Gens Verginia
gens romana
I Verginii furono una gens romana patrizia, i cui membri ebbero incarichi nelle magistrature all'inizio della Repubblica romana, nel corso del V secolo a.C.; il primo della famiglia che ottenne il consolato fu Opiter Verginius Tricostus nel 502 a.C., il settimo anno della Repubblica. In un primo periodo era divisa in rami patrizi e plebei, i membri plebei della gens erano anche annoverati tra i primi tribuni della plebe.[1]
Magistrature della gens Verginia | |
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Periodo | Repubblica romana |
Consolati | 14 |
Tribunati consolari | 2 |
Dittature | – |
Censure | – |
Magistri equitum | – |
Decemvirati | – |
Tribunati della plebe | - |
Praenomina
modificaI primi Verginii usarono i praenomina Opiter, Proculus, Titus, Aulus, Lucius e Spurius . In tempi successivi hanno usato principalmente Lucius, Aulus e Titus. Ebbero come cognomen Tricostus e come agnomina Caelimontanus, Rutilus ed Esquilinus.[1][2][3]
Membri
modificaAlcuni membri della gens Verginia:
- Opitero Verginio Tricosto, console nel 502 a.C.;[4][5][2]
- Tito Verginio Tricosto Celiomontano, console nel 496 a.C.;[6][7][8]
- Aulo Verginio Tricosto Celiomontano, console nel 494 a.C.;[9][10][11]
- Aulo Verginio Tricosto Celiomontano, figlio del precedente, console nel 469 a.C.;[12][13][14]
- Spurio Verginio Tricosto Celiomontano, fratello del precedente, console nel 456 a.C.;[15][16][17]
- Tito Verginio Tricosto Celiomontano, figlio di uno dei due precedenti, console nel 448 a.C.;[18][19][20]
- Proculo Verginio Tricosto Rutilo, console nel 486 a.C.;[21][22]
- Tito Verginio Tricosto Rutilo, figlio del precedente, console nel 479 a.C.;[23][24][2]
- Opitero Verginio Tricosto Esquilino, fratello del precedente, consul suffectus nel 478 a.C.;[25]
- Aulo Verginio Tricosto Rutilo, console nel 476 a.C.;[26][27][2]
- Verginia, leggendario personaggio femminile romano, uccisa dal padre per evitarle il disonore della seduzione da parte del decemviro Appio Claudio Crasso Inregillense Sabino;[25]
- Lucio Verginio Tricosto, console nel 435 (e forse nel 434 a.C.)[28];
- Lucio Verginio Tricosto Esquilino, figlio del precedente, tribuno consolare nel 402 a.C.;[25]
- Lucio Verginio Tricosto, tribuno consolare nel 389 a.C.[25]
- Lucio Verginio Rufo, console nel 63 d.C., consul suffectus nel 69 d.C., e console nel 97 d.C. per pochi mesi fino alla morte
Note
modifica- ^ a b (EN) William Smith (lessicografo), Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, 1°, dal 1844 al 1849, Londra, Taylor, Walton & Maberly.
- ^ a b c d T. Robert S. Broughton, The Magistrates of the Roman Republic, 1952.
- ^ (DE) Pauly-Wissowa, Realencyclopädie der Classischen Altertumswissenschaft, dal 1893 al 1978.
- ^ Tito, ii. 17.
- ^ Dionigi, v. 49.
- ^ Tito, ii. 21.
- ^ Dionigi, vi. 2.
- ^ Thomas Robert Shannon Broughton, The Magistrates of the Roman Republic, vol. 1, 1952, p. 12.
- ^ Tito, ii. 28-30.
- ^ Dionigi, vi. 34, 42, 69.
- ^ Quinto Asconio Pediano, in Cornel., Orelli., p. 76.
- ^ Tito, ii.63.
- ^ Dionigi, ix. 56.
- ^ Diodoro, xi. 70.
- ^ Tito, iii. 31.
- ^ Dionigi, x. 31.
- ^ Censorinus, De Die Natali, 238 a.c., p. 17.
- ^ Tito, iii. 65.
- ^ Dionigi, xi. 51.
- ^ Diodoro, xii. 27.
- ^ Tito, ii. 41.
- ^ Dionigi, viii. 68, ix. 51.
- ^ Tito, ii.48-49, iii. 7.
- ^ Dionigi, ix. 14.
- ^ a b c d GENS VERGINIA, su romanoimpero.com. URL consultato il 26 maggio 2024.
- ^ Tito, ii. 51.
- ^ Dionigi, ix. 25.
- ^ Il consolato del 434 a.C. non è stato conteggiato, in quanto incerto, nel numero complessivo di magistrature della gens Verginia.