Il ghiaccio XVII è una fase metastabile di acqua solida che si ottiene da un idrato di idrogeno a seguito per rilascio di questo gas. È stata scoperta e caratterizzata nel 2016[1][2]

Produzione modifica

 
Disegno schematico della struttura molecolare del ghiaccio XVII (generato con il software VESTA[3])

L'acqua forma idrati solidi con diversi gas, tra cui l'idrogeno molecolare (Diidrogeno). Con questo gas, a pressioni dell'ordine di 400 MPa (4 kbar) ed intorno a 0 °C, forma la cosiddetta fase C0[4], un solido composto da acqua e idrogeno molecolare. Una volta prodotto ad alta pressione, il solido nella fase C0 può essere portato a pressione ambiente, senza che la sua struttura cambi, purché mantenuto a una temperatura molto bassa, tipicamente quella dell'azoto liquido (77 K). Aumentando la temperatura fino a circa 110 - 120 K e mantenendo il materiale in vuoto, l'idrogeno viene rilasciato ed il solido risultante, che contiene solo molecole di acqua, non collassa e costituisce una particolare fase di ghiaccio. Il ghiaccio XVII così ottenuto è metastabile fino a 130-140 K.

Proprietà e struttura modifica

Il ghiaccio XVII può assorbire e rilasciare ripetutamente idrogeno ed altri gas, mostrando una maggiore o minore isteresi, a seconda della temperatura del processo. La sua struttura è particolare, diversa in molti aspetti da quella degli altri ghiacci. Come in tutti i tipi di ghiaccio, le molecole di acqua sono legate da legami ad idrogeno a formare dei tetraedri, ma nel ghiaccio XVII ogni molecola è parte di un anello che contiene cinque molecole, a differenza del ghiaccio ordinario dove le molecole sono legate in anelli esagonali. Più strana è la sua struttura chirale: nel solido sono presenti canali vuoti a spirale, con diametro di circa 5.3 Å, che possono ospitare molecole di vari gas.

Note modifica

  1. ^ (EN) Leonardo del Rosso, Milva Celli e Lorenzo Ulivi, New porous water ice metastable at atmospheric pressure obtained by emptying a hydrogen-filled ice, in Nature Communications, vol. 7, n. 1, 2016-12, p. 13394, DOI:10.1038/ncomms13394. URL consultato il 9 ottobre 2019.
  2. ^ (EN) Leonardo del Rosso, Francesco Grazzi e Milva Celli, Refined Structure of Metastable Ice XVII from Neutron Diffraction Measurements, in The Journal of Physical Chemistry C, vol. 120, n. 47, 2016-12, pp. 26955-26959, DOI:10.1021/acs.jpcc.6b10569. URL consultato il 9 ottobre 2019.
  3. ^ Koichi Momma e Fujio Izumi, VESTA 3for three-dimensional visualization of crystal, volumetric and morphology data, in Journal of Applied Crystallography, vol. 44, n. 6, 29 ottobre 2011, pp. 1272-1276, DOI:10.1107/s0021889811038970. URL consultato il 24 ottobre 2019.
  4. ^ V.S. Efimchenko, M.A. Kuzovnikov e V.K. Fedotov, New phase in the water–hydrogen system, in Journal of Alloys and Compounds, vol. 509, 2011-09, pp. S860–S863, DOI:10.1016/j.jallcom.2010.12.200. URL consultato il 24 ottobre 2019.