocatori alcuno stemma, mentre su documenti e tessere sociali come simbolo utilizzava quello cittadino, composto da due grifoni che reggono lo scudo con dentro la croce di San Giorgio.[16] Il simbolo che per primo comparve sulle maglie genoane è simile a quello tuttora in uso, ma con il grifone rivolto verso destra. Alcune variazioni significative comparvero a cavallo tra anni Venti e Trenta, durante il regime fascista (in questo periodo il grifone regge il fascio littorio), e negli anni Ottanta, quando venne utilizzata una testa di grifone rossa con corpo blu, versione soprannominata dai tifosi "il gallinaccio".[16]
Un'altra variante del logo è utilizzata durante gli anni Novanta: al centro dello scudetto vi è sempre il grifone su sfondo blu, ma nella parte superiore appare la scritta GENOA in giallo su sfondo rosso granata e, nella parte inferiore bianca, la scritta 1893 richiamante l'anno di fondazione del club; ai lati dello scudo bordato di rosso granata, compaiono due bandiere rossoblù, una delle due sormontata da una croce rossa su sfondo bianco, in richiamo alla bandiera cittadina.[16]
InnoModifica
L'inno del Genoa è Un Cantico per il mio Grifone, composto da Piero Campodonico e Gian Piero Reverberi nella stagione 1972-73, il quale ha vinto il concorso cittadino.[17]
StruttureModifica
StadioModifica
Dopo la fondazione del club, due industriali scozzesi proprietari di una fabbrica situata nella piazza d'Armi del Campasso mettono a disposizione del Genoa il suo primo campo da gioco che però dopo tre anni sarà abbandonato per il Campo Sportivo di Ponte Carrega, il quale è situato lungo le rive del torrente Bisagno;[18] qui che viene disputato il primo incontro ufficialmente documentato della storia del calcio in Italia, il 6 gennaio 1898.[18] Nel 1907 il Ponte Carrega viene scelto per ospitare un enorme gasometro, di conseguenza la dirigenza genoana acquista un'area nella zona di San Gottardo: l'inaugurazione avviene l'8 dicembre del 1907.[18] L'impianto di San Gottardo si dimostra inadeguato soprattutto per la limitata capienza delle tribune e per l'eccessiva lontananza dal centro cittadino.[18]
Il 1º luglio 1910 il socio Musso Piantelli propone di allestire il campo in un suo terreno di Marassi, accanto alla propria villa, lo stadio viene inaugurato il 22 gennaio 1911 in occasione della partita tra Genoa e Inter.[18] Il 1º gennaio 1933, durante la festa per il quarantennale del Genoa, lo stadio viene intitolato a Luigi Ferraris, storico capitano della squadra genovese caduto durante la Prima guerra mondiale.[18] In occasione del Mondiale 1990 lo stadio viene totalmente demolito e ricostruito: per consentire al Genoa e alla Sampdoria di continuare a giocare le partite casalinghe, i lavori vengono eseguiti "per singoli settori" e durano più di 2 anni.[18]
Centro di allenamentoModifica
Il quartier generale per gli allenamenti è il complesso sportivo Pio XII, attualmente intitolato all'ex capitano rossoblù Gianluca Signorini, situato presso Villa Rostan, nel quartiere di Pegli;[19] è dotato di palestra e centro benessere. Nell’estate del 2019 il centro ha avuto delle ristrutturazioni con un rifacimento della struttura riguardante la palestra e un raddoppio dei campi a 11 che sono passati da 1 a 2.[19]
SocietàModifica
Organigramma societarioModifica
Di seguito l'organigramma societario del Genoa.[20]
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SponsorModifica
Di seguito la cronologia di fornitori tecnici e sponsor del Genoa.
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Settore giovanileModifica
Il settore giovanile del Genoa è formato da tre squadre maschili partecipanti ai campionati nazionali (Primavera, Allievi Nazionali e Giovanissimi Nazionali), due partecipanti a livello regionale (Allievi B e Giovanissimi B) e una a livello provinciale (Giovanissimi C), oltre a due rappresentative di Esordienti, due di Pulcini e una di "piccoli amici".[26]
La scuola di calcio più antica d'Italia è quella del Genoa: la società è infatti la prima in Italia ad aver istituito un settore giovanile (22 ottobre 1902) per giocatori di età inferiore ai 16 anni[3] su proposta del socio e calciatore Attilio Salvadè. Le prime vittorie furono a un torneo per "giovinetti" il 7 giugno 1903 ove i genoani sconfissero le selezioni del liceo D'Oria e dell'istituto Genova. Nello stesso giorno la sezione "Allievi" sconfisse il Collegio Convitto di Genova per 3 a 0 con la seguente formazione: Crosa, Cevasco, Vigliacca, Ferraris, Castruccio, Cartier, Pellerani, Martins, Salvadè, Pollak e Storace.[27]
A partire dalla stagione 2008–09 la scuola calcio rossoblù è inoltre la prima squadra in Italia ad avere uno sponsor autonomo (Barabino & Partners).[28]
Il Genoa CFC nella cultura di massaModifica
Il Genoa, essendo uno dei principali club d'Italia, è spesso presente in varie opere della cultura italiana. In ambito cinematografico troviamo Figurine (1997), il quale segue la storia di Alberto, un bambino di 10 anni che frequenta le scuole elementari e ha la passione per il Genoa e le figurine,[29] Genova e il calcio - Le due anime della Superba (2010), documentario sulla storia e sulle rivalità tra Genoa e Sampdoria e sul derby della Lanterna,[30] InvaXön - Alieni in Liguria (2004), dove gli alieni sfidano una rappresentativa Genoa-Samp guidata da Attilio Lombardo e Claudio Onofri.
Nello special televisivo di Lupin III, Lupin III - La pagina segreta di Marco Polo, la parte iniziale è ambientata a Genova e le guardie di Palazzo San Giorgio stanno guardando il derby, esultando per il gol di un giocatore del Genoa.
Per quanto concerne le opere letterarie, il Genoa è citato nel romanzo Fantozzi di Paolo Villaggio, quando l'omonimo protagonista racconta le mirabolanti imprese dell'inesistente rossoblù Ronzitti.[31] Riferimenti al Genoa e ai suoi giocatori si possono cogliere anche in diverse copertine del fumetto Topolino (la prima nel 1976),[32]
In ambito musicale troviamo invece Luca Canfora, cantautore genovese, il quale ha dedicato le canzoni Genoa e Forza vecchio cuore rossoblu alla squadra[33]. Da notare inoltre come il cantante italoamericano Frank Sinatra (tifoso genoano) abbia voluto una cravatta rossoblù per il suo funerale.[34] Nel videoclip del brano La Chinita il cantautore francese di origine spagnola Manu Chao indossa la maglia del Genoa CFC[35] Nel 2014 il cantautore londinese di origine italiana e genoano Jack Savoretti ha ambientato allo stadio Luigi Ferraris durante la partita Genoa-Juventus il video del singolo "Home", tratto dall'album Written in Scars[36].
Allenatori e presidentiModifica
Di seguito l'elenco di allenatori e presidenti del Genoa dall'anno di fondazione a oggi.
CalciatoriModifica
Numeri di maglia ritiratiModifica
- 6 Gianluca Signorini[38]
- 7 Marco Rossi[39]
- 12 in omaggio ai tifosi, considerati il "dodicesimo uomo" in campo[40]
Hall of FameModifica
In occasione dei 120° della società sono scelti gli 11 giocatori più rappresentativi della storia del Genoa dai tifosi dopo una votazione con 20 000 preferenze. Gli 11 Hall of Famers 2013 vengono presentati sul prato del Ferraris e premiati con le opere del pittore colombiano Federico Romero Bayter a loro dedicate il 29 settembre 2013, i giocatori scelti sono:[41]
- Giovanni De Prà (1921-33)
- Gianluca Signorini (1988-95)
- Vincenzo Torrente (1985-00)
- Ottavio Barbieri (1919-32)
- Branco (1990-93)
- Gennaro Ruotolo (1988-02)
- Mario Bortolazzi (1990-98)
- Juan Carlos Verdeal (1946-50)
- Carlos Alberto Aguilera (1989-92)
- Roberto Pruzzo (1973-78)
- Tomáš Skuhravý (1990-96)
Vincitori di titoliModifica
- Campioni del mondo
PalmarèsModifica
Competizioni nazionaliModifica
- Coppa Italia: 1
Competizioni internazionaliModifica
Competizioni interregionaliModifica
- Serie C: 1
Competizioni giovaniliModifica
- Campionato Nazionale giovanile: 2
- 1939, 1942
- 1962, 1964
- 1955
OnorificenzeModifica
- 1967
- 2002
Altre competizioniModifica
- Palla Dapples: 13
- 1903; 1904; 1908; 1909
- Coppa Liguria: 1
- 1916-17
- Coppa Pasteur: 1
- 1917
- Coppa città di Genova: 1
- 1945
Altri piazzamentiModifica
- Secondo posto: 2005-2006 (girone A)
- Semifinalista: 1946
- Semifinalista: 1991-1992
- Finalista: 1990
Statistiche e recordModifica
Partecipazione ai campionatiModifica
Di seguito una tabella raffigurante la partecipazione del Genoa ai 116 campionati di calcio cui si è iscritto, tutti nel novero dell'odierno settore professionistico.
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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1º | Campionato Italiano | 6 | 1898 | 1903 | 81 |
Prima Categoria | 13 | 1904 | 1920-1921 | ||
Prima Divisione | 5 | 1921-1922 | 1925-1926 | ||
Divisione Nazionale | 4 | 1926-1927 | 1945-1946 | ||
Serie A | 53 | 1929-1930 | 2019-2020 | ||
2º | Serie B | 33 | 1934-1935 | 2006-2007 | 33 |
3º | Serie C | 1 | 1970-1971 | 2 | |
Serie C1 | 1 | 2005-2006 |
Partecipazione alle coppe nazionaliModifica
Competizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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Coppa Italia | 72 | 1926-1927 | 2020-2021 | 73 |
Coppa Alta Italia | 1 | 1945-1946 | ||
Coppa Italia Serie C | 1 | 2005-2006 |
Partecipazione alle competizioni UEFAModifica
Competizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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Coppa UEFA / UEFA Europa League | 2 | 1991-1992 | 2009-2010 | 2 |
TifoseriaModifica
«Al Genoa avrei scritto una canzone d'amore ma non lo faccio perché per fare canzoni bisogna conservare un certo distacco verso quello che scrivi, invece il Genoa mi coinvolge troppo.» |
(Fabrizio De André[43]) |
StoriaModifica
Nel 2018-19 la tifoseria genoana conta una presenza media al Luigi Ferraris di 21632 spettatori, dato che pone il Genoa all'ottavo posto come media di spettatori allo stadio.[44]
La parte più calda della tifoseria ha sede presso la Gradinata Nord, nella quale vi sono i principali gruppi ultras: "Via Armenia 5r" (ex Ottavio Barbieri), "I Caruggi", "Levante Rossoblu", "Brigata Speloncia", "Up the Scarves". Vi sono presenti anche altri gruppi in Gradinata Nord, tra i quali “GAV 2003” (Gruppo Andrea Verrina), "Gruppo Meroni", “SetteSettembre", "Collettivo Rossoblu" e da inizio campionato 2017 anche “Figgi dö Zena”.[45]
A partire dal 2006, nel settore 5 della Tribuna dello stadio Luigi Ferraris è stato creato il "Genoa Club For Children", associazione nata con lo scopo di educare bambini e ragazzi tra i 7 e i 16 anni a un tifo equilibrato: il club ottiene per questo riconoscimenti come l'"European Football Supporters Award"[46] e l'Oscar del calcio AIC come miglior tifoso dell'anno 2007.[47]
Gemellaggi e rivalitàModifica
La tifoseria genoana ha forte amicizia con quelli del Catania e del Cosenza. Vengono intrattenuti inoltre buoni rapporti con Ancona, Alessandria, Pescara, Udinese, L.R. Vicenza, Carrarese, Pisa, Reggiana, Perugia, Vigor Lamezia e all'estero un'amicizia con i tifosi del Monaco, l'unica squadra che ha sede nel Principato.
Con i tifosi del Torino vi era un solido gemellaggio, che venne rotto al termine dell'incontro Torino-Genoa del 24 maggio 2009, vinto dai rossoblù per 3-2, che contribuì in maniera determinante alla retrocessione dei granata in Serie B.[48] Ci sono stati nel corso degli ultimi anni, segnali distensivi tra le due tifoserie, che ora mantengono un rapporto di amicizia. Anche con i tifosi del Napoli vi era un forte gemellaggio durato 37 anni, ma il 10 aprile 2019 questo rapporto viene rotto dagli ultras partenopei.
Accese rivalità si hanno con i supporter dell'altra squadra genovese, la Sampdoria, che danno vita al derby della Lanterna, considerato uno dei più sentiti al mondo,[49] con Milan, Verona, Fiorentina, Atalanta, Juventus, Lazio, Inter, Roma, Bari, Brescia e Spezia.
La tifoseria genoana è in contrasto con quella milanista a seguito dell'assassinio di Vincenzo "Spagna" Spagnolo da parte di un ultras rossonero il 29 gennaio 1995,[50] mentre con quella spezzina per fatti risalenti agli anni 1920.[51]
Altre rivalità sono con le tifoserie di Parma, Cagliari, Taranto, Modena, Padova, Ascoli, Venezia, Ternana, Bologna, Cesena, Mantova, Foggia, Fidelis Andria, Catanzaro, Piacenza, Monza, Salernitana, Varese, Savona e all'estero con quella del Nizza.[52]
OrganicoModifica
Rosa 2020-2021Modifica
Rosa e numerazione aggiornate al 23 gennaio 2021.
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Staff tecnicoModifica
Aggiornata al 26 agosto 2020.[53][54]
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Calcio femminileModifica
A partire dal 2015, a seguito degli obblighi istituiti dalla FIGC per le squadre partecipanti alla Serie A e alla Serie B maschili[55], il Genoa ha avviato la propria sezione di calcio femminile.
Fino al 2019 era attivo soltanto il settore giovanile ma dalla stagione 2019-2020 il Genoa ha costituito una prima squadra femminile che ha iniziato il proprio percorso dall'Eccellenza[56].
Prima dell'interruzione del campionato, a causa della Pandemia di COVID-19, la squadra aveva vinto tutte le dieci gare disputate delle quattordici previste nel girone ligure segnando in totale 67 reti e avendone subito soltanto una[57] ed è stata, quindi, riconosciuta vincitrice del campionato[58][59][60]. Ammessa al campionato di Serie C per la stagione 2020-2021, è stata inserita nel girone A[61].
Formazioni non ufficialiModifica
Prima della nascita della rappresentativa ufficiale, altre due società dilettantistiche con nome, colori e simboli che richiamano quelli del Genoa avevano già preso parte a campionati femminili FIGC.
Genoa Calcio Femminile 1999 S.S.Modifica
Nel 1999 viene fondato, per iniziativa di una decina di soci, il Genoa Calcio Femminile 1999 S.S. (Genoa C.F.) che ha militato nel campionato di Serie C regionale e che utilizza come campo di casa l'impianto "S. Pertini" di Multedo, nel ponente genovese.[62] La società può contare, oltre che sulla prima squadra, su tre formazioni giovanili impegnate nelle categorie Primavera, Under 14 e Under 12.
U.S.D. Genoa WomenModifica
All'inizio della stagione 2018-2019 la U.S.D. Giovanile Lavagnese, appena promossa in Serie B, aveva cambiato la propria denominazione in U.S.D. Genoa Women a seguito di un accordo di collaborazione con il Genoa[63]. Giunta terz'ultima al termine della stagione e venendo sconfitta nello spareggio promozione/retrocessione dalla Novese, retrocesse in Serie C. Avendo il Genoa deciso di interrompere la collaborazione, la società non si iscrisse al campionato successivo ponendo termine alla propria attività[64].
Polisportiva GenoaModifica
CricketModifica
Nel 2007, su iniziativa di alcuni tifosi genoani, la Fondazione Genoa, con l'aiuto della società del Genoa C.F.C., ha riformato l'antica sezione di cricket, che ha esordito nel campionato italiano di serie C di cricket nello stesso anno.
PallacanestroModifica
Dal 1945 al 1947 la sezione di pallacanestro del Genoa partecipò ai campionati italiani femminili e maschili di pallacanestro.[65]
PallanuotoModifica
Dal 1911 al 1922 la sezione di pallanuoto del Genoa partecipò al campionato italiano di pallanuoto vincendo i primi quattro scudetti italiani nei campionati del 1912, 1913, 1914 e 1919.[66]
NoteModifica
- ^ Stadi di calcio - elenco degli impianti di calcio delle serie professionistiche italiane (PDF), osservatoriosport.interno.gov.it, luglio 2015. URL consultato il 22 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2015).
- ^ Il Genoa compie 120 anni, società più antica della A: Catania la più giovane, Udinese, Milan e Juventus nate nell'800, su goal.com, 8 settembre 2013. URL consultato il 15 novembre 2014.
- ^ a b Primati e curiosità, genoacfc.it. URL consultato il 15 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 23 novembre 2014).
- ^ Genoa nelle coppe europee, statistichesulcalcio.com. URL consultato il 15 novembre 2014.
- ^ Il Genoa, un patrimonio storico dell'umanit?, pianetagenoa1893.net, 7 luglio 2011. URL consultato il 15 novembre 2014.
- ^ Il Genoa nel "club dei pionieri", in Il secolo XIX, 20 settembre 2013. URL consultato il 15 novembre 2014.
- ^ Genoa Amore mio, pag.20
- ^ Il Genoa ha fatto mille, su footstats.it.
- ^ Genoa-Sassuolo 2-0: gol di Gilardino su rigore e Bertolacci nel primo tempo
- ^ Serie A: risultati, classifica e prossimo turno (18ª giornata)
- ^ Genoa rinuncia a ricorso, la Samp vede l'Europa, ansa.it, 3 maggio 2015.
- ^ Per illecito sportivo il Genoa viene declassato dal 1º posto ottenuto sul campo.
- ^ Genoa, niente Europa League: ci va la Sampdoria, Sport Mediaset, 3 giugno 2015. URL consultato il 3 giugno 2015.
- ^ Arrivano da Neustift le maglie del Genoa 2014-2015 targate Lotto, passionemaglie.it. URL consultato il 15 novembre 2014.
- ^ Le origini, su redbluelegend.it (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2014).
- ^ a b c d Le Maglie del Genoa, miononnovestivadamauri.it. URL consultato il 6 aprile 2014.
- ^ Andrea Schiappapietra, Le squadre di A se le suonano Chi vince il duello in musica?, in La Gazzetta dello Sport, Milano, 27 ottobre 2007. URL consultato il 15 novembre 2014.
- ^ a b c d e f g Rizzoglio.
- ^ a b Centro sportivo G. Signorini, genoacfc. URL consultato il 15 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 23 novembre 2014).
- ^ Organigramma – Genoa Cricket and Football Club – Official Website.
- ^ aprile-maggio 2003 Giocheria
- ^ marzo-giugno 2006 Compex
- ^ a b da ottobre 2016
- ^ da gennaio 2017
- ^ luglio-agosto 2020
- ^ Squadre Settore Giovanile, genoacfc.it. URL consultato il 15 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 18 novembre 2014).
- ^ Padovano, p.250.
- ^ Il progetto Scuola Calcio Genoa CFC - Barabino & Partners, su scuolacalciogenoa.it. URL consultato il 18 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2011).
- ^ Figurine (1997), imbd.com. URL consultato il 16 novembre 2014.
- ^ Genova e il Calcio - Le Due Anime della Superba, cinemaitaliano.info. URL consultato il 16 novembre 2014.
- ^ Villaggio, p.159.
- ^ Mickey Mouse compie 90 anni: le più celebri imprese sportive di Topolino e dei calciatori "paperizzati", su sport.sky.it, 2 aprile 2017.
- ^ Luca Canfora biografia, lucacanfora.com. URL consultato il 16 novembre 2014.
- ^ 4 settembre 2008, Frank Sinatra era genoano, in La Gazzetta dello Sport, Milano. URL consultato il 16 novembre 2014.
- ^ A Manu Chao dona il rossoblù. URL consultato il 26 giugno 2017.
- ^ Jack Savoretti: "il mio 25 aprile a Genova, come mio nonno partigiano"
- ^ a b c d e f g Rivestiva il ruolo di capitano/allenatore.
- ^ Zanetti e gli altri: tutte le maglie ritirate, europaquotidiano.it, 30 giugno 2014. URL consultato il 16 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
- ^ Il Genoa ritira maglia n°7, genoacfc.it, 18 maggio 2014. URL consultato il 16 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
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BibliografiaModifica
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- Paolo Villaggio, Fantozzi, Milano, Rizzoli Editore, 1971.
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Collegamenti esterniModifica
- (IT, EN) Sito ufficiale, su genoacfc.it.
- Genoa Cricket and Football Club, su LegaSerieA.it, Lega Nazionale Professionisti Serie A.
- (DE, EN, IT) Genoa Cricket and Football Club, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Genoa Cricket and Football Club, su int.soccerway.com, Perform Group.
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