George Benjamin

compositore inglese

George William John Benjamin (Londra, 31 gennaio 1960) è un compositore inglese.

Biografia modifica

Dopo aver frequentato la Westminster School, nella seconda metà degli anni settanta George Benjamin è diventato allievo di Olivier Messiaen al Conservatorio di Parigi. In seguito, ha studiato al King's College (Cambridge) con Alexander Goehr, manifestando, poco più che ventenne, uno stile maturo e originale. Il suo brano orchestrale Ringed by the Flat Horizon, scritto per la Cambridge University Musical Society e diretto in prima assoluta da Mark Elder nel marzo del 1980, è stato poi eseguito nell'ambito dei Proms dello stesso anno, così da segnalare Benjamin, ancora studente, come il più giovane compositore mai eseguito nella storia della prestigiosa rassegna musicale britannica.

A partire dagli anni ottanta George Benjamin ha portato a termine un numero notevole di commissioni, tra cui Sudden Time per orchestra, Three Inventions per orchestra da camera e Antara per ensemble ed elettronica, realizzato all'IRCAM di Parigi.

Nel 1993 Benjamin ha curato la prima edizione del Meltdown music festival di Londra e, durante la stagione 2002-2003, la London Symphony Orchestra gli ha affidato la direzione artistica di By George, ampio festival di concerti.

Ha insegnato composizione al Royal College of Music di Londra e nel 2001 è succeduto a Sir Harrison Birtwistle nel ruolo di "Henry Purcell Professor of Composition" presso il King's College London.

Al Festival di Aix-en-Provence del 2012 ha presentato e diretto in prima mondiale l'opera in tre atti Written on Skin.

Vive a Londra, dove dirige regolarmente la London Sinfonietta.

Opere principali modifica

Musiche sinfoniche modifica

Musiche cameristiche modifica

Musiche vocali e corali modifica

Musiche per pianoforte modifica

  • Sonata for Piano, 1977-1978
  • Sortilèges, 1981
  • Three Studies, 1982-1985
  • Shadowlines, 2001

Onorificenze modifica

«Per i servizi alla musica.»
— 16 giugno 2017[2]

Note modifica

  1. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 59446, 12 giugno 2010, p. 7.
  2. ^ The London Gazette

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Collegamenti esterni modifica

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