Georges Bidault
Georges Bidault | |
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Georges Bidault | |
Presidente del Governo provvisorio della Repubblica francese | |
Durata mandato | 24 giugno 1946 – 16 dicembre 1946 |
Predecessore | Félix Gouin |
Successore | Léon Blum |
Legislature | II Assemblea Costituente |
Gruppo parlamentare |
Governo Georges Bidault (1) |
Coalizione | MRP-SFIO-PCF |
Presidente del Consiglio della Francia | |
Durata mandato | 28 ottobre 1949 – 24 giugno 1950 |
Capo di Stato | Vincent Auriol |
Predecessore | Henri Queuille |
Successore | Henri Queuille |
Legislature | I legislatura della Quarta Repubblica francese |
Gruppo parlamentare |
Governo Georges Bidault (2) Governo Georges Bidault (3) |
Coalizione | Terza Forza MRP-SFIO-PRS-UDSR-CNIP |
Dati generali | |
Partito politico | Movimento Repubblicano Popolare |
Università | Lycée Saint-Louis-de-Gonzague |
Professione | Insegnante |
Georges Bidault (Moulins, 5 ottobre 1899 – Cambo-les-Bains, 27 gennaio 1983) è stato un politico francese.
BiografiaModifica
È il fondatore (1944) del Mouvement Républicain Populaire. Partecipò alla Resistenza francese nella formazione Combat della quale facevano parte anche Albert Camus e Jean Paul Sartre.
Fu più volte Primo Ministro e Capo del Governo provvisorio della Repubblica francese dal 24 giugno al 16 dicembre 1946.
Nel 1962, dopo aver costituito a Roma il 20 maggio il comitato esecutivo CNR (Consiglio Nazionale della Resistenza), insieme a Antoine Argoud e Pierre Sergent, vi si pone come presidente e esprime forti e sprezzanti critiche verso il governo francese che tende a riconoscere l'indipendenza all'Algeria.
In giugno, dopo il riconoscimento francese dell'indipendenza dell'Algeria Bidault viene dichiarato decaduto da parlamentare e lascia la Francia come rifugiato politico per l'Italia.
Considerato capo del Movimento Antigollista, fermato dalla polizia a Villa Eugenia, Civitanova Marche e non esistendo in Italia l'estradizione per ragioni politiche fu semplicemente riaccompagnato, come ospite indesiderato, in Svizzera[1], dove prese un aereo per la Spagna franchista.
Visse in clandestinità in Germania, Portogallo e in Brasile per quattro anni.
Tornato in Francia nel 1968, dopo un breve periodo in Belgio, fonderà il Fronte Nazionale, che però abbandonerà dopo pochi giorni.
OnorificenzeModifica
Gran Maestro dell'Ordine della Legion d'Onore | |
Compagno dell'Ordre de la Libération | |
BibliografiaModifica
- B.P.Boschesi - Il chi è della Seconda Guerra Mondiale - Mondadori Editore, 1975, Vol. I, p. 49
- B.P. Boschesi, Storia della guerra fredda (1945-1962) - Mondadori Editore, 1977 – pag. 9
NoteModifica
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Georges Bidault
Collegamenti esterniModifica
- Georges Bidault, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (EN) Georges Bidault, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (FR) Georges Bidault, su Sycomore, Accademia nazionale.
- (EN) Georges Bidault, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Georges Bidault, su AllMovie, All Media Network.
- (DE, EN) Georges Bidault, su filmportal.de.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 51758050 · ISNI (EN) 0000 0001 0857 4453 · LCCN (EN) n85124120 · GND (DE) 118663003 · BNF (FR) cb12317811q (data) · BAV (EN) 495/189614 · WorldCat Identities (EN) lccn-n85124120 |
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