Gestione delle vie aeree

procedura medica
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La gestione delle vie aeree è l'insieme di quelle procedure atte a garantire la pervietà delle vie aeree di un paziente in ambiti di rianimazione cardiopolmonare, anestesia, medicina d'urgenza, terapia intensiva e pronto soccorso.[1]

Gestione delle vie aeree
Procedura medica
Un anestesista procede all'intubazione di un paziente tramite un videolaringoscopio.
MeSHD058109

Contesti applicativi modifica

Rianimazione cardiopolmonare modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Rianimazione cardiopolmonare.

Il miglior metodo di gestione delle vie aeree durante la RCP è controversa. Vi sono pareri diversi sulla gestione delle vie aeree (compresi i metodi di respirazione bocca a bocca o invasive semplici) durante la RCP, in quanto è stato dimostrato che le persone che ricevono inizialmente le sole compressioni toraciche avevano più probabilità di sopravvivere rispetto a coloro che avevano RCP standard. Tuttavia, nei bambini, o quando l'arresto è prolungato, la gestione delle vie aeree è ancora importante.[2]

Trauma fisico modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Soccorso vitale al traumatizzato.

In ambienti extraospedalieri, la gestione delle vie aeree è controversa. Le vittime di traumi sono spesso a rischio di aspirazione di cibo, ma anche di sangue e altri materiali che possono rendere difficile vedere la laringe per intubare.

Manovre modifica

Iperestensione del capo modifica

L'iperestensione della testa è la manovra primaria utilizzata in qualsiasi paziente in cui non si abbia il sospetto di un rischio a carico del rachide cervicale. Il modo più semplice per garantire una buona circolazione d'aria in un paziente incosciente è di usare una tecnica di sollevamento del mento rispetto alla parte occipitale della testa, sollevando così la lingua evitando che stazioni verso la parete posteriore della faringe. Questo è insegnato nei corsi di primo soccorso come il modo standard per la gestione delle vie aeree.

Manovra dell'estensione del capo
   
vie aeree ostruite vie aeree pervie

Sublussazione della mandibola modifica

La sublussazione della mandibola è una tecnica efficace per mantenere le vie respiratorie attraverso il blocco delle articolazioni della mandibola, in particolare nel paziente in cui lesione del rachide cervicale è una preoccupazione. La sublussazione della mandibola è una tecnica utilizzata in pazienti con una sospetta lesione spinale ed è utilizzato a paziente supino. Il professionista usa il dito indice e il medio spingendo la parte posteriore della mandibola verso l'alto, mentre il pollice spingere in basso il mento per aprire la bocca, questo fa sì di scongiurare l'occlusione con la lingua l'ingresso della trachea, contribuendo a garantire le vie aeree.

Dispositivi e procedure modifica

Cannula oro-faringea modifica

 
Varie dimensioni di Cannula oro-faringea

Le cannule orofaringee, nota anche come cannule di Guedel, sono dei rigidi dispositivi curvi di plastica utilizzati per mantenere la pervietà delle prime vie aeree, impedendo alla lingua di occludere l'epiglottide, così da scongiurare il rischio d'impedire alla persona di respirare. Quando una persona diventa incosciente infatti i muscoli orofaringei si rilassano permettendo alla lingua di ostruire le vie respiratorie. La cannula oro-faringea dovrebbe essere utilizzata solo in un paziente non cosciente perché in un paziente reattivo possono causare vomito e il rischio d'aspirazione.[3][4]

Cannula nasale modifica

La cannula nasofaringea è una gomma morbida o tubo cavo di plastica che passa attraverso il naso fino alla faringe posteriore. Si consiglia l'utilizzo quando l'uso di una cannula oro-faringea è difficile, ad esempio con trisma, o se il paziente è semicosciente e non può tollerare una cannula oro-faringea.[5] Le nasofaringee sono generalmente sconsigliate se c'è il sospetto di una frattura alla base del cranio, a causa della possibilità del tubo entrare nel cranio;[6] tuttavia, i rischi effettivi di questa complicanza rispetto ai rischi di danno da ipossia se non viene usato una via aerea sono discutibili.[7]

Maschera laringea modifica

Una maschera laringea è un dispositivo che viene inserito in faringe, senza entrare nella trachea.

Intubazione endotracheale modifica

L'intubazione endotracheale è il posizionamento di un tubo di plastica flessibile o gomma nella trachea per mantenere una via per la respirazione artificiale e come un condotto attraverso il quale somministrare alcuni farmaci. È spesso eseguita in pazienti criticamente malati, feriti o anestetizzati per facilitare la ventilazione e per evitare la possibilità di ostruzione delle vie aeree. Il percorso più utilizzato è orotracheale, in cui un tubo endotracheale viene passato attraverso la bocca e apparato vocale nella trachea.[8]

Cricotirotomia modifica

Una cricotirotomia è un'incisione fatta attraverso la pelle e la membrana cricotiroidea per stabilire una pervietà delle vie aeree durante alcune situazioni di pericolo di vita, come ostruzione delle vie aeree da un corpo estraneo, angioedema, o forte trauma facciale.[9]

La cricotirotomia è quasi sempre eseguita nel caso in cui l'intubazione oro-tracheale e nasotracheale siano impossibili o controindicate. La cricotirotomia è più facile e più rapida da eseguire rispetto tracheotomia, non richiede la manipolazione della colonna cervicale ed è associata a minori complicazioni.[10]

Tracheotomia modifica

Una tracheotomia è un'apertura creata chirurgicamente dalla pelle del collo fino alla trachea. Una tracheotomia va presa in considerazione per una persona che dovrà essere collegata ad un ventilatore meccanico per lungo tempo.

Note modifica

  1. ^ Robert M. Bingham e Lester T. Proctor, Airway management, in Pediatric Clinics of North America, vol. 55, n. 4, 1º agosto 2008, pp. 873–886, ix–x, DOI:10.1016/j.pcl.2008.04.004, ISSN 0031-3955 (WC · ACNP), PMID 18675024.
  2. ^ Michael Bernhard e Jonathan R. Benger, Airway management during cardiopulmonary resuscitation, in Current Opinion in Critical Care, vol. 21, n. 3, 2015, pp. 183–187, DOI:10.1097/mcc.0000000000000201. URL consultato il 25 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2020).
  3. ^ Guedel airway, su AnaesthesiaUK, 14 maggio 2010. URL consultato il 23 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2013).
  4. ^ Basic airway management in adults, su uptodate.com.
  5. ^ Roberts K, Whalley H, Bleetman A, The nasopharyngeal airway: dispelling myths and establishing the facts, in Emerg Med J, vol. 22, n. 6, 2005, pp. 394–6, DOI:10.1136/emj.2004.021402, PMC 1726817, PMID 15911941.
  6. ^ D. Y. Ellis, Intracranial placement of nasopharyngeal airways: Is it all that rare?, in Emergency Medicine Journal, vol. 23, n. 8, 2006, pp. 661–661, DOI:10.1136/emj.2006.036541.
  7. ^ K. Roberts, H. Whalley e A. Bleetman, The nasopharyngeal airway: Dispelling myths and establishing the facts, in Emergency Medicine Journal, vol. 22, n. 6, 2005, pp. 394–396, DOI:10.1136/emj.2004.021402, PMC 1726817, PMID 15911941.
  8. ^ Andreas R. Thierbach e Christian Werner, Infraglottic airway devices and techniques, in Best Practice & Research. Clinical Anaesthesiology, vol. 19, n. 4, 1º dicembre 2005, pp. 595–609, DOI:10.1016/j.bpa.2005.06.001, ISSN 1521-6896 (WC · ACNP), PMID 16408536.
  9. ^ R Mohan, R Iyer e S Thaller, Airway management in patients with facial trauma, in Journal of Craniofacial Surgery, vol. 20, n. 1, 2009, pp. 21–3, DOI:10.1097/SCS.0b013e318190327a, PMID 19164982.
  10. ^ MG Katos e D Goldenberg, Emergency cricothyrotomy, in Operative Techniques in Otolaryngology, vol. 18, n. 2, 2007, pp. 110–4, DOI:10.1016/j.otot.2007.05.002.

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica